D-IX

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La D-IX è una sostanza dopante sperimentale a base di metanfetamina sviluppata dalla Germania Nazista nel 1944 per applicazioni militari. Il ricercatore che ha riscoperto questo progetto, Wolf Kemper, ha affermato che "L'obiettivo era quello di usare la D-IX per ridefinire i limiti della tenuta fisica di un essere umano".[1]

I dottori tedeschi rimasero entusiasti dei risultati ottenuti nelle prove di questo psicofarmaco, e pianificarono la distribuzione dello stesso a tutte le truppe tedesche con pillole[2], ma la guerra finì prima che la D-IX potesse entrare in produzione, anche se si pensa che alcuni piloti di sottomarini Neger e Biber ne fecero uso.[3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A causa della sempre crescente pressione esercitata dagli Alleati sulla Germania, il Reich cercava sempre più freneticamente nuovi soldati per continuare a portare avanti gli sforzi bellici, e uno dei metodi per ridurre le grosse perdite di militi era quello di incrementare la forza combattiva dei soldati rimanenti della Wehrmacht. Sebbene droghe più semplici come il Pervitin e l'Isophan aiutassero a mantenere adeguatamente stimolati i soldati, il Vice Ammiraglio Hellmuth Heye, nel marzo del 1944, richiese lo studio di una droga che potesse dotare i militari tedeschi di potenza sovrumana e un rafforzato senso di autostima.[3]

Il farmacologo Gerhard Orzechowski e un gruppo di altri ricercatori vennero scelti per condurre lo studio e lo sviluppo di questa nuova droga, a Kiel. A fine anno venne sviluppata una formula che conteneva in ogni pillola: 5 mg di ossicodone (in commercio come Eukodal), 5 mg di cocaina e 3 mg di metanfetamina (prima chiamata Pervitin, ora in commercio con il nome di Desoxyn).[2]

I ricercatori nazisti, che testarono la D-IX anche su vittime dell'olocausto,[3] in particolare su internati del campo di concentramento di Sachsenhausen, scoprirono che con questa nuova droga, le cavie potevano marciare fino a 90 chilometri al giorno senza sosta mentre trasportavano zaini di 20 chilogrammi.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Jeevan Vasagar, Nazis tested cocaine on camp inmates, in The Guardian, 19 novembre 2002. URL consultato il 12 febbraio 2024.
  2. ^ a b c (EN) dirkdeklein, The D-IX Experiment- Creating Super Wehrmacht soldiers., su History of Sorts, 11 luglio 2016. URL consultato il 12 febbraio 2024.
  3. ^ a b c Psicostimolanti e droghe al servizio del Terzo Reich, su it.topwar.ru.
  4. ^ D-IX, Neger, Biber, Nazis | Turf Wars Forums, su turfwarsapp.com. URL consultato il 12 febbraio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Wolf Kemper, Pervitin – Die Endsiegdroge?, in Nazis on Speed, Werner Pieper, 2003.
  • Norman Ohler, Tossici. L'arma segreta del Reich. La droga nella Germania nazista, BUR, 2018, ISBN 9788817105095.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]