Aree naturali protette della Lombardia

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Le aree naturali protette della Lombardia vincolate dalla legislazione nazionale ricoprono il 2,93% del territorio regionale, mentre, includendo le aree protette che seguono la legislazione regionale, questa percentuale sale al 22,1% del territorio.

La Lombardia è stata la prima regione italiana a dotarsi di un'apposita legge regionale per proteggere il territorio da insediamenti umani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi parchi regionali ad essere stati istituiti furono il Parco Lombardo della Valle del Ticino, il Parco delle Groane ed il Parco dei Colli di Bergamo, poco dopo l'entrata in vigore della legge n.58 del 1973 che dettava le norme per l'istituzione e la tutela di riserve e parchi naturali sul territorio regionale.

Il passo successivo fu quello di creare un sistema organico e completo di protezione del territorio che avvenne grazie alla legge n.86 del 1983. Con questa legge, promulgata 8 anni prima della normativa nazionale (1991), le aree di protezione naturale venivano classificate in: parchi, monumenti o riserve in base alla loro dimensione. La stessa legge istituì i Parchi Locali d'Interesse Sovraccomunale che potevano essere creati dalla Regione su richiesta dei comuni interessati.

Nel 1996 con la legge n.32 venne introdotta la distinzione tra parchi naturali e parchi regionali. I primi coincidevano con i parchi naturali regionali definiti e vincolati dalla normativa nazionale: potevano nascere solo all'interno di parchi regionali, avevano un alto grado di naturalizzazione e di protezione ambientale. I parchi regionali, invece, avevano lo scopo da una parte di proteggere l'ambiente naturale, dall'altra di mantenere le attività economiche e rurali intraprese dalle comunità locali.

Parchi e riserve statali[modifica | modifica wikitesto]

Sotto questa denominazione in Lombardia si trovano: un parco nazionale e due riserve naturali

Parchi Regionali[modifica | modifica wikitesto]

Parco dell'Oglio Sud
Parco del Mincio

I parchi regionali costituiscono la maggior superficie del sistema regionale delle aree protette. Oltre a tutelare l'ambiente ed il paesaggio naturale, questo tipo di parco tutela e promuove le attività agricole, silvestri e pascolari. Sono gestiti dagli Enti nominati dai Comuni e dalle Provincie su cui ricade il territorio del parco. La grande varietà morfologica e paesaggistica del territorio lombardo ha comportato una grande diversificazione nella classificazione dei parchi: fluviali, montani, agricoli, forestali e di cintura metropolitana. All'interno di questi parchi possono essere istituite aree di pregio naturalistico vincolate a Parco Naturale, Riserva o Monumento naturale (secondo la normativa nazionale) o a Sito di interesse comunitario, secondo la relativa direttiva dell'Unione europea.

Parchi regionali fluviali[modifica | modifica wikitesto]

Parchi regionali montani[modifica | modifica wikitesto]

Parchi regionali agricoli[modifica | modifica wikitesto]

Parchi regionali forestali[modifica | modifica wikitesto]

Parchi regionali di cintura metropolitana[modifica | modifica wikitesto]

Parchi locali di interesse sovracomunale[modifica | modifica wikitesto]

I Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) sono costituiti da aree che costituiscano, nell'ambito di uno o più Comuni adiacenti, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. Questa tipologia di parchi non è inserito nell'Elenco Ufficiale delle Aree Protette marine e terrestri, ufficialmente riconosciute.

In provincia di Pavia

In provincia di Como

In provincia di Bergamo[1]

Riserve naturali[modifica | modifica wikitesto]

Le riserve naturali vengono classificate in "integrali", "orientate" o "parziali" in funzione del grado di protezione dell'ambiente. Le riserve in Lombardia riguardano paludi, torbiere, sorgenti e fontanili, garzaie e laghi.

Monumenti naturali[modifica | modifica wikitesto]

I monumenti naturali sono singoli elementi o piccole superfici di ambientale naturale per i quali la normativa prevede la conservazione integrale. La legge regionale del 1983 ha previsto 11 monumenti di carattere geomorfologico, una grotta ed una cascina. Successivamente ne sono stati aggiunti altri 13, di cui 7 garzaie (luoghi dove nidificano gli aironi) e 4 bodri (specchi d'acqua circolari tipici delle aree goleniche dei grandi fiumi).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parchi Locali di Interesse Sovracomunale della provincia di Bergamo, su provincia.bergamo.it. URL consultato il 21 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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