Cavalcavia Monte Ceneri-Serra

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Cavalcavia Monte Ceneri-Serra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
CircoscrizioneMunicipio 8
Informazioni generali
Tipostrada sopraelevata
Lunghezza1800 m
Pavimentazionein asfalto
Intitolazioneviale Monte Ceneri e viale Renato Serra
ProgettistaSilvano Zorzi
Costruzione1959-1965
Collegamenti
InizioPiazza Stuparich
FineCavalcavia Bacula
Intersezionicavalcavia Bacula
Mappa
[[File:
Map
Cavalcavia Monte Ceneri-Serra
|250px|center]]
Coordinate: 45°29′22.8″N 9°09′03.33″E / 45.489667°N 9.150925°E45.489667; 9.150925

Il cavalcavia Monte Ceneri-Serra è una strada sopraelevata di Milano, che ricalca a quota elevata il tracciato dei viali Monte Ceneri e Serra, lungo la circonvallazione esterna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La sopraelevata venne costruita dal 1959 al 1965 su progetto dell'ingegnere Silvano Zorzi, coadiuvato dall'ingegnere Giorgio Macchi, e realizzato dall'impresa Angelo Farsura.

Nell'aprile 1961 venne aperta al traffico la prima parte dell'opera, ovvero il sovrappasso del viale Renato Serra sull'incrocio con l'asse dei viali Scarampo e De Gasperi, a sua volta fornito di un sottovia.[1]

Già all'epoca della costruzione, venne criticata la scelta di vietare il transito sul cavalcavia ai mezzi pesanti per ottenere un manufatto di sezione più snella, ovvero di privilegiare l'estetica dell'opera rispetto alla funzionalità.[2]

Venne anche proposto di estendere la strada sopraelevata all'intero anello della circonvallazione esterna;[3] la proposta tuttavia venne realizzata solo nel tratto adiacente di viale Monte Ceneri, e quindi arrestata in seguito ai gravi problemi di inserimento urbanistico emersi.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La sopraelevata ha origine da piazza Stuparich e si dirige verso nord-est ricalcando il tracciato della circonvallazione esterna.

Essa si compone di due viadotti, posti a breve distanza l'uno dall'altro: il primo, lungo 350 m, sovrappassa l'incrocio con il viale Scarampo (penetrazione urbana dell'Autostrada dei Laghi), mentre il secondo, lungo circa 1 km, percorre tutti i viali Serra e Monte Ceneri fino a confluire nel preesistente ponte della Ghisolfa.

I viadotti sono in calcestruzzo armato, e si compongono di una serie di pile centrali di dimensioni contenute che sostengono l'impalcato; questo, per contenere l'impatto sul paesaggio urbano, ha una sezione il cui spessore decresce verso l'esterno. Il viadotto appare quindi come un nastro sottile e continuo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Galante (1961), p. 223.
  2. ^ Galante (1961), p. 225.
  3. ^ Galante (1961), p. 230.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Testi di approfondimento[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]