Angelo De Donatis: differenze tra le versioni

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Il 30 dicembre 2022 ha presieduto una celebrazione di preghiera per [[papa Benedetto XVI]] gravemente malato, affermando durante l'omelia: ''"Noi siamo qui per accompagnarlo con la nostra preghiera fiduciosa, per sostenerlo con tutto il nostro affetto, per esprimere a Dio la gratitudine di questa diocesi che lui ha amato tanto e servito con disinteressato amore"''<ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2022-12/messa-san-giovanni-laterano-de-donatis-diocesi-roma-papa-emerito.html|titolo=De Donatis: il Papa emerito è segno del volto bello della Chiesa|data=30 dicembre 2022|accesso=19 luglio 2023}}</ref>. Successivamente ha partecipato ai funerali del papa emerito e in qualità di vicario della diocesi di Roma ha assistito al rito della tumulazione del pontefice<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/amp/chiesa/pagine/tumulato-nella-tomba-che-ha-ospitato-giovanni-paolo-ii|titolo=Benedetto XVI. Tumulato nella tomba che ha «ospitato» Giovanni Paolo II|data=6 gennaio 2023|accesso=19 luglio 2023}}</ref>. Il 12 gennaio successivo ha presieduto una celebrazione in suffraggio del pontefice a nome della diocesi romana, soffermandosi sull'aspetto teologico del pontefice e sulla scelta delle dimissioni, definite un gesto ''"imprevedibile sorprendente che è stato segno del suo amore per la Chiesa"''<ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/de-donatis-ricorda-lamore-di-papa-benedetto-xvi-per-la-chiesa-e-per-roma-21559|titolo=De Donatis ricorda l'amore di Papa Benedetto XVI per la Chiesa e per Roma|data=12 gennaio 2023|accesso=19 luglio 2023}}</ref>.
Il 30 dicembre 2022 ha presieduto una celebrazione di preghiera per [[papa Benedetto XVI]] gravemente malato, affermando durante l'omelia: ''"Noi siamo qui per accompagnarlo con la nostra preghiera fiduciosa, per sostenerlo con tutto il nostro affetto, per esprimere a Dio la gratitudine di questa diocesi che lui ha amato tanto e servito con disinteressato amore"''<ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2022-12/messa-san-giovanni-laterano-de-donatis-diocesi-roma-papa-emerito.html|titolo=De Donatis: il Papa emerito è segno del volto bello della Chiesa|data=30 dicembre 2022|accesso=19 luglio 2023}}</ref>. Successivamente ha partecipato ai funerali del papa emerito e in qualità di vicario della diocesi di Roma ha assistito al rito della tumulazione del pontefice<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/amp/chiesa/pagine/tumulato-nella-tomba-che-ha-ospitato-giovanni-paolo-ii|titolo=Benedetto XVI. Tumulato nella tomba che ha «ospitato» Giovanni Paolo II|data=6 gennaio 2023|accesso=19 luglio 2023}}</ref>. Il 12 gennaio successivo ha presieduto una celebrazione in suffraggio del pontefice a nome della diocesi romana, soffermandosi sull'aspetto teologico del pontefice e sulla scelta delle dimissioni, definite un gesto ''"imprevedibile sorprendente che è stato segno del suo amore per la Chiesa"''<ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/de-donatis-ricorda-lamore-di-papa-benedetto-xvi-per-la-chiesa-e-per-roma-21559|titolo=De Donatis ricorda l'amore di Papa Benedetto XVI per la Chiesa e per Roma|data=12 gennaio 2023|accesso=19 luglio 2023}}</ref>.


Il 7 aprile [[2023]] ha presieduto la tradizionale [[Via Crucis]] del [[Venerdì Santo]] al [[Colosseo]] al posto del Santo Padre, il quale ha seguito il rito in collegamento dai suoi appartamenti in Vaticano a causa del freddo<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/04/07/0259/00559.html|titolo=Via Crucis al Colosseo, 07.04.2023|sito=press.vatican.va|data=7 aprile 2023|accesso=10 aprile 2023}}</ref>. Ha impartito la benedizione finale anche nella Via Crucis del Venerdì Santo del 2024, dato che papa Francesco era assente alla celebrazione per preservare la sua salute in vista degli impegni pasquali<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/amp/papa/pagine/meditazioni-via-crucis|titolo=La Via Crucis senza il Papa al Colosseo: «Cristo negli umiliati»|data=29 marzo 2024|accesso=30 marzo 2024}}</ref>.
Nel 2023 e nel 2024 ha presieduto la tradizionale [[Via Crucis]] del [[Venerdì Santo]] al [[Colosseo]] al posto del Santo Padre, il quale ha seguito il rito in collegamento dai suoi appartamenti in Vaticano a causa del freddo.<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/04/07/0259/00559.html|titolo=Via Crucis al Colosseo, 07.04.2023|sito=press.vatican.va|data=7 aprile 2023|accesso=10 aprile 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/amp/papa/pagine/meditazioni-via-crucis|titolo=La Via Crucis senza il Papa al Colosseo: «Cristo negli umiliati»|data=29 marzo 2024|accesso=30 marzo 2024}}</ref>


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Versione delle 13:04, 10 apr 2024

Angelo De Donatis
cardinale di Santa Romana Chiesa
De Donatis il 1º settembre 2017
Nihil caritate dulcius
 
TitoloCardinale presbitero di San Marco (dal 2018)
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato4 gennaio 1954 (70 anni) a Casarano
Ordinato presbitero12 aprile 1980 dal vescovo Antonio Rosario Mennonna
Nominato vescovo14 settembre 2015 da papa Francesco
Consacrato vescovo9 novembre 2015 da papa Francesco
Elevato arcivescovo26 maggio 2017 da papa Francesco
Creato cardinale28 giugno 2018 da papa Francesco
 

Angelo De Donatis (Casarano, 4 gennaio 1954) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 6 aprile 2024 penitenziere maggiore.

Biografia

Nato il 4 gennaio 1954 a Casarano, in provincia di Lecce, ha ricevuto il sacramento del battesimo il 24 gennaio 1954 nella parrocchia San Domenico di Casarano (diocesi di Nardò-Gallipoli) da don Raffaele Martina, una figura che ha ricoperto un ruolo importante nella sua crescita spirituale.

Formazione e ministero sacerdotale

Chiesa di San Domenico di Casarano, dove De Donatis viene ordinato sacerdote

Ha svolto la formazione spirituale nel seminario di Taranto e nel Pontificio seminario romano maggiore. Sempre a Roma ha compiuto gli studi filosofici alla Pontificia Università Lateranense e quelli teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la licenza in teologia morale.

Il 12 aprile 1980 ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nella parrocchia d'origine (San Domenico di Casarano) dalle mani del vescovo Antonio Rosario Mennonna, vescovo di Nardò, diocesi in cui è stato incardinato. Dopo l'ordinazione è divenuto insegnante di religione e collaboratore nella parrocchia di San Saturnino a Roma, dove successivamente è divenuto vicario, fino al 1988.

Il 28 novembre 1983 è avvenuta l'incardinazione nella diocesi di Roma, dove dal 1988 al 1990 ha prestato la sua opera come addetto alla segreteria generale del Vicariato e vicario parrocchiale della chiesa dell'Annunziatella a Grottaperfetta, archivista della segreteria del Collegio cardinalizio dal 1989 al 1991, direttore dell'ufficio clero del vicariato di Roma dal 1990 al 1996, direttore spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore dal 1990 al 2003, anno in cui è stato nominato parroco della basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio[1] e assistente per la diocesi di Roma dell'Associazione Nazionale Familiari del clero[2].

È stato membro del Consiglio presbiterale diocesano e del collegio dei consultori.

Nel 1989 è stato nominato cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Il 10 aprile 1990 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato cappellano di Sua Santità[3]. Successivamente è stato nominato assistente spirituale dell'associazione don Andrea Santoro, di cui ogni anno ha ricordato la memoria nel giorno della sua uccisione, con delle celebrazioni a lui dedicate.[4]

Mantiene sempre vivo il rapporto con la comunità di origine, Casarano[5], tenendo annualmente durante il periodo estivo degli esercizi spirituali presso la Cripta del Crocifisso[6].

Nel 2014 è stato scelto come predicatore degli esercizi spirituali alla Curia romana in occasione della quaresima, ai quali prende parte anche papa Francesco[7], tenuti presso la casa del Divin Maestro ad Ariccia, affrontando il tema della "Purificazione del cuore", dove afferma: "È necessario purificare il nostro animo dalle false immagini di Dio per poter iniziare un vero cammino di vita autentica"[8].

Ministero episcopale e cardinalato

Stemma da vescovo

Vescovo ausiliare della diocesi di Roma

Il 14 settembre 2015 papa Francesco lo ha nominato vescovo titolare di Mottola e ausiliare di Roma, incaricato per la formazione permanente del clero[9][10][11], una novità assoluta.

Il 9 novembre 2015 ha ricevuto, nella basilica di San Giovanni in Laterano, nel giorno della festa della dedicazione della basilica, la consacrazione episcopale dalle mani di papa Francesco[12], co-consacranti il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero. Tra i concelebranti vi è stata la presenza dei cinque vescovi ausiliari di Roma. I presbiteri assistenti sono stati monsignor Luciano Pascucci, direttore dell'ufficio clero del vicariato e don Antonio Schito, parroco della comunità di origine del vescovo (San Domenico di Casarano). Il 29 aprile 2016, il vicario generale per la diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini, lo ha nominato rettore della chiesa di San Sebastiano al Palatino di Roma.

Il 6 giugno 2016 ha presieduto la riflessione nel corso del Giubileo dei sacerdoti della diocesi di Roma ed è intervenuto anche in quello organizzato dalla diocesi di Trapani[13], mentre il 4 novembre gli è stata affidata la Confessio vitae, durante il Giubileo sacerdotale dell'arcidiocesi di Milano[14].

Nel settembre 2016 è stato pubblicato il primo libro del vescovo dal titolo Nulla è più dolce dell'amore, contenente venti riflessioni sulle diverse forme della misericordia, interpretata attraverso la Bibbia, precedentemente pubblicate su Romasette, inserto del quotidiano Avvenire dedicato alla diocesi di Roma[15].

Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma

Stemma da arcivescovo

Il 26 maggio 2017 è ancora papa Francesco a nominarlo vicario generale per la diocesi di Roma[16][17], elevandolo in pari tempo alla dignità arcivescovile; è succeduto al cardinale Agostino Vallini, dimessosi per raggiunti limiti di età[18].

Tale nomina arriva dopo un tempo di consultazione voluto dal papa, il quale, durante la quaresima, aveva richiesto ai membri della diocesi romana di indicare il successore di Vallini[19]; anche se non vi è una conferma ufficiale, sembra che il nome di De Donatis sia stato quello maggiormente indicato, descritto come una figura pastorale, a stretto contatto con il clero e con il popolo romano, piena di quella misericordia che proprio il Papa gli aveva chiesto di avere in occasione della consacrazione vescovile ricevuta neanche due anni prima[20].

De Donatis insieme all'allora primo ministro Paolo Gentiloni e a mons. Enrico Feroci.

Era da oltre 500 anni che un papa non nominava vicario di Roma un non cardinale: quando nel 1991 papa Giovanni Paolo II scelse l'allora arcivescovo Camillo Ruini per il medesimo ruolo, non lo nominò vicario, bensì pro-vicario, in attesa di divenirne vicario subito dopo la creazione a cardinale[21].

Ha iniziato ufficialmente il suo ministero il 29 giugno successivo, solennità dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, presiedendo in San Giovanni in Laterano la sua prima messa capitolare da arciprete della basilica[22], durante la quale ha letto una preghiera di affidamento per la diocesi di Roma, composta personalmente[23]. Lo stesso giorno è stato nominato amministratore apostolico di Ostia[24] succedendo anche in questo incarico al cardinale Agostino Vallini.

Il cardinale durante una celebrazione

Sempre dal 2017 è presidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi, della Pontificia opera per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma e dell'Ospizio ecclesiastico dei "cento preti".

In qualità di presidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi ha presieduto il primo viaggio da vicario di Roma recandosi a Lourdes dal 26 al 31 agosto 2017, dove ha celebrato la Messa internazionale sia nella basilica di San Pio X[25] che presso la grotta dell'Apparizione e guida una fiaccolata[26].

Il 1º settembre 2017, presso la Cittadella della Carità a Roma, ha incontrato il premier Paolo Gentiloni, che gli ha assicurato una maggiore attenzione a prendere misure atte a ridurre la povertà[27].

Il 12 ottobre, presso il Palazzo del Quirinale, ha incontrato il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il quale gli ha consegnato la medaglia d'oro al merito civile alla memoria di don Gioacchino Rey[28].

Il 16 ottobre 2017, durante una visita a Casarano, suo paese natale, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria e la consegna delle chiavi della città, con la seguente motivazione: "Pur essendo residente e incardinato nella Diocesi di Roma ha sempre amato e coltivato le sue radici con spirito di dedizione e disponibilità verso la nostra città, rivelandosi guida sicura, sincera e amorevole per i giovani e punto di riferimento per i più bisognosi. Orgoglio, altresì, di questa comunità per il prestigioso ruolo che Egli riveste"[29].

Il 3 aprile 2018, durante il pellegrinaggio dei sacerdoti romani in Turchia, ha incontrato il patriarca ecumenico Bartolomeo, al quale ha rivolto il saluto personale di Papa Francesco. In tale occasione, il patriarca ha espresso la volontà di mettere in atto un progetto che veda sempre di più l'unione tra le due Chiese, ad iniziare dall'auspicio di unificare la data della Pasqua[30].

Il 26 giugno 2018 ha conferito al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron il titolo di protocanonico d'onore del capitolo lateranense[31] nel corso della cerimonia svoltasi nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Il cardinale De Donatis durante la visita di calore dopo il concistoro, il 28 giugno 2018
Stemma da cardinale

Il 20 maggio 2018, al termine del Regina Cœli, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 28 giugno[32]. Nell'apprendere la notizia, giunta a sorpresa al ritorno da una visita pastorale in una parrocchia romana, ha dichiarato che diventare cardinale rappresenti "una chiamata a vivere in modo ancora più forte il martirio della carità nel quotidiano"[33]. In occasione dell'annuncio della nomina il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella gli ha inviato un messaggio di auguri "a nome del popolo italiano e mio personale"[34].

Il 28 giugno 2018, durante il concistoro ordinario pubblico, è stato creato cardinale da papa Francesco, con il titolo presbiterale di San Marco, parrocchia di cui era stato parroco fino a tre anni prima[35]. Ha preso ufficialmente possesso del titolo presbiterale il 7 ottobre 2018[36].

Nel gennaio 2019 papa Francesco lo ha nominato presidente dell'Almo collegio Capranica, succedendo al cardinale Paolo Romeo.

De Donatis all'Almo Collegio Capranica nel 2023

L'11 luglio 2019 papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico sede vacante dell'appena creato esarcato apostolico d'Italia[37], mantenendo l'incarico fino al 1º dicembre 2020, giorno in cui l'esarca apostolico Dionisij Ljachovič ha preso possesso dell'esarcato.[38].

Il 1º agosto 2019 ha aperto la 30ª edizione del festival del giovani di Međugorje. La sua presenza a Međugorje è stata vista come un ulteriore passo verso il riconoscimento ufficiale del culto delle apparizioni mariane.

L'8 marzo 2020 ha emanato un decreto nel quale disponeva la sospensione delle messe, lasciando le chiese aperte per il culto personale, mentre dopo quattro giorni, il 12 marzo un altro decreto disciplinava la chiusura delle chiese della diocesi fino al successivo 3 aprile come misura per contrastare il diffondersi della COVID-19. La misura rientrava all'interno delle disposizioni prese dal Consiglio dei Ministri e dalla CEI[39]. La mattina seguente il Santo Padre durante l'omelia della messa mattutina criticava quanto decretato, invitando i fedeli a pregare per i pastori «che devono accompagnare il popolo di Dio in questa crisi», sostenendo inoltre che «le misure drastiche non sempre sono buone» e ha invocato lo Spirito Santo affinché dia la capacità ai pastori di prendere «misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio». Tali affermazioni portano il cardinale De Donatis a dover rettificare il decreto emanato il giorno prima, ripristinando la riapertura delle chiese della diocesi, affermando che la decisione del giorno precedente non era stata presa autonomamente, bensì condivisa con il Santo Padre[40].

Il 25 febbraio 2021 nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, ha officiato i funerali di Stato dell'ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e del carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci, rimasti vittime dell'attentato subito presso il villaggio di Kibumba, vicino alla città di Goma il 22 febbraio precedente, alla presenza delle massime cariche istituzionali[41].

In qualità di cardinale vicario della diocesi di Roma, ha aperto le cause di beatificazione di don Mario Picchi[42], Chiara Corbella Petrillo[43], di padre Pedro Arrupe[44], di madre Maria Bernardetta dell'Immacolata[45] e del cardinale Krikor Bedros XV Aghagianian[46]. Il 15 maggio 2021 presso la basilica di San Giovanni in Laterano in rappresentanza del pontefice ha proclamato beato padre Francesco Maria della Croce.

Il 24 luglio 2022 ha presieduto la celebrazione della seconda Giornata mondiale dei nonni e degli anziani su mandato di papa Francesco partito per il suo 37º viaggio apostolico internazionale alla volta del Canada[47].

Il 30 dicembre 2022 ha presieduto una celebrazione di preghiera per papa Benedetto XVI gravemente malato, affermando durante l'omelia: "Noi siamo qui per accompagnarlo con la nostra preghiera fiduciosa, per sostenerlo con tutto il nostro affetto, per esprimere a Dio la gratitudine di questa diocesi che lui ha amato tanto e servito con disinteressato amore"[48]. Successivamente ha partecipato ai funerali del papa emerito e in qualità di vicario della diocesi di Roma ha assistito al rito della tumulazione del pontefice[49]. Il 12 gennaio successivo ha presieduto una celebrazione in suffraggio del pontefice a nome della diocesi romana, soffermandosi sull'aspetto teologico del pontefice e sulla scelta delle dimissioni, definite un gesto "imprevedibile sorprendente che è stato segno del suo amore per la Chiesa"[50].

Nel 2023 e nel 2024 ha presieduto la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo al posto del Santo Padre, il quale ha seguito il rito in collegamento dai suoi appartamenti in Vaticano a causa del freddo.[51][52]

Penitenziere maggiore

Il 6 aprile 2024 papa Francesco lo ha nominato penitenziere maggiore[53]; è succeduto al cardinale Mauro Piacenza, ritiratosi per raggiunti limiti di età.

È membro della Congregazione per il clero, dal 6 ottobre 2018[54], e della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, dall'8 luglio 2019[55].

Stemma e motto

Stemma da cardinale

Blasonatura

Interzato in pergola rovesciata: nel 1º di rosso al leone, alato e nimbato, con la testa posta di fronte, accovacciato, tenente con le zampe anteriori avanti al petto il libro d'oro, scritto delle parole in lettere maiuscole romane di nero, PAX TIBI MARCE nella prima facciata, in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe; nel 2º d'azzurro alla basilica d'argento; nel 3º d'argento alla mela granata al naturale, aperta di rosso, gambuta e fogliata di verde di sei pezzi, posta in sbarra.

Scudo gotico con galero rosso con 15 nappe rosse e croce astile da cardinale arcivescovo.

Interpretazione

Il leone di san Marco, scelto in onore del santo a cui è dedicata la parrocchia di cui De Donatis è stato titolare fino alla nomina a vescovo, campeggia sul rosso, che è il colore dell'amore e del sangue; accanto, la basilica, simbolo della Chiesa del Vescovo di Roma su sfondo azzurro che rappresenta il distacco dai valori terreni e l'ascesa dell'anima verso Dio. In basso, è presente una melagrana, simbolo della passione di Cristo, su uno sfondo d'argento simbolo della purezza della Vergine Maria a cui il vescovo affida il suo ministero pastorale.[56]

Motto

Il motto che compare sullo stemma scelto da De Donatis dopo l'ordinazione episcopale è: Nihil caritate dulcius (Nulla è più dolce dell'amore), tratte dal De officiis ministrorum di Sant'Ambrogio[56]:

(LA)

«Sit inter vos pax, quae superat omnem sensum. Amate vos invicem. Nihil caritate dulcius, nihil pace gratius»

(IT)

«Sia tra di voi la pace che supera ogni sentimento. Amatevi gli uni gli altri. Nulla è più dolce dell'amore, nulla più gradevole della pace.»

Sulle parole di questo motto ha composto anche una sua opera letteraria.

Variazione dello stemma

La basilica in campo azzurro venne inserita sullo stemma in seguito alla nomina ad arcivescovo[57].

Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Opere

  • Angelo De Donatis, Nulla è più dolce dell'amore, Milano, Paoline editoriale libri, 2016, ISBN 978-8831548205.
  • Angelo De Donatis, La santità è il volto più bello della Chiesa. Un itinerario alla luce della «Gaudete et Exsultate», Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2019, ISBN 978-8826603315.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria
Cappellano di Sua Santità - nastrino per uniforme ordinaria
Balì cavaliere di gran croce di onore e devozione per i Sig.ri Cardinali di Santa Romana Chiesa[58] - nastrino per uniforme ordinaria
Cittadino onorario del Comune di Casarano (LE) - nastrino per uniforme ordinaria
Cittadino onorario del Comune di Casarano (LE)
— Casarano— 16 ottobre 2017

Note

  1. ^ Il Presbiterio, su sanmarcoevangelista.it. URL consultato il 15 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2017).
  2. ^ Angelo De Donatis vescovo ausiliare di Roma, su avvenire.it. URL consultato il 15 settembre 2015.
  3. ^ Persona | Vicariatus Urbis, su vicariatusurbis.org. URL consultato il 16 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2018).
  4. ^ Don Andrea Santoro, maestro della "pace di Dio", su romasette.it. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  5. ^ Redazione, Monsignor De Donatis ritorna nella sua Casarano - Piazzasalento, su piazzasalento.it. URL consultato il 17 agosto 2017.
  6. ^ Programmi ANNUALI 2015/2016 - criptacrocefisso.it criptacrocefisso.it, su criptacrocefisso.it. URL consultato il 29 maggio 2017.
  7. ^ CONCLUSIONE DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI DEL SANTO PADRE E DELLA CURIA ROMANA, su press.vatican.va. URL consultato il 15 settembre 2015.
  8. ^ Redazione, Don Angelo prepara la Pasqua con Papa Francesco - Piazzasalento, su piazzasalento.it. URL consultato il 30 agosto 2017.
  9. ^ Rinunce e nomine. Nomina di Vescovo Ausiliare di Roma, su press.vatican.va, Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 14 settembre 2015.
  10. ^ Papa nomina mons. De Donatis nuovo ausiliare di Roma Radio Vaticana, su it.radiovaticana.va. URL consultato il 15 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2016).
  11. ^ S.E. Mons. ANGELO DE DONATIS, su chiesacattolica.it. URL consultato il 15 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2015).
  12. ^ Ordinazione episcopale conferita dal Santo Padre Francesco, su press.vatican.va, Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 9 novembre 2015.
  13. ^ Giubileo dei presbiteri - Diocesi di Trapani, su diocesi.trapani.it.
  14. ^ Scola: «Giubileo sacerdotale, un momento di testimonianza per tutto il nostro popolo», su giubileo.chiesadimilano.it. URL consultato l'8 ottobre 2019.
  15. ^ Nulla è più dolce dell'amore [De Donatis], su paoline.it. URL consultato il 4 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  16. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vicario Generale per la Diocesi di Roma e Arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e nomina del successore, su press.vatican.va, Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 26 maggio 2017.
  17. ^ Monsignor De Donatis nuovo vicario di Roma, su romasette.it. URL consultato il 27 maggio 2017.
  18. ^ Vicario di Roma, il Papa sceglie monsignor Angelo De Donatis, su LaStampa.it. URL consultato il 26 maggio 2017.
  19. ^ Il Papa lancia le 'primarie' per la scelta del suo Vicario, in Famiglia Cristiana. URL consultato il 20 luglio 2017.
  20. ^ Roma, il papa sceglie Angelo De Donatis - Città Nuova, in Città Nuova, 30 maggio 2017. URL consultato il 19 luglio 2017.
  21. ^ (EN) Francis appoints "pastor" as new vicar of Rome, in Crux, 26 maggio 2017. URL consultato il 3 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
  22. ^ Monsignor De Donatis: «Roma abbia credenti autentici» | Vicariatus Urbis, su vicariatusurbis.org. URL consultato il 4 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  23. ^ Preghiera di affidamento per la Diocesi di Roma | Vicariatus Urbis, su vicariatusurbis.org. URL consultato il 20 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  24. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), su vatican.va, Tipografia Poliglotta Vaticana, 7 luglio 2017, p. 805. URL consultato il 6 ottobre 2019.
  25. ^ Diocesi: mons. De Donatis (Roma) a Lourdes, "Maria non era una vip" | AgenSIR, in AgenSIR - Servizio Informazione Religiosa, 30 agosto 2017. URL consultato il 30 agosto 2017.
  26. ^ Diocesi: Roma, domani al via il pellegrinaggio a Lourdes presieduto da mons. De Donatis | AgenSIR, in AgenSIR - Servizio Informazione Religiosa, 25 agosto 2017. URL consultato il 29 agosto 2017.
  27. ^ Roma, la visita del premier Gentiloni alla cittadinella della Caritas, in La Repubblica, 1º settembre 2017. URL consultato il 1º settembre 2017.
  28. ^ Segretariato generale della Presidenza della Repubblica-Servizio sistemi informatici- reparto web, Il sito ufficiale della Presidenza della Repubblica, su Quirinale. URL consultato il 17 ottobre 2017.
  29. ^ Albo Pretorio, su albopretorio.datamanagement.it. URL consultato il 19 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2017).
  30. ^ I preti di Roma pellegrini in Turchia, Bartolomeo: "Inarrestabile il cammino verso l'unità", in LaStampa.it. URL consultato il 5 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2018).
  31. ^ Il presidente francese Macron, protocanonico d'onore del Capitolo lateranense, in VaticanNews. URL consultato il 26 giugno 2018.
  32. ^ Annuncio di Concistoro il 28 giugno per la creazione di nuovi Cardinali, su press.vatican.va, Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 20 maggio 2018.
  33. ^ Nuovi cardinali: mons. De Donatis (vicario Roma), "chiamata a vivere in modo più forte il martirio della carità", in AgenSIR - Servizio Informazione Religiosa, 21 maggio 2018. URL consultato il 21 maggio 2018.
  34. ^ Gli auguri di Mattarella a De Donatis, su diocesidiroma.it. URL consultato il 25 maggio 2018.
  35. ^ Concistoro Ordinario Pubblico: Assegnazione dei Titoli, su press.vatican.va, Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 28 giugno 2018.
  36. ^ Il cardinale vicario Angelo De Donatis prende possesso del titolo presbiterale di San Marco, su diocesidiroma.it. URL consultato l'8 ottobre 2018.
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