Wings at the Speed of Sound

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Wings at the Speed of Sound
album in studio
ArtistaWings
Pubblicazione25 marzo 1976
Durata46:00
Dischi1
Tracce11
GenerePop
Rock
EtichettaApple Records
ProduttorePaul McCartney
Registrazionegennaio-febbraio 1975
FormatiLP da 12", MC e Stereo8
Altri formatiCD
Noten. 1 Bandiera degli Stati Uniti
n. 2 Bandiera del Regno Unito
n. 8 Bandiera dell'Italia[1]
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[4]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[5]
(vendite: 1 000 000+)
Wings - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1976)

Wings at the Speed of Sound è il quinto album dei Wings, pubblicato nel 1976. Venne registrato durante il vasto tour mondiale a supporto del precedente album del gruppo.

Origine e storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una serie di concerti in Australia nel novembre 1975, i Wings si presero una pausa dalle fatiche del tour per passare le vacanze natalizie con le rispettive famiglie, e nel gennaio 1976 si ritrovarono agli Abbey Road Studios di Londra per iniziare a registrare Wings at the Speed of Sound. Si trattava della prima volta che McCartney incideva un album in Inghilterra sin dai tempi di Red Rose Speedway. Verso la fine di febbraio, l'album poteva dirsi completato, e i Wings si rituffarono nel giro di concerti.

All'epoca della registrazione di Wings at the Speed of Sound, McCartney riceveva critiche da più parti che gli rimproveravano di aver creato i Wings soltanto per promuovere se stesso. Così, egli incoraggiò ogni membro del gruppo a contribuire alla composizione del disco, fornendo anche dei brani da essi stessi composti, in modo da dimostrare che la band non era solo un gruppo di facciata. Per questo motivo sul disco sono presenti ben due brani cantati da Danny Laine (The Note You Never Wrote e Time to Hide, quest'ultimo di sua composizione), una canzone del chitarrista Jimmy McCulloch (Wino Junko) e ogni componente del gruppo ha in generale il suo momento da solista.

Wings at the Speed of Sound fu pubblicato a fine marzo atteso da grandi aspettative. Anche se le recensioni non furono positive come quelle di Band on the Run e Venus and Mars, il pubblicò dimostrò di gradire il nuovo disco, spedendo l'album alla seconda posizione in classifica in Australia, in Nuova Zelanda ed in Gran Bretagna, dove divenne il quarto disco più venduto del 1976. Inoltre l'LP divenne il maggior successo di McCartney nelle classifiche statunitensi, dove passò sette settimane in testa alla classifica degli album più venduti ed in Canada per otto settimane. In altri paesi ha raggiunto la terza posizione in Olanda, la quarta in Giappone, la settima in Svezia e l'ottava in Italia.

Gran parte del successo riscosso da Wings at the Speed of Sound può essere attribuito all'uscita del singolo Silly Love Songs (una risposta a quei critici che accusavano McCartney di scrivere troppe canzoni d'amore sdolcinate), pubblicato nell'aprile seguente. La canzone divenne uno dei singoli più venduti del 1976. A ciò si aggiunse anche il brano Let 'Em In, che scalò la classifica dei singoli anch'esso.

Nel 1993 è stato rimasterizzato e ristampato in formato compact disc come parte della serie "The Paul McCartney Collection", con l'aggiunta dei brani Walking in the Park with Eloise, Bridge on the River Suite, e Sally G (tutti registrati a Nashville nel 1974) come tracce bonus. L’album, dopo la versione del 2010, è stato nuovamente rimasterizzato nel 2014 in versione CD con qualità audio ulteriormente migliorata.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[6]
Classic Rock7/10
The Essential Rock Discography4/10[7]
MusicHound Rock[8]
PopMatters[9]
Q[10]
Record Collector[11]
The Rolling Stone Album Guide[12]
The Village VoiceB–[13]
Ondarock[14]

L'album venne accolto da recensioni abbastanza tiepide. Uno dei critici della rivista Rolling Stone, arrivò a definire il disco una specie di concept album, descrivendolo come "una giornata con i coniugi McCartney". Il brano introduttivo, Let 'Em In, venne percepito come un invito per gli ascoltatori a partecipare alla vita dei McCartney in un giorno di fantasia, con la spiegazione della loro filosofia di vita (Silly Love Songs), una pausa per la cena (Cook of the House), e la possibilità di conoscere anche gli amici della coppia (Denny Laine in The Note You Never Wrote, Jimmy McCulloch in Wino Junko, ecc.). Taluni critici arrivarono ad indicare in dischi proprio come Wings at the Speed of Sound le ragioni della necessaria nascita del punk a rivitalizzare una scena rock divenuta ormai stagnante.

Il disco viene complessivamente considerato un disco di pop molto leggero, con cadute di tono quando non è McCartney a fare la parte del leone, come nelle deboli interpretazioni vocali offerte dal batterista Joe English nel brano Must Do Something About It, e da Linda McCartney in Cook of the House, brano dal testo conservatore (la donna che si realizza in cucina).[15] Altri invece hanno messo in rilievo come il disco contenesse comunque "quel quartetto di brani memorabili, immancabili nelle produzioni di Paul"[16].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i brani sono opera di Paul McCartney, eccetto dove indicato.

Lato A[modifica | modifica wikitesto]

  1. Let 'Em In – 5:10
  2. The Note You Never Wrote – 4:19
  3. She's My Baby – 3:06
  4. Beware My Love – 6:27
  5. Wino Junko – 5:19 (Jimmy McCulloch, Colin Allen)

Lato B[modifica | modifica wikitesto]

  1. Silly Love Songs – 5:53
  2. Cook of The House – 2:37
  3. Time To Hide – 4:32 (Denny Laine)
  4. Must Do Something About It – 3:42
  5. San Ferry Anne – 2:06
  6. Warm and Beautiful – 3:12

Tracce Bonus - Edizione rimasterizzata del 1993[modifica | modifica wikitesto]

  1. Walking in the Park with Eloise (Singolo accreditato ai "The Country Hams", 18/9/1974) - 3:10
  2. Bridge On The River Suite (Lato B di Walking In The Park With Eloise) - 3:10
  3. Sally G (Lato B del singolo Junior's Farm, 25/9/1974) - 3:40

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

  • Paul McCartney - voce, basso, tastiere, contrabbasso, chitarra acustica e elettrica
  • Linda McCartney - tastiere, cori
  • Denny Laine - voce, chitarra acustica e elettrica, basso acustico e elettrico, cori
  • Jimmy McCulloch - voce, chitarra elettrica e acustica, cori
  • Joe English - batteria, percussioni, cori

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Howie Casey - sassofono
  • Steve Howard - tromba, flicorno
  • Thaddeus Richard - saxofono, clarinetto, flauto
  • Tony Dorsey - trombone
  • George Tidwell – tromba

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ hitparadeitalia.it
  2. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 7 luglio 2016. Selezionare "WINGS" e premere "OK".
  3. ^ (EN) Wings at the Speed of Sound, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 luglio 2016.
  4. ^ (EN) Wings at the Speed of Sound – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 luglio 2016.
  5. ^ (EN) Paul Mc Cartney & Wings - Wings at the Speed of Sound – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 7 luglio 2016.
  6. ^ (EN) Wings at the Speed of Sound, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 giugno 2011.
  7. ^ Strong, Martin C., The Essential Rock Discography, Edinburgh, UK, Canongate, 2006, p. 696, ISBN 978-184195-827-9.
  8. ^ Graff, Gary; Durchholz, Daniel (eds) (1999). MusicHound Rock: The Essential Album Guide. Farmington Hills, MI: Visible Ink Press. p. 731. ISBN 1-57859-061-2.
  9. ^ John Bergstrom, Paul McCartney and Wings: Wings at the Speed of Sound, in PopMatters, 1º dicembre 2014. URL consultato il 13 dicembre 2014.
  10. ^ Jimmy Nicol, Re-releases: Paul McCartney The Paul McCartney Collection, in Q, ottobre 1993, p. 119.
  11. ^ Staunton, Terry, Wings Venus and Mars / Wings at the Speed of Sound, in Record Collector, ottobre 2014, p. 99.
  12. ^ Paul McCartney: Album Guide, in rollingstone.com. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2014).
  13. ^ Robert Christgau, Christgau's Consumer Guide, in The Village Voice, New York, 14 giugno 1976. URL consultato il 27 maggio 2013.
  14. ^ Paul McCartney. Man on the run, in www.ondarock.it. URL consultato il 5 dicembre 2020.
  15. ^ Russino, Guffanti, Oliva. Paul McCartney 1970-2003: Dischi e misteri dopo i Beatles, Editori Riuniti, 2003, pag. 63, ISBN 88-359-5445-2
  16. ^ Luca Perasi, "Paul McCartney: Recording Sessions (1969-2013)", L.I.L.Y. Publishing, 2013, pag.147, ISBN 978-88-909122-1-4

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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