Maglia nera

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Giovanni Pinarello in maglia nera al Giro d'Italia 1951.

La maglia nera fu il simbolo dell'ultimo classificato nella competizione ciclistica del Giro d'Italia e molto ambito dai ciclisti che non avevano altre occasioni per mettersi in mostra e per conquistare il cospicuo premio in denaro che garantiva al traguardo finale.

Giuseppe Ticozzelli con la maglia nera del Casale con cui partecipò al Giro d'Italia 1926

La "maglia nera" è stata ispirata dalla figura di Giuseppe Ticozzelli, calciatore piuttosto noto nei primi anni venti per aver militato nell'Alessandria, nel Casale, nella SPAL e persino in Nazionale che, nel 1926, decise di partecipare al Giro d'Italia come indipendente.[1] Ticozzelli prese parte a sole quattro tappe del Giro in quanto venne investito da una moto e costretto al ritiro, ma divenne celebre per il suo comportamento in gara: durante una delle tappe infatti ad un certo punto riuscì ad avere oltre un'ora di vantaggio sugli inseguitori, ma dal momento che correva come indipendente non aveva il supporto di una squadra che potesse portargli i rifornimenti. All'ora di pranzo si fermò quindi a mangiare in un ristorante lungo il tragitto, riprendendo la corsa solo all'arrivo del resto del gruppo.[2]

Anche l'abbigliamento di Ticozzelli era caratteristico: corse infatti con indosso la maglia del Casale, la squadra di calcio in cui militava al tempo, di colore nero con una stella bianca. Proprio questa maglia fu d'ispirazione quando nel 1946, alla ripresa del Giro d'Italia dopo la pausa dovuta alla Seconda guerra mondiale, si decise di istituire un premio anche per l'ultimo in classifica.[3]

Il premio per la maglia nera si rivelò molto desiderabile, arrivando anche a toccare cifre superiori a quelle spettanti al corridore sesto in classifica generale, a cui si dovevano aggiungere altri premi, dati dagli sponsor. Vi fu quindi una vera e propria gara al contrario per conquistare questo particolare simbolo; si ricordano spesso al riguardo le lotte al ritardo fra Sante Carollo e Luigi Malabrocca. I due cercavano di perdere più tempo possibile rispetto all'altro nascondendosi nei bar, nei fienili e perfino forando le loro stesse ruote. Malabrocca divenne anche maestro nel dare indicazioni false riguardo alla sua strategia di gara. Nel 1948 questo riconoscimento fu aggiudicato al toscano Aldo Bini, che a detta di alcuni giornalisti e appassionati del tempo continuò ostinatamente la corsa fino alla fine nonostante la mano destra rotta in una caduta collettiva e i patimenti che specialmente nelle tappe in montagna lo costringevano a scendere dalla bicicletta e spingerla a piedi fino allo scollinamento[senza fonte]. Quell'anno gli altri corridori[non chiaro] si astennero dal correre per la maglia nera perché il comportamento avrebbe dato troppo nell'occhio e sarebbe stato dichiarato antisportivo. L'abilità della maglia nera stava anche nel fatto che doveva, oltre a non farsi "scoprire" dall'avversario diretto (pena la squalifica per comportamento antisportivo), arrivare comunque al traguardo entro il tempo massimo. Va anche però detto che spesso il vincitore della maglia non era il corridore più "abile", ma quello più sfortunato, in un'epoca in cui le strade, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, erano spesso sterrate e dissestate. Proprio per questo motivo all'epoca era anche più difficile tenere sotto continuo controllo tutti i corridori, rendendo più agevoli i comportamenti scorretti per aggiudicarsi la maglia.[3]

La maglia nera fu poi abolita nel 1952 in seguito alle proteste dei corridori, i quali ritenevano che la lotta per conquistarla desse luogo a spettacoli indecorosi che con lo sport non avevano nulla a che fare.[4] Fu reintrodotta eccezionalmente al termine del Giro del 1967, cinquantesima edizione della corsa, e ad aggiudicarsela fu Lucillo Lievore.[5]

Il termine di maglia nera è passato per estensione a indicare l'ultimo classificato in molti altri contesti, spesso con una connotazione negativa e a volte goliardica.

Solo per il 2008 è stato introdotto l'analogo numero nero, "conquistato" da Markus Eichler del Team Milram.[4]

Anno Corridore Squadra Tempi Altre classifiche
1946 Italia (bandiera) Luigi Malabrocca Milan-Gazzetta 69h41'54" -
1947 Italia (bandiera) Luigi Malabrocca Welter 121h47'27" -
1948 Italia (bandiera) Aldo Bini Benotto 128h59'43" -
1949 Italia (bandiera) Sante Carollo Wilier Triestina 135h22'57" -
1950 Italia (bandiera) Mario Gestri Bartali 122h28'37" -
1951 Italia (bandiera) Giovanni Pinarello Bottecchia 124h37'48" -
1967 Italia (bandiera) Lucillo Lievore Mainetti -
Anno Corridore [6]
2008 Germania (bandiera) Markus Eichler

Ultimi posti nelle altre edizioni del Giro d'Italia

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Anno Corridore [6]
1909 Italia (bandiera) Raffaele Perna
1910 Italia (bandiera) Cesare Turconi
1911 Italia (bandiera) Antonio Rotondi
1913 Italia (bandiera) Alfredo Corti
Italia (bandiera) Mario Lonati
1914 Italia (bandiera) Umberto Ripamonti
1919 Italia (bandiera) Francesco Marchese
1920 Italia (bandiera) Nicolino Di Biase
1921 Italia (bandiera) Andrea Cazzaniga
1922 Italia (bandiera) Romolo Valpreda
1923 Italia (bandiera) Sante Scheri
1924 Italia (bandiera) Telesforo Benaglia
1925 Italia (bandiera) Luigi Brivio
1926 Italia (bandiera) Davide Chiesa
1927 Italia (bandiera) Paolo Baldieri
1928 Italia (bandiera) Giuseppe Borghi
1929 Italia (bandiera) Giuseppe Borghi
1930 Italia (bandiera) Giovanni Carnielli
1931 Italia (bandiera) Alberto Mongiano
1932 Italia (bandiera) Tullio Vincenzi
1933 Italia (bandiera) Ettore Meini
1934 Italia (bandiera) Attilio Pavesi
1935 Italia (bandiera) Oreste Boccaccio
1936 Italia (bandiera) Vito Lippolis
1937 Italia (bandiera) Elio Baldini
1938 Svizzera (bandiera) Werner Huber
1939 Italia (bandiera) Serafino Santambrogio
1940 Italia (bandiera) Francesco Albani
1952 Italia (bandiera) Dante Colombo
1953 Paesi Bassi (bandiera) Hein Van Breenen
1954 Spagna (bandiera) Hortensio Vidaurreta
1955 Francia (bandiera) George Decaux
1956 Italia (bandiera) Angelo Coletto
1957 Italia (bandiera) Angiolino Piscaglia
1958 Francia (bandiera) Charles Coste
1959 Italia (bandiera) Antonio Uliana
1960 Italia (bandiera) Tonino Domenicali
1961 Italia (bandiera) Augusto Marcaletti
1962 Italia (bandiera) Fedele Rubagotti
1963 Italia (bandiera) Giuseppe Tonucci
1964 Italia (bandiera) Dino Bruni
1965 Italia (bandiera) Alberto Poletti
1966 Italia (bandiera) Paolo Gelli
1968 Italia (bandiera) Giuseppe Poli
1969 Italia (bandiera) Mario Bettazzoli
1970 Italia (bandiera) Virgilio Levati
1971 Italia (bandiera) Lucillo Lievore
1972 Italia (bandiera) Piero Spinelli
1973 Italia (bandiera) Franco Ongarato
1974 Italia (bandiera) Ercole Gualazzini
1975 Italia (bandiera) Franco Calvi
1976 Italia (bandiera) Antonio Colpo
1977 Italia (bandiera) Ignazio Paleari
1978 Italia (bandiera) Pietro Algeri
1979 Italia (bandiera) Bruno Zanoni
1980 Italia (bandiera) Giuliano Cazzolato
1981 Germania (bandiera) Stefan Schropfer
1982 Italia (bandiera) Enea Montanari
1983 Italia (bandiera) Claudio Girlanda
1984 Stati Uniti (bandiera) Greg Saunders
1985 Italia (bandiera) Patrizio Gambirasio
1986 Italia (bandiera) Daniele Asti
1987 Italia (bandiera) Dante Morandi
1988 Italia (bandiera) Dante Morandi
1989 Italia (bandiera) Patrizio Gambirasio
1990 Italia (bandiera) Alessio Di Basco
1991 Italia (bandiera) Endrio Leoni
1992 Italia (bandiera) Eros Poli
1993 Italia (bandiera) Stefano Giraldi
1994 Germania (bandiera) Jürgen Werner
1995 Italia (bandiera) Roberto Pelliconi
1996 Spagna (bandiera) Francisco Cerezo
1997 Italia (bandiera) Marco Antonio Di Renzo
1998 Italia (bandiera) Marco Antonio Di Renzo
1999 Belgio (bandiera) Hendrik Van Dyck
2000 Australia (bandiera) Bradley McGee
2001 Italia (bandiera) Michele Coppolillo
2002 Italia (bandiera) Eddy Serri
2003 Italia (bandiera) Salvatore Scamardella
2004 Italia (bandiera) Corrado Serina
2005 Australia (bandiera) Russell Van Hout
2006 Francia (bandiera) Carl Naibo
2007 Italia (bandiera) Oscar Gatto
2009 Russia (bandiera) Evgenij Sokolov
2010 Italia (bandiera) Marco Corti
2011 Paesi Bassi (bandiera) Jos van Emden
2012 Spagna (bandiera) Miguel Mínguez
2013 Italia (bandiera) Davide Appollonio
2014 Paesi Bassi (bandiera) Jetse Bol
2015 Italia (bandiera) Marco Coledan
2016 Australia (bandiera) Jack Bobridge
2017 Italia (bandiera) Giuseppe Fonzi
2018 Italia (bandiera) Giuseppe Fonzi
2019 Giappone (bandiera) Sho Hatsuyama
2020 Gran Bretagna (bandiera) Jonathan Dibben
2021 Italia (bandiera) Riccardo Minali
2022 Germania (bandiera) Roger Kluge
2023 Italia (bandiera) Nicolas Dalla Valle
2024 Francia (bandiera) Alan Riou
  1. ^ Marco Pastonesi, 1926: la maglia nera di Giuseppe Ticozzelli, calciatore nella Nazionale e ciclista al Giro, in Repubblica, 14 maggio 2017.
  2. ^ Il mito lontano di Giuseppe Ticozzelli, su museogrigio.it. URL consultato il 1º giugno 2019.
  3. ^ a b La miglior maglia nera del ciclismo #LegaNerd, su Lega Nerd, 6 giugno 2015. URL consultato il 1º giugno 2019.
  4. ^ a b Giro, la maglia nera diventa numero nero, su gazzetta.it.
  5. ^ Al Giro torna la "maglia nera", quella di Lievore, su bicisportlinda.it. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2014).
  6. ^ a b MAGLIA NERA (ultimo in classifica), su Sportpro.it. URL consultato il 21 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
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