Chaos and Creation in the Backyard

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Chaos and Creation in the Backyard
album in studio
ArtistaPaul McCartney
Pubblicazione13 settembre 2005[1]
Durata46:48
Dischi1
Tracce13
GenerePop[1]
Rock[1]
EtichettaParlophone/EMI[2]
ProduttoreNigel Godrich
Registrazionenovembre 2003 - aprile 2005
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[3]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Francia Francia[4]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Russia Russia[6]
(vendite: 10 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Paul McCartney - cronologia
Album precedente
(2005)
Album successivo
(2006)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]

Chaos and Creation in the Backyard è il diciottesimo album in studio di Paul McCartney, pubblicato nel 2005.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album, prodotto da Nigel Godrich, già apprezzato per le sue collaborazioni con i Radiohead, rappresenta per l'ex bassista dei Beatles un ritorno a sonorità di rock-pop acustico già sperimentate nei primi anni settanta con gli album McCartney e Ram e nel 1997 con Flaming Pie.

Registrato tra il novembre 2003 e l'aprile 2005, il disco vede la partecipazione del flautista venezuelano Pedro Eustache, che suonò il duduk in Jenny Wren, che ha ricordato di avere inciso questo contributo in una sola take.[8]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Paul McCartney.

  1. Fine Line – 3:05
  2. How Kind of You – 4:47
  3. Jenny Wren – 3:46
  4. At the Mercy – 2:37
  5. Friends to Go – 2:43
  6. English Tea – 2:12
  7. Too Much Rain – 3:24
  8. A Certain Softness – 2:41
  9. Riding to Vanity Fair – 5:06
  10. Follow Me – 2:31
  11. Promise to You Girl – 3:10
  12. This Never Happened Before – 3:24
  13. Anyway – 7:22 – contiene la traccia la fantasma I've Got Only Two Hands

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Possibili riferimenti alla leggenda PID[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i sostenitori della leggenda PID, il titolo dell'album è l'anagramma di He Died in a Car Crash on a Batty Conk (Morì in un incidente in macchina con un violento colpo alla testa), scelto volutamente dall'artista.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Paese Posizione massima
Italia[9] 3
Francia[9] 3
Svezia[9] 3
Germania[9] 4
Danimarca[9] 5
Stati Uniti[10] 6
Norvegia[9] 8
Svizzera[9] 9
Regno Unito[11] 10
Austria[9] 13
Giappone[12] 19
Finlandia[9] 20
Australia[9] 33

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Stephen Thomas Erlewine, Chaos and Creation in the Backyard, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 16 agosto 2013.
  2. ^ a b (EN) Chaos And Creation In The Backyard [collegamento interrotto], su paulmccartney.com. URL consultato il 30 marzo 2012.
  3. ^ (EN) Chaos and Creation in the Backyard – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 luglio 2016.
  4. ^ (FR) Paul McCartney - Chaos and Creation in the Backyard – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 7 luglio 2016.
  5. ^ (EN) Chaos and Creation in the Backyard, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 luglio 2016.
  6. ^ (RU) «ЗОЛОТО» И «ПЛАТИНА» / International 2005, su 2m-online.ru, 2M. URL consultato il 29 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2009).
  7. ^ (EN) Paul Mc Cartney - Chaos and Creation in the Backyard – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 7 luglio 2016.
  8. ^ Luca Perasi, Paul McCartney: Recording Sessions (1969-2011), 2012, p.440. ISBN 9788891014399.
  9. ^ a b c d e f g h i j italiancharts.com Paul McCartney - Chaos And Creation In The Backyard
  10. ^ Paul McCartney - Chart trajectories on the US Billboard 200, su homepage1.nifty.com, ottobre 2006. URL consultato il 7 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2011).
  11. ^ Paul McCartney UK Albums Chart Archives Archiviato il 9 dicembre 2008 in Internet Archive.
  12. ^ Paul McCartney Japanese Oricon Album Charts Archives Archiviato il 9 dicembre 2008 in Internet Archive.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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