Daniel Brühl

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Daniel Brühl al Festival di Berlino 2020

Daniel César Martín Brühl González Domingo, più noto come Daniel Brühl (Barcellona, 16 giugno 1978), è un attore tedesco con cittadinanza spagnola.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Brühl nel 2002

Daniel Brühl è nato a Barcellona da madre spagnola, l'insegnante Marisa González Domingo[1], e padre tedesco nato in Brasile, Hanno Brühl, di professione regista televisivo. Ha un fratello, Oliver, e una sorella, Miriam. Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferì a Colonia, in Germania Ovest, dove compì gli studi. Poliglotta, parla correntemente tedesco, spagnolo, inglese, francese, catalano e portoghese[senza fonte]. Inizia a recitare in giovane età esordendo, nel 1995, nei panni di un ragazzino di strada nella soap opera Verbotene Liebe. Dopo aver preso parte a diverse pellicole minori, nel 2003 raggiunge la fama internazionale con l'interpretazione di Alex Kerner nel film Good Bye, Lenin!, grazie al quale vince lo European Film Award come miglior attore[2].

Sempre nello stesso anno, si cimenta nel doppiaggio prestando la propria voce al personaggio di Kenai nella versione tedesca del film d'animazione Koda, fratello orso, mentre l'anno successivo figura tra i protagonisti del grottesco The Edukators. Nello stesso anno, Brühl debutta in lingua inglese con Ladies in Lavender, affiancando, nel ruolo di un talentuoso violinista polacco, Judi Dench e Maggie Smith. Nello stesso anno vince nuovamente l'European Film Award per il film Was nützt die Liebe in Gedanken[3]. Nel 2005 interpreta il tenente Horstmaye nel film Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, incentrato sulla tregua di Natale del 1914 durante la prima guerra mondiale. Nel 2006 viene invitato a far parte della giuria dei cortometraggi al Festival di Cannes[4]; nello stesso anno appare prima in un cameo nella commedia romantica di Julie Delpy 2 giorni a Parigi, e successivamente è protagonista di Salvador - 26 anni contro, nel quale impersona Salvador Puig Antich, un anarchico catalano giustiziato nell'era di Francisco Franco[2]. Nel 2007 recita una piccola parte in The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo[2].

Nel 2008 interpreta un giovane soldato nazista nel film Campo 19 a fianco di John Malkovich, mentre nel 2009 entra nei panni di Frederik Zoller, un eroe di guerra tedesco, nel film di Quentin Tarantino Bastardi senza gloria, a fianco di Brad Pitt[2]; questo suo ruolo gli permette di vincere uno Screen Actors Guild Award, condiviso con il resto del cast[5].

Nel maggio seguente lancia inoltre la compagnia di produzione cinematografica Fouronfilm, in collaborazione con la Film1[6]. Nel 2011 partecipa al thriller-horror Intruders, diretto dal regista spagnolo Juan Carlos Fresnadillo, a fianco di Clive Owen[7], e nella commedia E se vivessimo tutti insieme?, con Jane Fonda, mentre l'anno successivo prende parte al film collettivo 7 Days in Havana, recitando nel segmento La tentación de Cecilia diretto da Julio Medem. Nel 2013 è protagonista, assieme a Chris Hemsworth, della pellicola di Ron Howard Rush, dove impersona il pilota di Formula 1 Niki Lauda; sempre nello stesso anno, Brühl veste i panni di Daniel Domscheit-Berg, un importante ex-collaboratore di WikiLeaks, nel film Il quinto potere.

Nel 2016 ha interpretato il villain colonnello Helmut Zemo nel film Captain America: Civil War appartenente al Marvel Cinematic Universe[8]. Nel 2017 ha vestito i panni dell'ufficiale nazista Lutz Heck nel film La signora dello zoo di Varsavia, adattamento cinematografico del romanzo di Diane Ackerman Gli ebrei allo zoo di Varsavia. Dopo aver recitato nel 2021 in The King's Man - Le origini, film diretto da Matthew Vaughn, nel 2022 veste i panni del co-protagonista in Niente di nuovo sul fronte occidentale, diretto da Edward Berger.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Brühl (a destra) con la compagna Felicitas alla Berlinale 2018

Nel 2006 si separa dall'attrice Jessica Schwarz, con la quale era stato a lungo fidanzato[9]. Dal 2010 ha una relazione con la psicologa Felicitas Rombold; la coppia ha un figlio, nato nel 2016[10].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

  • My Zoe, regia di Julie Delpy (2019) - produttore esecutivo
  • Fairyfail, regia di Andreas Buchhalter (2020) - videogioco
  • Next Door, regia di Daniel Brühl (2021)

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Satellite Award
    • 2019 – Candidatura per il miglior attore in una miniserie o film per la televisione per L'alienista

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Daniel Brühl è stato doppiato da:

  • Francesco Pezzulli in Good Bye, Lenin!, Salvador - 26 anni contro, 2 giorni a Parigi, Bastardi senza gloria, Scrittore per caso, Eva, Rush, Il quinto potere, La spia - A Most Wanted Man, Woman in Gold, Colonia, Il sapore del successo, Captain America: Civil War, Lettere da Berlino, La signora dello zoo di Varsavia, L'alienista, The King's Man - Le origini, The Falcon and the Winter Soldier, Niente di nuovo sul fronte occidentale, Race for Glory: Audi vs. Lancia
  • Fabrizio Manfredi in Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, John Rabe, Lezioni di sogni
  • Alessandro Tiberi in Ladies in Lavender
  • Federico Di Pofi in The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo
  • Andrea Mete in Krabat e il mulino dei dodici corvi
  • Luca Ferrante in La contessa
  • Alessandro Budroni in E se vivessimo tutti insieme?
  • Massimiliano Manfredi in Intruders
  • Stefano Crescentini in 7 Days in Havana
  • Guido Di Naccio in 7 giorni a Entebbe
  • Massimo De Ambrosis in The Cloverfield Paradox

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Daniel Brühl, in videoclubmadison.com. URL consultato il 6 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2011).
  2. ^ a b c d (EN) Not always the nice young boy, in goethe.de. URL consultato il 6 febbraio 2014.
  3. ^ (DE) Ich will nicht immer der junge Romantiker sein, in spiegel.de, 3 dicembre 2004. URL consultato il 6 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2004).
  4. ^ Cannes 2006, in ilcannocchiale.it, 19 maggio 2006. URL consultato il 6 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  5. ^ (EN) The Verge: Daniel Brühl, in movieline.com, 10 agosto 2009. URL consultato il 6 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2009).
  6. ^ (EN) Daniel Bruehl launches fouronfilm, in variety.com, 16 maggio 2009. URL consultato il 6 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2012).
  7. ^ (EN) Clive Owen and Daniel Bruhl Cast in Fresnadillo's 'Intruders', in firstshowing.net, 8 aprile 2010. URL consultato il 6 febbraio 2014.
  8. ^ Fabio Mucci, Captain America: Civil War, Daniel Bruhl conferma il suo ruolo, su everyeye.it, 27 aprile 2015.
  9. ^ (DE) Daniel Brühl und Jessica Schwarz trennen sich, in sueddeutsche.de, 23 maggio 2006. URL consultato il 6 febbraio 2014.
  10. ^ (DE) Daniel Brühl und Felicita Rombold: Das Baby ist da!, in GALA, 14 dicembre 2016. URL consultato il 10 agosto 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN85091270 · ISNI (EN0000 0001 2102 7972 · LCCN (ENno2004042995 · GND (DE129255335 · BNE (ESXX1681392 (data) · BNF (FRcb14611728h (data) · J9U (ENHE987007442433905171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004042995