185ª Divisione paracadutisti "Folgore": differenze tra le versioni

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{{quote|Fra le sabbie non più deserte<br />son qui di presidio per l'eternità i ragazzi della Folgore<br />fior fiore di un popolo e di un Esercito in armi.<br />Caduti per un'idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico,<br />essi additano agli italiani, nella buona e nell'avversa fortuna,<br />il cammino dell'onore e della gloria.<br />Viandante, arrestati e riverisci.<br />Dio degli Eserciti,<br />accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell'angolo di cielo<br />che riserbi ai martiri ed agli Eroi.|Epigrafe davanti al cimitero della Folgore a El Alamein}}
{{quote|Fra le sabbie non più deserte<br />son qui di presidio per l'eternità i ragazzi della Folgore<br />fior fiore di un popolo e di un Esercito in armi.<br />Caduti per un'idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico,<br />essi additano agli italiani, nella buona e nell'avversa fortuna,<br />il cammino dell'onore e della gloria.<br />Viandante, arrestati e riverisci.<br />Dio degli Eserciti,<br />accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell'angolo di cielo<br />che riserbi ai martiri ed agli Eroi.|Epigrafe davanti al cimitero della Folgore a El Alamein}}


Il 15 orrobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica a Tarquinia, che inizò l'addestramento dei primi istruttori dell'Esercito a giugno 1940, ed i primi corsi per le reclute il mese successivo.
Il 15 ottobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica a Tarquinia, che inizò l'addestramento dei primi istruttori dell'Esercito a giugno 1940, ed i primi corsi per le reclute il mese successivo.


Le prime unità ad essere costituite a [[Tarquinia]] (luglio 1940) furono il I e II [[Battaglione]] paracadutisti ed il III Battaglione [[Carabinieri]] paracadutisti (successivamente rinominati rispettivamente II, III e I). Nella primavera del 1941 si aggiunse il IV Battaglione paracadutisti, che con il II e III battaglione e la 1ª Compagnia cannoni controcarro andò a formare il 1º Reggimento Paracadutisti. Elementi del II Battaglione effettuarono il 30 aprile 1941 un aviolancio sull'isola [[grecia|greca]] di [[Cefalonia]], senza incontrare opposizione. Nel corso del 1941 vennero formati anche il 2º Reggimento (V, VI e VII Battaglione, 2ª Compagnia cannoni) ed il 3º Reggimento (IX, X ed XI Battaglione, 3ª Compagnia cannoni). L'VIII Battaglione venne invece riaddestrato presso la Scuola Guastatori del Genio. Le [[Compagnia (unità militare)|Compagnie]] cannoni reggimentali vennero quindi utilizzate come base per la costituzione del I, II e III Gruppo artiglieria paracadutisti, successivamente raggruppate nel [[Reggimento]] artiglieria paracadutisti.
Le prime unità ad essere costituite a [[Tarquinia]] (luglio 1940) furono il I e II [[Battaglione]] paracadutisti ed il III Battaglione [[Carabinieri]] paracadutisti (successivamente rinominati rispettivamente II, III e I). Nella primavera del 1941 si aggiunse il IV Battaglione paracadutisti, che con il II e III battaglione e la 1ª Compagnia cannoni controcarro andò a formare il 1º Reggimento Paracadutisti. Elementi del II Battaglione effettuarono il 30 aprile 1941 un aviolancio sull'isola [[grecia|greca]] di [[Cefalonia]], senza incontrare opposizione. Nel corso del 1941 vennero formati anche il 2º Reggimento (V, VI e VII Battaglione, 2ª Compagnia cannoni) ed il 3º Reggimento (IX, X ed XI Battaglione, 3ª Compagnia cannoni). L'VIII Battaglione venne invece riaddestrato presso la Scuola Guastatori del Genio. Le [[Compagnia (unità militare)|Compagnie]] cannoni reggimentali vennero quindi utilizzate come base per la costituzione del I, II e III Gruppo artiglieria paracadutisti, successivamente raggruppate nel [[Reggimento]] artiglieria paracadutisti.

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185ª Divisione paracadutisti "Folgore"
Descrizione generale
Attiva09/41 - 11/42
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio esercito
Tipoparacadutisti
Dimensionedivisione
SoprannomeFolgore
MottoEx altor fulgor - Come folgore dal cielo
Reparti dipendenti
  • COMANDO STATO MAGGIORE E QUARTIER GENERALE
  • 185º Reggimento Artiglieria Paracadutisti
  • 186º Reggimento Fanteria Paracadutisti
  • 187º Reggimento Fanteria Paracadutisti
  • VIII BATTAGLIONE GUASTATORI PARACADUTISTI
  • 185ª COMPAGNIA GENIO COLLEGAMENTI
  • 185ª COMPAGNIA MINATORI/ARTIERI
  • SERVIZI DIVISIONALI[1]
Comandanti
Degni di notaGenerale di divisione Enrico Frattini
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La Divisione paracadutisti "Folgore" è stata una grande unità del Regio Esercito italiano durante la seconda guerra mondiale[2].

Storia

«Fra le sabbie non più deserte
son qui di presidio per l'eternità i ragazzi della Folgore
fior fiore di un popolo e di un Esercito in armi.
Caduti per un'idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico,
essi additano agli italiani, nella buona e nell'avversa fortuna,
il cammino dell'onore e della gloria.
Viandante, arrestati e riverisci.
Dio degli Eserciti,
accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell'angolo di cielo
che riserbi ai martiri ed agli Eroi.»

Il 15 ottobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica a Tarquinia, che inizò l'addestramento dei primi istruttori dell'Esercito a giugno 1940, ed i primi corsi per le reclute il mese successivo.

Le prime unità ad essere costituite a Tarquinia (luglio 1940) furono il I e II Battaglione paracadutisti ed il III Battaglione Carabinieri paracadutisti (successivamente rinominati rispettivamente II, III e I). Nella primavera del 1941 si aggiunse il IV Battaglione paracadutisti, che con il II e III battaglione e la 1ª Compagnia cannoni controcarro andò a formare il 1º Reggimento Paracadutisti. Elementi del II Battaglione effettuarono il 30 aprile 1941 un aviolancio sull'isola greca di Cefalonia, senza incontrare opposizione. Nel corso del 1941 vennero formati anche il 2º Reggimento (V, VI e VII Battaglione, 2ª Compagnia cannoni) ed il 3º Reggimento (IX, X ed XI Battaglione, 3ª Compagnia cannoni). L'VIII Battaglione venne invece riaddestrato presso la Scuola Guastatori del Genio. Le Compagnie cannoni reggimentali vennero quindi utilizzate come base per la costituzione del I, II e III Gruppo artiglieria paracadutisti, successivamente raggruppate nel Reggimento artiglieria paracadutisti.

Da questi elementi il 1º settembre 1941 venne formata la 1ª Divisione Paracadutisti (Compagnia comando, servizi divisionali, 1º, 2º e 3º Reggimento fanteria paracadutisti, Reggimento artiglieria paracadutisti, VIII Battaglione guastatori paracadutisti, Compagnia minatori.artieri, Compagnia collegamenti). Il nome "Folgore" venne ufficialmente aggiunto solo nel giugno 1942.

Trasferita nelle Puglie e sottoposta ad un duro addestramento in vista della progettata invasione di Malta (Operazione C.3), la divisione venne invece trasferita in Africa Settentrionale sotto il nome di copertura di 185ª Divisione "Cacciatori d'Africa". COntemporaneamente i suoi Reggimenti cambiarono denominazione: il 1º divenne 3º e successivamente 185º, il 2º divenne 1º e poi 186º, il 3º divenne 2º e poi 187º. Il Reggimento artiglieria assunse il numero 185º. Prima della partenza la Divisione venne ridotta a due Reggimenti di fanteria (186º e 187º), mentre il 185º cedette i Battaglioni II e IV al 187º, ricevendone l'XI, e rimase in Italia per formare la base della 184ª Divisione paracadutisti "Nembo".

La organizzazione divisionale ad agosto 1942 era la seguente[3], con un organico teorico di 5.912 Uomini (di cui 299 ufficiali):

Comando e Compagnia comando divisionale
185ª Compagnia mista Carabinieri
260º Ufficio postale da campo
20ª Sezione sussistenza
20ª Sezione intendenza
185ª Sezione sanità
185ª Reparto trasporti
20ª Compagnia mortai (81mm mod.35)
185ª Compagnia genio collegamenti
185ª Compagnia genio minatori-artieri
VII Battaglione guastatori paracadutisti, su:
Compagnia comando
22ª Compagnia guastatori paracadutisti
23ª Compagnia guastatori paracadutisti
24ª Compagnia guastatori paracadutisti
186º Reggimento fanteria paracadutisti, su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia cannoni reggimentale (47/32 mod.35)
II Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
4ª Compagnia paracadutisti
5ª Compagnia paracadutisti
6ª Compagnia paracadutisti
IV Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
10ª Compagnia paracadutisti
11ª Compagnia paracadutisti
12ª Compagnia paracadutisti
IX Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
25ª Compagnia paracadutisti
26ª Compagnia paracadutisti
27ª Compagnia paracadutisti
X Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
28ª Compagnia paracadutisti
29ª Compagnia paracadutisti
30ª Compagnia paracadutisti
187º Reggimento fanteria paracadutisti, su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia cannoni reggimentale (47/32 mod.35)
V Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
13ª Compagnia paracadutisti
14ª Compagnia paracadutisti
15ª Compagnia paracadutisti
VI Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
16ª Compagnia paracadutisti
17ª Compagnia paracadutisti
18ª Compagnia paracadutisti
VII Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
19ª Compagnia paracadutisti
20ª Compagnia paracadutisti
21ª Compagnia paracadutisti
185º Reggimento artiglieria paracadutisti, su:
Comando e batteria comando
I Gruppo artiglieria paracadutisti, su:
Batteria comando
1ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
2ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
II Gruppo artiglieria paracadutisti, su:
Batteria comando
3ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
4ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
III Gruppo artiglieria paracadutisti, su:
Batteria comando
5ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
6ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)

All'inizio di settembre la Divisione si schierò a difesa nel settore meridionale della linea difensiva di El Alamein, costituendo il X Corpo d'armata assieme alla 17ª Divisione Fanteria "Pavia" e riorganizzandosi come segue:

Raggruppamento Tattico "Ruspoli" (VII ed VIII Battaglione)
Raggruppamento Tattico "Bechi" (II e IV Battaglione)
Raggruppamento Tattico "Camosso" (IX e X Battaglione)
Raggruppamento Tattico "Tantillo" (V e VI Battaglione)

L'artiglieria divisionale contrasse i suoi Gruppi a due (I e III) e si suddivise in supporto diretto ai vari Raggruppamenti.

Per supplire alla mancanza di artiglieria campale della Divisione, venne costituito un Raggruppamento Tattico Artiglieria "Folgore"[4] al comando del colonnello Boffa, costituito dai seguenti reparti:

II Gruppo, 26º Reggimento artiglieria "Rubicone" (75/27 mod.06 - dalla Div."Pavia")
IV Gruppo, 26º Reggimento artiglieria "Rubicone" (100/17 mod.16 - dalla Div."Pavia")
I Gruppo, 21º Reggimento artiglieria "Po" (100/17 mod.16 - dalla Div."Trieste")
III Gruppo, 1º Reggimento artiglieria Celere (75/27 mod.06 - dalla Div."Brescia")
XXXI Gruppo, 132º Reggimento artiglieria "Ariete" (88/55 FlaK 37 - dalla Div."Ariete")
III Gruppo, 132º Reggimento artiglieria "Ariete" (90/53 mod.41 - dalla Div."Ariete")
Gruppo di Formazione, 155.e Artillerie-Regiment (8,8cm Flak 37, 10cm K18 e 21cm K38 - dalla 21.e Panzerdivision)
File:El Alamein14.jpg
Divisa originale di un paracadutista del 187º reggimento paracadutisti della divisione "Folgore" della seconda guerra mondiale esposta al museo della Battaglia di El Alamein (Egitto)

Il comportamento della divisione Folgore durante la battaglia di El Alamein fu encomiabile, riuscendo a resistere assieme ad elementi della Divisione "Pavia" ai ripetuti tentativi di sfondamento portati dalla 7ª Divisione Corazzata britannica (23 ottobre, sostenuta dalla Brigata Francia Libera, e 24 ottobre), come anche il grande attacco concentrico portato il 25 ottobre da elementi 7ª Divisione Corazzata e della 44ª e 50ª Divisione di fanteria, e l'ultimo tentativo della 132ª Brigata Fanteria (44ª Divisione) il giorno 27. Il coraggio e lo spirito combattivo della divisione suscitò il rispetto e l'ammirazione anche da parte degli stessi avversari. In ottemperanza agli ordini dell'ACIT la divisione Folgore iniziò la ritirata nella notte del 3 novembre 1942, in condizioni rese difficilissime dalla mancanza di mezzi di trasporto. Dopo due giorni di marcia nel deserto, alle 14:35 del giorno 6, dopo aver distrutto le armi, ciò che restava della Divisione si arrese alla 44ª divisione fanteria britannica del generale Hughes, senza mostrare bandiera bianca e senza mai alzare le mani ai nemici[5]; i paracadutisti ottennero dai britannici l'onore delle armi e dopo la resa il generale Hughes volle ricevere il generale Enrico Frattini ed i colonnelli Bignami e Boffa, complimentandosi per il comportamento della divisione. Dopo la battaglia di El Alamein alla Divisione Folgore ed ai suoi Reggimenti verrà conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare[6][7].

Interamente distrutta in combattimento, la divisione "Folgore" venne sciolta a fine 1942. Con alcuni sopravvissuti e rimpiazzi venne costituito il 285º Battaglione Paracadutisti "Folgore", comandato dal capitano Lombardini. Fu impiegato nella difesa della linea del Mareth in Tunisia nel 1943, e anche in tale occasione diede un'eccellente prova, distinguendosi particolarmente nella battaglia di Takrouna contro i neozelandesi, nella quale il battaglione venne distrutto.

Onorificenze

La Divisione e tutti i suoi Reggimenti furono decorati della Medaglia d'oro al Valor Militare alla Bandiera:

Medaglia d'oro al Valor Militare (185ª Divisione paracadutisti "Folgore" - El Qattara, 4 novembre 1942)
Medaglia d'oro al Valor Militare (185º Rgt.artiglieria paracadutisti - El Alamein, 23 ottobre - 6 novembre 1942)
Medaglia d'oro al Valor Militare (186º Rgt.fanteria paracadutisti - Africa Settentrionale, 22 luglio - 12 ottobre 1942 e Battaglia di El Alamein, 23 ottobre - 06 novembre 1942)
Medaglia d'oro al Valor Militare (187º Rgt.fanteria paracadutisti - Africa Settentrionale, 22 luglio - 12 ottobre 1942 e Battaglia di El Alamein, 23 ottobre - 06 novembre 1942)

Note

Bibliografia

  • (IT) David Irving, La pista della volpe, Milano, Mondadori, 1978, Irving.
  • (IT) E. Krieg, La guerra nel deserto - vol. 2 - La battaglia di El Alamein, Ginevra, Edizioni di Crémille, 1969, GuerraDeserto.
  • (IT) Arrigo Petacco, L'armata nel deserto, Milano, Mondadori, 2001, Petacco.
  • (IT) Raffaele Doronzo, Folgore! E si moriva, Milano, Mursia, 1978, ISBN 9788842532552.
  • G.Lunardi, P.Compagni "I paracadutisti Italiani 1937/45", Editrice Militare Italiana, Milano 1989
  • G.Montanari "Le operazioni in Africa Settentrionale - Vol. III - El Alamein - Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma 1989
  • A.Massignani, J.Greene "Rommel in Africa Settentrionale" - Mursia - 1996 - ISBN 9788842528418
  • P.Caccia Dominioni "Alamein 1933-1962" - Mursia 1992 - ISBN 9788842536284
  • A.Bechi Luserna, P.Caccia Dominioni "I ragazzi della Folgore" - Edizioni Libreria Militare - Milano 2007 - ISBN 8889660023
  • P.Caccia Dominioni, G.Izzo "Takfir" - Mursia - 2007 - ISBN 9788842528180

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