Gaspare Sturzo

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Gaspare Sturzo (Palermo, 17 dicembre 1962) è un magistrato e saggista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pronipote di Luigi Sturzo, dopo gli studi liceali presso i salesiani ha conseguita la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo[1][2].

Attività giurisdizionale[modifica | modifica wikitesto]

Entrato in Magistratura nel giugno 1989, è stato sostituto procuratore dapprima alla Procura della Repubblica di Termini Imerese e poi alla Procura di Palermo, dove ha lavorato nelle Sezioni: Reati finanziari, fiscali e contrasto al contrabbando; Reati contro la pubblica amministrazione; Contrasto alla criminalità organizzata nella gestione dei grandi appalti, mafia, appalti e riciclaggio[1].

Dal maggio 1996 al settembre 2001 ha lavorato nella Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo. In tale incarico ha coordinato diverse indagini su reati di corruzione, riciclaggio e contrasto alle infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti, tra cui quella relativa alla costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia di Palermo[1].

In tale veste ha raccolto le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Angelo Siino, noto come il "ministro degli appalti di Cosa nostra", ha coordinato le ricerche del latitante Bernardo Provenzano e ha diretto le indagini che hanno condotto all'arresto del capomafia Benedetto Spera[3].

Dal settembre 2001 al gennaio 2004 è stato presidente vicario del Tribunale di Tivoli[3][4].

Nel gennaio 2004 è stato nominato esperto giuridico presso il Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri. In tal veste, nel settembre 2005 è stato nominato componente del Gruppo di lavoro incaricato di predisporre il testo unico delle disposizioni sulla prevenzione del riciclaggio di denaro frutto di illeciti[4].

Inoltre è stato consigliere giuridico dell'Alto Commissariato per la prevenzione e il contrasto alla corruzione e alle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione[4].

È stato componente della Commissione paritetica Stato-Regione per l'attuazione dello Statuto speciale siciliano[4].

Nel 2012 è magistrato ordinario col grado di consigliere di Corte d'Appello, fuori ruolo per incarichi extragiudiziali[1][2]..

Viene quindi trasferito, dopo la sua candidatura alle elezioni regionali, al tribunale penale di Roma, e assegnato alla sezione GIP [5].

Attività accademica[modifica | modifica wikitesto]

Docente di Diritto penale del lavoro presso la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma[1]. Docente di "Misure e metodologie di contrasto alla criminalità organizzata" presso il corso superiore di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza[3]

Presidente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo (CISS) di Roma, ha pubblicato diversi studi sulla figura, il pensiero e le opere del suo avo nella rivista ufficiale del CISS, Rinascimento popolare, nella collana dei Quaderni del CISS e presso altre case editrici, oltre che nei periodici Linea di confine, Il SuDsidiario, La società, La rivista giuridica del Mezzogiorno/Svimez, PiùVoce.net e Rinascimento popolare[3][6].

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Partecipa alle elezioni regionali in Sicilia dell'ottobre 2012 quale candidato alla presidenza della Regione siciliana sostenuto dalla lista Italiani Liberi e Forti[7], ottenendo 19.248 voti (0,95% dei voti espressi).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le male bestie nemiche della democrazia, Roma, Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, 2000
  • Sturzo e la magistratura. Indipendenza e responsabilità, Firenze, Olschki, 2004
  • Antiriciclaggio. Gli obblighi dei professionisti. Verifica della clientela, archivio unico informatico, procedura di segnalazione, riciclaggio ed evasione fiscale. Guida operativa, (con Saverio Capolupo e Michele Carbone), Milano, IPSOA, 2008, ISBN 978-88-217-2700-9
  • Mafia e questione meridionale nelle analisi di Luigi Sturzo, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2007, ISBN 978-88-498-1721-8
  • Verso l'unità politica dei cattolici, Roma, Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, 2011
  • Luigi Sturzo e gli Stati Uniti d'Europa, Roma, Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, 2012
  • Antiriciclaggio. Formazione per gli operatori finanziari, Mediolanum Corporate University - Il Sole 24 Ore
  • Corruzione, malattia sociale, Fondazione Ambrosaneum - Studio Domenicano
  • Il ruolo dell'intermediario bancario nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo, Roma, Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo
  • Gaspare Sturzo, Cattolici e spirito di servizio nella dottrina politica di Luigi Sturzo, Roma, Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Vitale, Rivoira, È in sostanza, op.cit., p. 222.
  2. ^ a b *Sturzo, Luigi Sturzo, op.cit., p. [2].
  3. ^ a b c d Sturzo, Luigi Sturzo, op.cit., p. [2].
  4. ^ a b c d Vitale, Rivoira, È in sostanza, op.cit., p. 223.
  5. ^ tribunale di Roma
  6. ^ Vitale, Rivoira, È in sostanza, op.cit., p. 222-224.
  7. ^ Sito ufficiale Archiviato il 5 ottobre 2012 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Vitale, Alfredo Rivoira, È in sostanza un problema di libertà. Vita e ideali di don Luigi Sturzo, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 2009, ISBN 978-88-7094-733-5, pp. 222–224
  • Gaspare Sturzo, Luigi Sturzo e gli Stati Uniti d'Europa, Roma, Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, 2012, p. [2]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]