Bielorussia: differenze tra le versioni

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La Bielorussia è una repubblica presidenziale, l'attuale presidente è [[Aljaksandr Lukašėnka]], che governa il paese dal [[1994]]. È considerato l'ultimo dittatore d'Europa.
La Bielorussia o '''Russia Bianca''' è una repubblica presidenziale, l'attuale presidente è [[Aljaksandr Lukašėnka]], che governa il paese dal [[1994]]. È considerato l'ultimo dittatore d'Europa.


Le lingue ufficiali sono il [[lingua bielorussa|bielorusso]] ed il [[lingua russa|russo]]<ref name=LU /> dal [[1995]]. È l'[[Pena di morte in Bielorussia|unico Paese]] in Europa nel quale è ancora in vigore la [[pena di morte]].<ref>[http://www.nessunotocchicaino.it/bancadati/europa/bielorussia-40000070 NessunoTocchiCaino.it - Bielorussia]</ref>
Le lingue ufficiali sono il [[lingua bielorussa|bielorusso]] ed il [[lingua russa|russo]]<ref name=LU /> dal [[1995]]. È l'[[Pena di morte in Bielorussia|unico Paese]] in Europa nel quale è ancora in vigore la [[pena di morte]].<ref>[http://www.nessunotocchicaino.it/bancadati/europa/bielorussia-40000070 NessunoTocchiCaino.it - Bielorussia]</ref>

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Bielorussia
Bielorussia - Localizzazione
Bielorussia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica di Bielorussia
Nome ufficiale(BE) Рэспубліка Беларусь
(RU) Республика Беларусь
Lingue ufficialiBielorusso e russo[1]
Capitale Minsk  (1.992.685 ab. / 2019)
Politica
Forma di governoRepubblica presidenziale
PresidenteAljaksandr Lukašėnka (BR)
Primo ministroSiarhiej Rumas
IndipendenzaDall'URSS
27 luglio 1990 (dichiarata),
25 agosto 1991 (riconosciuta)
25 dicembre 1991 (completa)
Ingresso nell'ONU24 ottobre 1945
(membro fondatore)
Superficie
Totale207 600 km² (84º)
% delle acquemolto bassa (laghi)%
Popolazione
Totale9 475 174 ab. (2019) (91º)
Densità45,8 ab./km²
Tasso di crescita-0,18% (2012)[2]
Nome degli abitantiBielorussi
Geografia
ContinenteEuropa orientale
ConfiniPolonia, Lituania, Russia, Ucraina, Lettonia
Fuso orarioUTC +3
Economia
ValutaRublo bielorusso
PIL (nominale)60 000[3] milioni di $ (2019)
PIL pro capite (nominale)6 477 $ (2019)
PIL (PPA)195 000 milioni di $ (2019)
PIL pro capite (PPA)20 820 $ (2019)
ISU (2017)0,808 ( molto alto) (53º)
Fecondità1,4 (2010)[4]
Consumo energetico0,38 kWh/ab. anno
Varie
Codici ISO 3166BY, BLR, 112
TLD.by
Prefisso tel.+375
Sigla autom.BY
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleMy, belarusy
Festa nazionale3 luglio
Bielorussia - Mappa
Bielorussia - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedenteBandiera della RSS Bielorussa RSS Bielorussa
(Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica)
 
Coordinate: 53°31′42″N 28°02′48″E / 53.528333°N 28.046667°E53.528333; 28.046667

La Bielorussia' (in bielorusso Белару́сь?, Belarus ) è uno stato che si trova nell'Europa orientale.

Confina a ovest con Polonia e Lituania, a est con la Russia, a sud con l'Ucraina e a nord con la Lettonia; è uno stato senza sbocco al mare con corsi d'acqua navigabili.

La Bielorussia o Russia Bianca è una repubblica presidenziale, l'attuale presidente è Aljaksandr Lukašėnka, che governa il paese dal 1994. È considerato l'ultimo dittatore d'Europa.

Le lingue ufficiali sono il bielorusso ed il russo[1] dal 1995. È l'unico Paese in Europa nel quale è ancora in vigore la pena di morte.[5]

Ci sono diverse ipotesi sull'origine del nome, nessuna confermata da prove certe. Una si basa sul fatto che l'etnia bielorussa si è formata dalle interazioni tra etnie slave e baltiche. La radice "balt-" significa "bianco" nelle lingue del ceppo baltico: "mar Baltico", Balta jura in Lituano, vuol dire letteralmente "mare bianco"[6]. Quindi "Balta Rusija" potrebbe essere stata l'originale autodenominazione, piuttosto che una successiva derivata dalla "Russia". Altre lo fanno derivare dal colore predominante degli abiti tradizionali in lino grezzo o da quello dei capelli. Un'altra teoria fa risalire l'etimologia del termine Belarus' a una corrispondenza, tipica dei toponimi di origine slava, tra i colori e i punti cardinali: secondo quest'ipotesi il colore bianco sarebbe stato associato dagli antichi slavi all'Ovest, pertanto la Belarus' non sarebbe altro che la "Rus' occidentale". A supporto di questa teoria si adduce l'etimologia del toponimo Belgrado, in serbo Beograd, cioè "città bianca" ovvero "città dell'Ovest". Esempi simili di nomi "colorati" nelle etnie slave sono i Serbi Bianchi e i Croati Bianchi.

Nel 2018, la Bielorussia si è classificata al 53º posto su 189 Paesi dell'Indice di sviluppo umano dell'ONU ed è nel gruppo di Stati con "sviluppo molto elevato". Con un sistema sanitario efficiente, ha un tasso di mortalità infantile molto basso di 2,9 (rispetto a 6,6 in Russia o 3,7 nel Regno Unito). Il tasso di medici pro capite è di 40,7 per 10.000 abitanti (26,7 in Romania, 32 in Finlandia, 41,9 in Svezia) e il tasso di alfabetizzazione è stimato al 99%. Secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, il coefficiente di Gini è uno dei più bassi in Europa.[7]

Storia

Le prime tracce di presenza umana risalgono al paleolitico (100 000-40 000 anni fa). I primi insediamenti compaiono 27 000-24 000 anni fa. Fra il VII e IX secolo il territorio era abitato dalle popolazioni baltiche dei Dregovici, Kriviči e Radimici. Le prime compagini statali furono i Principati di Polock, di Turov e di Smolensk. Le prime testimonianze scritte riguardo a Polock sono datate all'862. Il primo principe che conosciamo è Rogvolod. Il principato di Polock raggiunge la massima potenza nell'XI secolo sotto il governo di Vceslav Charodey "Il Mago". Con il diffondersi del Feudalesimo i principati di Polock e Turov si divisero in compagini minori.

Piazza della Vittoria, Minsk
File:Soviet guerilla.jpg
Guerriglia bielorussa durante la Seconda guerra mondiale

Alla fine del X secolo inizia a diffondersi il Cristianesimo secondo il rito bizantino. Ciò favorisce lo sviluppo della cultura, la comparsa della pittura e della letteratura. All'inizio del XIII secolo comincia a formarsi la lingua bielorussa. Nel XIII secolo i territori della Bielorussia, insieme a parte di quelli dell'odierna Lituania, formano il Granducato di Lituania, con capitale Novogorodok, nel 1323 la capitale viene trasferita a Vilnius. Il Granducato raggiunse il culmine della propria potenza sotto il governo del granduca Vitoldo.

Teatro Regionale di Homel'

I confini dello Stato si estendevano dal Mar Baltico fino al Mar Nero. Grande importanza per il consolidamento dello Stato ebbe la vittoria in alleanza con la Polonia nella Battaglia di Grunwald (1410) contro l'Ordine Teutonico. Nel XVI secolo venne stabilizzata la struttura statale con gli statuti del 1529, 1566 e 1588. Lo Stato era governato dal gran principe e dalla nobiltà feudale. La lingua ufficiale era l'antico bielorusso.Fra il 1558 e il 1583 entra in conflitto con il principato di Mosca. Le pesanti sconfitte quali la caduta nelle mani delle truppe dello zar Ivan il Terribile della città di Polack e al dimezzamento della popolazione bielorussa determinano la necessità dell'unione con il regno della Polonia in uno Stato federale nel 1569.

Il Granducato mantiene la propria autonomia e grazie all'unione sconfigge il principato di Mosca conquistando la regione Baltica di Livonia. Nel 1596, con l'Unione di Brest, si raggiunge un compromesso anche sul piano religioso e nasce la Chiesa uniate: i cristiani bielorussi del Granducato di Lituania riconoscono i dogmi e l'autorità papale, ma conservano il rito bizantino. Nel XVII secolo, approfittando dei contrasti dovuti alla Riforma protestante, alla crisi economica e alla guerra antifeudale, la Russia si impadronisce di gran parte della Bielorussia. Ne consegue un grande regresso economico e calo demografico.

Evoluzione della Polonia e della Bielorussia dal 1635 a oggi

Fra il 1700 e il 1721 la Bielorussia fu teatro del conflitto tra Russia e Svezia che provocò un'altra crisi economica, superata solo nella seconda metà del XVIII secolo. Nel XVIII secolo lo Stato nato dall'unione del regno della Polonia e del Granducato di Lituania venne diviso tra Russia, Prussia e Austria.

La Bielorussia fu il principale campo di battaglia della campagna russa di Napoleone e qui si svolse la battaglia della Beresina. Nel 1831 scoppiò una rivolta patriottica per la liberazione dall'Impero Russo, rivolta che fu sedata con conseguente indebolimento dei cattolici e della nobiltà, poiché la rivolta fermentò in questi strati della popolazione. Nel 1839 fu proibita la Chiesa uniate. Nel 1861 venne abolita la servitù della gleba. In Polonia, Bielorussia-Lituania e Lettonia ci fu una rivolta per la liberazione dallo zarismo, anche questa volta fallita. L'obbiettivo di queste rivolte era di ricreare la Confederazione polacco lituana che c'era stata.Lo sviluppo del movimento democratico porta alla nascita nel 1903 del primo partito politico nazionale e alla rinascita della cultura bielorussa. Con l'entrata della Russia nella Prima guerra mondiale, il territorio bielorusso di nuovo diventa teatro di cruenti eventi bellici. Dal 1915 al 1918 le truppe tedesche occupano parte della Bielorussia e a marzo del 1918 l'intero territorio.

Il 25 marzo 1918, i rappresentanti del movimento nazionale proclamano la creazione della Repubblica Popolare Bielorussa (Беларуская Народная Рэспубліка), che viene riconosciuta dalla Lituania e dall'Ucraina dalla Polonia e dalla Germania. Missioni diplomatiche vengono mandate in Svizzera, Danimarca, Stati Uniti. Con l'avanzata dell'Armata Rossa e il ritiro delle truppe tedesche il governo della Repubblica Popolare Bielorussa è costretto all'esilio. Nel 1919 viene proclamata la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa, la RSSB. Questo porta alla perdita di territori bielorussi assegnati in parte alla Polonia (Bialostok), alla Russia (Smolensk) e alla Lituania (Vilnius), dove abitavano persone di etnia bielorussa.

Nel 1921 i territori occidentali della Bielorussia passano alla Polonia. Nel 1922 i territori orientali vengono occupati dalle guardie rosse. Nasce in tal modo la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa che viene a far parte dell'URSS. Nel 1939, a seguito del patto fra la Germania nazista e l'URSS, quest'ultima invade da est la Polonia, che viene sconfitta in poche settimane. I territori occidentali della Bielorussia tornano a far parte della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa. Nel 1941 la Bielorussia viene occupata dalle truppe tedesche che iniziarono l'invasione da Brėst in cui i soldati sovietici resistettero valorosamente per molto tempo nonostante la netta inferiorità numerica. Nel 1943 le autorità tedesche, per migliorare l'assogettamento del territorio bielorusso, istituitono uno stato fantoccio filo-fascista denominato Consiglio Centrale Bielorusso inserito nel Reichskommissariat Ostland. Ed è in questo contesto critico che nasce il movimento di lotta partigiana che coinvolge più di 400.000 persone. Nel luglio del 1944 le truppe sovietiche assieme ai partigiani bielorussi scacciano definitivamente i nazisti tedeschi e l'intera Bielorussia viene liberata e riannessa all'URSS. Durante il conflitto sono state rase al suolo dai nazisti tutte le città medio-grandi, un numero considerevole di villaggi rurali è stato bruciato insieme agli abitanti, è morto un terzo della popolazione e tutte le industrie sono state distrutte. Minsk la capitale venne distrutta per la 18ª volta in meno di mille anni di storia.

Nel 1986, a causa dell'incidente alla centrale atomica di Černobyl', le regioni (voblasci) di Homel', Mahilëŭ e parte di quelle di Brėst, Minsk e Hrodna vengono contaminate dalle radiazioni.

La Bielorussia si rende indipendente dall'URSS il 27 luglio 1990 e l'indipendenza viene riconosciuta il 25 agosto 1991. La Bielorussia è uno degli stati membri fondatori della CSI, la cui sede amministrativa si trova tuttora a Minsk, adesione ratificata il 10 dicembre 1991. Il 15 marzo 1994 viene approvata la nuova costituzione. Il 10 luglio 1994 Aljaksandr Lukašėnka viene eletto primo presidente della repubblica. Lukašėnka rifiuta le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale e mantiene gran parte degli apparati pubblici esistenti, differenziando la politica economica bielorussa da quella adottata da quasi la totalità delle ex repubbliche sovietiche. La Bielorussia è l'unica repubblica ex-sovietica ad avere il servizio segreto denominato ancora KGB.

Nel 1996 viene fondata l'Unione Russia-Bielorussia, entità sovranazionale che riavvicina i due Paesi.

Geografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Bielorussia.
Bielorussia da satellite
Dicembre 2002

La Bielorussia si trova nell'Europa Orientale. Ha una superficie di 207 600 km²; non ha sbocco al mare, ma ha 11 000 laghi. Viene attraversata da quattro fiumi principali: il Nëman, il Pryp"jat', il Dnepr (che si dirige verso l'Ucraina per sfociare nel Mar Nero) e la Dvina occidentale (che attraversa le regioni settentrionali del Paese). La Bielorussia è relativamente pianeggiante e ricca di paludi. Il più grande territorio paludoso è la Polesia.

Il suo punto più alto è la Dzjaržynskaja Hara (monte Dzeržinskij), con 345 m, mentre il punto più basso è sul fiume Neman, a 90 m.

Le risorse naturali della Bielorussia sono foreste, depositi di torba, piccole quantità di petrolio e gas naturale, granito, pietra calcarea dolomitica, marna, gesso, sabbia, ghiaia e argilla.

Il territorio settentrionale fa parte della Regione biogeografica boreale.

È formata da estese pianure e basse colline; a sud presenta zone paludose in parte bonificate; a nord est un'ampia zona dei laghi.

Clima

La Bielorussia è caratterizzata da clima continentale con notevoli escursioni termiche. Le temperature medie invernali si aggirano sui -6 e -10 °C e possono scendere sotto i -18 °C. Nelle notti invernali non è difficile raggiungere i -30 °C, anche se mediamente la temperatura si mantiene sui -20 °C. La neve copre il suolo per 3-4 mesi. Le precipitazioni non sono particolarmente abbondanti, rimanendo ovunque sotto i 750 mm/anno[8], con apporti maggiori in estate sotto forma di violenti temporali o di rovesci.

Popolazione

La popolazione bielorussa sta subendo un periodo storico di sensibile diminuzione della natalità, quindi con prevalenza dei morti sui nati e un conseguente invecchiamento della popolazione. Infatti il tasso di mortalità è del 14,7 per mille mentre quello di natalità è del 10,4 per mille. La mortalità infantile è del 13 per mille e la speranza di vita è di 68,73 anni.

Etnie

La maggioranza della popolazione bielorussa fa parte del gruppo etnico dei bielorussi che costituisce l'83,7% del totale su una popolazione di 9 470 400 persone. I russi sono il secondo gruppo etnico più grande. Seguono i polacchi e gli ucraini. La minoranza polacca è concentrata principalmente nella regione di Hrodna, gli ucraini sono invece maggiormente presenti nel sud-ovest del paese. Ci sono poi altre piccole minoranze etniche, quali ebrei, armeni, tatari, rom, azeri, lituani e altri ancora. Seguono le percentuali dei gruppi etnici secondo i dati del censimento del 2009:

Religione

Secondo il censimento del 2011, il 58,9% della popolazione è credente, mentre il 41,1% della popolazione non è religioso. Tra i religiosi, il 48,3% della popolazione è membro della Chiesa ortodossa bielorussa (esarcato della Chiesa ortodossa russa), il 7,1% sono cristiano-cattolici ed il 3,3% sono membri di altre religioni.[9]

Lingue

Le lingue ufficiali dello Stato sono il bielorusso e il russo[1] dal 1995. Sebbene entrambe siano ufficiali e gran parte delle indicazioni siano scritte in bielorusso, la popolazione tende a parlare il russo. È molto difficile trovare una persona che parli solo bielorusso, mentre è facile il contrario. Il russo è la lingua usata dal 70% della popolazione, contro il 23% del bielorusso; il resto è rappresentato da minoranze linguistiche, tra cui polacco e ucraino.[1]

Ordinamento dello Stato

La Bielorussia, indipendente dal 1991, è una repubblica presidenziale, governata da un presidente, dal 1994 Aljaksandr Lukašėnka, e dall'Assemblea nazionale, il parlamento. Secondo la costituzione del 1994 l'elezione del presidente dovrebbe avvenire ogni cinque anni; tuttavia nel 1996 il termine fu prorogato a sette quando Lukašėnka chiese con un controverso referendum di estendere il mandato presidenziale da cinque a sette anni, col risultato che le elezioni presidenziali previste per il 1999 furono rimandate al 2001. Il referendum di estensione del 1996 fu denunciato come un "fantastico" falso da Viktar Hanchar, il funzionario elettorale capo, che fu rimosso dal suo incarico durante la campagna e sparì misteriosamente nel 1999[10].

L'Assemblea Nazionale è un parlamento bicamerale e comprende i 110 membri della Camera dei Rappresentanti (camera bassa) e i 64 membri del Consiglio della Repubblica (camera alta).

La Camera dei Rappresentanti ha il potere di nominare il primo ministro, di apportare modifiche alla costituzione e di promuovere un voto di fiducia nei confronti del primo ministro, inoltre svolge funzioni consultive, predisponendo pareri in materia di politica interna ed estera.

Il Consiglio della Repubblica ha il potere di scegliere i vari funzionari di governo e di approvare o respingere le leggi varate dalla Camera dei Rappresentanti.

Ogni camera ha la facoltà di opporsi alle leggi redatte dalle autorità locali, se contrarie alla costituzione bielorussa.

Suddivisioni amministrative

Al più alto livello amministrativo, la Bielorussia è divisa in 6 regioni (вобласці - voblasci, pron. ['vobɫasʲtsʲ]; sing. вобласць - voblasć) e un territorio della capitale (gorad, ovvero "città"), ossia la città di Minsk.

  1. Minsk, horad
  2. Regione di Brėst (Brėst)
  3. Regione di Homel' (Homel')
  4. Regione di Hrodna (Hrodna)
  5. Regione di Mahilëŭ (Mahilëŭ)
  6. Regione di Minsk (Minsk)
  7. Regione di Vicebsk (Vicebsk)

(Nota: i centri amministrativi sono tra parentesi). Le regioni sono ulteriormente divise in distretti (raëny).

Città principali

Elenco delle principali 24 città, fino a 50 000 abitanti, in ordine di popolazione.

Istituzioni

Politica

Ministro Nome
Ministro degli Affari Esteri Uladzimir Makei
Ministro dell'Agricoltura e del Cibo Leonid Zayats
Ministro del Commercio Valentin Chekanov
Ministro delle Comunicazioni e della Tecnologia dell'Informazione Anatoly Sivak
Ministro della Cultura Boris Svetlov
Ministro della Difesa Andrei Ravkov
Ministro dell'Economia Nikolai Snopkov
Ministro dell'Energia Vladimir Potupchik
Ministro delle Finanze Vladimir Amarin (Амарин)
Ministro delle Foreste Mikhail Amelianovich
Ministro della Giustizia Viktor Golovanov
Ministro delle Infrastrutture Aleksandr Selezenev
Ministro dell'Industria Dmitry Katerinich
Ministro dell'Informazione Lilia Ananich
Ministro dell'Interno Igor Shunevich
Ministro dell'Istruzione Sergei Maskevich
Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale Marianna Shchetkina
Ministro delle Risorse Naturali e della Protezione Ambientale Vladimir Tsalko
Ministro della Salute Vasiliy Zharko
Ministro delle Situazioni d'Emergenza Vladimir Vashchenko
Ministro dello Sport e del Turismo Aleksandr Shamko
Ministro delle Statistiche e dell'Analisi Vladimir Zinovskiy
Ministro delle Tasse Collettive Vladimir Poluyan

Economia

L'economia della Bielorussia è basata principalmente sulle risorse minerarie del sottosuolo. Il terreno, essendo poco fertile, non è molto adatto alle coltivazioni agricole, anche se fruttano un discreto introito alcune colture specializzate, come quella del lino.

Nel settore primario si coltivano soprattutto cereali e patate e si allevano bovini.

Lo sviluppo economico del paese è in discreto aumento, anche grazie all'industrializzazione nei campi della meccanica, della chimica e del settore tessile. Vicino a Minsk, la capitale, si stanno sviluppando anche industrie dedicate alla microelettronica e all'informatica.

Nel 1986 le regioni meridionali bielorusse furono danneggiate dall'incidente della centrale nucleare di Chernobyl. Questo incidente danneggiò gravemente l'economia della Bielorussia, causando gravi danni da contaminazione radioattiva alle coltivazioni e all'allevamento, oltre che un drastico calo nelle esportazioni. Attualmente dal 5% al 7% della spesa pubblica in Bielorussia è costituito da varie forme di risarcimento dei danni fatti dalla radioattività, per l'inquinamento provocato alla catena alimentare.[11].

Trasporti

Tradizioni

Gastronomia

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina bielorussa.
Draniki, il piatto nazionale

La cucina bielorussa è formata principalmente di verdure (soprattutto patate), carne (specialmente maiale) e pane. I cibi vengono solitamente cotti lentamente o in umido. Tipicamente i bielorussi fanno una colazione leggera e due pasti abbondanti, con la cena che è il pasto più importante della giornata. Frumento e pani di segale vengono consumati dai bielorussi, ma la segale è più abbondante in quanto le condizioni non permettono la coltivazione del grano. Tradizionalmente per dimostrare ospitalità vengono offerti pane e sale quando si saluta un ospite o un visitatore.[12]

Festività nazionali

Data Nome Significato
15 marzo Giorno della Costituzione adozione della Costituzione della Bielorussia, nel 1994
9 maggio Giorno della Vittoria: Дзень Перамогi Giornata della vittoria nella Seconda guerra mondiale, nel 1945
3 luglio Giorno dell'indipendenza della Bielorussia Festa nazionale: celebrazione della liberazione di Minsk dai nazisti, nel 1944

Altre festività civili e religiose in Bielorussia sono[13]:

Lo scambio dei doni avviene la notte del 31 dicembre, quando secondo la tradizione Babbo Natale, che prende il nome di Nonno Gelo (ded moroz), porta i doni; l'Albero di Natale si chiama "Abete di Capodanno". Esiste anche in Bielorussia la tradizione del Vecchio Nuovo Anno russo.

Cultura

Letteratura

Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura bielorussa.

La letteratura bielorussa e il suo stesso linguaggio di lingua slava si affermano nel XVI secolo con Francysk Skaryna, il primo traduttore della Bibbia in bielorusso e in genere in una lingua orientale.

Nel XX secolo la produzione letteraria bielorussa raggiunge i suoi massimi vertici con Janka Kupala e Jakub Kolas, autore di romanzi di carattere sociale. Inoltre si segnala Svjatlana Aleksievič (in bielorusso: Святлана Аляксандраўна Алексіевіч?; Stanislav, 31 maggio 1948), giornalista e scrittrice bielorussa di lingua russa, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 2015.

Scienza e tecnologia

  • 26 luglio 2006: viene lanciato BelKA, il primo satellite della Bielorussia indipendente (lancio fallito).

Sport

Atletica

Tra gli atleti bielorussi che si sono maggiormente affermati nel panorama internazionale ricordiamo Natal'ja Šikolenko, nel lancio del giavellotto, medaglia d'oro mondiale ai Campionati del mondo di atletica leggera 1995 disputatisi in Svezia.

Biathlon

La squadra bielorussa di biathlon è fra le più forti al mondo. La biatleta Dar"ja Domračava è la più titolata delle olimpiadi con 6 medaglie di cui 4 d'oro. Vanta complessivamente 6 coppe del mondo, di cui una generale. Nadzeja Skardzina è invece la biatleta col più alto numero di "zeri" (gare concluse senza alcun errore al poligono) della storia. Maggior apice della nazionale bielorussa è la vittoria della staffetta olimpica femminile di Pyeongchang 2018.

Tennis

La Bielorussia conta come migliore risultato a livello di nazione il 2º posto nella finale Fed Cup 2017 tra donne. In finale sono state sconfitte dagli USA per 2-3. Le migliori tenniste sono: Viktoryja Azaranka, ex nº 1 del mondo; Aryna Sabalenka, top 40; Aljaksandra Sasnovič, top 50; Nataša Zvereva, ex nº 5; Nastas'sja Jakimava, ex top 50; Vol'ha Barabanščikava, ex top 50; Vol'ha Havarcova, ex top 40 e Taccjana Pučak, ex top 60. I migliori tennisti sono: Maks Mirny, ex top 20; Andrėj Vasileŭski, ex top 60 e Vladimir Volčkov, ex top 40.

Giochi olimpici

Lo stesso argomento in dettaglio: Bielorussia ai Giochi olimpici.

Tra le atlete olimpiche bielorusse più medagliate ricordiamo Dar"ja Domračava, nel Biathlon, con 4 ori, 1 argento e 1 bronzo.

Prima atleta bielorussa a ottenere una medaglia d'oro olimpica fu Kacjaryna Karstėn, nel canottaggio, ad Atlanta 1996.

L'atleta bielorusso più titolato ai Giochi olimpici è Vital' Ščėrba, nella ginnastica artistica, con 6 ori e 4 bronzi conquistati.

Note

  1. ^ a b c d (EN) BELARUS, su The World Factbook, Central Intelligence Agency. URL consultato il 3 giugno 2018 (archiviato il 19 gennaio 2018).
  2. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  3. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  4. ^ Tasso di fertilità nel 2010, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  5. ^ NessunoTocchiCaino.it - Bielorussia
  6. ^ Introduzione generale sulla Bielorussia, su bielorussia.officialguide.info, bielorussia.officialguide. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2016).
  7. ^ http://newsnet.fr/155505
  8. ^ Giovanni Staiano, Il clima della Bielorussia: continentale, con temperature medie di gennaio inferiori a -4 °C, su meteogiornale.it, Meteo Giornale S.r.l., 2 marzo 2008. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato il 21 marzo 2016).
  9. ^ Religion and denominations in the Republic of Belarus (PDF), su mfa.gov.by, Ministry of Foreign Affairs of the Republic of Belarus. URL consultato il 13 aprile 2018.
  10. ^ (EN) Tenth Anniversary Of Belarus's 'Disappeared'|
  11. ^ Chernobyl, the accident scenario and its global impact.
  12. ^ Canadian Citizenship and Immigration – Cultures Profile Project – Eating the Belarusian Way Archiviato il 20 marzo 2007 in Internet Archive.. Published in 1998. Retrieved 21 March 2007.
  13. ^ Указ Президента Республики Беларусь 26 марта 1998 г. N 157 О государственных праздниках, праздничных днях и памятных датах в Республике Беларусь (RU)
  14. ^ Traduzione: Giornata della vittoria

Bibliografia

  • Margarita M. Balmaceda, Living the High Life in Minsk: Russian Energy Rents, Domestic Populism and Belarus' Impending Crisis, 978-615-5225-19-2 Central European University Press 2014
  • Lizaveta Kasmach, "Forgotten occupation: Germans and Belarusians in the lands of Ober Ost (1915–17)", Canadian Slavonic Papers 58, no 4 (2016)
  • Valsecchi, Riccardo 'Prezzi bassi, pochi crimini e niente disoccupazione. Ma la Bielorussia è un bunker', Liberazione, 22.03.2009
  • Valsecchi, Riccardo, 'Intervista a Alexander Milinkevich leader dell'opposizione', Liberazione, 22.03.2009
  • Michael E. Urban, An Algebra of Soviet Power: Elite Circulation in the Belorussian Republic 1966-86 [1 ed.], 0521054885, 9780521054881, 0521372569, 9780521372565, 9780511598890 Cambridge University Press 2008

Voci correlate

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