Spirito DiVino

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Spirito DiVino
album in studio
ArtistaZucchero Fornaciari
Pubblicazione27 maggio 1995
Durata43:28
Dischi1
Tracce10
GenerePop soul
Blues
EtichettaPolydor
ProduttoreCorrado Rustici
RegistrazioneThe Boiler Room
(New Orleans, USA),
A&M Studios
(Los Angeles, USA),
Umbi Studios
(Modena, Italia)
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[1]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Europa Europa[2]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Francia Francia[3]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[4]
(vendite: 50 000+)
Dischi di diamanteBandiera dell'Italia Italia (2)[5]
(vendite: 1 300 000+)
Zucchero Fornaciari - cronologia
Album precedente
(1994)
Singoli
  1. Voodoo Voodoo
    Pubblicato: Maggio 1995
  2. Per colpa di chi?
    Pubblicato: Giugno 1995
  3. Papà perché
    Pubblicato: Giugno 1995
  4. Il volo
    Pubblicato: 1995
  5. Pane e sale
    Pubblicato: ottobre 1995
  6. Così celeste
    Pubblicato: 1996
  7. Senza rimorso
    Pubblicato: 1996

Spirito DiVino è il settimo album di inediti del cantautore italiano Zucchero Fornaciari, pubblicato in tutta Europa il 27 maggio 1995.[6] A seguito di tale album è partito lo Spirito DiVino Tour Mondiale, sesta tournée di Zucchero, prima mondiale.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

L'album segna il ritorno del bluesman emiliano, avvenuto dopo tre anni dalla pubblicazione di Miserere. Si tratta di uno dei maggiori successi della carriera di Zucchero, in termini di qualità e di vendite[7].

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Inciso, fra gli altri, nel celebre The Boiler Room di New Orleans, che verrà distrutto dieci anni dopo dall'uragano Katrina, e presentato ad Almenno San Salvatore in un ex-convento, ora cantina, in Val Brembana,[8] l'album è generalmente definito dalla critica come uno dei lavori migliori di Zucchero, insieme ai precedenti Blue's (1987) e Oro, incenso e birra (1989). Il genere blues ricercato dal cantante emiliano nel corso della carriera trova in questo disco una buona sintesi con le sonorità proprie della musica leggera italiana e di quella d'autore. L'album è stato prodotto da Corrado Rustici e supervisionato dai due nuovi manager del bluesman emiliano: Henry Padovani e Miles Copeland. Alla realizzazione del disco hanno partecipato musicisti del calibro di Jeff Beck, Stewart Copeland e Clarence Clemons.

Canzoni[modifica | modifica wikitesto]

Le prime tre tracce, un "corpus" unico imperniato su nervature blues rock come sarà per Shake e Black Cat, sono quasi unite l'una all'altra. Voodoo Voodoo, primo singolo estratto, si apre con un riff di piano composto insieme a Luciano Luisi e presenta un testo divertente e dissacrante che contiene una citazione da Maledetto gatto di Lucio Battisti, introduzione della successiva Datemi una pompa. A seguire si trova O.L.S.M.M. che, caratterizzato da un ossessivo riff di chitarra, richiama, nelle tematiche, Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'Azione Cattolica.
La seconda parte del disco si apre con la ballata Pane e sale, frutto del secondo incontro tra Zucchero e Francesco De Gregori, che introduce immagini bucoliche care al cantante reggiano. In Per colpa di chi?, ancora oggi uno dei brani più famosi di Zucchero a livello nazionale e per il quale venne realizzato il videoclip alla House of Blues, il ritmo torna a salire. Nelle due ballate Il volo e Senza rimorso Zucchero affronta il fantasma della ex-moglie con due atteggiamenti diversi: nella prima cercando di "volare via" ma cadendo, nella seconda con toni più malinconici e profondi. Dopo la dedica al padre da poco scomparso in Papà perché si trova la celebre Così celeste, canzone di speranza dal sapore quasi natalizio, che evoca ancora una volta i topos del sole e degli astri per concentrarsi sul tema della fede. Nel testo, "sta colorando l'anima mia" è una citazione letterale da Innocenti evasioni di Battisti, secondo omaggio al musicista reatino presente nell'album. La collaborazione con Jovanotti in Alleluja chiude il disco.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

L'autore del testo e delle musiche è Zucchero, tranne dove diversamente specificato.

Versione italiana[modifica | modifica wikitesto]

  1. Voodoo Voodoo – 4:07 (musica: Zucchero, L. Luisi)
  2. Datemi una pompa – 4:05
  3. O.L.S.M.M. – 3:28
  4. Pane e sale – 5:12 (testo: Francesco De Gregori)
  5. X colpa di chi? – 3:59
  6. Il volo – 5:30
  7. Senza rimorso – 4:35 (testo: Zucchero, Alberto Salerno)
  8. Papà perché – 4:00 (testo: Zucchero, Alberto Salerno)
  9. Così celeste – 4:50
  10. Alleluja – 4:44 (testo: Jovanotti)

Versione italiana natalizia[modifica | modifica wikitesto]

CD1

Il CD1 è la versione italiana originale dell'album.

CD2
  1. Un piccolo aiuto (live in Milano)

Versione inglese (Spirito DiVino - Stray Cat in a Mad Dog City)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Voodoo Voodoo – 4:11 (testo: Zucchero, P. MacDonald – musica: Zucchero, L. Luisi)
  2. No More Regrets – 3:59 (testo: Zucchero, A. Palladino)
  3. Feels Like a Woman – 5:13 (testo: Francesco De Gregori, T. Clark)
  4. Alleluja – 4:46 (testo: Jovanotti, M. Addison)
  5. Così celeste – 4:50
  6. X colpa di chi? – 3:59
  7. Come in Love – 4:35 (testo: Zucchero, Alberto Salerno, P. MacDonald)
  8. Datemi una pompa – 4:12
  9. O.L.S.M.M. – 3:31
  10. My Love – 5:32 (testo: Zucchero, P. MacDonald, A. Palladino)

Versione americana[modifica | modifica wikitesto]

  1. Voodoo Voodoo – 4:11 (testo: Zucchero, P. MacDonald – musica: Zucchero, L. Luisi)
  2. No More Regrets – 3:59 (testo: Zucchero, A. Palladino)
  3. Feels Like a Woman – 5:13 (testo: Francesco De Gregori, T. Clark)
  4. Alleluja – 4:46 (testo: Jovanotti, M. Addison)
  5. Così celeste – 4:50
  6. Mama – 7:23 (testo: Zucchero, F. Musker)
  7. Come in Love – 4:35 (testo: Zucchero, Alberto Salerno, P. MacDonald)
  8. Diamante – 5:51 (testo: Francesco De Gregori, F. Musker)
  9. O.L.S.M.M. – 3:31
  10. My Love – 5:32 (testo: Zucchero, P. MacDonald, A. Palladino)

Versioni spagnole[modifica | modifica wikitesto]

  1. X colpa di chi? – 4:08
  2. Pan salado – 4:00 (testo: Francesco De Gregori, C. Toro)
  3. Senza rimorso – 5:14 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  4. Papa por que – 4:45 (testo: Zucchero, Alberto Salerno, F. Pàez)
  5. Asi celeste – 4:48 (testo: Zucchero, F. Pàez)
  6. Voodoo Voodoo – 3:59 (musica: Zucchero, L. Luisi)
  7. Datemi una pompa – 4:34
  8. O.L.S.M.M. – 4:12
  9. El vuelo – 3:32 (testo: Zucchero, F. Pàez)
  10. Alleluja – 4:43 (testo: Jovanotti)
  1. Por culpa de quién? – 4:08 (testo: Zucchero, J. Andreu)
  2. Pan salado – 4:00 (testo: Francesco De Gregori, C. Toro)
  3. El vuelo – 3:32 (testo: Zucchero, F. Pàez, J. Andreu)
  4. Papa por que – 4:45 (testo: Zucchero, Alberto Salerno, F. Pàez)
  5. Asi celeste – 4:48 (testo: Zucchero, F. Pàez)
  6. Voodoo Voodoo – 3:59 (musica: Zucchero, L. Luisi)
  7. Datemi una pompa – 4:34
  8. O.L.S.M.M. – 4:12
  9. Senza rimorso – 5:14 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  10. Alleluja – 4:43 (testo: Jovanotti)

Versione a edizione limitata (2016)[modifica | modifica wikitesto]

Il vinile del disco è stato nuovamente pubblicato nel box set ad edizione limitata Studio Vinyl Collection del 2016.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Zucchero - voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, organo Hammond, pianoforte, mellotron, cori, percussioni,
  • Luciano Luisi - tastiera, assoli di pianoforte
  • Polo Jones - basso
  • David Sancious - tastiera, organo Hammond
  • Corrado Rustici - chitarra elettrica, chitarra acustica, tastiera, cori
  • Steve Smith - batteria
  • Stewart Copeland - batteria (in Papà perché)
  • Johnnie Johnson - pianoforte, organo Hammond, basso
  • Rosario Jermano - percussioni
  • Pat MacDonald - chitarra
  • Sheila E. - cori, percussioni
  • Clarence Clemons - sax, fiati
  • Jeff Beck - chitarra elettrica (in Papà perché)
  • Leo Nocentelli - chitarra elettrica, cori (in Senza rimorso)
  • Memphis Horns - fiati
  • Lisa Hunt - cori, seconda voce
  • Mino Vergnaghi, Arthur Miles, Emanuela Cortesi, Antonella Pepe, New Orleans Gospel Choir, Coro della O.L.S.M.M. - cori

Accoglienza e successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Spirito DiVino si aggiudicò il premio disco dell'anno al Festivalbar 1995[9] e consentì a Zucchero di aggiudicarsi il secondo World Music Award della sua carriera, a Montecarlo.[10] Notevole fu anche il successo commerciale che raggiunse in Italia, dove ha occupato il primo posto nella classifica italiana ufficiale per quattro settimane non consecutive nel corso del 1995,[11] per poi ritornarvi per una quinta settimana nel febbraio dell'anno successivo, durante la sua trentanovesima settimana di permanenza.[12] Grazie a ciò l'album ottenne 11 dischi di platino e due dischi di diamante, uno dei quali consegnatogli durante la finale del Festivalbar 1995, corrispondenti ad oltre 1 100 000 copie vendute (circa 700 000 nel 1995 e circa 400 000 nel 1996).[13] Spirito DiVino ha inoltre raccolto ottimi risultati di vendita in Francia ed in Svizzera, Paesi nei quali ha raggiunto la top 5 ed ha ottenuto la certificazione di disco di platino. L'album è rimasto nella top 100 europea per 70 settimane (di cui 28 nel 1995 e 42 nel 1996), arrivando in tredicesima posizione[14]. Nel 1996 ha ottenuto l'IFPI Platinum Europe Awards, primo della carriera di Zucchero, per aver venduto oltre 1 000 000 di copie in Europa.[2] Complessivamente l'album ha venduto oltre 3 000 000 di copie nel mondo[15], di cui 2 680 000 nel primo anno dalla pubblicazione[16]. Nella prima settimana di vendita, il disco ha debuttato al primo posto della classifica italiana con 300 000 copie vendute.[17]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1995) Posizione
massima
Belgio (Fiandre)[18] 15
Belgio (Vallonia)[19] 14
Europa[20] 13
Francia[21] 4
Germania[22] 17
Italia[23] 1
Paesi Bassi[24] 29
Svizzera[25] 3

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1995) Posizione
Europa[26] 51
Francia[27] 45
Italia[28] 1
Svizzera[29] 13
Classifica (1996) Posizione
Europa[14] 34
Francia[30] 16
Italia[31] 5
Germania[32] 100

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) LES DISQUES D'OR/DE PLATINE - ALBUMS 1996, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 31 dicembre 2019.
  2. ^ a b (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 1996, su ifpi.org, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 6 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  3. ^ (FR) Zucchero - Spirito Di Vino – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 26 dicembre 2019.
  4. ^ (DE) EDELMETALL 1995, su hitparade.ch. URL consultato il 2 maggio 2011.
  5. ^ Zucchero illumina agosto Concerto all'hotel Cala di Volpe sotto le stelle di San Lorenzo, su ricerca.gelocal.it, La Nuova Sardegna. URL consultato il 6 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  6. ^ Zucchero: così volto pagina. Da Bergamo lancia Spirito Divino, in Corriere della Sera, 24 maggio 1995, p. 32. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2015).
  7. ^ Zucchero Spirito Divino, su debaser.it, 27 ottobre 2006. URL consultato il 20 settembre 2017.
  8. ^ ZUCCHERO E LO SPIRITO VOODOO, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 25 maggio 1995. URL consultato il 25 settembre 2017.
  9. ^ Ernesto Assante, Festivalbar agli 883, in la Repubblica, 6 settembre 1995, p. 37. URL consultato il 30 aprile 2011.
  10. ^ Zucchero: la biografia, su mtv.it, MTV. URL consultato il 2 maggio 2011.
  11. ^ Musica: 883 e Pino Daniele i re delle hit parade 1995, su adnkronos.com, Adnkronos, 28 dicembre 1995. URL consultato il 26 luglio 2012.
  12. ^ Musica: Zucchero, record di permanenza e primato in classifica, su adnkronos.com, Adnkronos, 26 febbraio 1996.
  13. ^ MUSICA: EROS RAMAZZOTTI TRIONFA NELLE VENDITE DEL '96 (2), su www1.adnkronos.com, Adnkronos, 1º gennaio 1997.
  14. ^ a b (EN) European top 100 year 1996 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag.12). URL consultato il 16 agosto 2018.
  15. ^ Antonio Orlando, È Zucchero il dolce di Natale, Corriere della Sera, 11 dicembre 1996, p. 33. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
  16. ^ Mariella Venegoni, Zucchero & gossip, La Stampa, 21 giugno 1996, p. 21. URL consultato il 20 gennaio 2022.
  17. ^ Spirited Zucchero Lets Radio Drink From His Wine (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media, 17 giugno 1995, p. 10. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  18. ^ (NL) Charts Vlaanderen - Zucchero Sugar Fornaciari - Spirito di vino (album), su ultratop.be, Ultratop. Hung Medien. URL consultato il 2 maggio 2011.
  19. ^ (FR) Charts Belgique Francophone - Zucchero Sugar Fornaciari - Spirito di vino (album), su ultratop.be, Ultratop. Hung Medien. URL consultato il 2 maggio 2011.
  20. ^ (EN) European top 100 albums (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag.10). URL consultato il 31 agosto 2019.
  21. ^ (FR) Classements - Zucchero Sugar Fornaciari - Spirito di vino (album), su lescharts.com, lescharts.com. Hung Medien. URL consultato il 2 maggio 2011.
  22. ^ (DE) Zucchero - Longplay-Chartverfolgung, su musicline.de. URL consultato il 26 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2016).
  23. ^ Classifica settimanale WK 22 (dal 26.05.1995 al 01.06.1995), su fimi.it, Fimi. URL consultato il 12 luglio 2021.
  24. ^ (NL) Dutch Charts - Zucchero Sugar Fornaciari - Spirito di vino (album), su dutchcharts.nl, dutchcharts.nl. Hung Medien. URL consultato il 2 maggio 2011.
  25. ^ (DE) Swiss Charts - Zucchero Sugar Fornaciari - Spirito di vino (album), su hitparade.ch, hitparade.ch. Hung Medien. URL consultato il 2 maggio 2011.
  26. ^ (EN) European top 100 year 1995 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag.14). URL consultato il 16 agosto 2018.
  27. ^ (FR) Classement Albums - année 1995, su snepmusique.com, Snep Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  28. ^ E ZUCCHERO FARA' IL GALLO PER LA DISNEY, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica. URL consultato il 12 agosto 2019.
  29. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1995, su hitparade.ch, Hitparade.ch. Hung Medien. URL consultato il 26 luglio 2012.
  30. ^ (FR) Classement Albums - année 1996, su snepmusique.com, Snep Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  31. ^ Christian Pallante, p. 21.
  32. ^ (DE) TOP 100 ALBUM-JAHRESCHARTS, su offiziellecharts.de, Deutsche charts. URL consultato il 21 agosto 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Pallante, Italia: una storia di album. Trentacinque anni di classifiche, Torino, Independently published, 2021, ISBN 9798591887285.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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