Asterix e la corsa d'Italia

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Voce principale: Asterix.
Asterix e la corsa d'Italia
fumetto
Titolo orig.Astérix et la Transitalique
Lingua orig.francese
PaeseFrancia
TestiJean-Yves Ferri
DisegniDidier Conrad
Albiunico
Editore it.Panini Comics
1ª edizione it.26 ottobre 2017
Albi it.unico
Generecommedia
Preceduto daAsterix e il papiro di Cesare
Seguito daAsterix e la figlia di Vercingetorige

Asterix e la corsa d'Italia (in francese Astérix et la Transitalique) è il 37° albo della serie Asterix, pubblicato in tutto il mondo il 19 ottobre 2017. È il terzo scritto da Jean-Yves Ferri e disegnato da Didier Conrad.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In una infuocata seduta al Senato, il potente e corrotto Lactus Bifidus viene accusato di finanziare le sue orge con i fondi pubblici destinati alla manutenzione delle strade romane, un tempo vanto dell’Impero ma adesso piene di buche. Il senatore risponde improvvisando l’annuncio di una grande corsa attraverso la penisola, aperta a tutti i popoli del mondo conosciuto, «per dimostrare in modo schiacciante l’eccellenza delle nostre strade!». Giulio Cesare approva l’idea a una condizione: il vincitore dovrà essere a tutti i costi romano, altrimenti Lactus Bifidus verrà spedito ad appiattire le strade nella lontana Cirenaica. Quei piani vengono fatti saltare dall'intervento di Asterix e Obelix, che decidono di iscriversi alla Corsa d’Italia; mentre, infatti, i due portano Matusalemix da un dentista in un mercato di Darioritum, incontrano una sibilla che predice che Obelix sarà campione delle bighe, al che Obelix acquista subito a credito una biga sportiva, si ritira dal suo lavoro di vendita di menhir e si iscrive alla Corsa d’Italia insieme ad Asterix. Alla corsa partecipano concorrenti di tutto il mondo antico, dalla Persia alla Grecia, dalla Lusitania alla Nubia, dalla Sarmatia alla Britannia, e persino i pirati. Inoltre, i protagonisti avranno modo di fare la conoscenza dei popoli dell'Italia antica e delle loro cucine tradizionali.[1]

La corsa ha come partenza Monza e si conclude a Napoli. Lungo il percorso l'auriga del carro rappresentante Roma più volte, nell'incitare i cavalli, invoca il proprio nome "Coronavirus, Coronavirus". Alla fine, solo cinque equipaggi riescono a tagliare il traguardo e i due Galli vincono per un soffio contro Giulio Cesare, tradito da una buca della strada a pochi metri dall'arrivo, sostituitosi in segreto all'auriga, in un ultimo tentativo di salvare l'onore di Roma ed il cui carro si blocca proprio in vista al traguardo causa proprio una buca. Stanco di voler gareggiare e soddisfatto della vittoria, Obelix dona il trofeo ad Asterix, che però lo cede ai Kushiti, arrivati secondi, che lo cedono ai Sarmati, terzi classificati, che lo donano ai Greci, quarti, e infine ai Lusitani, perennemente in ritardo, che ne richiedono l'equivalente in sesterzi. Obelix dichiara dunque di voler tornare a casa per riprendere a fabbricare menhir.

Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Asterix: l'eroe gallico del villaggio, sempre accompagnato dal suo amico Obelix e dal cane Idefix. Asterix è basso, mingherlino ma molto forte grazie alla bevanda magica del druido Panoramix. Ha i capelli biondi. Sull'elmo ha delle alette che si muovono a seconda del suo umore.
  • Obelix: portatore di menhir, è il migliore amico di Asterix e lo accompagna sempre nelle sue avventure. Grosso e robusto, ama fare a botte con i Romani e mangiare cinghiali arrosto; da piccolo è caduto dentro la bevanda magica del druido e da allora è diventato invincibile. In questa storia si prende una cotta per una bella ragazza che, come al solito, non lo ricambia.
  • Idefix: cane di Obelix, è ecologista e non sopporta che un albero venga abbattuto.
  • Giulio Cesare: il famoso condottiero romano che conquistò la Gallia e che scrisse il De bello Gallico.

Competitori[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Membri Motivo Posizione Info aggiuntive
Galli Asterix
Obelix
Gallo Prima Cavalli rubati dai Romani in cambio di quattro menhir.
Kushiti Tutakosh
Tutanpeth
Geroglifico di ghepardo Seconda Il carro è guidato da delle zebre. Tutanpeth si innamora di Idefix.
Sarmati Tekaloadov
Wotaloadov
Orso Terza
Greci Yudabos
Attalos
Vello d'oro Quarta
Lusitani Micafes Pesceless Pesce Quinta Sempre in ritardo a causa delle riparazioni del carro. Nonostante la loro ultima posizione, ottengono loro il trofeo.
Bretoni Madmax

Ecotax

Leoni Ritirati Carro sabotato dopo la tappa a Parma.
Romani Coronavirus
Bacillus
Giulio Cesare
Aquila Ritirati Il favorito Coronavirus (vero nome Testus Terone) si ritira dopo aver scoperto che il suo copilota imbrogliava ed è sostituito da Giulio Cesare, che viene bloccato sul filo del traguardo proprio da una buca.
Pirati Barba Rossa
Babà
Jolly Roger Ritirati Il loro carro affonda in una palude a Venexia.
Cimbri Zerogluten
Betakaroten
Cranio e corna di alce Ritirati Schiavi di Bifidus, sabotano molti altri carri in modo da assicurare la vittoria ai Romani. Eliminati quando Obelix distrugge il loro carro.
Normanni Risopilaf
Idroscaf
Scudi Ritirati Ritirati a causa del malessere dovuto al buon tempo e alla civiltà.
Persiani Ignoti Toro Ritirati Eliminati per sabotaggio.

Riferimenti storici[modifica | modifica wikitesto]

Compaiono riferimenti e parodie di personaggi e opere d'arte:

In altre lingue[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano Montefiori, L’avventura italiana di Asterix | Sulla biga tra le buche di Roma, 24 ottobre 1017. URL consultato il 30 maggio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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