Il silenzio degli innocenti (film)
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Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs) è un film del 1991 diretto da Jonathan Demme, interpretato da Jodie Foster e Anthony Hopkins. Basato sul romanzo omonimo di Thomas Harris, è il secondo film (dopo Manhunter - Frammenti di un omicidio del 1986) tratto dai romanzi incentrati sulla figura del serial killer Hannibal Lecter. Avvalendosi nuovamente dell'interpretazione di Anthony Hopkins, la pellicola ha poi avuto un seguito con il film Hannibal del 2001.
È il terzo film, dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad aver vinto i premi Oscar come miglior film, miglior regia (Jonathan Demme), miglior attrice (Jodie Foster), sceneggiatura (Ted Tally) e miglior attore (Anthony Hopkins).
Quest’ultimo riuscirà ad aggiudicarsi il premio nonostante i soli 24 minuti e 52 secondi di apparizione nel film.
Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al sessantacinquesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi[1], mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al settantaquattresimo posto[2].
Trama[modifica | modifica wikitesto]
La comparsa di un folle e sadico serial killer che uccide e scuoia delle giovani ragazze motiva Jack Crawford, dirigente dell'FBI, a cercare l'aiuto del dottor Hannibal Lecter, ex psichiatra e criminologo, detenuto da oltre otto anni nel manicomio criminale di Baltimora, diretto dal dottor Chilton, con l'accusa di aver ucciso alcuni suoi pazienti e di averne divorato i corpi (Hannibal the Cannibal). Si ritiene infatti che Lecter possa sapere molte cose sull'assassino, soprannominato "Buffalo Bill", ma poiché il dottor Lecter rifiuta ogni collaborazione, Crawford decide di assegnare alla promettente recluta Clarice Starling l'incarico di risolvere il caso sperando che la giovane donna riesca a persuadere il folle psichiatra.
Clarice fissa un incontro con lui, e viene messa in guardia sia da Crawford che da Chilton: è importante non rivelare nulla di se stessi, o mostrarsi troppo disponibili con Lecter. Il cannibale mostra subito di avere sensazionali capacità mentali, di gran lunga superiori a quelle normali, e Clarice scopre che la sincerità è la chiave per discutere con Lecter, per convincere anche lui ad aprirsi.
Clarice, in cambio del suo aiuto, si sottopone alle sue sedute di analisi e gli racconta di essere rimasta turbata, durante l'infanzia, oltre che dalla morte del padre, dalla scena straziante degli agnellini destinati alla macellazione, che belavano disperati (gli agnelli danno il titolo al film in inglese, cambiato in italiano in "innocenti"). Sebbene serial killer cannibale, folle e spietato, Lecter sviluppa una profonda e sincera simpatia, quasi paterna, per Clarice.
Grazie a questi incontri Clarice arriva a comprendere sempre più dettagli dell'assassino, riuscendo infine a scovarlo; "Buffalo Bill", il cui vero nome è Jame Gumb: tenta di uccidere Clarice ma viene preceduto dalla stessa che, ottima tiratrice, lo fredda con più colpi di pistola, riuscendo così a salvare Catherine, l'ultima ragazza sequestrata, e figlia di un'influente senatrice. Lecter, che aveva barattato la propria collaborazione con un regime di maggior libertà, riesce a evadere, facendo perdere del tutto le sue tracce, mentre Clarice viene promossa agente speciale dell'FBI.
Durante il ricevimento per la promozione, Clarice riceve una telefonata da Lecter dalle Bahamas, che le chiede se finalmente "gli agnelli hanno smesso di gridare", ossia se i traumi e i fantasmi del passato hanno smesso di tormentarla; sicuro di non poter essere rintracciato, Hannibal le confida che sta per "avere un vecchio amico per cena", mentre il suo sguardo si posa su un jet dal quale sta scendendo il dottor Chilton. Questi, sentendosi, a ragione, in pericolo durante la latitanza di Lecter, cercava una località segreta dove nascondersi, capitando infine nello stesso luogo dove Lecter si trova già. Lecter si mescola alla folla e discretamente si incammina dietro a Chilton e la sua scorta.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1992 - Premio Oscar
- Miglior film a Edward Saxon, Kenneth Utt e Ronald M. Bozman
- Miglior regia a Jonathan Demme
- Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
- Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
- Migliore sceneggiatura non originale a Ted Tally
- Candidatura per il miglior montaggio a Craig McKay
- Candidatura per il miglior sonoro a Tom Fleischman e Christopher Newman
- 1992 - Golden Globe
- Miglior attrice in un film drammatico a Jodie Foster
- Candidatura come miglior film drammatico
- Candidatura come miglior regista a Jonathan Demme
- Candidatura come miglior attore in un film drammatico a Anthony Hopkins
- Candidatura per la migliore sceneggiatura a Ted Tally
- 1992 - British Academy Film Awards
- Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
- Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
- Candidatura per il miglior film a Edward Saxon, Kennetth Utt e Ronald M. Bozman
- Candidatura come migliore regista a Jonathan Demme
- Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale a Ted Tally
- Candidatura per la migliore fotografia a Tak Fujimoto
- Candidatura per il miglior montaggio a Craig McKay
- Candidatura per il miglior sonoro a Skip Lievsay, Christopher Newman e Tom Fleischman
- Candidatura per la miglior colonna sonora a Howard Shore
- 1992 - Saturn Award
- Miglior film horror
- Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
- Migliore sceneggiatura a Ted Tally
- Miglior trucco a Carl Fullerton e Neal Martz
- Candidatura come miglior regista a Jonathan Demme
- Candidatura come miglior attrice protagonista a Jodie Foster
- Candidatura per i migliori costumi a Colleen Atwood
- Candidatura per la miglior colonna sonora a Howard Shore
- 1992 - Chicago Film Critics Association Award
- 1992 - Premio César
- Candidatura come miglior film straniero a Jonathan Demme
- 1991 - National Board of Review Award
- 1992 - Kansas City Film Critics Circle Award
- 1991 - Boston Society of Film Critics Award
- 1991 - Festival di Berlino
- Migliore regia a Jonathan Demme
- Candidatura Orso d'oro a Jonathan Demme
- 1991 - New York Film Critics Circle Award
- 1992 - ASCAP
- ASCAP Award a Howard Shore
- 1992 - American Cinema Editors
- Candidatura per il miglior montaggio a Craig McKay
- 1991 - Amsterdam Fantastic Film Festival
- Silver Scream Award a Jonathan Demme
- 1992 - Awards of the Japanese Academy
- Candidatura per il miglior film straniero
- 1992 - Blue Ribbon Award
- Miglior film straniero a Jonathan Demme
- 1991 - Casting Society of America
- Candidatura per il miglior casting a Howard Feuer
- 1992 - Directors Guild of America
- DGA Award a Jonathan Demme, Kenneth Utt, Ronald M. Bozman e Kyle McCarthy (Assistenti Registi)
- 1992 - Edgar Award
- Migliore sceneggiatura a Ted Tally
- 1991 - Golden Screen
- Golden Screen Award
- 1991 - Hochi Film Award
- Miglior film straniero a Jonathan Demme
- 1991 - London Critics Circle Film Award
- Candidatura come film dell'anno
- Candidatura come regista dell'anno a Jonathan Demme
- Candidatura come attore dell'anno ad Anthony Hopkins
- Candidatura come attrice dell'anno a Jodie Foster
- 1992 - National Society of Film Critics Award
- Candidatura come miglior attrice protagonista a Jodie Foster
- 1992 - PGA Award
- Migliori produttori dell'anno a Edward Saxon, Kennetth Utt e Ronald M. Bozman
- 1992 - People's Choice Award
- Miglior film
- 1991 - Sant Jordi Award
- Miglior attore straniero ad Anthony Hopkins (1992)
- Candidatura come miglior attrice straniera a Jodie Foster (1991)
- 1992 - USC Scripter Award
- Candidatura per la migliore sceneggiatura a Ted Tally e Thomas Harris
- 1992 - Writers Guild of America
- WGA Award a Ted Tally
Una celebre battuta del film, pronunciata da Lecter ("Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave ed un buon Chianti.", "A census taker once tried to test me. I ate his liver with some fava beans and a nice Chianti." in lingua originale) è stata inserita nel 2005 nella lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi stilata dall'American Film Institute, nella quale figura al 21º posto[3].
Nel 2011 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti[4].
Promozione[modifica | modifica wikitesto]
Sul poster del film compariva una sfinge testa di morto (Acherontia atropos), una particolare falena che ha un disegno sul dorso assomigliante a un teschio. Osservando attentamente questo teschio si nota che è formato da sette donne nude, ripresa da una foto fatta realizzare dal pittore spagnolo Salvador Dalí (1904-1989).
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Anthony Hopkins ha introdotto di sua iniziativa alcuni particolari nella recitazione del personaggio di Hannibal Lecter, tra cui il sinistro risucchio fatto a denti stretti dopo che ha detto a Clarice di aver mangiato il fegato dell'addetto ai censimenti. Anche la parte sulle origini povere e contadine di Clarice non era prevista dal copione causando la realistica risposta dell'offesa e ferita Jodie Foster, genuina poiché inaspettata. Terminata la scena, l'attrice ha ringraziato Hopkins per averle provocato quella reazione.
Anthony Hopkins ha assistito ad alcuni processi per assassinio e visionato molte videointerviste a serial killer per documentarsi sul personaggio[5]: per meglio prepararli alle loro parti, a Hopkins e alla Foster erano stati consegnati dei nastri che alcuni serial killer avevano registrato mentre torturavano le proprie vittime; nessuno dei due li ha ascoltati. Mentre l'attore Scott Glenn, dopo aver sentito alcune di queste registrazioni, pare abbia cambiato idea riguardo alla pena di morte, rivalutandola[6].
L'attore Gene Hackman, avrebbe voluto dirigere e interpretare il film (nel ruolo di Jack Crawford). Per il ruolo di Clarice Starling era stata avvicinata dalla produzione Michelle Pfeiffer che comunque rifiutò. Il progetto si bloccò e passò nelle mani di Jonathan Demme, che per il ruolo femminile avrebbe voluto Meg Ryan. Si fece avanti e fu scelta Jodie Foster per il ruolo, dopo aver tentato di acquistare i diritti del libro. Mentre per il ruolo di Hannibal Lecter, prima di Hopkins furono considerati Sean Connery e Derek Jacobi.[senza fonte]
L'attrice Brooke Smith, che interpreta Catherine Martin, ingrassò di oltre 12 kg appositamente per il ruolo.
Il budget del film ammontò a 19 milioni di dollari[7].
Riprese[modifica | modifica wikitesto]
Le riprese della pellicola furono dal 15 novembre 1989 al 1º marzo 1990. Il silenzio degli innocenti uscì negli USA il 15 febbraio 1991, dopo l'anteprima di New York del 30 gennaio. In Italia la pellicola uscì il 5 marzo 1991 e si classificò al nono posto del box-office 1990/91, vinto da Balla coi lupi di Kevin Costner.
Costumi[modifica | modifica wikitesto]
Parte degli abiti dei protagonisti è stata realizzata da Nino Cerruti.
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Originariamente il film doveva essere distribuito nell'autunno 1990, ma la Orion Pictures spostò l'uscita al febbraio 1991, in modo da concentrare i loro sforzi per la distribuzione e promozione al film Balla coi lupi come candidato agli Oscar.
Il film è la prima pellicola ad aver vinto l'Oscar di miglior film dell'anno ed essere, al momento della cerimonia, contemporaneamente diffuso a livello di home video, in quanto uscì nelle sale nel febbraio 1991 e vinse l'edizione degli Oscar nel marzo 1992, tredici mesi dopo.
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Incassi[modifica | modifica wikitesto]
Il film ha incassato 130742922 $ negli Stati Uniti e 142000000 $ nel resto del mondo, per un totale di 272742922 $[7].
Serie sequel/spin-off[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2021 viene distribuita la serie televisiva Clarice, ambientata un anno dopo gli eventi del film.[8]
Restauro[modifica | modifica wikitesto]
Restaurato in 4K, dalla British Film Institute, la prima proiezione è avvenuta in Inghilterra il 3 novembre 2017[9].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ (EN) American Film Institute, AFI's 100 YEARS...100 MOVIE QUOTES, su afi.com. URL consultato il 15 dicembre 2019.
- ^ (EN) 2011 National Film Registry More Than a Box of Chocolates, Library of Congress, 28 dicembre 2011. URL consultato l'11 aprile 2014.
- ^ Il silenzio degli innocenti (1991) - Curiosità e citazioni, Silenzio in Sala. URL consultato il 27 aprile 2017.
- ^ http://signoradeifiltri.overblog.com/2017/09/j-e.douglas-mark-olshaker-mindhunter.html
- ^ a b (EN) Il silenzio degli innocenti, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 15 marzo 2017.
- ^ Matteo Marescalco, CLARICE: IL TEASER TRAILER DELLA SERIE SEQUEL DE IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, su Movieplayer.it, 8 dicembre 2020. URL consultato il 9 dicembre 2020.
- ^ l Silenzio degli Innocenti, il trailer del film restaurato in 4K, su mondofox.it.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Il silenzio degli innocenti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il silenzio degli innocenti
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Il silenzio degli innocenti, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il silenzio degli innocenti, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Il silenzio degli innocenti, su Movieplayer.it.
- Il silenzio degli innocenti, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Il silenzio degli innocenti, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Il silenzio degli innocenti, su FilmAffinity.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su Box Office Mojo, Amazon.com.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Il silenzio degli innocenti, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 215347338 · LCCN (EN) n93121265 · GND (DE) 4324289-3 · BNF (FR) cb13770464k (data) · BNE (ES) XX3725410 (data) |
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