Martin O'Neill

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Martin O'Neill
O'Neill alla guida dell'Irlanda nel 2015
Nazionalità Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord
Altezza 178 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1985 - giocatore
2019 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1970-1971Distillery? (?)
1971-1981Nottingham Forest285 (48)
1981Norwich City11 (1)
1981-1982Manchester City13 (0)
1982-1983Norwich City55 (11)
1983-1985Notts County64 (5)
Nazionale
1970-1985Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord69 (9)
Carriera da allenatore
1987-1989Grantham Town
1989-1990Shepshed Dynamo
1990-1995Wycombe
1995-1996Norwich City
1996-2000Leicester City
2000-2005Celtic
2006-2010Aston Villa
2011-2013Sunderland
2013-2018Bandiera dell'Irlanda Irlanda
2019Nottingham Forest
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

M.B.E. Martin Hugh Michael O'Neill, noto semplicemente come Martin O'Neill (Kilrea, 1º marzo 1952), è un ex calciatore e allenatore di calcio nordirlandese, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

O'Neill iniziò la sua carriera da calciatore nel Distillery, per poi trasferirsi nel Nottingham Forest, dove ha giocato per dieci anni, dal 1971 al 1981.[1] Nella sua permanenza nel Forest ha disputato 285 partite, mettendo a segno 48 reti e vincendo un campionato inglese, due coppa di lega inglesi, un Charity Shield, due coppe dei campioni e una supercoppa europea.[1]

Nel 1981 si trasferì al Norwich City. Nella stessa stagione passò al Manchester City, per poi tornare nuovamente al Norwich.

Con la nazionale nordirlandese ha collezionato 64 presenze e 8 reti, partecipando anche al campionato del mondo 1982 in Spagna.

La sua ultima squadra è stata il Notts County, dove ha concluso la carriera nel 1985 a causa di un infortunio al ginocchio.[1]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 gennaio 1990 si trasferì al Wycombe Wanderers, la cui permanenza durò cinque anni e mezzo.[2]

Dal 1º luglio 1995 al 3 gennaio 1996 allenò il Norwich City.[2][3]

Dal 10 gennaio 1996 ha allenato il Leicester City con cui ha ottenuto una promozione in Premier League nel giugno 1996 ai playoffs (in cui ha eliminato lo Stoke City in semifinale e il Crystal Palace in finale) vinto due coppe e di lega (e perso una finale della stessa coppa) e disputato quindi la Coppa UEFA. Ha lasciato le Foxes il 1º giugno 2000 dopo 5 anni di ottimo livello.[2]

Dal 1º giugno 2000 al 1º luglio 2005 è stato il tecnico del Celtic tra l'altro, portandolo nel 2003 in finale di Coppa UEFA contro il Porto di José Mourinho. Con il club scozzese ha anche messo in difficoltà squadre di alto livello dell'epoca come la Juventus.[4]

Poi è passato all'Aston Villa il 4 agosto 2006 con cui ha conseguito degli ottimi risultati.[5] Il 10 agosto 2010 rassegna le dimissioni da allenatore del club a causa di divergenze insanabili con la proprietà (oltre ad aver fallito l'accesso all'Europa League per secondo anno di fila contro la stessa squadra, ovvero il Rapid Vienna).[6] Ha conseguito con la società di Birmingham tre sesti posti consecutivi nelle ultime stagioni, e ha giocato la finale di Coppa di Lega inglese nel 2010 persa 2-1 contro il Manchester United di Alex Ferguson, oltre che risultati di spicco anche in gare singole contro le big della Premier nei vari campionati in cui ha seduto sulla panchina dei Villains.[7][8]

Il 2 agosto 2011 viene ingaggiato dal Sunderland con un ingaggio da 2,5 milioni di euro.[9] Tra l'altro il Sunderland (così come il Celtic da lui allenato in passato) è stato il team per cui ha tifato durante la sua infanzia.[10] A fine anno salva il club facendolo arrivare 13º in classifica, ma l'anno successivo viene esonerato il 30 gennaio 2013 e rimpiazzato da Paolo Di Canio con il club 16º in classifica.[11]

Il 5 novembre 2013 anno assume la guida della Nazionale irlandese divenendo così il terzo allenatore straniero nella storia dei Greens dopo Jack Charlton e il suo predecessore Giovanni Trapattoni (oltre che il primo nordirlandese),[12] con l'ex stella irlandese Roy Keane come vice.[13] Da allenatore dell'Irlanda nelle qualificazioni consegue il terzo posto dietro alla Germania (con cui ha sorprendentemente pareggiato per 1-1 in trasferta[14] e vinto per 1-0 in casa)[15] e alla Polonia, qualificandosi così ai play-off.[16] Nello spareggio la squadra parte dalla seconda fascia,[16] andando a pescare la Bosnia-Erzegovina testa di serie.[17] Con i bosniaci i verdi pareggiano per 1-1 in l'andata a Zenica[18] per poi vincere il ritorno per 2-0 qualificandosi così a Euro 2016.[19] Con la squadra raggiunge insieme per la prima volta gli ottavi di finale durante Euro 2016 battendo l'Italia il 22 giugno per 1-0,[20] dimostrandosi una delle migliori terze del torneo (arrivando dietro alla stessa Italia e al Belgio e davanti alla Svezia), ma il sogno finisce contro la Francia padrona di casa, che si impone per 2-1 sugli irlandesi.[21]

Per le qualificazioni ai Mondiali 2018 l'Irlanda si ritrova in un gruppo ostico con Serbia, Galles e Austria (oltre alle cenerentole Georgia e Moldavia);[22] i verdi riescono ad arrivare secondi avendo totalizzato 4 punti con Galles, Austria e Moldavia, 6 con la Georgia e 1 con la Serbia (unica squadra contro cui hanno perso), con un bilancio migliore in trasferta che in casa visto che fuori casa l'Irlanda ha totalizzato 11 dei suoi 19 punti,[23] ottenendo il secondo posto all'ultimo turno vincendo per 1-0 in trasferta contro il Galles il 9 ottobre 2017.[23][24] Tuttavia nello spareggio l'Irlanda (ancora una volta in seconda fascia) pareggia per 0-0 l'andata in trasferta contro la Danimarca,[25] ma al ritorno (dopo essere passata in vantaggio per 1-0 con goal di Shane Duffy) la squadra perde clamorosamente per 1-5 a Dublino.[26] Nonostante le critiche ricevute dopo la disfatta, non si è dimesso,[27] salvo poi rimandare la decisione di un anno al 21 novembre 2018 (in quell'occasione si era dimesso anche il suo vice Roy Keane) a seguito di una disastrosa Nations League in cui l'Irlanda era arrivata dietro a Galles e Danimarca con 2 punti totalizzati (entrambi ottenuti con 0-0 contro i danesi sia in trasferta che in casa) retrocedendo in Lega C.[28][29]

Il 15 gennaio 2019 viene assunto come nuovo allenatore del Nottingham Forest in sostituzione del dimissionario Aitor Karanka,[30][31] andando ad allenare per la seconda volta (dopo il Norwich City) un club in cui ha militato da calciatore, che è stato importante per i successi del club tra gli anni '70 e '80.[31] A fine anno, nonostante il nono posto conseguito, viene esonerato dal club[32] a seguito di dissidi con alcuni giocatori.[33][34]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 29 agosto 2022; in grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
gen.-giu. 1990 Bandiera dell'Inghilterra Wycombe NL ? ? ? ? FACup ? ? ? ? - - - - - FAT ? ? ? ? 0 0 0 0 ! 10º
1990-1991 NL 42 21 11 10 FACup 4 1 2 1 - - - - - FAT 7 7 0 0 53 29 13 11 54,72
1991-1992 NL 42 30 4 8 FACup 2 0 1 1 - - - - - FAT 5 3 1 1 49 33 6 10 67,35
1992-1993 NL 42 24 11 7 FACup 3 1 1 1 - - - - - FAT 8 7 1 0 53 32 13 8 60,38
1993-1994 TD 42+3 19+3 13+0 10+0 FACup+CdL 3+4 2+3 0+0 1+1 - - - - - - - - - - 52 27 13 12 51,92
1994-1995 SD 46 21 15 10 FACup+CdL 3+2 2+0 0+0 1+2 - - - - - - - - - - 51 23 15 13 45,10
Totale Wycombe 214+3 115+3 54+0 45+0 21 9 4 8 - - - - 20 17 2 1 258 144 60 54 55,81
1995-gen. 1996 Bandiera dell'Inghilterra Norwich City FD 22 9 7 6 FACup+CdL 0+5 3 2 0 - - - - - - - - - - 27 12 9 6 44,44 Esonerato
gen.-giu. 1996 Bandiera dell'Inghilterra Leicester City FD 24+3 9+1 8+2 7+0 FACup+CdL 2+0 0 1 1 - - - - - - - - - - 29 10 11 8 34,48
1996-1997 PL 38 12 11 15 FACup+CdL 4+10 2+5 2+5 0+0 - - - - - - - - - - 52 19 18 15 36,54
1997-1998 PL 38 13 14 11 FACup+CdL 2+1 1+0 0+0 1+1 CU 2 0 0 2 - - - - - 43 14 14 15 32,56 10º
1998-1999 PL 38 12 13 13 FACup+CdL 2+8 1+6 0+1 1+1 - - - - - - - - - - 48 19 14 15 39,58 10º
1999-2000 PL 38 16 7 15 FACup+CdL 5+8 0+4 4+4 1+0 - - - - - - - - - - 51 20 15 16 39,22
Totale Leicester City 176+3 62+1 53+2 61+0 47 22 19 6 2 0 0 2 - - - - 228 85 74 69 37,28
2000-2001 Bandiera della Scozia Celtic SPL 38 31 4 3 SC+CdL 6+4 5+3 1+1 0+0 CU 6 3 2 1 - - - - - 54 42 8 4 77,78
2001-2002 SPL 38 33 4 1 SC+CdL 5+3 4+2 0+1 1+0 UCL+CU 7+2 3+1 0+0 1+1 - - - - - 52 43 5 4 82,69
2002-2003 SPL 38 31 4 3 SC+CdL 3+4 2+2 0+1 1+1 UCL+CU 2+13 1+8 0+3 1+2 - - - - - 60 44 8 8 73,33
2003-2004 SPL 38 31 5 2 SC+CdL 5+2 5+1 0+0 0+1 UCL+CU 10+6 6+2 1+2 3+2 - - - - - 61 45 8 8 73,77
2004-2005 SPL 38 30 2 6 SC+CdL 5+2 5+1 0+1 0+0 UCL 6 1 2 3 - - - - - 51 37 5 9 72,55
Totale Celtic 190 156 19 15 39 30 5 4 49 25 10 14 - - - - 278 211 34 33 75,90
2006-2007 Bandiera dell'Inghilterra Aston Villa PL 38 11 17 10 FACup+CdL 1+3 0+1 0+1 1+1 - - - - - - - - - - 42 12 18 12 28,57 11º
2007-2008 PL 38 16 12 10 FACup+CdL 1+2 0+1 0+0 1+1 - - - - - - - - - - 41 17 12 12 41,46
2008-2009 PL 38 17 11 10 FACup+CdL 4+1 2+0 1+0 1+1 Int+CU 2+10 1+4 1+3 0+3 - - - - - 55 24 16 15 43,64
2009-2010 PL 38 17 13 8 FACup+CdL 6+6 4+4 1+1 1+1 UEL 2 1 0 1 - - - - - 52 26 15 11 50,00
Totale Aston Villa 152 61 53 38 24 12 4 8 14 6 4 4 - - - - 190 79 61 50 41,58
2011-2012 Bandiera dell'Inghilterra Sunderland PL 25 9 7 9 FACup+CdL 6+0 2 3 1 - - - - - - - - - - 31 11 10 10 35,48 13º
2012-gen. 2013 PL 31 7 10 14 FACup+CdL 2+3 0+2 1+0 1+1 - - - - - - - - - - 36 9 11 16 25,00 Esonerato
Totale Sunderland 56 16 17 23 11 4 4 3 - - - - - - - - 67 20 21 26 29,85
gen.-giu. 2019 Bandiera dell'Inghilterra Nottingham Forest FLC 19 8 3 8 FACup+CdL - - - - - - - - - - - - - - 19 8 3 8 42,11
Totale carriera 835 431 208 196 147 80 38 29 65 31 14 20 20 17 2 1 1 067 559 262 246 52,39

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni Nazionali

Nottingham Forest: 1977-1978
Nottingham Forest: 1977-1978, 1978-1979
Nottingham Forest: 1978

Competizioni Internazionali

Nottingham Forest: 1978-1979, 1979-1980
Nottingham Forest: 1979

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Wycombe: 1990-1991, 1992-1993
Wycombe: 1992-1993
Leicester City: 1996-1997, 1999-2000
Celtic: 2000-2001, 2001-2002, 2003-2004
Celtic: 2000-2001, 2003-2004, 2004-2005
Celtic: 2000-2001

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1998-1999 - Ottobre
1999-2000 - Novembre
2008-2009 - Dicembre
2009-2010 - Aprile

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) In Profile: Martin O'Neill, su Sports Mole. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  2. ^ a b c (EN) In Profile: Martin O'Neill, su Sports Mole. URL consultato il 15 gennaio 2019.
  3. ^ (EN) FOOTBALL: O'Neill's sudden resignation stuns Norwich, in The Independent. URL consultato il 23 novembre 2018.
  4. ^ (EN) Barry Glendenning, Juventus 3 - 2 Celtic, su the Guardian, 18 settembre 2001. URL consultato il 23 novembre 2018.
  5. ^ Conor Stroud, Here's what happened to Martin O'Neill's Aston Villa signings, in birminghammail, 14 dicembre 2017. URL consultato il 23 novembre 2018.
  6. ^ (DE) UEFA.com, O'Neill lascia l'Aston Villa, su UEFA.com. URL consultato il 23 novembre 2018.
  7. ^ (EN) Man Utd 0-1 Aston Villa, 12 dicembre 2009. URL consultato il 23 novembre 2018.
  8. ^ (EN) Kevin McCarra, Premier League: Aston Villa 2-0 Chelsea, su the Guardian, 3 settembre 2007. URL consultato il 23 novembre 2018.
  9. ^ ANCELOTTI GUADAGNA PIÙ DI MOURINHO sportmediaset.it, 27 novembre 2012
  10. ^ (EN) Louise Taylor, Martin O'Neill ready to fulfil his destiny at boyhood club Sunderland, su the Guardian, 10 dicembre 2011. URL consultato il 23 novembre 2018.
  11. ^ Inghilterra, Di Canio allenerà il Sunderland. E il dirigente laburista del club si dimette - Repubblica.it, in La Repubblica. URL consultato il 23 novembre 2018.
  12. ^ (EN) Paul Fennessy, Martin O'Neill and the fate of 9 other former Ireland managers, su the42.ie. URL consultato il 2 maggio 2019.
  13. ^ (EN) Martin O'Neill and Roy Keane: Republic of Ireland appoint duo, 5 novembre 2013. URL consultato il 2 maggio 2019.
  14. ^ Euro 2016: Germania pari in casa, è ancora sbornia post-Mondiale - Calcio, in ANSA.it, 14 ottobre 2014. URL consultato il 23 novembre 2018.
  15. ^ LIVE Irlanda - Germania - Qualificazioni Euro 2016 - 8 ottobre 2015, su Eurosport, 8 ottobre 2015. URL consultato il 23 novembre 2018.
  16. ^ a b (EN) Euro 2016: Qualified teams, play-off seedings, format, draw, su Eurosport, 14 ottobre 2015. URL consultato il 23 novembre 2018.
  17. ^ Euro 2016, playoff: sorteggio con brivido, c'è Svezia-Danimarca, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 23 novembre 2018.
  18. ^ (EN) Euro 2016 play-off first leg: Bosnia Herzegovina 1-1 Rep of Ireland, in BBC Sport, 13 novembre 2015. URL consultato il 23 novembre 2018.
  19. ^ Euro 2016, spareggi: Irlanda-Bosnia 2-0: doppietta di Walters, festa a Dublino, su corrieredellosport.it. URL consultato il 23 novembre 2018.
  20. ^ Euro 2016, Italia-Irlanda 0-1: decide Brady, anche i verdi agli ottavi, in gazzetta.it. URL consultato il 23 novembre 2018.
  21. ^ Euro 2016, la Francia supera in rimonta l'Irlanda e vola ai quarti, su Fox Sports, 26 giugno 2016. URL consultato il 23 novembre 2018.
  22. ^ (EN) It seems that Wales, Serbia and Austria were even happier with Ireland's World Cup group, in sportsjoe.ie. URL consultato il 23 novembre 2018.
  23. ^ a b Qualificazioni Mondiali (Europa) - Panoramica giornata 16/17. URL consultato il 23 novembre 2018.
  24. ^ (EN) Jeremy Wilson e J. J. Bull, Wales 0 Ireland 1: James McClean breaks Welsh hearts as Republic reach play-offs, in The Telegraph, 9 ottobre 2017. URL consultato il 23 novembre 2018.
  25. ^ Eriksen non basta, Danimarca-Irlanda finisce 0-0, su sport.sky.it. URL consultato il 23 novembre 2018.
  26. ^ Irlanda-Danimarca 1-5, Eriksen show con una tripletta: danesi al Mondiale, in gazzetta.it. URL consultato il 23 novembre 2018.
  27. ^ (EN) Republic of Ireland midfielder James McClean hits back at media criticism of Martin O'Neill, su sportsjoe.ie. URL consultato il 23 novembre 2018.
  28. ^ Irlanda, Martin O'Neill rassegna le dimissioni dal ruolo di ct, su calciomercato.it. URL consultato il 23 novembre 2018.
  29. ^ Nazionali: O’Neill lascia l’Irlanda, le favole di Euro 2016 non ci sono più, in gazzetta.it. URL consultato il 23 novembre 2018.
  30. ^ (EN) Martin O’Neill appointed as new manager of Nottingham Forest, su nottinghamforest.co.uk. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  31. ^ a b Nottingham Forest, l'ex bandiera O'Neill è il nuovo allenatore, su ITA Sport Press, 15 gennaio 2019. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  32. ^ (EN) Club statement, su nottinghamforest.co.uk. URL consultato il 28 giugno 2019.
  33. ^ (EN) John Percy, Martin O'Neill sacked by Nottingham Forest after player revolt and replaced by Sabri Lamouchi, in The Telegraph, 28 giugno 2019. URL consultato il 28 giugno 2019.
  34. ^ (EN) Daniel Taylor, Nottingham Forest sack Martin O’Neill after five months and appoint Lamouchi, in The Guardian, 28 giugno 2019. URL consultato il 28 giugno 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN46258275 · ISNI (EN0000 0000 4127 210X · LCCN (ENnb99056987 · WorldCat Identities (ENlccn-nb99056987