Coordinate: 41°59′36″N 13°27′00.68″E

Incile del Fucino

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Incile del Fucino
AutoreCarlo Nicola Carnevali
Data1876
Materialepietra locale
Altezzaoltre 2300 cm
UbicazioneBorgo Incile, Avezzano
Coordinate41°59′36″N 13°27′00.68″E

L'Incile del Fucino è un monumento realizzato sulla testata dell'emissario principale del lago Fucino. È costituito dal ponte delle paratoie a tre archi e dalla sovrastante statua dell'Immacolata alta circa sette metri. È situato a Borgo Incile, località situata a sud della città di Avezzano, nella piana del Fucino in Abruzzo. L'infrastruttura necessaria per il prosciugamento del lago Fucino connette il canale collettore esterno all'emissario sotterraneo servito nel monte Salviano dal sistema dei cunicoli di Claudio. La monumentalizzazione dell'opera venne realizzata nel 1876 dall'architetto Carlo Nicola Carnevali.

Storia

Imbocco dell'emissario claudio-torloniano
La Madonna dell'Incile
Il ponte delle paratoie

La testata dell'emissario principale del Fucino venne fatta realizzare da Alessandro Torlonia nel 1876 in seguito all'avvenuto prosciugamento del lago Fucino. Il banchiere romano riprese le opere e i progetti di 18 secoli prima con cui l'imperatore Claudio operò il primo prosciugamento del bacino fucense dopo imponenti lavori di scavo dei cunicoli di Claudio e dell'emissario romano avvenuti tra il 41 d.C. e l'anno dell'inaugurazione, il 52 d.C.[1]

Con la caduta dell'impero romano seguì una mancata manutenzione delle infrastrutture che molto probabilmente in seguito agli effetti di un grave terremoto avvenuto nel 508 d.C.[2] favorì l'ostruzione del canale sotterraneo con il conseguente naturale riallagamento del bacino del Fucino in cui ben presto le acque tornarono ai livelli precedenti al primo prosciugamento.

Il progetto claudiano fu ripreso in modo efficace a cominciare dal 1856, 18 secoli dopo, da Alessandro Torlonia che fece ingrandire le sezioni dell'emissario principale e fece realizzare ulteriori sfiatatoi e discenderie al servizio dei cunicoli sovrastanti[3]. Sulla parte superiore della galleria, in alcuni punti, è visibile l'originaria opera romana[1]. Nel 1876, ottenuto il secondo prosciugamento che venne dichiarato in modo ufficiale con un documento del primo ottobre del 1878[4], l'architetto romano di casa Torlonia, Carlo Nicola Carnevali, realizzò la testata dell'emissario, opera monumentale costituita dal ponte delle paratoie e della statua dell'Immacolata Concezione, situata a Borgo Incile a sud di Avezzano. Dall'area dei lavori di spurgo dell'incile romano e da quelle limitrofe connesse al territorio fucense emersero diversi elementi: quattro rilievi, raffiguranti scene del lago Fucino e una città marsa, alcune iscrizioni su targhe marmoree che riportano le distanze nella misura dei piedi, graffiti, alcuni materiali da lavoro come un grande secchio e una lucerna, oltre a diversi elementi archeologici come busti, epigrafi e tombe a cappuccina[1].

L'infrastruttura, funzionante, regola il flusso delle acque provenienti dai numerosi canali fucensi che la riversano nel canale collettore esterno. Due vasche, i piccoli bacini di caricamento, e le saracinesche permettono di regolare le acque che defluiscono nell'emissario, la galleria sotterranea che attraversa alla base il monte Salviano per oltre sei chilometri prima di intersecarsi con il corso del fiume Liri, sul versante opposto della montagna sotto l'abitato di Capistrello[5].

L'ingegnere capo dei lavori, il francese Alessandro Brisse, scelse i materiali per l'esecuzione dell'opera, mentre l'architetto Carlo Nicola Carnevali curò il progetto architettonico realizzando nel 1876 oltre alla monumentalizzazione della testata dell'emissario anche il giardino adiacente[6][7].

Un secondo emissario[8] venne fatto realizzare nel 1942[9] dai Torlonia con lo scopo di supplire alle funzioni della galleria principale in caso di lavori di manutenzione straordinaria. Questo diparte dal punto d'intersezione dell'emissario romano con il collettore esterno all'altezza di una delle vasche di accumulo delle acque. La seconda galleria sotterranea, realizzata in direzione sud, sbocca a Canistro nei pressi di una delle centrali idroelettriche, anch'esse fatte costruire dai Torlonia, con lo scopo di generare energia elettrica per il funzionamento della cartiera e dello zuccherificio di Avezzano.

Descrizione

L'Incile del Fucino è un'opera in stile neoclassico realizzata utilizzando per il corpo di fabbrica blocchi di pietra locale prelevati dalle cave situate nel territorio montano di Capistrello. È sviluppato su due livelli, quello inferiore al di sotto del piano di campagna che presenta un'altezza di circa 16 metri e contiene i sistemi di sicurezza e quello superiore che ospita la sala macchine. Centralmente svetta su un blocco la statua in pietra locale riedificata dopo il terremoto del 1915 raffigurante l'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria alta circa sette metri, alla cui base è stato fissato uno spicchio di luna, mentre sul capo della Vergine si trova una corona di dodici stelle. Gli elementi in bronzo riportano all'apocalisse biblica. Della statua originaria, crollata in seguito al sisma della Marsica del 1915, restano alcuni frammenti esposti nel parco di Villa Torlonia. Il cosiddetto "Madonnone dell'Incile" sovrasta il ponte delle paratoie a tre archi.

La struttura presenta due vasche di accumulo delle acque, una di forma trapezoidale e l'altra esagonale e tre saracinesche (o chiuse). La prima separa per il tramite di una gola la vasca maggiore esagonale dall'area dell'avambacino. I piloni delle paratoie sono costituiti da tre archi a tutto sesto. Due scalinate laterali conducono alle banchine del canale[6][10].

Note

  1. ^ a b c Servidio, Radmilli, Letta, Messineo et al., 1977, pp. 139-167.
  2. ^ Campanelli, 2001, pp. 15-16.
  3. ^ Proia, 2013, p. 233.
  4. ^ Il prosciugamento del Fucino, su comune.avezzano.aq.it, Comune di Avezzano. URL consultato il 4 maggio 2017.
  5. ^ Incile di Torlonia, su marsi.galgransassovelino.it. URL consultato il 4 maggio 2017.
  6. ^ a b Ciranna, Montuori, 2015, pp. 170-171.
  7. ^ Luigi Tudico, Fucino il prosciugamento del lago (PDF), su aercalor.altervista.org, 2009. URL consultato il 4 maggio 2017.
  8. ^ Francesco Proia, Alla scoperta del secondo e sconosciuto emissario Torlonia, su marsicalive.it, Marsica Live, 21 aprile 2015. URL consultato il 4 maggio 2017.
  9. ^ Consorzio di bonifica ovest - Storia del consorzio, su bonificaovest.it. URL consultato il 4 maggio 2017.
  10. ^ Cunicoli di Claudio, su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 4 maggio 2017.

Bibliografia

  • Adele Campanelli et al., Il tesoro del lago: l'archeologia del Fucino e la Collezione Torlonia, Pescara, Carsa Edizioni, 2001, SBN IT\ICCU\UMC\0099815.
  • Simonetta Ciranna, Patrizia Montuori, Tempo, spazio e architetture. Avezzano, cento anni o poco più, Roma, Artemide, 2015, SBN IT\ICCU\IEI\0408772.
  • Francesco Proia, Polvere di Lago, Avezzano, Proia editore, 2013, ISBN 8890862106.
  • A.Servidio, A.M.Radmilli, C.Letta, G.Messineo, G.Mincione, L.Gatto, M.Vittorini, G.Astuti, Fucino cento anni: 1877-1977, L'Aquila, Roto-Litografia Abruzzo-Press, 1977, SBN IT\ICCU\IEI\0030150.

Voci correlate

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