Coppa delle Fiere: differenze tra le versioni

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Dal punto di vista statistico, {{Calcio Barcellona|N}}, {{Calcio Real Saragozza|N}} e {{Calcio Leeds United|N}} sono state le uniche squadre a realizzare un ''[[Double (calcio)|double]]'', vincendo, nella stessa stagione, contemporaneamente alla Coppa delle Fiere, rispettivamente il campionato (nella stagione [[Club de Fútbol Barcelona 1959-1960|1959-1960]]), la Coppa nazionale (nel [[Real Zaragoza 1963-1964|1963-1964]]) e la [[English Football League Cup|Coppa di Lega]] (nel 1967-1968). Il {{Calcio Ferencvaros|N}} vinse il campionato ungherese del [[Nemzeti Bajnokság I 1964|1964]] (che in quel periodo si disputava nell'arco di un solo anno solare) e la [[Coppa delle Fiere 1964-1965]]; in virtù del successo in campionato di cui sopra, la squadra partecipò alla [[Coppa dei Campioni 1965-1966]], e concluse al secondo posto il campionato del [[Nemzeti Bajnokság I 1965|1965]]. Barcellona e {{Calcio Valencia|N}} sono le uniche squadre ad aver vinto due edizioni consecutive della competizione; il club valenzano, inoltre, è stato l'unico a raggiungere la finale per tre stagioni consecutive.
Dal punto di vista statistico, {{Calcio Barcellona|N}}, {{Calcio Real Saragozza|N}} e {{Calcio Leeds United|N}} sono state le uniche squadre a realizzare un ''[[Double (calcio)|double]]'', vincendo, nella stessa stagione, contemporaneamente alla Coppa delle Fiere, rispettivamente il campionato (nella stagione [[Club de Fútbol Barcelona 1959-1960|1959-1960]]), la Coppa nazionale (nel [[Real Zaragoza 1963-1964|1963-1964]]) e la [[English Football League Cup|Coppa di Lega]] (nel 1967-1968). Il {{Calcio Ferencvaros|N}} vinse il campionato ungherese del [[Nemzeti Bajnokság I 1964|1964]] (che in quel periodo si disputava nell'arco di un solo anno solare) e la [[Coppa delle Fiere 1964-1965]]; in virtù del successo in campionato di cui sopra, la squadra partecipò alla [[Coppa dei Campioni 1965-1966]], e concluse al secondo posto il campionato del [[Nemzeti Bajnokság I 1965|1965]]. Barcellona e {{Calcio Valencia|N}} sono le uniche squadre ad aver vinto due edizioni consecutive della competizione; il club valenzano, inoltre, è stato l'unico a raggiungere la finale per tre stagioni consecutive.


Il Barcellona, detentore del record di vittorie nonché del trofeo originale della Coppa delle Fiere, non viene riconosciuto dalla [[UEFA]] quale vincitore dello ''[[Treble (calcio)|european treble]]''<ref name=MundoDeportivo/> (a differenza di {{Calcio Ajax|N}}, {{Calcio Bayern Monaco|N}}, {{Calcio Chelsea|N}}, {{Calcio Juventus|N}} e {{Calcio Manchester United|N}}), in quanto mai vincitore, finora, della Coppa UEFA/Europa League.
Il Barcellona, detentore del record di vittorie e di finali disputate, nonché del trofeo originale della Coppa delle Fiere, non viene riconosciuto dalla [[UEFA]] quale vincitore dello ''[[Treble (calcio)|european treble]]''<ref name=MundoDeportivo/> (a differenza di {{Calcio Ajax|N}}, {{Calcio Bayern Monaco|N}}, {{Calcio Chelsea|N}}, {{Calcio Juventus|N}} e {{Calcio Manchester United|N}}), in quanto mai vincitore, finora, della Coppa UEFA/Europa League.


===Vittorie per squadra e finaliste perdenti===
===Vittorie per squadra e finaliste perdenti===

Versione delle 22:09, 23 feb 2021

Coppa internazionale delle città di fiere industriali
Altri nomiCoppa delle Fiere
Sport Calcio
TipoSquadre di club
ContinenteEuropa
DirettoreErnst Thommen
CadenzaAnnuale
AperturaSettembre
ChiusuraMaggio
Partecipanti64
FormulaEliminazione diretta
Storia
Fondazione1955
Soppressione1971
Numero edizioni13
DetentoreBarcellona
Ultimo vincitoreLeeds Utd
Record vittorieBarcellona (3)

La Coppa delle Fiere o Trofeo "Noel Beard"

La Coppa internazionale delle città di fiere industriali, abbreviata in Coppa delle Fiere (in francese Coupe des villes de foires; in inglese Inter-Cities Fairs Cup) fu una competizione europea per club e rappresentative cittadine tenutosi tra il 1955 e il 1971.

Di tale torneo si tennero 13 edizioni, la prima delle quali triennale, la seconda biennale e, a partire dal 1960, annuale. Nove squadre si avvicendarono alla conquista del trofeo, che oggi è detenuto in via definitiva dal Barcellona; l'ultimo vincitore della competizione fu invece il Leeds Utd. Le squadre spagnole hanno vinto sei edizioni della competizione, seguite dalle squadre inglesi con quattro successi.

Nel 1971 l'Union of European Football Associations (UEFA) avocò a se l'organizzazione del torneo, portando alla nascita della Coppa UEFA — poi UEFA Europa League —: la confederazione calcistica europea modificò i criteri d'accesso basandoli sulla posizione raggiunta nel campionato precedente, e uniformò le regole, sia disciplinari sia organizzative, a quelle delle altre sue competizioni.[1] Sebbene la Coppa delle Fiere sia quindi de facto la progenitrice della Coppa UEFA/Europa League, la stessa confederazione non convalida una continuità de iure tra le due manifestazioni: l'albo d'oro e i primati della Fiere non sono considerati parte delle statistiche UEFA, non potendo quindi godere di ufficialità al pari delle competizioni confederali.[2]

L'importanza della Fiere nella storia del calcio internazionale[3] è comunque rimarcata, tra le altre, dalla Fédération Internationale de Football Association che la considera un «major honour» nel palmarès dei club,[4][5][6][7] oltreché dall'International Federation of Football History & Statistics e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio che la equiparano alla Coppa UEFA/Europa League, rispettivamente, nel calcolo dei migliori club del XX secolo e della tradizione sportiva.[8][9]

Cenni storici

La Inter-Cities Fairs Cup fu fondata il 18 aprile 1955 a Basilea[10] dal vicepresidente della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), Ernst Thommen, dal segretario della Football Association, Stanley Rous, e da Ottorino Barassi, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio nonché membro della FIFA. Il torneo aveva come scopo principale quello di fornire alle città ospitanti di fiere commerciali degli introiti utili al proprio rilancio economico nelle difficoltà causate dalla seconda guerra mondiale: il piano Marshall di aiuti statunitensi ai paesi europei, concordato dopo il termine del conflitto mondiale, prevedeva infatti l'allestimento di fiere campionarie internazionali in varie città per favorire l'influenza del mercato statunitense sul vecchio continente, neutralizzando quella sovietica; un periodo ideale in cui inserire la neonata Coppa delle Fiere.

Giacomo Losi solleva la Coppa delle Fiere vinta dalla Roma nell'edizione 1960-1961

La prima edizione vide partecipare squadre provenienti unicamente da città sedi di fiere — da cui il nome —, vedi Barcellona, Basilea, Birmingham, Copenaghen, Francoforte sul Meno, Losanna, Lipsia, Londra e Milano. L'accesso alla manifestazione si basava inizialmente sulla regola di un solo rappresentante per comune e perciò non era possibile la contemporanea presenza in tabellone di più sodalizi della stessa località:[11] ciò favorì, soprattutto nelle prime edizioni, la creazione di compagini ad hoc per questo torneo, che raggruppavano giocatori provenienti da varie società cittadine; i primi campioni furono i membri del Barcelona XI, selezione della città catalana composta principalmente da elementi del Barcellona, che batterono il similare London XI. Tali rappresentative andarono via via scomparendo lasciando il posto ai club, stante la succitata regola di un solo esponente per città.

Dopo un avvio stentato nelle prime due edizioni, anche a causa dell'eccessiva lunghezza e durata della formula, dall'edizione 1960-1961, in coincidenza con l'adozione della cadenza annuale, la Coppa delle Fiere incominciò ad attrarre un interesse sempre maggiore, rappresentando un'alternativa alla Coppa dei Campioni e alla Coppa delle Coppe per tutte quelle formazioni che mancavano l'accesso a tali competizioni.

I primi anni del torneo videro numerosi trionfi di squadre spagnole. Tra le edizioni 1955-1958 e 1965-1966, Il Barcellona trionfò tre volte, di cui due consecutive, come accadde allo stesso Valencia, e il Real Saragozza in una, per un totale di sei vittorie in otto edizioni, con tre finali (1961-1962, 1963-1964, 1965-1966) disputate da due squadre spagnole. Le tre squadre iberiche vincitrici della competizione, precedentemente citate, furono protagoniste di due finali a testa tra loro (1962: Valencia-Barcellona; 1964: Real Saragozza-Valencia; 1966: Barcellona-Real Saragozza). Nel 1968 ci fu l'inizio di un nuovo dominio, inaugurato dagli inglesi del Leeds Utd, battuti in finale dalla Dinamo Zagabria l'anno precedente (1966-1967). Il Leeds Utd fu la prima squadra dell'Europa Settentrionale a conquistare il trofeo. Da quell'anno ci furono in totale quattro successi consecutivi di squadre d'oltre Manica, appannaggio di Newcastle Utd, Arsenal e ancora Leeds Utd, fino all'ultima edizione del 1970-1971. Nel settembre dello stesso anno fu disputata la speciale sfida finale per l'assegnazione definitiva della coppa originale tra i vincitori della prima e dell'ultima edizione, rispettivamente Barcellona e Leeds Utd: questa venne vinta dai catalani, che così conquistarono definitivamente il trofeo prima della sua abolizione. Nell'albo d'oro del torneo, gli unici trionfi al di fuori dell'asse anglo-spagnolo, uno a testa, furono a opera degli italiani della Roma (nel 1960-1961), degli ungheresi del Ferencváros (nel 1964-1965) e degli jugoslavi della Dinamo Zagabria (nel 1966-1967); da notare, statisticamente, che anche le prime due edizioni della successiva Coppa UEFA furono vinte da squadre inglesi, il che portò de facto il totale di successi consecutivi a sei da parte dei club d'oltre Manica, tra Fiere e UEFA.

Nella stagione 1971-1972 fu introdotta la succitata Coppa UEFA, il cui formato si ispirava proprio a quello della Coppa delle Fiere. Per tutti gli anni 1970, inoltre, il nuovo torneo mantenne ufficialmente la formula a inviti del precedente torneo, sebbene ogni federazione nazionale, di fatto, selezionasse le squadre partecipanti in base al piazzamento in campionato; l'introduzione del coefficiente UEFA nel 1979 regolarizzò definitivamente il criterio di ammissione in senso meritocratico.

Formula

L'idea iniziale era quella di creare un torneo che durasse tre anni, riservato a squadre di calcio appartenenti a grandi città europee che ospitassero importanti fiere commerciali internazionali. Un'altra regola istituita dagli ideatori del torneo era quella che le squadre iscritte alla competizione avrebbero potuto schierare "rappresentative cittadine", composte da giocatori appartenenti a club diversi della stessa città. Grandi centri come Londra o Francoforte, avendo molte squadre di club di livello ma con pochi giocatori autoctoni, decisero di fondere le formazioni delle varie squadre locali, dando luogo a delle vere e proprie selezioni cittadine. Ciò avvenne nella maggior parte dei casi: Londra e Barcellona, ad esempio, presero parte con formazioni create ad hoc per la Coppa delle Fiere; altre città come Milano, parteciparono invece con club esistenti, vedi l'Inter per la città italiana.

Il pallone originale usato nella finale della prima edizione, 1955-1958, tra London XI e Barcelona XI.

Nella seconda edizione vennero introdotti dei cambiamenti. La durata del torneo venne ridotta a due anni (dal 1958 al 1960), e la formula cambiata; per snellire il calendario della competizione vennero eliminati i gironi, che avevano caratterizzato la prima edizione, e venne introdotto lo scontro a eliminazione diretta, con partite di andata e di ritorno. I partecipanti continuarono a essere squadre provenienti da città ospitanti fiere, vennero però abolite le selezioni cittadine.

A partire dalla terza edizione, nella Coppa delle Fiere 1960-1961, il torneo divenne annuale e venne allargato il numero delle squadre partecipanti, consuetudine che ogni anno portò ad accrescere i club iscritti fino a superare i 60 dalla terzultima edizione della coppa avvenuta nel 1968-1969.[12]

La Coppa delle Fiere e l'UEFA

Le vittorie della Coppa delle Fiere, pur essendo questo torneo formalmente considerato quale antenato della Coppa UEFA,[13] non sono annoverate nell'albo d'oro dell'attuale Europa League, non essendo titoli ufficiali dalla UEFA.[2] Vero è che, nel 1958, la Fédération Internationale de Football Association (FIFA) incluse la Coppa delle Fiere nel calendario internazionale del calcio assieme a Coppa Internazionale, Coppa dell'Europa Centrale, Coppa Latina, Coppa Grasshoppers e Coppa dell'Amicizia,[14] ma si trattava sempre di tornei non organizzati dall'UEFA, e quindi mancanti di ufficialità a livello confederale.

Nei primi anni di gestione della Coppa UEFA, la federazione europea uniformò le regole disciplinari e organizzative e rese impossibile la partecipazione alla coppa contemporaneamente ad altre competizioni continentali. La UEFA, tuttavia, mantenne fino al 1975 il vincolo di accesso per un solo club per città e abolì de iure la formula a inviti previste nella Coppa delle Fiere solo nel 1980, sebbene de facto la partecipazione al torneo avvenisse in base al piazzamento delle squadre nel proprio campionato fin dal 1971.[1][3][15]

La FIFA reputa la Coppa delle Fiere, a differenza delle altre competizioni non organizzate dalla UEFA, come un «major honour», ovvero tra i titoli più rilevanti nel palmarès di un club,[4][5][6][7] mentre l'International Federation of Football History & Statistics equipara la Coppa delle Fiere alla Coppa UEFA nel calcolo dei migliori club del XX secolo.[8] Anche a livello nazionale, la Federazione Italiana Giuoco Calcio considera questa coppa come progenitrice della Coppa UEFA/Europa League, assimilandole nel computo della tradizione sportiva.[9] Le partite della Coppa delle Fiere sono le uniche tra quelle di tornei non organizzati dalla UEFA, ad essere considerate dalla stessa come precedenti tra club e riportati nelle cartelle stampa delle partite nelle proprie manifestazioni.[16][17]

Dei nove club che hanno vinto la Coppa delle Fiere — tre inglesi, tre spagnoli, uno italiano, uno jugoslavo (poi croato) e uno ungherese — solo uno è riuscito a vincere il torneo successivo, il Valencia. Oltre al Valencia, anche Arsenal (due volte) e Roma (una volta) hanno disputato una o più finali di Coppa UEFA/Europa League, senza riuscire a vincere il trofeo.

Albo d'oro

Finale doppia

Edizione Incontro A R Vincitore
1955-1958 London XI - Barcellona XI 2-2 0-6 Barcellona[18]
1958-1960 Birmingham City - Barcellona 0-0 1-4 Barcellona
1960-1961 Birmingham City - Roma 2-2 0-2 Roma
1961-1962 Valencia - Barcellona 6-2 1-1 Valencia
1962-1963 Dinamo Zagabria - Valencia 1-2 0-2 Valencia

Finale unica

Edizione Luogo Incontro Risultato Vincitore
1963-1964 Barcellona (Spagna)[19] Real Saragozza - Valencia 2-1 Real Saragozza
1964-1965 Torino (Italia)[20] Juventus - Ferencváros 0-1 Ferencváros

Finale doppia

Edizione Incontro A R Vincitore
1965-1966 Barcellona - Real Saragozza 0-1 4-2 (d.t.s.) Barcellona
1966-1967 Dinamo Zagabria - Leeds Utd 2-0 0-0 Dinamo Zagabria
1967-1968 Leeds Utd - Ferencváros 1-0 0-0 Leeds Utd
1968-1969 Newcastle Utd - Újpesti Dózsa 3-0 3-2 Newcastle Utd
1969-1970 Anderlecht - Arsenal 3-1 0-3 Arsenal
1970-1971 Juventus - Leeds Utd 2-2 1-1 Leeds Utd

Finalissima

Lo stesso argomento in dettaglio: Finalissima della Coppa delle Fiere.

Statistiche

Dal punto di vista statistico, Barcellona, Real Saragozza e Leeds Utd sono state le uniche squadre a realizzare un double, vincendo, nella stessa stagione, contemporaneamente alla Coppa delle Fiere, rispettivamente il campionato (nella stagione 1959-1960), la Coppa nazionale (nel 1963-1964) e la Coppa di Lega (nel 1967-1968). Il Ferencváros vinse il campionato ungherese del 1964 (che in quel periodo si disputava nell'arco di un solo anno solare) e la Coppa delle Fiere 1964-1965; in virtù del successo in campionato di cui sopra, la squadra partecipò alla Coppa dei Campioni 1965-1966, e concluse al secondo posto il campionato del 1965. Barcellona e Valencia sono le uniche squadre ad aver vinto due edizioni consecutive della competizione; il club valenzano, inoltre, è stato l'unico a raggiungere la finale per tre stagioni consecutive.

Il Barcellona, detentore del record di vittorie e di finali disputate, nonché del trofeo originale della Coppa delle Fiere, non viene riconosciuto dalla UEFA quale vincitore dello european treble[3] (a differenza di Ajax, Bayern Monaco, Chelsea, Juventus e Manchester Utd), in quanto mai vincitore, finora, della Coppa UEFA/Europa League.

Vittorie per squadra e finaliste perdenti

Squadra Vittorie Finali perse Finali giocate
Barcellona 3 1 4
Leeds Utd 2 1 3
Valencia 2 1 3
Real Saragozza 1 1 2
Ferencváros 1 1 2
Dinamo Zagabria 1 1 2
Roma 1 1
Newcastle Utd 1 1
Arsenal 1 1
Birmingham City 2 2
Juventus 2 2
London XI 1 1
Újpest 1 1
Anderlecht 1 1

Vittorie per nazione

Nazione Vittorie Anni
Bandiera della Spagna Spagna 6 1955-58, 1958-60, 1961-62, 1962-63, 1963-64, 1965-66
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 4 1967-68, 1968-69, 1969-70, 1970-71
Bandiera dell'Italia Italia 1 1960-61
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 1 1964-65
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia 1 1966-67

Classifica marcatori

Maggior numero di gol

Pos. Giocatore Squadra Gol
1 Bandiera del Brasile Waldo Machado Valencia 31
2 Bandiera della Scozia Peter Lorimer Leeds Utd 20
3 Bandiera dell'Ungheria Flórián Albert Ferencváros 19
Bandiera dell'Ungheria Ferenc Bene Újpest 19
Bandiera della Spagna José Antonio Zaldúa Barcellona 19
6 Bandiera dell'Argentina Pedro Manfredini Roma 18
7 Bandiera del Brasile Evaristo de Macedo Barcellona 17
8 Bandiera della Spagna Vicente Guillot Valencia 16
9 Bandiera della Spagna Marcelino Martínez Real Saragozza 15
10 Bandiera dell'Uruguay Héctor Núñez Valencia 14
11 Bandiera dell'Italia Giampaolo Menichelli Roma (4)
Juventus (9)
13
Bandiera della Jugoslavia Slaven Zambata Dinamo Zagabria 13
Bandiera del Portogallo João Lourenço Sporting Lisbona 13
Bandiera della Germania Ovest Karl-Heinz Thielen Colonia 13
15 Bandiera dell'Ungheria Antal Dunai Újpest 12
Bandiera della Spagna Juan Manuel Villa Real Saragozza 12
Bandiera dell'Italia Pietro Anastasi Juventus 12
18 Bandiera del SudafricaBandiera dell'Italia Eddie Firmani London XI (1)
Inter (10)
11
Bandiera dell'Ungheria Sándor Kocsis Barcellona 11
Bandiera dell'ArgentinaBandiera dell'Italia Francisco Lojacono Roma 11
Bandiera della Germania Est Henning Frenzel Bandiera della Germania Est Lipsia XI (5)
SC Lipsia (2)
Lokomotive Lipsia (4)
11
Bandiera della Scozia Alex Ferguson Dunfermline (5)
Rangers (6)
11
23 Bandiera dell'ArgentinaBandiera dell'Italia Antonio Angelillo Inter (4)
Roma (4)
Milan (2)
10
Bandiera del ParaguayBandiera della Spagna Eulogio Martínez Barcellona 10
Bandiera dell'Inghilterra Joe Baker Hibernian (4)
Arsenal (3)
Nottingham Forest (3)
10
Bandiera dell'Ungheria Máté Fenyvesi Ferencváros 10
Bandiera del Belgio Paul Van Himst Anderlecht 10
Bandiera della Scozia Billy Bremner Leeds Utd 10
Bandiera dell'Inghilterra Jack Charlton Leeds Utd 10
Bandiera dell'Inghilterra Wyn Davies Newcastle Utd 10

Classifica marcatori per stagione

Stagione Giocatore Squadra Reti
1955-58 Bandiera della Svizzera Norbert Eschmann
Bandiera del Brasile Evaristo de Macedo
Bandiera dell'Inghilterra Cliff Holton
Bandiera della Spagna Justo Tejada
Bandiera dell'Inghilterra Peter Murphy
Losanna
Barcellona
London XI
Barcellona
Birmingham City
4
1958-60 Bandiera della Jugoslavia Bora Kostić Bandiera della Jugoslavia Belgrado XI 6
1960-61 Bandiera dell'Argentina Pedro Manfredini Roma 12
1961-62 Bandiera del Brasile Waldo Machado Valencia 10
1962-63 Bandiera dell'ArgentinaBandiera dell'Italia Francisco Lojacono
Bandiera dell'Argentina Pedro Manfredini
Roma
Roma
6
1963-64 Bandiera del Brasile Waldo Machado Valencia 6
1964-65 Bandiera dell'Inghilterra Bobby Charlton
Bandiera della Scozia Denis Law
Manchester Utd
Manchester Utd
8
1965-66 Bandiera della Germania Ovest Timo Konietzka
Bandiera della Germania Ovest Karl-Heinz Thielen
Monaco 1860
Colonia
7
1966-67 Bandiera dell'Ungheria Flórián Albert Ferencváros 8
1967-68 Bandiera della Scozia Peter Lorimer Leeds Utd 8
1968-69 Bandiera dell'Ungheria Antal Dunai
Bandiera dell'Ungheria Ferenc Bene
Bandiera della Jugoslavia Slobodan Santrač
Újpest
Újpest
OFK Belgrado
9
1969-70 Bandiera del Belgio Paul Van Himst Anderlecht 10
1970-71 Bandiera dell'Italia Pietro Anastasi Juventus 10

Note

  1. ^ a b (EN) André Vieli, 60 years at the heart of football (PDF), Union of European Football Associations, 2014, pp. 30-44.
  2. ^ a b (EN) UEFA Cup: All-time finals, su en.archive.uefa.com, Union of European Football Associations, 30 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2015).
    «The UEFA Cup replaced the Inter-Cities Fairs Cup in the 1971/72 season. The list of finals from that competition are listed below, but please note that the Fairs Cup is not considered a UEFA competition, and hence clubs' records in the Fairs Cup are not considered part of their European record»
  3. ^ a b c (ES) Un dilema histórico (PDF), in El Mundo Deportivo, 23 settembre 2003.
  4. ^ a b (EN) Barcelona, more than a club, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2015).
  5. ^ a b (EN) Roma ready to build new empire, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2015).
  6. ^ a b (EN) Valencia, 90 years of passion, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2014).
  7. ^ a b (EN) The Gunners' enduring glory, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  8. ^ a b (EN) Europe's Club of the Century, in International Federation of Football History & Statistics, 10 settembre 2009. URL consultato il 14 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2012).
  9. ^ a b Comunicato ufficiale n. 171/A (PDF), Federazione Italiana Giuoco Calcio, 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  10. ^ Varata a Basilea la Coppa Inter-Città, in Corriere dello Sport, 20 aprile 1955, p. 4. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
  11. ^ (EN) James Dart, Are Liverpool the worst European champions ever?, su guardian.co.uk, 1º giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2008).
  12. ^ In molti casi non cambiò la regola cittadina. La Grecia ad esempio fu sistematicamente rappresentata dal miglior club di Salonicco, aggiungendo una squadra di Atene solo per le ultime edizioni a 64 ingressi. Un identico sistema valse per Plovdiv in Bulgaria, aggiungendo poi una squadra di Sofia. La Romania mandò un club di Ploiești prima di virare su un puro invito. Anche l'Austria, nell'ambito di inviti, mandava sempre almeno un club di Vienna. Infine l'Inghilterra si basò dapprima sulla città di Birmingham e qualche eventuale invito, ma dal 1964 adottò anch'essa la classifica.
  13. ^ Nuova formula, rinnovato interesse, in uefa.com. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  14. ^ Queste le competizioni internazionali ufficialmente riconosciute dalla FIFA, in Corriere dello Sport, 18 dicembre 1958, p. 3 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  15. ^ In diversi casi squadre di club disputarono nella stessa stagione sia la Coppa delle Fiere che la Coppa dei Campioni o la Coppa delle Fiere (es. Manchester United 1964/65).
  16. ^ UEFA CHAMPIONS LEAGUE - STAGIONE 2019/20 CARTELLE STAMPA, su it.uefa.com. URL consultato il 4 settembre 2020.
    «Competizioni Club
    • UCL: UEFA Champions League
    • ECCC: Coppa dei Campioni
    • UEL: UEFA Europa League
    • UCUP: Coppa UEFA
    • UCWC: Coppa delle Coppe UEFA
    • SCUP: Supercoppa UEFA
    • UIC: Coppa UEFA Intertoto
    • ICF: Coppa delle Fiere
    »
  17. ^ (ES) En busca de un premio menor, su es.uefa.com. URL consultato il 4 settembre 2020.
    «Anteriormente, los equipos solo se habían visto una vez las caras en partido oficial, en la primera ronda de la Copa de Ferias 1963/64. El Atlético se clasificó gracias a un 2-1 en casa, ya que el partido en tierras lusas acabó con empate a cero»
  18. ^ Titolo attribuito a posteriori al Club de Fútbol Barcelona, in quanto la maggioranza dei giocatori che componevano il Barcelona XI militavano nel club azulgrana.
  19. ^ La finale venne disputata in partita unica, ma in campo neutro.
  20. ^ La finale venne disputata in partita unica a Torino su delibera del Comitato Organizzatore del torneo; fu l'unico caso, dal 1958 al 1971, in cui la finale in partita unica si disputò in casa di una delle due finaliste, cfr. Juventus - Ferencvaros finale della Coppa delle Fiere, in La Stampa, 17 giugno 1965, p. 8. URL consultato il 15 giugno 2013.

Voci correlate

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