Casanova Lerrone

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Casanova Lerrone
comune
Casanova Lerrone – Stemma
Casanova Lerrone – Bandiera
Casanova Lerrone – Veduta
Casanova Lerrone – Veduta
Panorama della frazione-capoluogo di Borgo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoMarino Beneccio (lista civica "Casanova uniti per crescere") dal 27-5-2019
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°01′54.03″N 8°02′54.31″E / 44.031675°N 8.048419°E44.031675; 8.048419 (Casanova Lerrone)
Altitudine256 m s.l.m.
Superficie24,23 km²
Abitanti715[1] (31-5-2022)
Densità29,51 ab./km²
FrazioniBorgo, Bosco, Degna, Marmoreo, Vellego
Comuni confinantiBorghetto d'Arroscia (IM), Cesio (IM), Garlenda, Onzo, Ortovero, Ranzo (IM), Stellanello, Testico, Vessalico (IM), Villanova d'Albenga
Altre informazioni
Cod. postale17033
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009019
Cod. catastaleB927
TargaSV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 929 GG[3]
Nome abitanticasanovesi
Patronosant'Antonino di Apamea
Giorno festivo2 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casanova Lerrone
Casanova Lerrone
Casanova Lerrone – Mappa
Casanova Lerrone – Mappa
Posizione del comune di Casanova Lerrone nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Casanòva Lerróne (Casanêuva in ligure[4]) è un comune italiano sparso di 715 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. La sede comunale è ubicata presso la frazione di Borgo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Casanova Lerrone è situato lungo il versante sinistro del torrente Lerrone, insediandosi nella zona medio alta della valle omonima, risultando geograficamente l'ente comunale più occidentale della provincia. Dalla quota dei 75 m s.l.m. presso il confine amministrativo con Garlenda, il territorio si estende sino alla quota dei circa 600 m s.l.m. in prossimità del passo del Cesio, valico posto al confine tra le province di Savona ed Imperia.

Una caratteristica geografica del territorio di Casanova Lerrone è la presenza di ampie zone di castagneti, che si alternano ad uliveti coltivati e sfruttati nella produzione agricola nei pressi dei centri abitati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della frazione di Degna

Il primario centro agricolo di Casanova venne compreso inizialmente nel Comitato di Albenga[5] e, a partire dal X secolo, nella successiva Marca Aleramica[5]. Nel 1091 divenne possesso di Bonifacio del Vasto[5].

Il borgo crebbe di importanza strategica sotto la successiva amministrazione feudale dei Del Carretto[5] che, agli inizi del XIII secolo, lo vendette ai marchesi di Clavesana[5]; a partire dal 1250[5] rientrò tra i possedimenti del ponente ligure della famiglia Doria. Circa due secoli più tardi, intorno al 1443[5], divenne feudo dei conti della Lengueglia e ancora dei Negroni a partire dal 1663[5]. Rientrato nell'orbita genovese, tra il 1763 e il 1764 eccessive imposte locali sollevarono[5] vivaci proteste da parte della comunità casanovese contro il governo di Genova e la sua omonima repubblica.

Con la caduta del governo genovese e dissolti i feudi imperiali, la nuova municipalità di Casanova rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del IV cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel III mandamento di Andora del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.

Con Regio Decreto n. 1234 dell'8 aprile 1863[6] assume la denominazione di Casanova Lerrone, giusta deliberazione del Consiglio Comunale del 29 luglio 1862. Gli ultimi aggiustamenti ai confini amministrativi risalgono al 1929[6] quando il Regio Decreto n. 774 del 28 marzo sancì la soppressione del comune di Vellego e il suo inglobamento — una parte, in quanto l'ex frazione di Ginestro confluì invece nel territorio comunale di Testico[6] — all'interno del comune casanovese.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[7], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.

Dal 2014 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della vite e dell'ulivo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Trinciato dalla banda diminuita d'azzurro: nel 1º d'oro; nel 2º d'argento; al castello di rosso, merlato alla guelfa, attraversante sul tutto.»

Gonfalone

«Drappo interzato in banda di giallo, di azzurro e di bianco....[8]»

Bandiera

«Drappo trinciato di giallo e di bianco alla banda di azzurro attraversante...[8]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 giugno 1951.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Sant'Antonino nel capoluogo comunale

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Antonino nel capoluogo. Eretta in stile barocco, conserva un polittico del 1552 attribuito alla scuola pittorica dei Brea[10] e un gruppo ligneo raffigurante l'Annunciazione[11].
  • Chiesa di San Matteo nella frazione di Bosco.
  • Chiesa di San Luca nella frazione di Degna.
  • Santuario di Nostra Signora della Visitazione nella frazione di Degna. Edificato sul luogo dell'apparizione mariana[11] ad una pastora sordomuta, che ritrovò l'uso della parola[11] come tramanda la tradizione locale, nel XVII secolo, custodisce al suo interno un gruppo ligneo attribuito allo scultore Anton Maria Maragliano[11].
  • Chiesa dei Santi Pietro e Paolo nella frazione di Marmoreo.
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Giuliano nella frazione di Vellego. L'organo, datato al 1882, è opera dell'organaro Angelo Dessiglioli.
  • Cappella di San Rocco nella località di Bassanico.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale rimangono ad oggi due castelli di epoca feudale: il castello di Poggiolo nella località di Bassanico e la fortificazione eretta dalla famiglia Doria presso il capoluogo comunale.

Il primo venne edificato in epoca medievale dai conti Della Lengueglia - e ora di proprietà privata - presentandosi come una villa fortificata lungo l'antica mulattiera e percorso obbligato per l'alta valle del Lerrone, per il passo del Ginestro (677 m s.l.m.) e il territorio comunale di Testico; la struttura è consta da sontuose sale e stanze con arredi del XVII secolo.

Restano inoltre le antiche rovine delle fortificazione erette dai marchesi Del Carretto e dei Maremo e nella frazione di Vellego i resti della quadrangolare torre detta "di Ubaga".

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione di San Bernardo a Marmoreo si trova la Sentinella della pace, opera di Rainer Kriester dedicata al partigiano Felice Cascione.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Parrocchia di san Luca frazione Degna

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Casanova Lerrone sono 86[13], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[14]:

  1. Germania, 27

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della frazione di Vellego

Oltre al capoluogo il territorio comunale comprende le frazioni di Bosco, Degna, Marmoreo e Vellego per una superficie territoriale di 24,23 km²[15]. Fanno altresì parte le borgate storiche di Borgo(sede comunale), Cardona, Cascina, Case, Raimondi, Castellaro, Comparati, Roveira, Maremo Soprano, Maremo Sottano, Poggio, Ranco, Costa, Trevo, Case Soprane, Segua, Cardoni, Cesii e Fossato.

Confina a nord con i comuni di Borghetto d'Arroscia (IM), Ranzo (IM), Onzo ed Ortovero, a sud con Testico e Stellanello, ad ovest con Vessalico (IM) e Cesio (IM) e ad est con Villanova d'Albenga e Garlenda.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Si basa principalmente sull'attività agricola, in particolare la coltivazione dei vigneti e degli oliveti. Nelle zone pianeggiante si coltivano invece ortaggi e frutta. In forte sviluppo è il turismo, con i numerosi e "preziosi" agriturismi presenti in tutte le frazioni.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Casanova Lerrone è attraversato principalmente dalla strada provinciale 6 che permette il collegamento stradale con Garlenda, ad est, e con Cesio attraverso il passo del Ginestro (o del Cesio).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 giugno 1985 28 maggio 1990 Graziano Aschero Democrazia Cristiana Sindaco
28 maggio 1990 24 aprile 1995 Graziano Aschero Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giovanni Pietro Maurizio lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Sabrina Merlo lista civica Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Sabrina Merlo lista civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Michele Volpati Casanova cambia
(lista civica)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Michele Volpati Casanova per crescere
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Marino Beneccio Casanova uniti per crescere
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d e f g h i Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
  6. ^ a b c Storia dei Comuni - Variazioni Amministrative dall'Unità d'Italia, su elesh.it. URL consultato il 21 luglio 2014.
  7. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  8. ^ a b Casanova Lerrone, su araldicacivica.it. URL consultato il 22 luglio 2014.
  9. ^ Casanova Lerrone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 aprile 2023.
  10. ^ Fonte dalla Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano, Milano, Mondadori, 2007.
  11. ^ a b c d Urbanistica ed architetture dal sito istituzionale del Comune di Casanova Lerrone, su comune.casanovalerrone.sv.it. URL consultato il 22 luglio 2014.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  13. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 19 agosto 2021.
  14. ^ Dati superiori alle 20 unità
  15. ^ Fonte dallo statuto comunale di Casanova Lerrone, su incomune.interno.it. URL consultato il 9 marzo 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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