Ernia (rapper)

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Ernia
Ernia in concerto nel 2019
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereHip hop[1][2]
Conscious hip hop[3]
Periodo di attività musicale2011 – in attività
Strumentovoce
EtichettaThaurus, Island Records, Universal Music
GruppiTroupe D'Elite
Album pubblicati4
Studio4

Ernia, pseudonimo di Matteo Professione (Milano, 29 novembre 1993), è un rapper italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Milano, Ernia è bisnipote di immigrati: un bisnonno paterno era infatti svizzero tedesco, mentre un bisnonno materno un esodato rovignese originario del Montenegro.[1] Cresciuto nel quartiere QT8 di Milano (quartiere che l'artista stesso nomina più volte nei suoi brani), si avvicina al mondo dell'hip hop soprattutto grazie all'amico d'infanzia Tedua, con cui cresce durante la pre-adolescenza. Ernia entra, quindi, a far parte della Bonola Family e di Razza a Parte, collettivi del limitrofo quartiere di Bonola.[6]

Dopo l'esperienza musicale con i Troupe D'Elite, terminata nel 2014, Ernia, all'epoca iscritto alla facoltà universitaria di Lingue moderne,[7] abbandona gli studi, e dopo un breve periodo come cameriere si trasferisce quindi a Londra, dove vive per cinque mesi.[8] Ne segue il suo primo rientro a Milano, dove lavora presso l'Istituto Europeo di Oncologia, quindi un soggiorno in Francia e il definitivo ritorno in Italia.[1][9]

Parallelamente alla ripresa della sua carriera musicale, datata 2016, Professione si iscrive nuovamente all'università, questa volta alla facoltà di Letteratura straniera.[10]

Primi anni (2011-2014)[modifica | modifica wikitesto]

«Quando siamo usciti con la prima trap, brani molto effimeri e leggeri, siamo stati massacrati. Tutti erano ancora troppo impegnati a darsi un tono che non avevano, tanti hanno iniziato a fare i prof. Tempo quattro anni e hanno iniziato tutti a fare trap.»

Nel 2011, insieme a Ghali (all'epoca Ghali Foh), la cantante Maite Zoe Dall'Asen (Maite) ed il produttore Fawzi (Fonzi Beat), prende parte con lo pseudonimo ErNyah alla formazione dei Troupe D'Elite, presto messi sotto contratto da Gué Pequeno per Tanta Roba, etichetta fondata quello stesso anno da Fini insieme a DJ Harsh.

Nel 2012 i Troupe D'Elite pubblicano l'EP omonimo (con la collaborazione di Don Joe), ma quest'ultimo viene accolto negativamente dalla critica.[11] L'anno successivo il gruppo partecipa ai casting del talent show Amici di Maria De Filippi,[12] senza ottenere successo. Intanto, con la collaborazione di Ghali, Maite, Sfera Ebbasta ed altri artisti emergenti, ErNyah pubblica da solista il mixtape N.G.R.B., curato da Charlie Charles.

In seguito ad un diverbio con DJ Harsh,[13] nel 2014 i Troupe D'Elite rescindono il contratto con Tanta Roba e pubblicano come artisti indipendenti l'album Il mio giorno preferito, in download gratuito sulla piattaforma Honiro; qualche mese dopo, tuttavia, il gruppo si scioglie.[14]

Come uccidere un usignolo (2016-2017)[modifica | modifica wikitesto]

Riprende la carriera da rapper solista nel 2016[4] e dopo vari singoli sotto l'etichetta Thaurus – tra cui Fenomeno, in collaborazione con Izi e Moses Sangare – pubblica a settembre l'EP No Hooks, composto da quattro brani e caratterizzato, come suggerisce il titolo, dalla totale assenza di ritornelli.[15]

Il 2 giugno 2017 esce il primo album in studio Come uccidere un usignolo, composto da otto brani; il titolo fa riferimento al romanzo Il buio oltre la siepe (che ha come titolo originale appunto To Kill a Mockingbird, «uccidere un usignolo»), nel quale un bracciante di colore viene condannato ingiustamente; paragone, questo, alle offese e all'odio gratuiti rivolti verso i Troupe D'Elite.[4][16] L'album è certificato disco di platino dalla Federazione Industria Musicale Italiana, come pure il brano Bella, mentre Madonna, in collaborazione con Rkomi, è stato certificato disco d'oro.[17][18][19] Tra gli altri brani, in quest'album di Ernia particolare attenzione è andata inoltre ad Amici, che tratta della sua travagliata infanzia al fianco di Tedua; in un'intervista a Rolling Stone Italia, Ernia ha dichiarato: «Ho cercato di costruire una narrazione alla Stand by Me di Stephen King: una storia di ragazzini alle prese con una cosa molto più grossa di loro, che però se la vivono con un pizzico di inconsapevolezza per via della loro età».[8]

Il 3 novembre 2017 è la volta di Come uccidere un usignolo/67, riedizione dell'album di debutto con l'aggiunta di un secondo disco, concepito dall'artista come «secondo capitolo della saga» ed intitolato 67 (un'allusione al titolo di 68, il disco che gli avrebbe fatto seguito l'anno successivo).[8] Il doppio album, composto da sedici tracce, ha visto l'aggiunta delle collaborazioni di Gué Pequeno e Mecna, rispettivamente nei brani Disgusting e Tradimento (il traditore). Tra i primi posti in classifica FIMI Album, l'album conferma una buona accoglienza da parte della critica,[2][4][20] mentre lo stesso Disgusting viene certificato disco d'oro.[21]

68 e Gemelli (2018-2021)[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 febbraio 2018 Ernia pubblica il brano La pelle del puma, pubblicità/tributo alla partnership tra Milan e Puma.[22] Anticipato dai video dei brani Domani e Simba, il secondo album 68 viene pubblicato il 7 settembre 2018 attraverso la Island Records. Il disco si compone di dodici brani, prodotti da Marz e Shablo, tra cui il singolo omonimo. Il nome dell'album è lo stesso dell'unico autobus che passa a Bonola, estrema periferia del QT8.[23] La copertina del disco è una citazione alla foto di copertina dell'edizione del gennaio 1950 del periodico statunitense Vogue, scattata da Erwin Blumenfeld.[24] Il 7 marzo 2019, in occasione della data conclusiva del 68 Tour all'Alcatraz di Milano, Ernia ha annunciato l'uscita della riedizione dell'album, denominata 68 (Till the End);[25] uscita il 5 aprile, la nuova edizione comprende un secondo CD contenente sette brani, tra cui il singolo apripista Certi giorni, realizzato in collaborazione con Nitro.[26]

Il 19 giugno 2020 viene pubblicato il terzo album in studio Gemelli,[27] il cui titolo rappresenta «due facce molto simili ma che possono avere caratteristiche molto diverse».[28] Il disco viene inoltre accompagnato dal singolo Superclassico, uscito nello stesso giorno.[29] Il disco ha raggiunto la vetta della Classifica FIMI Album,[30] venendo certificato doppio disco di platino;[31] l'unico estratto, Superclassico, è arrivato in testa alla Top Singoli,[32] e le oltre 350 000 unità equivalenti ad album gli sono valsi un quintuplo disco di platino.[33]

Il 20 maggio 2021 è uscita la riedizione dell'album, intitolata Gemelli (ascendente Milano) e contenente sei brani inediti, tra cui il singolo Di notte con Sfera Ebbasta e Carl Brave.

Io non ho paura (2022-presente)[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 ottobre 2022, tramite i suoi canali social, Ernia ha annunciato il proprio ritorno discografico con il quarto album in studio Io non ho paura, pubblicato il 18 novembre seguente.[34] Nel periodo antecedente alla sua uscita sono stati affissi presso diverse città italiane dei manifesti pubblicitari che riportavano la frase «Hai paura del nuovo? Dovresti».[35] Il 10 novembre esce tramite Esse Magazine il documentario basato sull'album, dove Ernia e vari produttori parlano della nascita del disco e del concept, oltre ai vari artisti ospiti, tra cui Rkomi, Gaia, Marco Mengoni e Salmo.[36] Contemporaneamente all'uscita del disco è stato diffuso il primo singolo Bella fregatura.[37]

Il 26 maggio 2023 pubblica in collaborazione con Bresh e Fabri Fibra il singolo Parafulmini.[38]

Stile e influenze[modifica | modifica wikitesto]

Ernia ha parlato spesso della sua affezione verso diversi testi della letteratura, citando autori come Samuel Taylor Coleridge, Charles Baudelaire, Ernest Hemingway, Harper Lee e Stephen King.[1][2][39] Nell'album 68, inoltre, sono presenti sonorità ispirate al jazz e al R&B.[3] In più occasioni si è dichiarato un fan sin dalla gioventù di artisti e collettivi italiani quali Caparezza,[1] i Club Dogo,[40] Mondo Marcio,[1] Fabri Fibra[1] e Fabrizio De André,[41] senza dimenticare esponenti dell'hip hop statunitense come 50 Cent,[1] Kendrick Lamar[39] e la G-Unit.[1]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Da solista[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Mixtape[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Come artista principale
Come artista ospite

Con i Troupe D'Elite[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Marco Beltramelli, Ernia, il cavaliere oscuro del rap italiano, su rockit.it, 21 giugno 2016. URL consultato il 6 giugno 2018.
  2. ^ a b c Giuseppe Tosto, Ernia, il rapper in bilico tra l'arroganza di Gué Pequeno e la poetica di Baudelaire, su lacasadelrap.com, 5 novembre 2017. URL consultato il 6 giugno 2018.
  3. ^ a b Luigi Bolognini, Ernia, il lato colto e dandy del rap: "Col giusto stile si può dire tutto", su la Repubblica, 7 settembre 2018. URL consultato il 14 luglio 2020.
  4. ^ a b c d e Matteo Politanò, La rivincita di Ernia è una bella storia di musica, su Panorama, 15 novembre 2017. URL consultato il 29 gennaio 2018.
  5. ^ Intervista a Ernia, su NSS Magazine. URL consultato il 20 settembre 2018.
  6. ^ A spasso con Ernia (intervista), su hano.it, 14 dicembre 2016. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2017).
  7. ^ Giulio Di Donna, Ernia: «C'è Baudelaire nel mio rap», su Il Mattino, 21 gennaio 2018. URL consultato il 14 luglio 2020.
  8. ^ a b c Marta Blumi Tripodi, Ernia, tra Harper Lee e Stephen King, su Rolling Stone Italia, 12 novembre 2017. URL consultato il 19 settembre 2018.
  9. ^ Ernia, potere alle parole, su Red Bull. URL consultato il 14 luglio 2020.
  10. ^ Ernia "Rapper impegnato? Sono solo uno che legge ma hanno arrestato pure me", su la Repubblica, 14 febbraio 2018. URL consultato il 14 luglio 2020.
  11. ^ Le scelte imbarazzanti delle major: Troupe D'Elite, su RapBurger, 15 giugno 2012. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
  12. ^ Marta Blumi Tripodi, I Troupe D'Elite ad Amici di Maria De Filippi, su Hotmc, 14 ottobre 2013. URL consultato il 14 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
  13. ^ Riccardo Rochira, Dal letame nascono i fiori: Ghali ed Ernia hanno vendicato la Troupe D'Elite, su chiamarsimc.com, 23 novembre 2017. URL consultato il 14 luglio 2020.
  14. ^ Luigi Bolognini, Ernia: "Rapper impegnato? Sono solo uno che legge, ma hanno arrestato pure me", su la Repubblica, 14 febbraio 2018. URL consultato il 6 giugno 2018.
  15. ^ Lorenzo Ricci Palermo, Ernia: con "No Hooks" è arrivato il riscatto, su Cash Blog, 27 febbraio 2017. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
  16. ^ Paolo Bianco, Ernia a Blogo: "Canto della malvagità umana gratuita", su soundsblog.it, 3 novembre 2017. URL consultato il 19 settembre 2018.
  17. ^ Come uccidere un usignolo (certificazione), su FIMI. URL consultato il 19 settembre 2018.
  18. ^ Bella (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 luglio 2021.
  19. ^ Madonna (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 luglio 2021.
  20. ^ ERNIA: il rapper esce con una nuova versione del suo album ed è subito tra i dischi più venduti della settimana, su All Music Italia, 12 novembre 2017. URL consultato il 6 giugno 2018.
  21. ^ Disgusting (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 luglio 2021.
  22. ^ Mirko Spadaro, "La Pelle del Puma" – Il Milan celebra l'accordo con il nuovo brand con il rap di Ernia, su Sport Fair, 10 febbraio 2018. URL consultato l'8 ottobre 2018.
  23. ^ Ernia, rapper di periferia: "Il 68, un disco e un autobus per andare lontano", su la Repubblica, 6 settembre 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
  24. ^ Copertina dell'edizione di Vogue America del 1950, su pinterest.co.uk. URL consultato il 20 settembre 2018.
  25. ^ Filmato audio Musica Italiana, Ernia - Till The End (Annuncio), su YouTube, 8 marzo 2019, a 0 min 15 s. URL consultato il 28 marzo 2019.
  26. ^ Simone Zani, Ernia: "Certi Giorni" feat. Nitro anticipa "68 (Till The End)", fuori il 5 aprile, su All Music Italia, 27 marzo 2019. URL consultato il 28 marzo 2019.
  27. ^ Simone Zani, Ernia Gemelli, la celebrazione della dualità nell'atteso nuovo album, su All Music Italia, 4 giugno 2020. URL consultato il 17 giugno 2020.
  28. ^ Matilde Manara, Cosa sappiamo di "Gemelli", il nuovo disco di Ernia?, su Outpump, 16 giugno 2020. URL consultato il 17 giugno 2020.
  29. ^ Dieci canzoni per questa strana estate 2020, su Il Secolo XIX, 8 luglio 2020. URL consultato il 14 luglio 2020.
  30. ^ Classifica settimanale WK 26 (dal 19.06.2020 al 25.06.2020), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 30 settembre 2020.
  31. ^ Gemelli (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 luglio 2021.
  32. ^ Ilario Luisetto, Classifiche FIMI, settimana 40 del 2020: guidano Emis Killa / Jake La Furia, bene Renato Zero, su Recensiamo Musica, 2 ottobre 2020. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  33. ^ Superclassico (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 luglio 2021.
  34. ^ Ernia "Io non ho paura", la data di uscita del quarto album, su Sky TG24, 26 ottobre 2022. URL consultato il 1º novembre 2022.
  35. ^ Alberto Muraro, Ernia: annunciato il nuovo disco Io non ho paura. La data di uscita e quello che c'è da sapere, su All Music Italia, 26 ottobre 2022. URL consultato il 1º novembre 2022.
  36. ^ Filmato audio Esse Magazine, Ernia - Io non ho paura (Documentario Nuovo Album), su YouTube, 10 novembre 2022. URL consultato il 17 novembre 2022.
  37. ^ Giorgia Aldi, ERNIA - BELLA FREGATURA (Radio Date: 18-11-2022), su EarOne, 17 novembre 2022. URL consultato il 18 novembre 2022.
  38. ^ ERNIA con BRESH & FABRI FIBRA insieme per "Parafulmini", su Newsic, 25 maggio 2023. URL consultato il 10 settembre 2023.
  39. ^ a b Raffaella Serini, Ernia, il rapper «colto» che cita Baudelaire, su Vanity Fair, 7 settembre 2018. URL consultato il 14 luglio 2020.
  40. ^ "Puro Sinaloa" e l'omaggio di Ernia a "Puro Bogotà", su Outpump, 26 giugno 2020. URL consultato il 14 luglio 2020.
  41. ^ Con Ernia il rap impegnato vola al numero 1: "Senza opinioni non si crea davvero cultura", su La Stampa, 20 settembre 2018. URL consultato il 14 luglio 2020.

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