Chita Rivera

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Chita Rivera nel 2022

Chita Rivera, all'anagrafe Dolores Conchita Figueroa del Rivero Anderson (Washington, 23 gennaio 1933New York, 30 gennaio 2024[1]) è stata un'attrice, ballerina e cantante statunitense, nota soprattutto per il suo lavoro nel teatro musicale di Broadway.

Nel 2002 è stata la prima donna ispanica e latino americana a ricevere il Kennedy Center Honors e nel 2009 è stata insignita dal presidente Obama della Medaglia presidenziale della libertà.[2] Nel corso della sua carriera teatrale è stata candidata dieci volte ai Tony Awards, vincendone due come miglior attrice protagonista in un musical nel 1984 e 1993 e uno onorario nel 2018. Insieme a Gwen Verdon è considerata la massima interprete delle coreografie di Bob Fosse.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Chita Rivera è nata a Washington, figlia di Katherine Anderson, impiegata governativa, e Pedro Julio Figueroa del Rivero, clarinettista e sassofonista della banda della marina militare. All’età di sette anni, resta orfana di padre e la madre comincia a lavorare per il Pentagono. A dodici anni la madre la iscrive a una scuola di ballo e a quindici viene notata dai talent scout della School of American Ballet di George Balanchine e si trasferisce a New York.[4]

È stata sposata dal 1957 al 1966 con il ballerino Tony Mordente da cui ha avuto una figlia, Lisa.

È morta nel 2024 all'età di 91 anni.[5] In suo onore le luci dei teatri di Broadway sono state spente per un minuto.[6]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1951 debutta sulle scene con il tour statunitense del musical Call Me Madam, con la star di Broadway Ethel Merman, e nel 1953 debutta a Broadway con il musical Can-Can di Cole Porter. Nel 1955 è di nuovo a Broadway con Seventh Heaven, nel 1956 recita in Mr. Wonderful e nel 1957 è la sostituta di Eartha Kitt per il ruolo di Mehitabel in Shinbone Alley. Nel 1957 ottiene il suo primo grande successo quando interpreta Anita nella prima produzione di Broadway del musical di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents West Side Story, un ruolo che riprende al His Majesty's Theatre di Londra nel 1958. Nel 1960 viene candidata al Drama Desk Award alla miglior attrice non protagonista in un musical per la sua performance a Broadway nel musical Bye Bye Birdie, mentre l’anno successivo recita nuovamente nella stessa opera a Londra.

Dopo il flop di Zenda (1963), torna a Broadway nel 1964 con il musical Bajour, a cui segue L'opera da tre soldi in Texas (1966) e il tour nazionale di Sweet Charity nel ruolo della protagonista (1967). Nel 1969 recita nell’adattamento cinematografico di Sweet Charity, nel flop 1941 e nel tour statunitense di Zorba. Nel 1973 torna a Broadway dopo 9 anni di assenza per recitare in un concerto che celebra la vita e l’opera del compositore Stephen Sondheim; al concerto presenziano anche altri grandi nomi di Broadway, tra cui: Angela Lansbury, Len Cariou, George Lee Andrews, Donna McKechnie, John McMartin, Victoria Mallory, Glynis Johns, Hermione Gingold, Dorothy Collins e Jack Cassidy. Nel 1974 recita in Kiss Me Kate al North Shore Theatre e nel 1975 torna a Broadway con un altro grande successo, il musical Chicago con Gwen Verdon, in cui interpreta Velma Kelly, performance che le vale la candidatura al Tony Award alla miglior attrice non protagonista in un musical. Nel 1977 interpreta nuovamente Velma nel tour statunitense del musical.

Inaugura gli anni ottanta con un ritorno a Broadway nel musical Bring Back Birdie, a cui segue il classico di Cole Porter Anything Goes a St. Louis nel 1983 e il flop Merlin a Broadway nel 1983. Nonostante il fiasco, la performance della Rivera è apprezzata e per Merlin riceve la sua terza candidatura al Tony Award. Nel 1984 vince il Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical per The Rink di John Kander e Fred Ebb, con Liza Minnelli. Nel 1985 torna a recitare in Chicago, questa volta nel ruolo di Roxie (il ruolo interpretato da Gwen Verdon a Broadway) all’Harrah’s Marina. Nel 1985 recita nella rivista di Broadway Jerry’s Girls, che celebra il lavoro del compositore Jerry Herman, insieme a Dorothy Loudon e Leslie Uggams; per la sua performance è nuovamente candidata al Tony Award. Nel 1986, mentre recita in Jerry’s Girls, è vittima di un incidente stradale e si rompe la gamba sinistra in dodici punti; due anni dopo torna sulle scene con un tour internazionale di Can Can.[7]

Nel 1990 interpreta Dolly Levi nel musical Hello, Dolly!, in scena a Londra in versione concertistica con John Barrowman, e nel 1992 interpreta Aurora nella produzione di Toronto e Londra di Kiss of the Spider Woman. La sua interpretazione è un trionfo e le fa vincere il secondo Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical quando il musical apre a Broadway nel 1993; accanto a lei sul palco anche Brent Carver e Anthony Crivello, premiati anche loro con il Tony Award per le rispettive interpretazioni. L'anno successivo si unisce al cast della produzione itinerante di Kiss of the Spider Woman, in scena nelle maggiori città statunitensi. Nel 1999 torna a recitare in Chicago, nel ruolo di Roxie, nel tour statunitense e canadese del musical con Ute Lemper e Ben Vereen, mentre nel 2000 ricopre il ruolo nella produzione londinese del musical. Sempre nel 2000 veste ancora i panni della protagonista di Anything Goes, in scena alla Paper Mill Playhouse nel New Jersey.

Nel 2003 torna a Broadway dopo dieci anni di assenza per recitare in un acclamato revival del musical Nine con Antonio Banderas, Jane Krakowski, Laura Benanti e Mary Beth Peil e viene candidata al Tony Award alla miglior attrice non protagonista in un musical (premio vinto dalla Krakowski, sua collega in Nine). Nel 2005 è protagonista di uno spettacolo autobiografico in scena a Broadway con il titolo di Chita Rivera: The Dancer’s Life; per la sua interpretazione nel ruolo di sé stessa è candidata al Tony Award, caso unico nella storia del premio. Nel 2012 è nuovamente a Broadway con The Mystery of Edwin Drood e nel 2015 ritorna a Broadway con The Visit, un musical in cui aveva già recitato a Chicago (2001), Arizona (2008), New York (2011) e Williamstown (2014). Per la sua performance viene candidata al decimo Tony Award e vince il prestigioso Drama League Award.[8] Nel novembre 2016 debutta nella prestigiosa Carnegie Hall in un acclamato concerto che registra il tutto esaurito.[9] Nel 2019 torna sulle scene londinesi per la prima volta in oltre venticinque anni per due concerti a Cadogan Hall.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Tony Award
  • Drama Desk Award
    • 1981 – Candidatura Miglior attrice protagonista in un musical per Bring Back Birdie
    • 1984 – Miglior attrice protagonista in un musical per The Rink
    • 1993 – Miglior attrice protagonista in un musical per Kiss of the Spider Woman
    • 2003 – Candidatura Miglior attrice non protagonista in un musical per Nine
    • 2015 – Candidatura Miglior attrice protagonista in un musical per The Visit
  • Outer Critics Circle Award
    • 1993 – Miglior attrice protagonista in un musical per Kiss of the Spider Woman
    • 2003 – Candidatura Miglior attrice non protagonista in un musical per Nine
    • 2015 – Candidatura Miglior attrice protagonista in un musical per The Visit
  • Drama League Award
    • 2015 – Miglior performance per The Visit
  • Theatre World Award
    • 2015 – Premio alla carriera

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Kennedy Center Honors - nastrino per uniforme ordinaria
— 8 dicembre 2002
Medaglia Presidenziale della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria
Ellis Island Medal of Honor - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Chris Wiegand e Chris Wiegand Stage editor, Chita Rivera, illustrious Broadway star, dies aged 91, in The Guardian, 30 gennaio 2024. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  2. ^ "In 35 Years, Kennedy Center has Honored Only One Hispanic American…Chita Rivera", AllGov, December 4, 2012.
  3. ^ (EN) Chita Rivera: ‘You can take the girl out of the chorus...’ | Interviews | The Stage, in The Stage, 31 maggio 2015. URL consultato l'8 dicembre 2016.
  4. ^ Q&A: Chita Rivera reflects on life in the theater, su etaiwannews.com. URL consultato il 29 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2011).
  5. ^ (EN) Greg Evans, Chita Rivera Dies: Iconic Broadway Star Was 91, su Deadline, 30 gennaio 2024. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  6. ^ (EN) Chloe Rabinowitz, Broadway Theatres to Dim Lights in Memory of Chita Rivera, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  7. ^ (EN) Karen Murray, Review: ‘Kiss of the Spider Woman’, su variety.com, 19 giugno 1992. URL consultato il 29 settembre 2016.
  8. ^ A Musical Nearly 20 Years in the Making: The Visit, Starring Chita Rivera, Arrives On Broadway at Long Last | Playbill, su Playbill. URL consultato il 29 settembre 2016.
  9. ^ Chita Rivera Plays Carnegie Hall Tonight | Playbill, su Playbill. URL consultato l'8 dicembre 2016.

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Controllo di autoritàVIAF (EN5116432 · ISNI (EN0000 0001 1437 0350 · LCCN (ENn85121082 · GND (DE134498798 · BNE (ESXX1621891 (data) · BNF (FRcb13837954p (data) · J9U (ENHE987007457299705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85121082