L'eredità (film 1930)

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L'eredità
uno screenshot del film in versione colorata
Titolo originaleThe Laurel-Hardy Murder Case
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1930
Durata30 min
27 min (versione doppiata solo da Carlo Croccolo)
Dati tecniciB/N (colorato col doppiaggio di Franco Latini e Carlo Croccolo)
Generecomico, thriller
RegiaJames Parrott
SceneggiaturaH.M. Walker
ProduttoreHal Roach
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaWalter Lundin, George Stevens
MontaggioRichard Currier
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
1° doppiaggio

2° doppiaggio

3° doppiaggio

4° doppiaggio:

L'eredità (The Laurel-Hardy Murder Case), conosciuto anche nella versione doppiata da Franco Latini e Carlo Croccolo col titolo I vagabondi, è un cortometraggio del 1930 con Stanlio & Ollio.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Stanlio ed Ollio sono seduti sulla banchina di un molo a pescare. Da un pezzo di giornale usato per incartare il pesce, Ollio apprende che è morto Belisario Laurel (o Ebenizer, nella versione doppiata da Melazzi-Maggi) e che il suo testamento per un lascito di un'eredità da tre milioni di dollari verrà letto quella sera stessa alle 8. I due, con l'intenzione di accaparrarsi tutto il cospicuo patrimonio in modo così da non lavorare più per il resto della loro vita, poiché Stanlio essendo anch'egli un Laurel è quindi un potenziale erede, giungono alla casa dove si sono recati anche altri parenti per la lettura del testamento, in cui regna un'aria cupa e tetra. Belisario Laurel, tuttavia, non è morto di morte naturale, ma è stato ucciso e, prima della lettura del testamento, un commissario avrebbe indagato per scovare il misterioso assassino, tra tutti i parenti presenti quella sera. Tutti se ne vanno a dormire, impauriti al pensiero che tra i presenti vi sia un assassino. Man mano che la notte avanza, il sinistro maggiordomo avverte puntualmente le persone presenti nella casa a recarsi nello studio, comunicandole delle fittizie telefonate per loro; queste giungono al ricevitore, ma subito dopo spariscono nel nulla, dopo aver lanciato un urlo. Anche Stanlio ed Ollio vengono chiamati ed anche loro vanno al telefono, ma i due scoprono il trabocchetto: alzando la cornetta, si abbassa la sedia su cui vi si siede il malcapitato, facendolo precipitare nei sotterranei della villa. Improvvisamente, dal muro sbuca un uomo che tenta di pugnalare Ollio, il quale comincia ad ingaggiare col vero assassino una strenua lotta; alla fine il tutto risulterà essere soltanto un sogno di Ollio, poiché, azzuffandosi con Stanlio, si ritroverà sullo stesso molo per poi cadere in acqua.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il corto è stato interamente girato nei vecchi Hal Roach Studios di Culver City, California.

Note sul doppiaggio italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Nella versione doppiata solo da Carlo Croccolo (ridotta di alcuni minuti) la scena in cui sono riuniti tutti gli ospiti manca in gran parte del discorso centrale, mentre in quella doppiata da lui insieme a Franco Latini è integra. La versione si può trovare facilmente in commercio nelle edizioni DVD delle comiche di Stanlio e Ollio.
  • La versione di Carlo Croccolo e Fiorenzo Fiorentini fu inclusa nel film di montaggio I fratellini. Risilta quasi integrale nel doppiaggio, salvo alcuni brevi frammenti.
  • La versione ridoppiata dalla RAI dalla coppia Ceiccolo/Latini col titolo I vagabondi (utilizzato anche nella distribuzione a colori), è la migliore per qualità, anche se alcuni brevi frammenti non sono doppiati.
  • La versione integrale tuttora reperibile è quella del doppiaggio di Giorgio Melazzi e Enrico Maggi.

Versione spagnola[modifica | modifica wikitesto]

Stanlio e Ollio girarono anche una versione spagnola della comica intitolata Noche de duendes. All'epoca il doppiaggio non era stato ancora inventato, dato che da poco il cinema era entrato nell'epoca del sonoro. Rigirando il corto da capo furono approntate alcune modifiche sulla sequenza delle scene, furono riscritti completamente in spagnolo i titoli di apertura e di chiusura e soprattutto il corto verrà unito a Concerto di violoncello (Berth Marks, 1929), anch'esso rigirato dall'inizio. Da ciò nascerà un mediometraggio di durata circa 55 minuti.

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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