Confederazione Generale Italiana del Lavoro

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CGIL
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Sede nazionale della CGIL a Roma
SegretarioSusanna Camusso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione3 giugno 1944
SedeCorso d'Italia 25
00198 Roma
AbbreviazioneCGIL
IdeologiaSocialismo
InternazionaleCES, CSI
Basi confederali131
Iscritti5 686 210[1]
TestataCollettiva
Sito webwww.cgil.it

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è il più antico sindacato italiano.

Venne costituito con il Patto di Roma nel 1944, come continuazione della Confederazione Generale del Lavoro (CGdL) nata nel 1906 e sciolta durante il ventennio fascista.

Nel 1948 e nel 1950, da due sue scissioni interne, nacquero prima la CISL e poi la UIL.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Cgil.
I vertici della CGIL unitaria Oreste Lizzadri (PSI), Achille Grandi (DC) e Giuseppe Di Vittorio (PCI) nel 1945.

Il patto di Roma e la CGIL unitaria

Durante il ventennio fascista le forze sindacali non autorizzate sopravvissero clandestinamente sotto la guida dell'esule socialista Bruno Buozzi.

Dopo la forzata sospensione delle attività, il sindacato fu ricostituito unitariamente con il Patto di Roma. Il 9 giugno 1944, con l'Italia del Nord ancora occupata dai nazifascisti, il Patto fu firmato da Giuseppe Di Vittorio per il PCI, Achille Grandi per la DC ed Emilio Canevari per il PSI. Quest'ultimo sostituì Bruno Buozzi ucciso dai nazisti[2]: per onorarne la memoria, sul testo del Patto fu apposta la data del 3 giugno 1944, che si riteneva inizialmente fosse stato l'ultimo giorno di vita di Buozzi[3][4].

Con il Patto si costituì un unico organismo sindacale su tutto il territorio nazionale, a differenza della situazione precedente, rappresentante degli interessi di tutti i lavoratori senza distinzione di fede politica o religiosa. Tutte le correnti la comunista, socialista e cattolica convivevano sotto lo stesso tetto in nome dell'unione di tutti i lavoratori e della lotta antifascista da attuarsi in stretto legame con il CLN. Nacque così la cosiddetta CGIL unitaria, radice comune delle future confederazioni CGIL, CISL e UIL.

File:HPIM2422.JPG
Manifestazione della CGIL a Roma (Circo Massimo), 4 aprile 2009
Carro della CGIL al Gay pride nazionale, Roma, 16 giugno 2007

Il secondo dopoguerra

L'attentato a Palmiro Togliatti del 1948 costituì l'occasione per una scissione e per la nascita di CISL e UIL. La scissione, promossa da sindacalisti cattolici democratici guidati da Giulio Pastore, futuro leader della CISL, era dovuta al fatto che nella CGIL, sin dai primi mesi dopo la sua ricostituzione, avevano iniziato a prevalere orientamenti politici di carattere socialista e comunista, orientati più verso il PCI ed il PSI che verso gli altri partiti politici.

Durante il IV Governo De Gasperi, la tensione tra la CGIL e il governo si accentuò, in particolare con la presentazione, da parte del sindacato ormai filo-marxista, del cosiddetto "Programma Minimo", un piano di massiccio intervento statale nell'economia che avrebbe dovuto condurre a ingenti distribuzioni di beni a tutta la popolazione. Il Programma fu tuttavia rifiutato dal Governo, sulla base dei calcoli analitici della Ragioneria generale dello Stato che stimavano, per quell'intervento, la necessità di risorse finanziarie superiori alla metà del reddito nazionale totale.

Gli anni '80

Un'altra spaccatura nella storia del sindacato si ebbe nel 1984 allorché, in occasione del "Decreto di San Valentino" del governo Craxi, la componente legata al PSI (il cui segretario era capo del governo) decise di sostenere la decisione del taglio dei "punti di contingenza" contenuta nel decreto, insieme a CISL e UIL. L'area del sindacato vicina al PCI si oppose invece al provvedimento schierandosi a favore del referendum abrogativo contro di esso.

Susanna Camusso, attuale segretario della CGIL.

Referendum 2003

Nel 2003 è l'unico dei maggiori sindacati confederali a sostenere il referendum promosso da Rifondazione Comunista per estendere le tutele previste dall'Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori anche ai dipendenti delle aziende più piccole, che si concluderà con il mancato raggiungimento del quorum.

In piazza contro il governo Renzi

Il 25 ottobre 2014 hanno inizio le manifestazioni di piazza indette dalla CGIL contro il governo Renzi per contestarne le politiche, in particolar modo il Jobs Act e la riforma della scuola della ministra Stefania Giannini.

Carta dei Diritti universali del Lavoro

Ad aprile 2016, ha avviato la raccolta di fime per una legge di iniziativa popolare verso una Carta dei Diritti universali del Lavoro. La proposta di legge è stata accompagnata dalla proposta di tre questi referendari[5], pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 69 del 23 marzo 2016:

  1. La cancellazione dei cosiddetti "voucher", buoni lavoro originariamente previsti per retribuire coloro che svolgevano mansioni di breve durata (come la vendemmia) che, riformati da diverse leggi (ultima delle quali il "Jobs Act" del Governo Renzi), sono divenuti una forma di retribuzione senza contratto di lavoro anche per lavoratori non stagionali come quelli dei call-centres.[6]
  2. La reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti.
  3. Una nuova tutela di reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti, cioè l'annullamento della legge che ha abolito l'Articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

I tre quesiti referendari sono stati presentati con oltre tre milioni di firme, e l'11 gennaio 2017 la Corte Costituzionale ha approvato i referendum sui Buoni Lavoro e sulla Responsabilità Solidale negli appalti, respingendo quello sull'Articolo 18.[7][8]

La proposta della Carta dei Diritti è una evoluzione dello Statuto dei Lavoratori, esteso a tutti i lavoratori, pubblici e privati ed autonomi, e alle aziende con almeno cinque dipendenti. Nessun diritto o tutela sono previsti (o minimo accenno) in caso di demansionamento -per i lavoratori a tempo indeterminato-, o di trasferimento della sede di lavoro, trasferta o distacco, nella precedente normativa legati a «comprovate esigenze tecniche, organizzative e produttive del datore», quindi verso un sostanziale principio di non-sindacabilità delle scelte direttive ed organizzative del datore, di consolidata giurisprudenza.

La Carta dei Diritti si sviluppa in questi punti:

  • diritto ad un lavoro decente e dignitoso
  • Diritto a condizioni di lavoro chiare e trasparenti
  • Diritto ad un compenso equo e proporzionato
  • Libertà di espressione
  • Diritto a condizioni ambientali e lavorative sicure
  • Diritto al riposo
  • Diritto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale
  • Diritto alle pari opportunità tra donna e uomo in materia di lavoro e professione
  • Diritto a non essere discriminato nell'accesso al lavoro e nel corso del rapporto di lavoro
  • Diritto di riservatezza e divieto di controlli a distanza
  • Divieto del trattamento dei dati ed estensione di tutele relative alla libertà e dignità dei lavoratori
  • Diritto all'informazione
  • Diritto a soluzioni ragionevoli in caso di disabilità oppure di malattia di lunga durata
  • Diritto di ripensamento e diritto al congruo preavviso in caso di modifiche contrattuali unilaterali
  • Diritto ai saperi
  • Diritto alla tutela delle invenzioni e delle opere dell'ingegno
  • Tutela dei lavoratori in caso di recesso e di mancato rinnovo di contratti successivi
  • Diritto al sostegno dei redditi da lavoro
  • Diritto ad una adeguata tutela pensionistica
  • Tutela processuale dei diritti del lavoratore
  • Libertà di organizzazione sindacale, di negoziazione e di azione collettiva e di rappresentanza degli interessi del lavoro
  • Organizzazione dell'attività lavorativa mediante violenza, minaccia, intimidazione e sfruttamento.
  • Istituzione della Commissione per la registrazione delle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro
  • Registrazione delle associazioni sindacali dei lavoratori
  • Raccolta dei dati sui contributi versati dai lavoratori alle associazioni sindacali
  • Costituzione delle RUS e delle RSA
  • Divieto di interposizione illecita negli appalti e nei processi di articolazione dei processi produttivi di beni o servizi
  • Trattamenti dei dipendenti negli appalti in situazione di dipendenza economica
  • Norme in materia di solidarietà negli appalti.
  • Tutele dell'occupazione in caso di successione negli appalti
  • Riforma dell'art. 2112 del Codice civile nei casi di trasferimenti d'azienda
  • Nuove norme in materia di processo del lavoro e di conciliazione e arbitrato nelle controversie di lavoro
  • Nuova disciplina del regime delle spese nelle cause di lavoro
  • Norme processuali i materia di licenziamenti

Organizzazione

L'organizzazione della CGIL si articola in due linee: una verticale e una orizzontale, rispettivamente di categoria e intercategoriale a livello territoriale.

Congressi nazionali

  • CGIL unitaria
  • CGIL
    • III Congresso nazionale - Napoli, 26 novembre-3 dicembre 1952
    • IV Congresso nazionale - Roma, 27 febbraio-4 marzo 1956
    • V Congresso nazionale - Milano, 2-7 aprile 1960
    • VI Congresso nazionale - Bologna 31 marzo-5 aprile 1965
    • VII Congresso nazionale - Livorno, 16-21 giugno 1969
    • VIII Congresso nazionale - Bari, 2-7 luglio 1973
    • IX Congresso nazionale - Rimini, 6-11 giugno 1977
    • X Congresso nazionale - Roma, 16-21 novembre 1981
    • XI Congresso nazionale - Roma, 28 febbraio-4 marzo 1986
    • XII Congresso nazionale - Rimini, 23-27 ottobre 1991
    • XIII Congresso nazionale - Roma, 2-5 luglio 1996
    • XIV Congresso nazionale - Rimini, 6-9 febbraio 2002
    • XV Congresso nazionale - Rimini, 1-4 marzo 2006
    • XVI Congresso nazionale - Rimini, 5-8 maggio 2010
    • XVII Congresso nazionale - Rimini, 6-8 maggio 2014

Dati sugli iscritti

Al 2014 rappresentava la maggiore confederazione sindacale italiana, con 5.616.340 iscritti[1] di cui quasi 3 milioni di pensionati (il 52,8% degli iscritti, ovvero 2.965.354, erano pensionati che aderivano al Sindacato pensionati italiani).[9]

Federazioni di categoria

Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM)
il sindacato dei lavoratori operanti nelle imprese metalmeccaniche.
Sindacato pensionati italiani (SPI)
il sindacato delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane aderenti alla CGIL.
Federazione lavoratori dell'agro-industria (FLAI)
il sindacato che organizza i lavoratori agricoli e i lavoratori dell'industria di trasformazione alimentare.
Federazione italiana dei lavoratori del legno, dell'edilizia, industrie affini ed estrattive (FILLEA)
l'associazione di categoria dei lavoratori nei settori edilizia e affini, legno e arredamento; materiali da costruzione: cemento, calce e gesso, laterizi, manufatti in cemento; lapidei ed estrattivi.
Federazione Italiana Lavoratori Trasporti (FILT)
il sindacato dei lavoratori che operano nel campo dei trasporti.
Federazione italiana dei lavoratori della chimica, tessili, dell'energia e delle manifatture (FILCTEM)
il sindacato dei lavoratori operanti nelle imprese chimiche, tessili, energia e manifatturiere.
Federazione italiana lavoratori commercio, albergo, mensa e servizi (FILCAMS)
organizza e tutela i lavoratori dipendenti da aziende del settore terziario, turismo e servizi.
Federazione italiana sindacale lavoratori assicurazione e credito (FISAC)
organizza le lavoratrici ed i lavoratori delle banche, delle assicurazioni, delle società finanziarie, delle società di concessione per la riscossione dei tributi, della Banca centrale e delle authority.
Nuove identità di lavoro (NIDIL)
il sindacato dei lavoratori atipici: a somministrazione, a collaborazione (a progetto, coordinata e continuativa, mini Co.Co.Co., occasionale).
Sindacato lavoratori della comunicazione (SLC)
organizzazione sindacale dei lavoratori di tutti i settori che operano ai vari livelli nel sistema delle comunicazioni. (Ha incorporato nel 2014 anche la categoria SILF[10], settori fumetto, illustrazione e cinema di animazione).
Federazione lavoratori della conoscenza (FLC)
associa ed organizza le donne e gli uomini che operano nei settori pubblici e privati della produzione e riproduzione del sapere, a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori che operano nei settori dell'educazione, dell'istruzione, della formazione e della ricerca.
Funzione Pubblica (FP)
organizza le lavoratrici ed i lavoratori del settore pubblico (pubblici e privati): ministeri, autonomie locali, sanità (pubblica e privata), parastato, aziende (vigili del fuoco, monopoli, ecc.), settore socio assistenziale (cooperative, associazioni), igiene ambientale (pubblica e privata).

Segretari nazionali

Associazioni collegate

AGENQUADRI Associazione generale quadri, professionisti e alte professionalità
Auser Autogestione servizi, associazione di volontariato legata allo SPI
SUNIA Sindacato unitario inquilini e assegnatari
SILP per la CGIL Sindacato italiano lavoratori di polizia per la CGIL
Federconsumatori Associazione per la difesa dei consumatori
UdU Unione degli universitari, associazione studentesca universitaria (Patto di lavoro)
RSM Rete degli studenti medi, associazione studentesca delle scuole superiori (Patto di lavoro)
F.D.V. Fondazione Giuseppe Di Vittorio, dedicata alla diffusione della storia e del pensiero di Giuseppe Di Vittorio
IRES Istituto ricerche economiche e sociali, ente di ricerca sul mondo del lavoro

Note

  1. ^ a b Tesseramento 2013 da cgil.it
  2. ^ Arrestato dai tedeschi e rinchiuso nella famigerata prigione di via Tasso, al momento dello fuga delle SS da Roma Bruno Buozzi fu prelevato dal carcere con altri tredici prigionieri la notte del 3 giugno 1944 e trasferito in camion sulla via Cassia; nel pomeriggio del 4 giugno in località La Storta, a pochi chilometri da Roma, fu trucidato assieme ai suoi compagni con un colpo di pistola alla testa (fatto di sangue passato alla storia come l'eccidio de La Storta).
  3. ^ Carlo Vallauri, Storia dei sindacati nella società italiana, Roma, Ediesse, 2008.
  4. ^ Marianna De Luca, Nel rispetto dei reciproci ruoli. Lineamenti di storia della contrattazione collettiva in Italia, Milano, Vita e Pensiero, 2013.
  5. ^ Cosa prevedono i tre referendum sul jobs act, in Internazionale, 22 dicembre 2016. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  6. ^ ANSA, Boom dei voucher tra 2015 e 2016, su ansa.it.
  7. ^ La Consulta boccia il referendum sull’articolo 18, ok a quesiti su voucher e appalti, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  8. ^ Jobs act, Consulta boccia referendum su art.18; sì a voucher e appalti. Camusso: "Parte campagna per i sì", in Repubblica.it, 11 gennaio 2017. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  9. ^ http://www.cgil.it/i-tesserati-2014/
  10. ^ Agenzia afNews, afnews.info, http://www.afnews.info/wordpress/2013/12/11/il-sindacato-fumettisti-entra-in-slc/.

Bibliografia

  • A. Alosco, Alle radici del sindacalismo. La ricostruzione della Cgl nell'Italia liberata, prefazione di Giorgio Benvenuto, Milano, Sugarco, 1979.
  • Giuseppe Bonanni, "Il Patto di Roma. Documenti inediti", in Quaderni di rassegna sindacale, n.114-115, maggio-agosto 1985
  • Giuseppe Bonanni. "Partiti e sindacato: la nascita della Cgil", in Analisi storica, n.8, gennaio-giugno 1987
  • Daniel L. Horowitz, Storia del movimento sindacale in Italia, Bologna, Il Mulino, 1966.
  • Adolfo Pepe (diretta da), Storia del sindacato in Italia nel '900, 4 voll., Roma, Ediesse. Comprende:
  1. La CGdL e l'età liberale, di AdolfoPepe, 1997.
  2. La CGdL e lo Stato autoritario, di Adolfo Pepe, Ornella Bianchi, Pietro Neglie, 1999.
  3. La CGIL e la costruzione della democrazia, di Adolfo Pepe, Pasquale Iuso, Simone Misiani, 2001.
  4. Il sindacato nella società industriale, di Lorenzo Bertucelli, Adolfo Pepe, Maria Luisa Righi, 2008.
  • Carlo Ghezzi e Marica Guiducci, La strada del lavoro : Fatti e persone nella CGIL, da piazza Fontana all'articolo 18, prefazione di Paul Ginsborg, Milano, Baldini Castaldi Dalai editore, 2007.
  • Stefano Livadiotti, L'altra casta, Bompiani, 2009. ISBN 978-8845263958
  • S. Turone, Storia del sindacato in Italia 1943/1980, Roma-Bari, Laterza, 1973.
  • Giorgio Sacchetti, Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944–1969), Roma, Aracne, 2012, p. 376, ISBN 978-88-548-4804-7.

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