Bulgari: differenze tra le versioni

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La maggior parte dei Bulgari è fedele alla [[Chiesa Ortodossa Bulgara]] fondata nell'[[870]] ed abolita due volte nel corso della storia: durante il periodo [[bizantino]] ([[1018]]—[[1185]]) e durante la dominazione [[ottomani|ottomana]] ([[1396]]—[[1878]]). Nel [[2001]], la stima dei fedeli contava circa 6.552.000 membri in Bulgaria (82.6% della popolazione); a questi si aggiungono i bulgari all'estero (una cifra compresa fra uno e due milioni di persone).
La maggior parte dei Bulgari è fedele alla [[Chiesa Ortodossa Bulgara]] fondata nell'[[870]] ed abolita due volte nel corso della storia: durante il periodo [[bizantino]] ([[1018]]—[[1185]]) e durante la dominazione [[ottomani|ottomana]] ([[1396]]—[[1878]]). Nel [[2001]], la stima dei fedeli contava circa 6.552.000 membri in Bulgaria (82.6% della popolazione); a questi si aggiungono i bulgari all'estero (una cifra compresa fra uno e due milioni di persone).


A dispetto della Chiesa Ortodossa Bulgara come elemento unificatore per tutti i Bulgari, nel corso della storia numerosi piccoli gruppi si sono staccati da essa e si sono convertiti ad altre [[fede|fedi]], Nel [[XVI secolo|XVI]] e nel [[XVII secolo]] gruppi di [[missionari]] della [[Chiesa Cattolica Romana]] convertirono i [[paulicianesimo|pauliciani]] dei distretti di [[Filippopoli]] e [[Svishtov]]. Oggi vi sono circa 40.000 cattolici in Bulagaria ed altri 10.000 in [[Romania]].
A dispetto della Chiesa Ortodossa Bulgara come elemento unificatore per tutti i Bulgari, nel corso della storia numerosi piccoli gruppi si sono staccati da essa e si sono convertiti ad altre [[fede|fedi]], Nel [[XVI secolo|XVI]] e nel [[XVII secolo]] gruppi di [[missionari]] della [[Chiesa Cattolica Romana]] convertirono i [[paulicianesimo|pauliciani]] dei distretti di [[Filippopoli]] e [[Svishtov]]. Oggi vi sono circa 40.000 cattolici in Bulgaria ed altri 10.000 in [[Romania]].


Tra il XV e il XVIII secolo, un grande numero di ortodossi bulgari furono convertiti all'[[Islam]] dagli Ottomani. I loro discendenti oggi formano la seconda più grande [[congregazione]] religiosa di Bulgaria. Nel 2001 c'erano circa 131.000 [[Bulgari Musulmani]] nella sola Bulgaria, 30.000 nelle prefetture di [[Xanthi]] e [[Rhodope]], nel nord-est della Grecia, e circa 100.000 in [[Turchia]], principalmente nella [[provincia di Edirne]].
Tra il XV e il XVIII secolo, un grande numero di ortodossi bulgari furono convertiti all'[[Islam]] dagli Ottomani. I loro discendenti oggi formano la seconda più grande [[congregazione]] religiosa di Bulgaria. Nel 2001 c'erano circa 131.000 [[Bulgari Musulmani]] nella sola Bulgaria, 30.000 nelle prefetture di [[Xanthi]] e [[Rhodope]], nel nord-est della Grecia, e circa 100.000 in [[Turchia]], principalmente nella [[provincia di Edirne]].

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Bulgari (disambigua).
Distribuzione
Bulgaria: 6.885.000
Macedonia: 1.297.981
Ucraina: 274.000
Spagna: 102,971
Moldavia: 184.000
Stati Uniti: 360.000
Germania: 139.170
Serbia: 20.497
Grecia: 673.000
Russia: 132.000
Turchia: 730.000
Regno Unito: 30.000
Argentina: 30.000
Italia: 115.370
Canada: 215.195
Romania: 68,000
Kazakhstan: 27.000
Austria: 15.388
Repubblica Ceca: 4.380
Francia: 14.000
Ungheria: 23.000

I Bulgari (in lingua bulgara: българи) sono il gruppo etnico di maggioranza della Bulgaria e parlano Bulgaro (lingua slava). Vi sono significative comunità di immigrati bulgari in molti paesi europei, così come negli Stati Uniti d'America, Canada e Australia. È una popolazione formatasi sulla Penisola Balcanica nel periodo V - X secolo. dalla fusione dei tre grandi gruppi etnici: Traci, Slavi e Proto-bulgari.

Origini e storia

L'antica zona di origine dei bulgari sull'Hindu Kush e il Pamir, secondo la mappa dell'Asia centrale dell'atlante geografico armeno Ashharatsuyts (V-VII secolo)

I moderni bulgari sono discendenti dei Bulgari (stirpe uralo-altaica, detti anche proto-bulgari), ovvero il popolo che viveva lungo il fiume Bolga, in seguito diventato Volga. Questo popolo era migrato dall'Asia centrale fino alle steppe del nord del Caucaso durante il II secolo e si era stabilito definitivamente nei Balcani, verso il VII secolo, dove si era unito ad alcune tribù slave. Nel 681 fu fondato il Primo Impero Bulgaro grazie al capo Asparuh. Anche i popoli indigeni dei Traci e dei Daci-Geti, che erano vissuti nel territorio dell'odierna Bulgaria prima dell'invasione degli Slavi, contribuirono alla formazione del gruppo etnico bulgaro. La loro antica lingua era già estinta prima dell'arrivo degli Slavi e la loro influenza culturale fu ridotta a causa di ripetute invasioni di barbari nei Balcani durante il primo Medioevo. Essi, al pari di altre popolazioni uralo-altaiche, erano abilissimi cavalieri, dotati di una forte compagine militare.

I Bulgari si erano alleati all'imperatore bizantino Costante II, che ne aveva consentito l'insediamento nelle regioni storiche della Romania della Bessarabia e della Dobrugia con lo status di confederati. Ma la loro aggressività li trasformò presto in una minaccia per Bisanzio: l'imperatore Niceforo I il Logoteta venne da essi catturato e brutalmente giustiziato (811). Da allora i Bulgari conquistarono la zona balcanica dell'attuale Bulgaria assoggettando tutte le popolazioni slave o slavizzate che lì risiedevano.

I metodi di riconoscimento attraverso il DNA dimostrano che i Bulgari sono strettamente correlati ai gruppi etnici dei Macedoni, dei Greci e dei Rumeni, più che alle popolazioni europee che vivevano sulle coste del mar Mediterraneo[1]. Gli antropologi dichiarano che i Bulgari hanno caratteristiche tipiche dei gruppi etnici del sud Europa con influenze di minore forza di altri gruppi etnici[2]. Fra questi si possono menzionare i Cumani, i Peceneghi, i Blachi, i Tatari e gli Avari. Tutti questi, eccetto una piccola parte di Valacchi e di Tatari, sono stati interamente assimilati in un unico gruppo e non sono più considerati gruppi etnici a sé stanti. I Cumani sono considerati anche i principali antenati dei Gagauzi. Altre minoranze etniche in Bulgaria includono i Turchi, gli Armeni, i Rom e i Greci. Sebbene abbiano preservato la loro identità culturale, queste minoranze vengono lentamente assimilate al gruppo etnico bulgaro, processo reso possibile anche dai numerosi matrimoni tra esponenti di etnie diverse, come quelli tra Greci, Armeni e Bulgari.

I Bulgari sono linguisticamente correlati ai moderni Macedoni; entrambi i linguaggi, infatti, sono mutuamente comprensibili. Inoltre, prima del XX secolo, gli odierni macedoni erano riconosciuti come parte integrante del gruppo etnico bulgaro e molti di loro, tutt'oggi si identificano in quel gruppo etnico.

Popolazione

Bulgari che praticano il kukeri, rituale tradizionale che serve a cacciare via gli spiriti maligni

La grande maggioranza dei Bulgari vive nella Repubblica di Bulgaria. Vi sono significative minoranze bulgare in Moldavia e in Ucraina (Bulgari di Bessarabia), in Romania (Bulgari dei banati), Serbia, Grecia, Macedonia, Albania e Ungheria.

Molti Bulgari sono i sopravvissuti di una diaspora che è avvenuta con una serie di migrazioni fino agli anni novanta. Una prima corrente di migrazioni si diresse verso gli USA, il Canada, l'Argentina e la Germania, ed era composta in parte da rifugiati politici e dalle loro famiglie (circa 160.000 persone, fino al 1989). Un'altra corrente migratoria, stimata in circa 700.000 persone, può essere suddivisa in due categorie: una migrazione costante avvenuta all'inizio degli anni novanta, diretta principalmente negli USA, in Canada, in Austria, e in Germania; un'altra, avvenuta verso la fine degli anni 90 e composta da lavoratori in cerca di occupazione, diretta soprattutto in Grecia, Italia, Regno Unito e Spagna. La maggioranza della popolazione urbana bulgara può essere trovata a Sofia, 1.241.000), Filippopoli (378.000), e Varna (352.000)[3].

La stima totale dei bulgari dipende unicamente dalla considerazione delle comunità sparse per il globo, risultato delle numerose correnti migratorie negli ultimi venti anni.

Cultura

Contributi all'umanità

Durante il Medioevo la Bulgaria era il più importante centro culturale dei popoli slavi fino alla fine del X secolo. Le due scuole letterarie di Preslav e Ocrida svilupparono una ricca attività culturale con scrittori del calibro di Costantino di Preslav, Giovanni l'Esarca, Černorizec Hrabar, Clemente di Ocrida e San Naum di Ocrida. Nella prima metà del X secolo, l'alfabeto cirillico si sviluppò nel nord-est della Bulgaria sulla base dell'alfabeto glagolitico e dell'alfabeto greco. Lo stesso viene oggi usato per scrivere in cinque importanti lingue di origine slava: bielorusso, macedone, russo, serbo e ucraino, così come in altre 60 lingue parlate negli Stati della ex-Unione Sovietica.

La Bulgaria ebbe notevole influenza anche sugli stati vicini fino alla fine del XIV secolo, con la Scuola Letteraria di Turnovo, con i lavori di Patriarch Evtimiy, Grigoriy Tsamblak, Konstantin Kostenechki. L'influenza culturale bulgara fu estremamente marcata in Vallachia e Moldova dove l'alfabeto cirillico fu usato fino al 1860, mentre la Lingua Slavonica ecclesiastica fu la lingua ufficiale della cancelleria imperiale e della Chiesa fino alla fine del XVII secolo, più del latino. I Bulgari diedero un notevole contributo alla società anche nei tempi moderni. Julia Kristeva e Cvetan Todorov sono tra i più importanti filosofi dell'Europa dell'est nel XX secolo. Nicolai Ghiaurov, Boris Christoff, Raina Kabaivanska e Ghena Dimitrova diedereo un prezioso contributo all'opera lirica, con Ghiaurov e Christoff che sono considerati tra i maggiori bassi nel [periodo] del dopoguerra. Gli artisti Christo e Jeanne-Claude sono tra i maggiori rappresentanti della cosiddetta arte ambientale con progetti come l'imballaggio del Reichstag di Berlino.

Nello sport, Hristo Stoichkov è stato uno dei migliori giocatori di calcio della prima metà degli anni novanta, giocando nella sua nazionale (con la quale è arrivato in semifinale ai campionati del mondo del 1994, eliminato dall'Italia) e in squadre di club come il Barcellona ed il Parma. L'atleta del salto in alto Stefka Kostadinova è stata una delle dieci migliori atlete della sua categoria nel XX secolo ed ancora oggi mantiene diversi record.

Anche i Bulgari in comunità estere sono stati molto attivi. Scienziati statunitensi di origine bulgara includono John Atanasoff, Peter Petroff, e Assen Jordanoff. Lo scrittore Stephane Groueff, invece, ha pubblicato il Progetto Manhattan, libro di successo sulla costruzione della prima bomba atomica, e Le corone di Thorns, storia dello zar Boris III di Bulgaria.

Lingua

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua bulgara.

I Bulgari parlano la lingua bulgara, scritta con caratteri cirillici, strettamente correlata al serbo-croato e spesso intelligibili fra loro. La lingua bulgara è correlata anche alla lingua russa, a causa delle influenze che i bulgari hanno avuto sulla società russa antica sin dal 988 anno del Battesimo di Kiev e della conseguente fondazione della Metropolia della Tauroscizia con sede a Kiev, dove i prelati erano quasi tutti di nazionalità bulgara.

Sebbene sia di origine slava, la lingua bulgara mostra alcuni aspetti che la rendono unica e diversa rispetto alle altre lingue della stessa famiglia. Fino al 1878, il bulgaro fu influenzato dal greco medievale e moderno e dal turco. Se anticamente la lingua bulgara ha prestato molti vocaboli al russo, più recentemente, ne ha presi dal tedesco e dal francese.

Alcuni membri di comunità bulgare al di fuori dei confini nazionali (soprattutto in Argentina, USA e Canada) non parlano il bulgaro come lingua madre, ma sono ancora considerati appartenenti al gruppo etnico bulgaro. La maggioranza dei linguisti bulgari considerano il macedone come una variazione linguistica del bulgaro (vedi lingua macedone per maggiori informazioni).

Nomi

Vi sono differenti tipi di prenomi bulgari. La grande maggioranza di essi ha origini cristiane (come Lazar, Ivan, Anna, Maria, Ekaterina) o slave (Vladimir, Svetoslav, Velislava). Dopo la liberazione nel 1878, alcuni nomi storici bulgari furono riesumati. L'antico nome Boris cominciò a diffondersi anche all'estero; due esempi possono essere lo zar Boris Godunov e il tennista tedesco Boris Becker.

Molti cognomi di maschi bulgari hanno il suffisso -ov (in Cirillico: -ов). Questo suffisso è spesso trascritto in -off (ad esempio John Atanasov — John Atanasoff). Il suffisso "ov" è il suffisso del caso genitivo slavo, come Ivanov (in bulgaro: Иванов) che letteralmente significa "di Ivan".

Altri cognomi usuali hanno il suffisso -ev (in cirillico: -ев), per esempio Stoev, Ganchev, Peev, e così via. In questi casi il cognome femminile finisce in -eva (in cirillico: -ева), per esempio: Galina Stoeva. Il cognome dell'intera famiglia, invece, finisce in evi (in cirillico: -еви), per esempio: la famiglia Stoevi (in bulgaro: Стоеви).

Un altro tipico suffisso nei cognomi bulgari, meno comune, è -ski che finisce con una –a quando è attribuito ad una donna (Smirnenski diventa Smirnenska). La forma plurale di questo suffisso non cambia e resta -ski, ad esempio la famiglia Smirnenski (in bulgaro: Смирненски).

Il suffisso -ic può essere trovato a volte nei cognomi dei serbi e a questo non viene aggiunta una –a finale se viene applicato ad una donna.

Anche il suffisso –in è usato, sebbene più raramente. Quest'ultimo viene adoperato per dare il nome ad un bambino con una madre non sposata (per esempioil figlio di Kuna avrà il cognome in Kunin, il figlio di Gana in Ganin).

Religione

La maggior parte dei Bulgari è fedele alla Chiesa Ortodossa Bulgara fondata nell'870 ed abolita due volte nel corso della storia: durante il periodo bizantino (10181185) e durante la dominazione ottomana (13961878). Nel 2001, la stima dei fedeli contava circa 6.552.000 membri in Bulgaria (82.6% della popolazione); a questi si aggiungono i bulgari all'estero (una cifra compresa fra uno e due milioni di persone).

A dispetto della Chiesa Ortodossa Bulgara come elemento unificatore per tutti i Bulgari, nel corso della storia numerosi piccoli gruppi si sono staccati da essa e si sono convertiti ad altre fedi, Nel XVI e nel XVII secolo gruppi di missionari della Chiesa Cattolica Romana convertirono i pauliciani dei distretti di Filippopoli e Svishtov. Oggi vi sono circa 40.000 cattolici in Bulgaria ed altri 10.000 in Romania.

Tra il XV e il XVIII secolo, un grande numero di ortodossi bulgari furono convertiti all'Islam dagli Ottomani. I loro discendenti oggi formano la seconda più grande congregazione religiosa di Bulgaria. Nel 2001 c'erano circa 131.000 Bulgari Musulmani nella sola Bulgaria, 30.000 nelle prefetture di Xanthi e Rhodope, nel nord-est della Grecia, e circa 100.000 in Turchia, principalmente nella provincia di Edirne.

Il protestantesimo fu introdotto in Bulgaria da missionari statunitensi nel 1857. Il lavoro di questi ultimi continuò per tutta la seconda metà del XIX secolo e per parte del XX secolo. Nel 2001 si contavano circa 25.000 protestanti in Bulgaria.

Simboli

Bandiera della Bulgaria

I simboli tradizionali della Bulgaria sono la bandiera e lo stemma.

La bandiera è rettangolare con tre colori: bianco, verde e rosso, posizionati orizzontalmente dalla parte superiore a quella inferiore. I campi sono della stessa forma e dimensione. I colori della bandiera hanno questo significato: bianco: pace; rosso: sangue; verde: natura. Simboleggiano il sangue versato dai soldati bulgari nel corso della storia.

Lo stemma della Bulgaria è il simbolo dell'indipendenza e della sovranità del popolo bulgaro, Rappresenta un leone rampante incoronato sullo sfondo rosso scuro di uno scudo. Al di sopra dello scudo vi è una corona modellata sulle corone dei re del secondo impero bulgaro, con cinque croci più una croce sulla sommità. Due leoni rampanti incoronati reggono lo scudo da entrambi i lati poggiandosi su due rami di quercia e sulla frase "L'unità fa la forza".

Sia la bandiera che lo stemma vengono spesso adoperati come simboli per varie organizzazioni politiche ed istituzionali bulgare.

Dati sulla popolazione

1 Risultati del censimento più recente tenuto nelle varie regioni: Bulgaria (2001), Canada, Kazakhstan 1999, Russia (2002), Serbia e Montenegro (2002), Ucraina (2001), USA (2002).

2 Numero ufficiale dei cittadini bulgari: Austria, Germania, Grecia, Italia e Spagna. Queste cifre non includono individui di lingua bulgara senza nazionalità bulgara, eccetto per la Spagna.

3 Stime della Agency for Bulgarians Abroad per il numero di Bylgari etnici che vivono nella regione sulla base dei dati della polizia di frontiera bulgara, del Ministero del Lavoro Bulgaro e dei resoconti di associazioni di immigrati bulgari. Le cifre includono immigrati regolarizzati, immigrati non regolarizzati, studenti ed altre persone residenti in modo permanente fino al 2004.

Note

Bibliografia

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