Armando Cougnet
Armando Cougnet (Nizza, 20 gennaio 1880[1] – Milano, 14 dicembre 1959) è stato un giornalista italiano, noto per essere stato il primo organizzatore del Giro d'Italia.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Il padre Alberto (1850-1916), medico, pubblicista, appassionato di scherma (era spadaccino), giornalista e scrittore, si trasferì dalla Francia all'Italia dopo la morte del genitore Carlo, avvenuta nel 1889. Destinazione: Reggio Emilia, dove la famiglia possedeva una villa acquistata nel 1880 da Carlo[2]. Promotore di eventi sportivi e cultore di arte culinaria, trasmise al figlio la passione per il nutrizionismo, che Armando Cougnet sviluppò ne Il bilancio alimentare, saggio del 1918 in cui collegò alimentazione equilibrata e miglioramento delle prestazioni fisiche[3].
A diciott'anni Armando Cougnet iniziò a scrivere sulle pagine del primo giornale sportivo italiano, La Gazzetta dello Sport. Nel 1902 assunse la direzione amministrativa del giornale, mantenendola anche nei successivi cambi di gestione (1913 e 1922)[4]. In particolare, per due anni (1911 e 1912) fu proprietario unico della Gazzetta.
Profondo appassionato di ciclismo, partecipò all'organizzazione delle competizioni ideate dalla Gazzetta, in particolare la Milano-Sanremo, che portò a battesimo nel 1907[5]. Poi maturò in lui l'idea che fosse necessario organizzare in Italia una corsa a tappe di interesse nazionale. Nel 1909 divenne il patron del neonato Giro ciclistico d'Italia, mantenendone l'organizzazione fino al 1948. È attribuita a Cougnet l'idea di vestire il primo in classifica con una maglia di colore diverso dagli altri concorrenti, e così nel 1931 esordì la "maglia rosa"[6]. Negli ultimi anni fu affiancato dal giovane collaboratore Vincenzo Torriani[7].
Durante la Seconda guerra mondiale fu anche direttore della Gazzetta (1943-1944)[6].
Intitolazioni[modifica | modifica wikitesto]
Alla sua memoria è stato istituito il Trofeo Cougnet[8].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Marchesini et alii, pp. 141-142.
- ^ Il reggiano Armando Cougnet fu ideatore e patron del Giro, su gazzettadireggio.gelocal.it. URL consultato il 31 dicembre 2016.
- ^ Mimmo Franzinelli, Il Giro d'Italia. Dai pionieri agli anni d'oro, p. 12.
- ^ Monica Favini, «La Gazzetta dello Sport», il giornale più popolare d'Italia, in Tabloid, giornale dell'Istituto "Carlo De Martino" per la formazione al giornalismo, n. 7/8, luglio-agosto 2003, pp. 12-16.
- ^ Carlo Delfino, Giampiero Petrucci, Cent’anni di “Primavera”. La leggenda della Milano-Sanremo (PDF), su novauvi.it, novauvi.it. URL consultato il 6 agosto 2017.
- ^ a b La Gazzetta dello Sport compie 120 anni!, su vbtv.it, vbtv. URL consultato il 6 agosto 2017.
- ^ Giro d’Italia, su museociclismo.it, Museo Ciclismo. URL consultato il 6 agosto 2017.
- ^ Trofeo Cougnet, su museociclismo.it, Museo Ciclismo. URL consultato il 6 agosto 2017.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Daniele Marchesini, Benito Mazzi e Romano Spada, Pàlmer, borraccia e via!: storia e leggende della bicicletta e del ciclismo, Ediciclo editore, 2001.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La favola del Giro d'Italia [collegamento interrotto], su municipio.re.it.