Gilbert Roland

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Gilbert Roland nel film La linea francese (1954)

Gilbert Roland, pseudonimo di Luis Antonio Dámaso de Alonso (Ciudad Juárez, 11 dicembre 1905Los Angeles, 15 maggio 1994), è stato un attore messicano naturalizzato statunitense.

Gli esordi nel cinema muto

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Discendente da una famiglia di toreri da quattro generazioni, Luis Antonio Dámaso de Alonso era destinato a una carriera nell'arena. Dopo l'attacco alla città di Ciudad Juárez da parte dei rivoluzionari di Pancho Villa, nel 1911 la famiglia Alonso si trasferì con altri profughi messicani negli Stati Uniti, stabilendosi a El Paso, dove Luis vide il suo primo film e si innamorò del cinema, marinando la scuola per passare il tempo ad assistere alle proiezioni cinematografiche locali[1].

All'inizio degli anni venti si trasferì in California, dove iniziò a lavorare a Hollywood come "generico", favorito dall'aspetto fotogenico e dal fisico atletico e agile. Grazie alla reputazione della sua famiglia, il giovane Luis si assicurò il compito di assistente di Rodolfo Valentino, che interpretava il ruolo di un torero in Sangue e arena (1922). In omaggio a John Gilbert e a Ruth Roland, i suoi attori preferiti, Luis assunse quindi il nome d'arte di Gilbert Roland e apparve anche come controfigura di Ramón Novarro nel film The Midshipman (1925), iniziando a farsi conoscere quando, appena diciannovenne, recitò al fianco di Clara Bow nella commedia The Plastic Age (1925).

Roland fu un apprezzato interprete romantico durante l'era del muto, grazie ai lineamenti tenebrosi e all'aspetto da latin lover, messo in evidenza con il ruolo di Armand Duval nel film La signora dalle camelie (1926), che lo vide a fianco dell'attrice Norma Talmadge, con la quale ebbe una relazione.

Il passaggio al sonoro

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Il passaggio dal muto al sonoro, contrariamente a quanto accadde a diversi colleghi che videro le proprie carriere stroncate, non costituì un problema per Roland, il cui timbro di voce fu apprezzato nelle pellicole parlate.

Nel 1932 apparve nuovamente accanto a Clara Bow nel film Sangue ribelle (1932) e, l'anno successivo, recitò a fianco di Mae West nella commedia Lady Lou (1933), nella parte di Serge Stanieff, un gigolò russo. La capacità di parlare correntemente lo spagnolo gli consentì inoltre di lavorare a diverse pellicole girate sia in versione inglese che in lingua spagnola (come Men of the North, 1930), come era d'uso nelle produzioni hollywoodiane all'inizio degli anni trenta.

Gilbert Roland e Constance Bennett (foto pubblicitaria, 1933)

Tuttavia, nel corso del decennio, Roland ebbe rare occasioni di apparire in pellicole di qualità, limitandosi a lavorare in diversi B-movie. Riprese inoltre il ruolo di Armand Duval sul palcoscenico, recitando a fianco di Jane Cowl. Nel 1933 girò i film Our Betters (1933), diretto da George Cukor, e After Tonight (1933), entrambi a fianco dell'attrice Constance Bennett, con la quale ebbe una lunga relazione culminata con il matrimonio nel 1941.

Gli anni quaranta

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All'inizio del decennio, Roland ottenne ancora ruoli in pellicole minori, ad eccezione de Il conquistatore del Messico (1939) e Lo sparviero del mare (1940), dove duellò con Errol Flynn. In entrambi i film interpretò personaggi chiamati Lopez, confermando la destinazione al ruolo di latino, che fu una costante della sua carriera.

Divenuto cittadino statunitense nel 1942, e arruolato per due anni nella U.S. Army Force durante la seconda guerra mondiale, Roland tornò al cinema con il ruolo di Cisco Kid, novello Robin Hood del West, che interpretò tra il 1946 e il 1947 in sei pellicole di una celebre serie prodotta dalla Monogram. Ereditato il ruolo dai predecessori Duncan Renaldo e Cesar Romero Roland, profondamente affezionato al suo paese d'origine, diede di Cisco Kid un'interpretazione più lontana dallo stereotipo del messicano selvaggio, trasandato e poco educato. L'attore insistette per rappresentare una scena in cui Cisco Kid legge Shakespeare, fornendo l'inusuale ritratto di un bandito intellettuale e, al tempo stesso, la pistola più veloce del West[1].

Il rilancio negli anni cinquanta

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Raggiunta la maturità, Roland interpretò ruoli più interessanti e la sua carriera riprese slancio tra la fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni cinquanta. Anche la sua immagine acquistò nuovo fascino, rendendolo interprete ideale di personaggi avventurosi ed esotici. I bracciali di cuoio ai polsi, che aveva iniziato a portare per disturbi agli arti derivati dalla pratica del tennis[1], di cui era appassionato giocatore da anni, diventarono il suo tratto distintivo sullo schermo.

Apparve a fianco di John Garfield in Stanotte sorgerà il sole (1949) di John Huston, di Spencer Tracy e James Stewart in Malesia (1949), di Ramon Novarro e Antonio Moreno ne La rivolta (1950) di Richard Brooks, accanto a Cary Grant e José Ferrer e fu l'avventuroso e romantico partner di Barbara Stanwyck nel western Le furie (1950), diretto da Anthony Mann.

Nel 1951 ebbe l'occasione di interpretare il ruolo del torero, la sua professione mancata, nel film L'amante del torero, accanto a Robert Stack e Katy Jurado, impersonando il matador Manolo Estrada. L'anno successivo fu tra i componenti del cast del melodramma Il bruto e la bella (1952), diretto da Vincente Minnelli e ambientato nel mondo del cinema. L'interpretazione del divo latino Victor Ribera, detto "Gaucho", costituì un pezzo di bravura di Roland, che diede al personaggio l'ironia e l'eleganza di un divo diviso fra la passione per il ballo e per le donne, destinato a un tragico destino.

«Sono un uomo muy simple. Di solito leggo un soggetto. Se mi va, lo faccio. Y si no, no. Muy simple»

Durante tutto il decennio lavorò intensamente in pellicole di diverso genere, dai drammi Nostra Signora di Fatima (1952), I miei sei forzati (1952), pellicola di ambiente carcerario diretta da Hugo Fregonese, ai film d'avventura quali La baia del tuono (1953), ancora diretto da Anthony Mann, in cui interpretò il ruolo di Teche Bossier, accanto a James Stewart; Tempeste sotto i mari (1953), nel ruolo del pescatore di spugne Mike Petrakis; La principessa di Mendoza (1954) con Olivia de Havilland; Destino sull'asfalto (1955) di Henry Hathaway, in cui interpretò il pilota automobilistico Dell'Oro, accanto a Kirk Douglas.

Il suo maturo fascino latino e la sua scanzonata eleganza furono impiegati anche nella commedia musicale La linea francese (1953), nei panni del playboy francese Pierre DuQuesne, dove l'attore ebbe come partner Jane Russell, con la quale lavorò anche nel successivo Il tesoro sommerso (1955) di John Sturges.

Gli ultimi anni

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Dopo Il grande sentiero (1964), diretto da John Ford, Roland ampliò la propria esperienza cinematografica partecipando a diversi spaghetti western quali Vado... l'ammazzo e torno (1967) e Quella sporca storia nel West (1968), diretti da Enzo G. Castellari, e Ognuno per sé (1968), diretto da Giorgio Capitani, e lavorando per diverse serie televisive quali Bonanza (1966), Ai confini dell'Arizona (1971), nei panni di Don Domingo Montoya, Barnaby Jones (1974) e Cuore e batticuore (1980).

La sua ultima apparizione cinematografica risale al 1981 nel film Barbarosa di Fred Schepisi, a coronamento di una carriera che ha pochi eguali nella cinematografia, iniziata all'epoca del muto e protrattasi per quasi sessant'anni.

Roland si sposò due volte: dall'unione con l'attrice Constance Bennett (che sposò nel 1941, dopo alcuni anni di fidanzamento, e da cui divorziò nel 1946), ebbe due figlie, Lorinda (nata nel 1938) e Christina Consuelo, detta Gyl (nata nel 1941). Nel 1954 si risposò con la ventinovenne messicana Guillermina Cantu, che gli fu accanto fino alla morte, avvenuta nel 1994, all'età di 88 anni, per un cancro alla prostata. Dopo i funerali, il corpo di Roland venne cremato e le ceneri disperse in mare.

Al pari dei personaggi di latin lover interpretati nella sua carriera, Roland fu un elegante e garbato seduttore anche nella vita privata[2]. Gli furono attribuite diverse relazioni con attrici quali Clara Bow, Barbara La Marr, Bebe Daniels, Norma Talmadge (che per lui divorziò dal marito, il produttore Joseph Schenck, ma che poi lo lasciò per risposarsi con l'attore George Jessel), Greta Garbo[1]. Popolare nell'ambiente del cinema per la professionalità sul set, l'attore fu benvoluto dai colleghi per la sua tranquilla personalità[2], che gli valse il soprannome di Amigo.[1]

Riconoscimenti

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Gilbert Roland fu candidato due volte al Golden Globe, la prima per il film Il bruto e la bella (1952), e la seconda per ruolo di Dull Knife nel film Il grande sentiero (1964).

Per il suo contributo all'industria cinematografica, ha una stella in suo onore sulla Hollywood Walk of Fame, al 6730 di Hollywood Boulevard.

Filmografia parziale

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, Gilbert Roland è stato doppiato da:

  • Emilio Cigoli in Le furie, La baia del tuono, Mezzanotte a San Francisco, Orchidea bianca, Il selvaggio e l'innocente, La strada dell'eternità
  • Stefano Sibaldi in Il bruto e la bella, Destino sull'asfalto, Il tesoro sommerso, Il tesoro di Pancho Villa, Bandido, La linea francese
  • Mario Pisu in La rivolta, Malesia, L'amante del torero, La principessa di Mendoza
  • Gualtiero De Angelis in Il giro del mondo in ottanta giorni, Una storia del West, I miei sei forzati
  • Renato Turi in Il grande circo, Vado... l'ammazzo e torno, Ognuno per sé
  • Nino Pavese in Stanotte sorgerà il sole, Nostra signora di Fatima
  • Bruno Persa in I violenti, Il grande sentiero
  • Ennio Cerlesi in Il conquistatore del Messico
  • Giuseppe Rinaldi in Quella sporca storia nel West
  • Diego Michelotti in Anche nel West c'era una volta Dio
  • Arturo Dominici in Caboblanco
  • Saverio Moriones in Tempeste sotto i mari (ridoppiaggio)
  1. ^ a b c d e Victoria Thomas, Hollywood's Latin Lovers, Angel City Press Inc., 1998
  2. ^ a b Il chi è del cinema, De Agostini, vol. II, 1984, pag. 455

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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