Raphaël Géminiani

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Raphaël Géminiani
Raphaël Géminiani al Tour de France 1954
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 1960
Carriera
Squadre di club
1946-1948Métropole
1949Métropole
Stucchi
1950-1951Métropole
Bottecchia
1952Métropole
Bianchi
1953Rochet
Bianchi
1954Ideor
1954-1957Saint-Raphaël
1958Saint-Raphaël
1959Rapha
1960Saint-Raphaël
Nazionale
1947-1959Bandiera della Francia Francia
Carriera da allenatore
1962-1964Saint-Raphaël
1965-1966Ford France
1967-1969Bic
1971Hoover
1973De Kova-Lejeune
1975Sporting
1977Fiat France
1978-1979Fiat
1984-1985La Redoute
1986Café de Colombia
 

Raphaël Géminiani (Clermont-Ferrand, 12 giugno 1925) è un ex ciclista su strada e dirigente sportivo francese di origine italiana. Professionista dal 1946 al 1960 e soprannominato Le Grand Fusil, fu secondo al Tour de France 1951, corsa in cui vinse la classifica scalatori, e due volte miglior scalatore al Giro d'Italia. Dopo aver chiuso la carriera agonistica rivestì il ruolo di direttore sportivo, guidando Jacques Anquetil in molte delle sue vittorie. Fu anche un produttore di biciclette.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Corridore[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Clermont-Ferrand, nella regione storica dell’Occitania, da Giovanni Geminiani, ex ciclista romagnolo originario di Lugo (RA). Il padre decise di lasciare l'Italia nel 1924, quando un funzionario del fisco venne ad imporgli una tassa di 5 000 lire annue sulla sua piccola officina di riparazione di biciclette[1]. Fratello minore di Angelo Geminiani, anch'egli ciclista, Raphaël debuttò tra i professionisti nel 1946[2]. Concluse il suo primo Tour de France nel 1948, con la squadra del Centro-Sud-Ovest della Francia (il Tour si correva allora per squadre nazionali e la Francia ne presentava una a livello nazionale con i migliori corridori, oltre a varie rappresentative regionali). L'anno successivo, promosso in prima squadra, chiuse con una vittoria di tappa, mentre il primo piazzamento di rilievo fu al Tour de France 1950, con il quarto posto e la vittoria in due frazioni. L'affermazione avvenne al Tour del 1951, quando giunse secondo in classifica generale, a 22 minuti da Hugo Koblet, e conquistò la speciale classifica del GPM, superando Gino Bartali.

Nel 1952 partecipò al Giro d'Italia con un buon nono posto finale e il titolo del miglior scalatore. Al Tour colse altre due vittorie, mentre nel 1953 fu nono, con una vittoria di tappa e il suo capitano Louison Bobet in maglia gialla fino a Parigi. Fu anche terzo nella classifica a punti. Dopo il ritiro al Tour de France 1954, visse un anno di grazia. Fu quarto al Giro del 1955, in cui vestì anche per tre giorni la maglia rosa, si piazzò poi quinto nel Tour de France, vincendo una tappa, e fu prezioso gregario per la nuova vittoria di Bobet. Anche alla Vuelta a España, la prima edizione dopo vari anni di sospensione, colse il terzo posto. Con questi risultati fu il primo ciclista ad essersi piazzato fra i primi dieci della classifica generale nei tre Grandi Giri nella stessa stagione (impresa riuscita in assoluto solo un'altra volta, nel 1957, a Gastone Nencini)[3].

Ben figurò anche nel Giro d'Italia 1957, quando fu quinto e nuovamente re degli scalatori, e nel Giro d'Italia 1958, quando terminò ottavo. Ma forse l'impresa maggiore, in parte sfortunata, della sua intera carriera, Géminiani la compì al Tour dello stesso anno, in cui arrivò terzo dopo una lunga e alterna battaglia con il vincitore Charly Gaul. Alla lunga, Géminiani pagò la sua minore abilità nelle tappe a cronometro nei confronti di Gaul: nelle tre tappe contro il tempo di quell'edizione, egli infatti accumulò un ritardo complessivo di 10'19" nei confronti di Gaul. Ma la tappa veramente decisiva di quel Tour fu la 21º, Briançon-Aix les Bains. Géminiani vi era arrivato in maglia gialla e su Gaul, solo sesto, aveva un confortevole vantaggio di 16'03". Eppure, in una giornata caratterizzata dalle pessime condizioni climatiche, Gaul riuscì a recuperare quasi tutto il suo svantaggio. Egli arrivò così alla decisiva 23ª tappa, la cronometro Besançon-Digione, di 74 km., con soli 28" di svantaggio da Géminiani in classifica generale, che ad Aix les Bains aveva dovuto cedere la sua maglia gialla all'italiano Vito Favero, un altro grande protagonista del Tour del 1958. Gaul si portò facilmente in testa dopo la tappa a cronometro da lui vinta: così Vito Favero fu secondo e Géminiani dovette accontentarsi del terzo posto.

Géminiani partecipò anche alla Grande Boucle del 1959, e questa fu l'ultima competizione di rilievo da lui disputata; colpito nel dicembre seguente dalla malaria nel viaggio in Alto Volta rivelatosi fatale per Fausto Coppi, fu salvato dall'efficienza dell'équipe medica che lo prese in cura, diagnosticando subito l'infezione dopo i primi errori di un medico. Curato con chinino, Géminiani, nonostante fosse anche finito in coma, si salvò. Egli dovette egualmente concludere la propria carriera a causa delle peggiorate condizioni fisiche, che avrebbero condizionato anche l'attività di dirigente sportivo nel mondo delle due ruote da lui intrapresa con successo nei decenni successivi.

Direttore sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dalle competizioni, divenne, nel 1962, direttore sportivo della Saint-Raphaël di Jacques Anquetil, che con lui (anche nelle successive squadre Ford France e Bic) colse quasi tutti i maggiori successi della carriera. Dopo il ritiro di Anquetil, avvenuto nel 1969, Géminiani diresse perlopiù piccole formazioni. Nel 1977 guidò Eddy Merckx, al penultimo anno di carriera, alla Fiat France.

Nel 1984 passò alla La Redoute di Stephen Roche e nel 1986 alla Café de Colombia-Varta: furono gli ultimi anni di attività nel ciclismo professionistico.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Grand Prix de la Tarentaise
Tour de Corrèze
Circuit des villes d'eaux d'Auvergne
19ª tappa Tour de France (Losanna > Colmar)
Polymultipliée
Circuit des monts du Livradois
17ª tappa Tour de France (Nizza > Gap)
19ª tappa Tour de France (Briançon > Saint-Étienne)
Polymultipliée
Grand Prix du Midi Libre
7ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré
9ª tappa Tour de France (Limoges > Clermont-Ferrand)
8ª tappa Tour de France (Nancy > Mulhouse)
17ª tappa Tour de France (Tolosa > Bagnères-de-Bigorre)
3ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré
Campionati francesi, Prova in linea
9ª tappa Tour de France (Briançon > Monaco)
1ª tappa Giro di Sardegna (Roma > Civitavecchia)
3ª tappa Circuit d'Auvergne

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Classifica scalatori Tour de France
Classifica scalatori Giro d'Italia
11ª tappa Giro d'Italia (Modena > Modena, cronosquadre)
Classifica scalatori Giro d'Italia

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

1952: 9º
1953: 30º
1955: 4º
1957: 5º
1958: 8º
1947: ritirato (5ª tappa)
1948: 15º
1949: 25º
1950: 4º
1951: 2º
1952: 11º
1953: 9º
1954: ritirato (non partito 18ª tappa)
1955: 6º
1956: 49º
1958: 3º
1959: 28º
1955: 3º
1957: 5º
1959: ritirato

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

1950: 13º
1952: 4º
1953: 17º
1954: 13º
1955: 9º
1958: 10º
1949: 12º
1950: 42º
1951: 71º
1952: 61º
1954: 69º
1955: 33º
1957: 14º
1959: 42º

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Moorslede 1950 - In linea: ritirato
Varese 1951 - In linea: ritirato
Lugano 1953 - In linea: 9º
Frascati 1955 - In linea: 8º
Reims 1958 - In linea: 15º

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Geminiani a Lugo, in «Il Messaggero», Lugo, 7 settembre 1968.
  2. ^ (FR) Raphaël Géminiani, su Memoire-du-cyclisme.eu. Modifica su Wikidata
  3. ^ Tour Xtra Cvcbike.com

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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