Luigi Malabrocca
Luigi Malabrocca | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Luigi Malabrocca con la maglia della Stucchi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, ciclocross | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1958 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 25 aprile 2020 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Luigi Malabrocca (Tortona, 22 giugno 1920 – Garlasco, 1º ottobre 2006) è stato un ciclista su strada e ciclocrossista italiano.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Era soprannominato "il Cinese" a causa dei suoi occhi a mandorla e divenne popolare perché indossò per due anni consecutivi la maglia nera del Giro d'Italia.[1] Ultimo di sette fratelli e grande amico del conterraneo Fausto Coppi, vinse 138 corse, di cui 15 da professionista,[senza fonte] ma il suo nome rimane ancora oggi legato al Giro d'Italia dei tempi in cui l'ultimo classificato si aggiudicava la maglia di colore nero e, soprattutto, la colletta fatta fra gli spettatori per l'ultimo arrivato.[2][3][4]
Riuscì ad aggiudicarsi la maglia nera nel 1946[3] (pur arrivando quarto in volata al termine dell'ultima tappa, la Mantova-Milano) e nel 1947[3], cercando di perdere più tempo possibile tra una tappa e l'altra nascondendosi dove poteva, forando le gomme della sua bici e fermandosi per lungo tempo nei bar. Nel 1949 rimase vittima del suo stesso gioco: aspettò troppo tempo e quando tagliò il traguardo dell'ultima tappa a Milano i cronometristi e i giudici spazientiti avevano già lasciato le loro postazioni, assegnando all'ignaro Malabrocca lo stesso tempo del gruppo e al vicentino Sante Carollo (che si ritirò presto dal ciclismo) la maglia nera con relativo premio. Da allora Malabrocca decise di abbandonare quella singolare corsa all'ultimo posto.
Nella sua carriera si aggiudicò la Parigi-Nantes nel 1947, la Coppa Agostoni 1948 e il Giro di Jugoslavia nel 1949. Per due volte (nel 1951 e nel 1953) fu campione d'Italia di ciclocross. Si ritirò dal ciclismo nel 1956. Dopo essere stato operato al cuore e alla gola, e dopo un ricovero in ospedale nel settembre 2006, Malabrocca è morto a Garlasco all'età di 86 anni[5].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Strada
[modifica | modifica wikitesto]- 1946 (Welter, due vittorie)
- Coppa Carena
- Giro della Lomellina
- 1947 (Welter, una vittoria)
- 1948 (Edelweiss, una vittoria)
- 1949 (Stucchi-Ursus, due vittorie)
- tappa Giro di Jugoslavia
- Classifica finale Giro di Jugoslavia
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 1946 (Welter)
- 1947 (Welter)
Cross
[modifica | modifica wikitesto]Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]- 1949: 67º
Influenza culturale
[modifica | modifica wikitesto]- "La maglia nera - Gesta e Ingegno di Luigi Malabrocca", atto unico teatrale (2007)[6]
- "Malabrocca. Un uomo solo... al fondo", romanzo grafico di Roberto Lauciello (2019, Renoir Comics)[1][7]
- ”Quando l’ultimo vinceva “ di Massimiliano Gracili interpretato da Riccardo Ballerini, (2006)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Paolo Beltramin, La leggenda di Luigi Malabrocca e la lezione di arrivare ultimo | Buone Notizie oggi in edicola, su Corriere della Sera, 27 gennaio 2020. URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ 14 grandi storie dei Giri d’Italia, su ilpost.it, 27 maggio 2017. URL consultato il 28 maggio 2017.
- ^ a b c Malabrocca, l'uomo che capovolse l'ordine d'arrivo, su la Repubblica, 21 maggio 2017. URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ L'Italia negli occhi di Geo e dei ciclisti - Il Sole 24 ORE, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ Addio a maglia nera Malabrocca, in Gazzetta dello Sport, 2 ottobre 2006.
- ^ La maglia nera - Gesta e Ingegno di Luigi Malabrocca, su teatro.it. URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ Malabrocca, il non campione che divenne famoso arrivando ultimo, su Adnkronos. URL consultato il 28 gennaio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mazzi B., Coppi, Bartali e Malabrocca. Le avventure della maglia nera, Portogruaro, Ediciclo, 2005, ISBN 978-88-88829-17-3, LCCN 94164886, OCLC 799408034, SBN IT\ICCU\LO1\1014927.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Malabrocca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Luigi Malabrocca, su procyclingstats.com.
- Luigi Malabrocca, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Luigi Malabrocca, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Luigi Malabrocca, su memoire-du-cyclisme.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 53399790 · ISNI (EN) 0000 0000 3150 2717 · LCCN (EN) n95073363 |
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