Attilio Pavesi
Attilio Pavesi | ||
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Attilio Pavesi nel 1931 | ||
Nazionalità | ![]() | |
Ciclismo ![]() | ||
Specialità | Strada | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1931 | Cesare Battisti Milano | |
1931 | Farnesina | |
1933 | Maino | |
1934 | Bianchi | |
1935 | Cesare Battisti Milano | |
Nazionale | ||
1932 | ![]() | |
Palmarès | ||
![]() | ||
Oro | Los Angeles 1932 | Cronometro |
Oro | Los Angeles 1932 | A squadre |
Statistiche aggiornate al 13 giugno 2020 |
Attilio Adolfo Pavesi (Caorso, 1º ottobre 1910 – Buenos Aires, 2 agosto 2011) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Fu campione olimpico nel 1932 nella prova a cronometro e in quella a squadre.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Attilio Pavesi si mise in luce già tra i cadetti, con diverse vittorie che gli valsero l'ingaggio nella Cesare Battisti di Milano, principale società dilettantistica di quel periodo.[1] Dopo le vittorie di Coppa Caldirola, Gran Premio Aquilano e Coppa Bendoni, la carriera fu temporaneamente interrotta dal servizio di leva.[1]
Ritornò in attività con il trasferimento al Centro militare di educazione fisica della Farnesina.[1] Nel 1932 partecipò alla gara preolimpica di San Vito al Tagliamento[1] che terminò al quinto posto[2] e fu convocato per i Giochi della X Olimpiade a Los Angeles.[1]
Arrivò negli Stati Uniti con il ruolo di riserva ma, visti i buoni allenamenti e la scarsa forma del titolare Zaramella, fu promosso tra i titolari per la prova su strada a cronometro individuale su 100 chilometri[1] che riuscì ad aggiudicarsi terminando in 2h28'05", alla media oraria di 40,514.[2] Successivamente vinse anche l'oro nella classifica a squadre con Giuseppe Olmo e Guglielmo Segato.[1]
Da professionista non ottenne risultati importanti, al di fuori di una vittoria di tappa al Giro di Toscana/Pontedera, nel 1934.[1]
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale si trovava in Argentina, dove aveva partecipato alla Sei giorni di Buenos Aires.[2] Così, mancando navi passeggeri per tornare in Italia, decise di stabilirsi nella città di Sáenz Peña, dove aprì un negozio di biciclette e divenne organizzatore di corse ciclistiche,[2] acquisendo anche la cittadinanza del suo Paese ospite.
A 93 anni, nel 2003, tornò a Caorso per una visita.[2]
È morto il 2 agosto 2011 a Buenos Aires all'età di 100 anni.[3] Al momento della sua scomparsa era il più anziano vincitore olimpico ancora in vita.[4]
Al suo nome è dedicato lo stadio - velodromo di Fiorenzuola d'Arda, all’interno del quale è situato il museo a lui intitolato.
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
- 1931 (dilettanti)
- Coppa Caldirola
- Gran Premio Aquilano
- Coppa Bendoni
- 1932 (dilettanti)
- Gran Premio Agostano
- Giochi olimpici, Prova a cronometro
- Giochi olimpici, Classifica a squadre
- 1934 (Bianchi, una vittoria)
- 2ª tappa Giro di Toscana/Pontedera (Prato > Grosseto)
Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]
Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]
- 1934: 52º
Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]
- 1933: 62º
Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]
- Los Angeles 1932 - Cronometro: vincitore
- Los Angeles 1932 - A squadre: vincitore
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h Attilio Pavesi Campione Olimpico, su museociclismo.it. URL consultato il 21 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b c d e Attilio Pavesi, la freccia di Caorso, su emilianoromagnolinelmondo.it. URL consultato il 21 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2007).
- ^ Addio a Pavesi, ultracentenario olimpico La Gazzetta dello Sport
- ^ Da abc.net.au (en)
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Graziano Zilli, Attilio Pavesi, storia di un campione olimpico, Geo Edizioni, 2008, ISBN 1010000034102.
- Achille Mezzadri, Il fascino delle Olimpiadi, Forte Editore, 1974.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Attilio Pavesi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Attilio Pavesi, su procyclingstats.com.
- Attilio Pavesi, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Attilio Pavesi, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Attilio Pavesi, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Attilio Pavesi, su Olympedia.
- (EN) Attilio Pavesi, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN, ES, IT, FR, NL) Attilio Pavesi, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
- (IT, EN) Attilio Pavesi, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.