Via Melchiorre Gioia

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Via Melchiorre Gioia
Via Melchiorre Gioia. Si intravedono la torre Solaria, la torre Servizi Tecnici Comunali, la torre Diamante e le Cucine Economiche
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
CircoscrizioneMunicipio 2, Municipio 9
Codice postale20124-20125
Informazioni generali
Tipostrada urbana
Lunghezza2,460 chilometri
IntitolazioneA Melchiorre Gioia
Collegamenti
InizioBastioni di Porta Nuova
FineCascina de' Pomm
Trasporti
Mappa
Map
Coordinate: 45°29′18.06″N 9°11′58.78″E / 45.48835°N 9.19966°E45.48835; 9.19966

Via Melchiorre Gioia è una delle principali strade milanesi per la viabilità. Si dipana da sud a nord, dai Bastioni di Porta Nuova fino a Giardino Cassina de' Pomm, superando l'incrocio con viale Lunigiana, per un totale di circa 2,46 km di lunghezza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lavori di copertura del Naviglio della Martesana in via Melchiorre Gioia, 1960 circa (vista da via Luigi Galvani verso nord)

La via è intitolata a Melchiorre Gioia, patriota e martire. Fino agli anni '60, la via era affiancata dal Naviglio della Martesana, un canale artificiale la cui lavorazione ebbe inizio nel 1460 sotto gli Sforza e che, nei suoi 38 km circa di lunghezza, porta le acque dell'Adda, a partire da Concesa (frazione di Trezzo sull'Adda), fino alla Cerchia dei Bastioni. Il naviglio fu interrato negli anni '60, nel progetto di un nuovo Centro Direzionale di Milano (che vide la luce solo in parte). Ancora oggi il naviglio scorre quasi interamente all'aperto, fatta eccezione per il tratto finale in cui, incontrando via Melchiorre Gioia è interrato scorrendo sotto la strada. Ancora oggi si possono notare alcune conseguenze di questa iniziale conformazione: per esempio, l'area del complesso degli edifici Salesiani ha l'ingresso su via Copernico e il muro posteriore su via Melchiorre Gioia, proprio perché all'epoca non si poteva accedere da quest'ultima a causa del naviglio.[1]

Via Melchiorre Gioia è ampiamente coinvolta dai lavori di rimodellazione del Centro Direzionale di Milano, che si rincorrono e mutano dagli anni '60, quando venne costruita la torre Servizi Tecnici Comunali, ad oggi, con l'ampio progetto Garibaldi-Repubblica, di cui la via è diventata arteria fondamentale di snodo del traffico, col nuovo collegamento-sottopassaggio, attraverso la cosiddetta via del Nord, con via Don Luigi Sturzo e la Stazione di Milano Porta Garibaldi. Sopra via Gioia svettano il palazzo Lombardia e il Palazzo INPS. Perpendicolarmente è incrociata da viale della Liberazione, che costeggia l'area del progetto Porta Nuova - Varesine, comprendente la torre Diamante, fino ad arrivare in piazza della Repubblica. Nelle immediate vicinanze si trova anche la torre Galfa.

La carreggiata veicolare per l'intera lunghezza è affiancata da una pista ciclabile.[2]

La via è interessata dal progetto del Comune di Milano di riapertura della Cerchia dei Navigli.

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il Naviglio della Martesana lungo via Melchiorre Gioia a prima della copertura

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Via Melchiorre Gioia, su Vecchia Milano, 18 maggio 2010. URL consultato il 18 novembre 2021.
  2. ^ Milano: via Melchiorre Gioia (direzione centro) in Mountain Bike / Bicicletta - Mappa Percorso Ciclabile, su www.piste-ciclabili.com. URL consultato il 18 novembre 2021.
  3. ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 319
  4. ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 326
  5. ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 62
  6. ^ a b c Grandi, Pracchi, op. cit., p. 327
  7. ^ Grandi, Pracchi, op. cit., p. 311

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurizio Grandi e Attilio Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 1998 [1980], ISBN 88-08-05210-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]