Adolfo Nicolás

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Adolfo Nicolás Pachón

Adolfo Nicolás Pachón (Villamuriel de Cerrato, 29 aprile 1936Tokyo, 20 maggio 2020) è stato un gesuita spagnolo, Preposito generale della Compagnia di Gesù dal 19 gennaio 2008 al 3 ottobre 2016.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La sua vita religiosa ha avuto inizio nel 1953, come novizio ad Aranjuez. I suoi studi sono proseguiti a Madrid e infine in Asia, specialmente a Tokyo, dove venne ordinato sacerdote all'età di 31 anni il 17 marzo 1967.

Nel 1968 torna a Roma, dove si ferma tre anni per studiare teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1971 torna a Tokyo dove viene nominato professore di teologia sistematica presso la Sophia University. Nel 1978 si trasferisce nelle Filippine dove diventa Direttore dell'Istituto pastorale di Manila, carica che ricopre fino al 1984.[1]

Tra il 1993 e il 1999 è Superiore provinciale dei Gesuiti per il Giappone, mentre dal 2004 è presidente della Conferenza dei Provinciali dell'Asia Orientale e Oceania.[1][2] In qualità di Moderatore, Padre Nicolás ha svolto funzioni per il suo Ordine in svariate nazioni, tra cui l'Australia, Cina, Giappone, Corea, Micronesia, Myanmar e Timor Est.

Oltre alla sua lingua madre (spagnolo), P. Nicolás parla il catalano, inglese, italiano, francese e il giapponese.[3]

Preposito generale della Compagnia di Gesù[modifica | modifica wikitesto]

Al secondo turno di votazioni della 35ª Congregazione Generale (GC XXXV) della Compagnia di Gesù, Nicolás è stato eletto trentesimo Superiore Generale[4] il 19 gennaio 2008, succedendo all'olandese P. Peter Hans Kolvenbach. Come da prassi, tale elezione è stata subito comunicata a papa Benedetto XVI, che ha confermato la carica. Molti hanno sottolineato le somiglianze tra Padre Nicolás e il precedente Preposito P. Pedro Arrupe, anch'egli missionario in Giappone; Nicolás ha descritto Arrupe, che aveva avuto come Padre Provinciale, quale "grande missionario, eroe nazionale, uomo di fuoco".[5] Padre Nicolás è stato eletto alla guida di una congregazione composta da 18 500 gesuiti.[6]

Ristrutturazione della Curia Generalizia[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2011, P. Nicolás ha inviato un comunicato globale per la revisione della Curia Generalizia e relativa ristrutturazione delle Segreterie, ivi compresa la creazione di nuove posizioni e di una commissione.[7]

Credenze e valori[modifica | modifica wikitesto]

Opera missionaria[modifica | modifica wikitesto]

P. Nicolás ha affermato: "L'Asia ha ancora molto da offrire alla Chiesa, a tutta la Chiesa, ma noi non l'abbiamo ancora fatto. Forse non siamo stati abbastanza coraggiosi, oppure non abbiamo corso i rischi che dovevamo correre".[8] In un articolo su Padre Adolfo Nicolás, il giornalista Michael McVeigh ha scritto che P. Nicolás ha avuto modo di esprimere la sua deprecazione per quei missionari che danno più importanza all'insegnamento e imposizione dell'ortodossia, piuttosto che aprirsi ad un'esperienza culturale con le popolazioni locali, e ha asserito, "Coloro che si inseriscono nelle vite della gente, iniziano ad esaminare la propria situazione molto seriamente, poiché vengono a contatto con l'umanità genuina della gente semplice e si rendono conto che tale umanità genuina trova una profondità di umiltà, onestà, e bontà, che non proviene dalle nostre risorse."[8]

Nell'omelia della messa celebrata dopo la sua elezione a Superiore Generale, Nicolás ha sottolineato il servizio, basato sulla lettura delle Scritture di quel giorno, sulle parole di Sant'Ignazio di Loyola, e sull'insegnamento di papa Benedetto XVI che Dio è amore. Ha affermato: "Più diventiamo servitori, più piacere ha Dio". Soffermandosi ulteriormente sui passi biblici e dopo aver citato un aneddoto sull'esperienza coi poveri dell'Asia, P. Nicolás ha collegato la povertà con l'avere Dio come unica fonte di sostentamento, sottolineando che la forza del gesuita non è esteriore (nel potere, nei mass media, ecc.) né interiore (nella ricerca). "I poveri hanno solo Dio nel quale trovar forza. Per noi, dunque, solo Dio è la nostra forza."

Nicolás ha inoltre sviluppato le seguenti idee: il messaggio dei gesuiti è un "messaggio di salvezza" e la possibilità di discernere il tipo di salvezza che le persone si aspettano oggi. "Ci sono molti che sperano in una salvezza," dice Padre Adolfo Nicolás, "molti che dobbiamo ancora capire. Aprirci a questa realtà è la nostra sfida, la chiamata del momento attuale".[9]

Obbedienza a Roma[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver ricevuto un messaggio da papa Benedetto XVI che richiedeva alla Compagnia di Gesù di confermare la propria fedeltà al magisterium e alla Santa Sede, la Congregazione presieduta da P. Nicolás ha risposto: "La Compagnia di Gesù è nata dentro la Chiesa, viviamo nella Chiesa, siamo stati approvati dalla Chiesa e serviamo la Chiesa. Questa è la nostra vocazione... [Unità col papa] è il simbolo della nostra unione con Cristo. È inoltre la garanzia che la nostra missione non sia una 'piccola missione', un progetto solo dei gesuiti, ma la missione della Chiesa stessa."[10]

Teologia della liberazione[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista del novembre 2008 sul giornale El Periodico, Nicolás ha descritto la teologia della liberazione come una "risposta coraggiosa e creativa ad una situazione insostenibile di ingiustizie nell'America Latina."[11] Questa affermazione ha suscitato controversie, poiché alcune forme di teologia della liberazione sono state denunciate da papa Giovanni Paolo II[12] e da papa Benedetto XVI, quando quest'ultimo era ancora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.[13] Comunque, il Preposito Generale ha anche aggiunto: "Come per qualsiasi teologia, anche la teologia della liberazione deve maturare negli anni. È un peccato che non le sia stato dato un voto di fiducia e che presto le sue ali le vengano tagliate prima che abbia imparato a volare. Ha bisogno di più tempo".[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) "Fr. Adolfo Nicolas elected Superior General of the Jesuits", su jesuits.ph.
  2. ^ JCEAO – About JCEAO, su jceao.net. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2006).
  3. ^ Biografía, su jesuitas.es (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2008)., JESUITAS (Compañía de Jesús España). (ES)
  4. ^ (EN) "Superior General S.J.", su members.foothills.net (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2009).
  5. ^ "Whispers in the Loggia". The "Second Arrupe" on the First, su whispersintheloggia.blogspot.com. del 20 gennaio 2008. (EN)
  6. ^ (EN) catholicnewsagency.com, "Spaniard Adolfo Nicolás elected new Superior General of the Jesuits", su catholicnewsagency.com (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2009).
  7. ^ (EN) Jesuit Superior General Announces Revision of Order's General Curia, su voxbikol.com, VOX Bikol, 22 marzo 2011. URL consultato il 20 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2011).
  8. ^ a b Michael McVeigh, Father Adolfo Nicolás, Province Express, 27 febbraio 2007. URL consultato il 21 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2008).
  9. ^ (EN) "Fr. General's Homily, Gesu Church" (PDF), su creighton.edu. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2008).
  10. ^ (EN) "Jesuits end meeting by approving decrees, confirming fidelity to pope", su catholicnews.com, 7 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010).
  11. ^ a b (EN) James Martin, Jesuit General: Liberation Theology "Courageous", in America: The National Catholic Weekly, 21 gennaio 2008.
  12. ^ John Paul vs. Liberation Theology, in TIME Magazine, 12 febbraio 1979. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  13. ^ Joseph Ratzinger, Istruzione su alcuni aspetti della «Teologia della Liberazione», in Santa Sede, 6 agosto 1984.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Preposito generale della Compagnia di Gesù Successore
Peter Hans Kolvenbach 19 gennaio 2008 - 3 ottobre 2016 Arturo Sosa Abascal
Predecessore Vice Gran Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana Successore
Peter Hans Kolvenbach, S.J. 19 gennaio 2008 - 3 ottobre 2016 Arturo Sosa Abascal, S.J.
Predecessore Vice Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Orientale Successore
Peter Hans Kolvenbach, S.J. 19 gennaio 2008 - 3 ottobre 2016 Arturo Sosa Abascal, S.J.
Controllo di autoritàVIAF (EN111259158 · ISNI (EN0000 0000 8177 6724 · SBN LO1V382701 · LCCN (ENn80066859 · GND (DE133854353 · BNE (ESXX1048107 (data) · BNF (FRcb16180757q (data) · NDL (ENJA00451304 · WorldCat Identities (ENlccn-n80066859