Montefalcone Appennino

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Montefalcone Appennino
comune
Montefalcone Appennino – Stemma
Montefalcone Appennino – Bandiera
Montefalcone Appennino – Veduta
Montefalcone Appennino – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Fermo
Amministrazione
SindacoGiorgio Grifonelli (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°59′17.59″N 13°27′32.11″E / 42.988219°N 13.458919°E42.988219; 13.458919 (Montefalcone Appennino)
Altitudine757 m s.l.m.
Superficie15,99 km²
Abitanti386[1] (31-8-2020)
Densità24,14 ab./km²
Comuni confinantiAmandola, Comunanza (AP), Force (AP), Monte San Martino (MC), Santa Vittoria in Matenano, Smerillo
Altre informazioni
Cod. postale63855
Prefisso0734
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT109014
Cod. catastaleF493
TargaFM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 525 GG[3]
Nome abitantimontefalconesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montefalcone Appennino
Montefalcone Appennino
Montefalcone Appennino – Mappa
Montefalcone Appennino – Mappa
Posizione del comune di Montefalcone Appennino nella provincia di Fermo
Sito istituzionale

Montefalcone Appennino è un comune italiano di 386 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale confina ad ovest con i comuni di Amandola e Comunanza, ad est con quello di Santa Vittoria in Matenano, a nord con il comune di Smerillo e di Monte San Martino, a sud con quello di Force con l'interposizione del fiume Aso. Il suo paesaggio è prevalentemente alto-collinare, con un'altezza media del suo territorio superiore ai cinquecento metri, eccezion fatta per la stretta striscia pianeggiante lungo il fiume Aso a sud. L'altitudine massima del paese è raggiunta dalla rupe calcarea, sulla sommità del monte boscoso, che ad occidente cade a strapiombo, come una lama di alcune centinaia di metri, sul terreno agricolo sottostante, costituendo il punto più elevato del territorio, a mo' di balcone con vista suggestiva sulla catena dei monti Sibillini ad ovest, su cui sorge l'abitato storico in posizione panoramica, a ben 757 metri sul livello del mare. Per le sue caratteristiche orografiche, il comune fa infatti parte della Comunità montana dei Sibillini, istituita dalla regione Marche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I reperti più antichi relativi ad insediamenti umani nell'area si trovano in località Colle Luccio e risalgono al periodo romano[4]. Per quanto riguarda le fonti scritte, invece, le prime notizie si trovano in documenti del 705[5][6] e del 930 del feudo farfense di Santa Vittoria in Matenano. Sotto i farfensi il centro conobbe un notevole sviluppo, con la costruzione di un fortilizio e di una scuola per i chierici. Nel 1214, poi, Montefalcone ottenne la Libertà Comunale.

Fu coinvolto nelle lotte tra Ascoli Piceno e Fermo: nel 1239 venne conquistato da Enzo di Sardegna, per poi passare sotto Fermo nel 1257; nel 1351 venne assediato da Galeotto I Malatesta per passare nel 1355 sotto lo Stato Pontificio, giurando fedeltà a Egidio Albornoz. Nel XV secolo fu sotto il controllo della famiglia Orsini e, dopo il Risorgimento, nel 1860 Montefalcone entrò nella Provincia di Ascoli Piceno.

E dal giugno 2009, dopo le elezioni amministrative di primavera, fa parte della provincia di Fermo.

Tra i personaggi famosi che vissero a Montefalcone si ricorda il pittore Osvaldo Licini, che vi risiedette tra il 1922 ed il 1924.

Il toponimo deriva il suo nome dal nidificare dei falchi sulla sommità del monte, che guarda ad occidente la catena appenninica centrale umbro-marchigiana dei Monti Sibillini, data la collocazione del paese sulla rupe d'arenaria, ad un'altitudine di ben 780 metri sul livello del mare, come monte del falcone.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il paese si trova sulla sommità di una rupe tra le vallate dell'Aso e del Tenna, che permette la visione di panorami suggestivi verso i Monti Sibillini ed i Monti della Laga.

Costruzioni civili e militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Castello. Situato poco fuori l'abitato di Montefalcone, a picco sopra uno sperone roccioso, si ergono le torri rimanenti dell'imponente castello, in una scenografia naturale che crea, con il paese sullo sfondo, una suggestiva veduta della località.

Costruzioni religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Michele Arcangelo. È la chiesa parrocchiale del paese e ha il titolo di pieve. Di origine farfense, è ricordata per la prima volta con il titolo di Sant'Angelo in Castello in un documento del 1332. Nel 1572 entrò a far parte della diocesi di Fermo. L'attuale costruzione fu realizzata negli anni 1821-1824 dal Comune di Montefalcone con il legato di 3000 scudi romani di Livio Palmoni un falconese cocchiere di Papa Pio VII. Sorge sull'area precedentemente occupata dalla chiesa di San Pietro in Porta. Di stile neoromanico, ha pianta a croce greca con tre altari. All'altare maggiore campeggia la tela raffigurante San Michele Arcangelo di Giuseppe Toscani (1947). Gli altri altari sono dedicati al Sacro Cuore, con tela raffigurante Sant'Eurosia, attribuita a Antonio Liozzi di Penna San Giovanni (secolo XVIII), e alla Vergine Addolorata. La chiesa ha subito nel corso degli anni numerosi rimaneggiamenti e restauri, il primo dei quali, tra il 1899 ed il 1902, si deve al parroco Don Donato Marinucci, mentre a Don Raffaele Gasparri si devono i restauri del 1925 e soprattutto del 1949-50, allorquando il Toscani affrescò la volta e le pareti. Intorno agli anni Settanta il parroco Don Tarcisio Molini ricavò l'attuale Salone Don Bosco dai locali precedentemente utilizzati come sacrestie.

Data la posizione del paese all'interno di un'area naturale protetta, il paese ospita anche un Centro di Educazione Ambientale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 giugno 1985 16 giugno 1990 Giuseppe Marziali Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale Sindaco [11]
16 giugno 1990 24 aprile 1995 Giuseppe Marziali Indipendente Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Cesare Milani Lista civica Sindaco [11]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Cesare Milani Lista civica Sindaco [11]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Adamo Rossi Lista civica Sindaco [11]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Adamo Rossi Lista civica Sindaco [11]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Adamo Rossi Lista civica Progetto per Montefalcone Sindaco [11]
27 maggio 2019 in carica Giorgio Grifonelli Lista civica Persone Idee Energie Sindaco [11]

Il comune fa parte della Comunità montana dei Sibillini.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Montefalcone Archiviato il 18 maggio 2009 in Internet Archive.
  5. ^ Sistema Museale del Fermano[collegamento interrotto]
  6. ^ Montefalcone Appennino – Cenni storici, su cst.comune.fermo.it. URL consultato l'8 gennaio 2023 (archiviato il 19 agosto 2022).
  7. ^ Provincia di Ascoli Piceno Archiviato il 24 maggio 2009 in Internet Archive.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Polo Museale Palazzo Felici, su marcafermana.it.
  10. ^ Tommaso Castaldi, Pietro da Göttweig detto Alamanno o Alemanno, Polittico, in La Fragilità e la Forza. Antonello da Messina, Bellini, Carpaccio, Giulio Romano, Boccioni, Manet, 200 capolavori restaurati, XIX edizione di Restituzioni. Tesori d'arte restaurati, catalogo di mostra, Milano, 2022, pagg. 306 - 317.
  11. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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