Interstellar: differenze tra le versioni

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Nel film sono inoltre presenti due robot, CASE e TARS. Nolan non voleva che i robot avessero fattezze antropomorfe e scelse quindi un design geometrico (un [[quadrilatero]]). Il regista disse: «Si tratta di una filosofia di design molto complicata. È basato sulla matematica. Ci sono quattro blocchi principali combinabili in tre modi diversi. Quindi ci sono tre combinazioni. Ma poi si suddividono a loro volta in altre tre. E tutti i pezzi possono essere suddivisi ancora e così via, tutto in proporzione». L'attore [[Bill Irwin]] diede la voce e manovrò i robot sul set, ma in seguito venne doppiato (da [[Josh Stewart]]) e la sua immagine cancellata digitalmente in modo da non apparire sullo schermo.
Nel film sono inoltre presenti due robot, CASE e TARS. Nolan non voleva che i robot avessero fattezze antropomorfe e scelse quindi un design geometrico (un [[quadrilatero]]). Il regista disse: «Si tratta di una filosofia di design molto complicata. È basato sulla matematica. Ci sono quattro blocchi principali combinabili in tre modi diversi. Quindi ci sono tre combinazioni. Ma poi si suddividono a loro volta in altre tre. E tutti i pezzi possono essere suddivisi ancora e così via, tutto in proporzione». L'attore [[Bill Irwin]] diede la voce e manovrò i robot sul set, ma in seguito venne doppiato (da [[Josh Stewart]]) e la sua immagine cancellata digitalmente in modo da non apparire sullo schermo.

== Accuratezza scientifica ==
[[File:Kip_S._Thorne_EM1B8790_(24027017497).jpg|miniatura|[[Kip Thorne]], fisico teorico che è stato consulente scientifico e produttore esecutivo del film.]]
Circa i concetti di wormhole e buchi neri, Kip Thorne affermò che ha "lavorato sulle equazioni che permetterebbero il tracciamento dei raggi di luce mentre viaggiano attraverso un wormhole o intorno a un buco nero—quindi quello che si vede è basato sulle equazioni della [[Relatività generale|relatività generale]] di [[Albert Einstein|Einstein]]."<ref>{{Cita web|url=https://www.slashfilm.com/final-interstellar-trailer/|titolo=Final Interstellar Trailer Plus Kip Thorne Featurette|sito=/Film|data=2014-10-01|lingua=en-US|accesso=2019-03-02}}</ref> All'inizio del processo, Thorne stabilì due linee guida: "Per prima cosa, che niente violasse le leggi fisiche stabilite. Seconda, che tutte le stravaganti speculazioni ... nascessero dalla scienza e non dalla fervida immaginazione di uno sceneggiatore." Nolan accettò questi termini a patto che non entrassero in conflitto con la realizzazione del film. Ad un certo punto, Thorne trascorse due settimane per persuadere Nolan di cestinare l'idea di un personaggio che viaggia più veloce della luce.<ref>{{Cita web|url=https://www.npr.org/2014/11/07/362351960/christopher-nolan-on-blending-reality-into-fantasy-in-interstellar|titolo=For Christopher Nolan, Making 'Interstellar' Was A Childhood Dream|sito=NPR.org|lingua=en|accesso=2019-03-02}}</ref> Secondo Thorne, l'elemento che ha il maggior livello di libertà artistica sono le nuvole di ghiaccio in uno dei pianeti visitati, perché sono strutture che supererebbero la forza che il ghiaccio potrebbe sostenere.<ref>{{Cita web|url=https://www.sciencemag.org/news/2014/11/physicist-who-inspired-interstellar-spills-backstory-and-scene-makes-him-cringe|titolo=Physicist who inspired Interstellar spills the backstory—and the scene that makes him cringe|sito=Science|data=2014-11-06|lingua=en|accesso=2019-03-02}}</ref>

L'astrobiologo [[David Grinspoon]] criticò la situazione catastrofica della "piaga" rappresentata nelle prime scene, evidenziando che anche una piaga "affamata" avrebbe impiegato milioni di anni per ridurre il contenuto di ossigeno nell'atmosfera. Notò inoltre che la gravità avrebbe portato giù le nuvole di ghiaccio.<ref>{{Cita web|url=https://www.motherjones.com/media/2014/11/interstellar-movie-science-david-grinspoon-inquiring-minds/|titolo=What's wrong with the science of "Interstellar"?|sito=Mother Jones|lingua=en-US|accesso=2019-03-02}}</ref> [[Neil deGrasse Tyson]], un [[Astrofisica|astrofisico]], analizzò la scienza del finale del film, concludendo che è teoricamente possibile interagire con il passato, e che "non sappiamo davvero cosa c'è dentro un buco nero, così va bene andare fino in fondo con questa idea."<ref>{{Cita web|url=https://www.salon.com/2014/11/19/neil_degrasse_tyson_explain_the_science_behind_the_ending_of_interstellar/|titolo=Neil deGrasse Tyson explains the science behind the ending of "Interstellar"|sito=Salon|data=2014-11-19|lingua=en|accesso=2019-03-02}}</ref> Il fisico teorico [[Michio Kaku]] elogiò il film per la sua accuratezza scientifica e disse che ''Interstellar'' "potrebbe impostare lo standard per i prossimi fim di fantascienza." Similmente, Timothy Reyes, un ex [[Ingegneria del software|ingegnere del software]] della NASA, disse che la "descrizione di Thorne e di Nolan dei buchi neri e dei wormhole e l'uso della gravità è eccellente."<ref>{{Cita web|url=https://mashable.com/2014/11/08/science-of-interstellar/|titolo=Why scientists are in a love-hate relationship with 'Interstellar'|autore=Christina Warren|sito=Mashable|lingua=en|accesso=2019-03-02}}</ref>

=== Wormhole e buchi neri ===
Per creare un wormhole e un [[Buco nero supermassiccio|buco nero supermassiccio]] [[Buco nero rotante|rotante]] (che possiede un'[[ergosfera]], a differenza di un buco nero non rotante), Thorne collaborò con Franklin e un team di 30 persone di Double Negative, fornendo pagine di [[Fisica teorica|equazioni teoriche]] agli ingegneri, che quindi scrissero dei nuovi software di rendering [[Computer-generated imagery|CGI]] basati su queste equazioni per creare simulazioni accurate della [[Lente gravitazionale|lente gravitazionale]] causata da questi fenomeni. Alcuni frame da soli hanno necessitao di 100 ore di rendering, e 800 terabyte di dati.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Adam|cognome=Rogers|autore=|url=https://www.wired.com/2014/10/astrophysics-interstellar-black-hole/|titolo=Wrikles in Spacetime: The Warped Astrophysics of Interstellar|pubblicazione=Wired|data=2014-10-22|accesso=2019-03-02}}</ref> Gli effetti visivi risultanti hanno dato a Thorne nuove intuizioni sulla lente gravitazionale e sui [[Disco di accrescimento|dischi di accrescimento]] circondanti i buchi neri, che portarono alla pubblicazione di tre [[Pubblicazione scientifica|articoli scientifici]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Oliver James|coautori=Eugénie von Tunzelmann, Paul Franklin, e Kip Thorne|titolo=Gravitational lensing by spinning black holes in astrophysics, and in the movie Interstellar|rivista=IOPscience|volume=32|numero=6|url=https://iopscience.iop.org/article/10.1088/0264-9381/32/6/065001}}</ref>

Inizialmente Christopher Nolan era preoccupato dal fatto che una raffigurazione scientificamente accurata di un buco potesse risultare non comprensibile al grande pubblico, e chiese al team degli effetti visivi di alterare il suo aspetto in maniera non realistica: nel film la rappresentazione visiva non tiene conto dell'[[Effetto Doppler|effetto Doppler]] che, quando aggiunto risultava in un buco nero illuminato in maniera asimettrica in blu e in nero. Nolan credette che il pubblico non ne avrebbe compreso il motivo, quindi fu omesso nel prodotto finito.<ref name="NewScientist-Feb2015" /> Nolan ritenne che l'effetto completato fosse comprensibile, a patto che siano state mantenute le inquadrature.<ref name="dailymail" />

Secondo [[Space.com]], la raffigurazione dell'aspetto del wormhole è considerata scientificamente corretta. Più che un buco bidimensionale nello spazio, è stato mostrato come una sfera, con una vista distorta sulla galassia dall'altro lato.<ref name="Wall-Nov2014" /> Thorne definì il disco di accrescimento del buco nero "anemico e a basse temperature—circa quella della superficie del Sole," permettendo così l'emissione di luce visibile, ma non abbastanza raggi X e gamma da minacciare i vicini pianeti e astronauti.<ref name="InsideScience-Nov2015" /> ''Futura-Sciences'' elogiò la corretta rappresentazione del [[Processo Penrose|processo Penrose]].<ref name="FX-Jan2016" />


== Colonna sonora ==
== Colonna sonora ==

Versione delle 23:25, 2 mar 2019

Disambiguazione – Se stai cercando il singolo di Gué Pequeno, vedi Interstellar (singolo).
Interstellar
Matthew McConaughey in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno
Durata169 min
Rapporto2,35:1
1,44:1 (sequenze IMAX)
Generefantascienza, avventura, drammatico
RegiaChristopher Nolan
SceneggiaturaChristopher Nolan, Jonathan Nolan
ProduttoreChristopher Nolan, Emma Thomas, Lynda Obst
Produttore esecutivoJordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne
Casa di produzioneSyncopy Films, Lynda Obst Productions
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaHoyte Van Hoytema
MontaggioLee Smith
Effetti specialiPaul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter, Scott Fisher
MusicheHans Zimmer
ScenografiaNathan Crowley
CostumiMary Zophres
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

[[Categoria:Film statunitensi del 2014]][[Categoria:Film britannici del 2014]]

Interstellar è un film del 2014 diretto da Christopher Nolan.

Interpretato da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine, il film narra di un gruppo di astronauti che viaggiano attraverso un wormhole in cerca di una nuova casa per l'umanità. Nolan ha scritto la sceneggiatura assieme a suo fratello Jonathan, che per primo sviluppò il film nel 2007. Christopher Nolan ha inoltre prodotto il film insieme a sua moglie Emma Thomas e Lynda Obst. Il fisico teorico del Caltech Kip Thorne è produttore esecutivo e ha contribuito al film come consulente scientifico.[1]

Interstellar ha vinto l'Oscar per i migliori effetti speciali nel 2015 ed ha ricevuto altre quattro candidature (miglior colonna sonora, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro e miglior scenografia).

Trama

(EN)

«We used to look up at the sky and wonder at our place in the stars, now we just look down and worry about our place in the dirt.»

(IT)

«Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango.»

Nel XXI secolo[2][3] il pianeta Terra sta diventando un ambiente inabitabile per l'uomo: il cibo infatti scarseggia perché solo poche colture resistono alla "piaga", un flagello naturale che si nutre di azoto e che consuma l'ossigeno dell’atmosfera. Per di più, immani tempeste di sabbia rendono la vita quotidiana impossibile. Il genere umano è dunque destinato all'estinzione entro due generazioni al massimo. Cooper, ingegnere ed ex-pilota della NASA, vive e lavora nella sua fattoria con la sua famiglia, composta dal suocero Donald e dai suoi figli Tom e la dodicenne Murphy (chiamata Murph). Sua moglie invece è deceduta anni prima. La piccola Murph, prodigio della matematica, assiste nella sua stanza a strani fenomeni quali la caduta di libri e di altri oggetti dalla libreria: la sua conclusione è che la stanza sia infestata da un "fantasma" invisibile, che sembra cerchi di comunicare con lei in codice Morse. Durante una grande tempesta di polvere, il fantasma forma strisce di sabbia sul pavimento. Cooper intuisce possa trattarsi di codice binario e ottiene così delle coordinate geografiche.

Decisi a svelare il mistero, dopo un giorno di viaggio lui e Murph arrivano nel punto indicato dalle coordinate: lì la strada termina di fronte ad una recinzione. Immediatamente vengono catturati e condotti in quella che si rivelerà essere la base segreta della NASA, localizzata nel centro NORAD e guidata dal professor John Brand e da sua figlia Amelia, valente biologa. Il professor Brand ritiene che Cooper sia stato "scelto", dunque gli rivela il piano della NASA per salvare l'umanità. Per prima cosa gli svela l'esistenza di un cunicolo spazio-temporale, o wormhole, apertosi 48 anni prima in prossimità di Saturno, e secondo gli scienziati opera di una civiltà superiore, esseri penta-dimensionali che intendono aiutare il genere umano. Il cunicolo infatti conduce ad un'altra galassia e a nuovi pianeti, i quali potrebbero costituire la nuova "casa" dell'umanità. Dieci anni prima la Nasa aveva infatti lanciato la missione Lazarus, inviando dodici astronauti su altrettanti pianeti, attraverso il wormhole. Tre astronauti su dodici, Miller, Edmunds e Mann, avevano inviato dati promettenti relativi a tre pianeti, sui quali sembrerebbe possibile sopravvivere, tutti orbitanti attorno a un buco nero chiamato Gargantua.

Il professor Brand chiede a Cooper di dirigere e pilotare la missione esplorativa che, a bordo dell'astronave Endurance, raggiungerà i tre pianeti; se almeno uno fosse risultato abitabile, Cooper sarebbe tornato sulla Terra per guidare l'esodo dell'umanità, a bordo di enormi stazioni spaziali. La tecnologia per costruire le stazioni non è però ancora perfezionata. Il professor Brand è comunque fiducioso che un giorno riuscirà a risolvere le iper-complesse equazioni della teoria del tutto, che consentirebbero la costruzione delle stazioni. Cooper comprende che la missione rappresenta l'ultima possibilità di salvezza per l'umanità e accetta di prendervi parte; non può però rivelare i dettagli ai suoi figli, per non spaventarli sul futuro. La piccola Murph, vivendo la partenza come un tradimento del padre, che forse non rivedrà più, si rifiuta di salutarlo.

Il resto dell'equipaggio dell'Endurance è composto dalla stessa Amelia Brand, dagli scienziati Romilly e Doyle, e dai robot semi-senzienti TARS e CASE. Tutti i membri dell'equipaggio si chiamano tra loro per cognome, tanto che di Doyle e Romilly non si sa neanche il nome. Solo il personaggio femminile, il dottor Amelia Brand, viene in un paio di occasioni chiamata "Amelia", ma durante tutto l'arco del film è denominata "Brand" o "dottor Brand", a differenza di suo padre, "professor Brand". Dopo due anni di viaggio fino a Saturno, la nave Endurance (una struttura radiale composta da 12 moduli), finalmente attraversa il tunnel spaziale. Il primo pianeta che raggiungono è quello esplorato dalla scienziata Miller. Il pianeta risulta così vicino a Gargantua che la gravità del buco nero rallenta lo scorrere del tempo: ogni ora trascorsa sulla superficie del pianeta equivale a sette anni sulla Terra. Mentre Brand, Cooper, Doyle e CASE compongono la squadra di sbarco, Romilly rimane sull'Endurance  con TARS per acquisire dati sul buco nero. Il pianeta si rivela però totalmente inospitale e inabitabile, apparentemente ricoperto da un unico oceano percorso da un gigantesco e distruttivo moto ondoso. Miller, giunta sulla superficie solo un paio d'ore prima di loro secondo il tempo del pianeta, è verosimilmente deceduta quando la sua nave è stata investita da un'onda di spaventose dimensioni. La squadra di sbarco subisce una sorte analoga: al sopraggiungere di una immane onda, Doyle rimane ucciso e la nave, piena d'acqua, non potrà ripartire se non dopo alcune ore.

Quando Cooper e Brand raggiungono finalmente l'Endurance, sono trascorsi ventitré anni dalla loro partenza e Romilly è visibilmente invecchiato. Sulla Terra, Murph è diventata adulta e lavora come scienziata alla NASA, aiutando il professor Brand che ancora non ha risolto le equazioni. Solo in punto di morte, il professore confida a Murphy di aver risolto quell'equazione ben prima della partenza di Cooper e di aver capito che la sua soluzione non permette di sviluppare le navi che avrebbero potuto portare in salvo gli abitanti della Terra. L'unica salvezza per la specie umana è quindi rappresentata dal "piano B" sempre predisposto dal professor Brand: far nascere una nuova popolazione umana su un altro pianeta da embrioni congelati presenti a bordo dell'Endurance, condannando però gli umani ancora presenti sulla Terra a morire. Murph è sconvolta da queste rivelazioni, ma capisce che il piano originario potrebbe ancora funzionare se si raccogliessero particolari informazioni sui dati gravitazionali presenti solo all'interno del buco nero, e pertanto inaccessibili.

Poiché nessuno sull'Endurance conosce i veri piani del professor Brand, gli astronauti continuano la loro missione. Dopo il disastroso esito della prima esplorazione, rimane carburante per raggiungere solo uno dei due pianeti restanti. Dopo una drammatica votazione (si scopre infatti che Brand era innamorata di Edmunds), il gruppo decide di raggiungere Mann e il suo pianeta, poiché è l'unico che ancora trasmette dati. Quando Brand, Cooper e Romilly sbarcano sulla superficie, scoprono un ambiente freddo e coperto di ghiacciai, con un'atmosfera a base di ammoniaca, del tutto inabitabile. Mann comunque è ancora vivo, e lo risvegliano dall'ibernazione. Nella base di Mann arriva la notizia della morte di Brand tramite un videomessaggio di Murph, la quale rivela però anche l'impossibilità di salvare il genere umano. Cooper, che l'ascolta, decide di tornare al più presto sulla Terra. Il dottor Mann aveva però falsificato i dati, facendo credere che il pianeta fosse abitabile, solo per sperare che giungesse qualcuno a salvarlo, e non può dunque permettere agli altri di tornare sulla Terra e perciò tenta di uccidere Cooper. Brand e CASE accorrono in suo aiuto e riescono a salvarlo. Romilly non scampa all'esplosione del laboratorio minato dal folle Mann dalla quale solo TARS ne esce indenne. Rubando una navetta (Ranger 1), Mann raggiunge l'Endurance in orbita, ma sbaglia la manovra di aggancio, causando la depressurizzazione della camera stagna e una conseguente esplosione in cui rimane ucciso, che distrugge Ranger 1 e danneggia seriamente l'astronave "Endurance", spingendola verso l'atmosfera del pianeta. Solo una manovra complicata e pericolosa, resa possibile dall'esperienza e la determinazione di Cooper, consente a lui e Brand di riprendere il controllo del veicolo e di salvarsi, a prezzo però di consumare altro prezioso carburante.

Ormai impossibilitati a tornare sulla Terra, i due ricorrono a una manovra chiamata fionda gravitazionale attorno al buco nero per raggiungere il terzo pianeta, quello esplorato da Edmunds, in modo da portare a termine almeno il piano B. L'avvicinamento al buco nero determinerà però un ulteriore ritardo di cinquantuno anni rispetto al tempo sulla Terra, ma non ci sono alternative. Affinché Brand possa farcela, è necessario alleggerire la nave, così Cooper e TARS si staccano dall' "Endurance" e si lasciano inghiottire dal buco nero. Come "motori supplementari" erano stati infatti usati i due veicoli di atterraggio: Ranger 2 e Lander 1. Cooper si posiziona su Ranger 2 e TARS su Lander 1, mentre il dottor Brand e CASE rimangono sull' "Endurance", a cui rimane ancorato anche Lander 2, il modulo che verrà usato da Brand e CASE sul pianeta di Edmunds. Incredibilmente Cooper non muore, ma viene condotto in un tesseratto: un cubo quadrimensionale di un infinito spazio a cinque dimensioni, creato per l'occasione dagli esseri superiori che li stanno aiutando. In questo "non-luogo", che è la replica della stanza della figlia Murphy, moltiplicata per ognuno degli innumerevoli istanti vissuti dalla stessa Murph nella sua vita, Cooper riesce a controllare e a modificare il tempo e lo spazio. Si scopre allora che era Cooper il "fantasma" che comunicava con Murphy nella sua camera.

Anche TARS si è salvato e riesce a mettersi in comunicazione con Cooper, il quale comprende che la scelta degli esseri superiori non era ricaduta su di lui, ma sulla figlia Murph, e che lui era un ponte grazie al quale poter comunicare con la figlia attraverso il sentimento di amore paterno. Cooper riesce così a trasmettere a Murph adulta i dati quantistici sulla singolarità, raccolti nel frattempo da TARS dentro Gargantua. I dati vengono trasmessi da Cooper nella lancetta dei secondi di un vecchio orologio da polso, in codice Morse. Questi dati consentono a Murph di completare la teoria del tutto, risolvere le equazioni e controllare la gravità. Conclusa la trasmissione dei dati, il tesseratto collassa e Cooper viaggia a ritroso attraverso il tunnel spaziale; ormai allo stremo delle forze e condannato a morte certa, riappare vicino a Saturno. Secondo il tempo terrestre sono trascorsi 76 anni dalla sua partenza. Si risveglia in un letto, sorvegliato da un medico e una infermiera: è stato recuperato nel cosmo, apparentemente per puro caso, e si trova in un'immensa astronave terrestre in orbita intorno a Saturno. L’astronave, costruita anni prima grazie alle equazioni di Murph, che lui stesso le aveva permesso di completare, è stata chiamata “Stazione Spaziale Cooper”, in onore della geniale scienziata.

Saputo del salvataggio del padre, Murph - ormai anziana e morente - si fa portare sulla stazione orbitante per vederlo un’ultima volta. L’incontro tra Murph, quasi novantenne, e il padre giovane come quando era partito, è struggente. Per Murph, che per decenni aveva creduto di essere stata abbandonata a morire, vedere il padre mantenere la promessa di ritornare, è una felicità carica di emozione, ma anche resa quieta dalla vecchiaia e dalla vita piena vissuta con la sua famiglia. Murph si prepara all'estremo saluto dei suoi figli e nipoti, non prima di avergli rivelato che Brand e CASE sono ancora dispersi sul pianeta di Edmunds, invitandolo a raggiungerli. Il pianeta esplorato dall'astronauta Edmunds (deceduto nell’impresa) sarà la nuova casa dell’umanità, quella dove le grandi astronavi si stanno dirigendo. Cooper ruba uno shuttle e parte con TARS (da lui appositamente ricostruito) per riunirsi a Brand.

Produzione

Il progetto entra in fase di pre-produzione nel giugno del 2006, quando la Paramount Pictures annuncia che Steven Spielberg avrebbe diretto un film di fantascienza basato su un trattato del fisico teorico Kip Thorne circa la possibilità di viaggiare tra vari sistemi solari attraverso un wormhole.[4] Nel marzo 2007 Jonathan Nolan viene incaricato di stendere la sceneggiatura del progetto.[5]

Nei successivi anni però il progetto resta in fase di stallo, finché nel gennaio 2013 Warner Bros. e Paramount Pictures negoziano un accordo per far dirigere il film a Christopher Nolan[6], il quale decide di scrivere la sceneggiatura definitiva insieme al fratello, partendo dalla bozza già stesa da quest'ultimo e inserendo nuove idee.[7] Nel marzo dello stesso anno Christopher Nolan viene confermato alla regia del film[8].

Budget

Il film è stato prodotto con un budget di 165 milioni di dollari.[9]

Cast

Nell'aprile 2013 vengono ufficializzati i primi attori del cast del film, Matthew McConaughey e Anne Hathaway.[10] Successivamente altri attori di grande fama si uniscono al cast, tanto da essere nominato un All-Star cast del cinema.[11] L'attore Irrfan Khan fu selezionato per un ruolo, ma rifiutò per il sovrapporsi delle riprese di altri due film indiani, Lunchbox e D-Day.[12] Matt Damon entra nel cast a riprese iniziate e interpreta il ruolo del dottor Mann, le cui scene sono state filmate solo in Islanda.[13]

Riprese

Le riprese del film sono iniziate il 12 agosto 2013 in Canada,[14] nella provincia di Alberta, e sono proseguite in Islanda e California.[15] Le riprese sono state effettuate con una combinazione tra formato anamorfico 35 millimetri e IMAX 70 mm.[16][17] Con i suoi 66 minuti girati in formato IMAX nativo, il film è la seconda pellicola con il maggiore minutaggio in questo formato (il primato per ora è detenuto dalla precedente opera di Nolan, Il cavaliere oscuro - Il ritorno) ed è l'ultima opera cinematografica distribuita e proiettata su tale supporto in pellicola 70 mm.

Per la prima volta nei film di Christopher Nolan il direttore della fotografia non è Wally Pfister, impegnato nelle riprese di Transcendence, ma Hoyte Van Hoytema.[18] Per motivi di sicurezza e di segretezza, venne usato come titolo di lavorazione Flora's Letter.[19] Le riprese principali del film si sono concluse il 19 dicembre 2013.

Effetti speciali

Nel film sono state usate grandi quantità di effetti speciali e miniature, mentre la Double Negative si è occupata degli effetti digitali.

Design

Interstellar vede la presenza di tre veicoli spaziali: un Ranger, l'Endurance, e un Lander. La funzione del Ranger è simile a quella dello Space Shuttle, essendo in grado di entrare e uscire dall'atmosfera di un pianeta. La stazione spaziale Endurance ha una struttura circolare costituita da 12 capsule: quattro con equipaggiamento per la colonizzazione planetaria, quattro per i motori, e quattro con funzione di ambiente medico, di ristoro e alloggio per l'equipaggio. Il designer Nathan Crowley disse che per l'Endurance si ispirò alla Stazione Spaziale Internazionale: «È un vero miscuglio di differenti tecnologie. C'è roba analogica e cose digitali, c'è un sistema di back-up ma anche interruttori e bottoni tangibili. È veramente come una specie di sottomarino nello spazio. Ogni centimetro di spazio è stato utilizzato, ogni cosa ha uno scopo».

Nel film sono inoltre presenti due robot, CASE e TARS. Nolan non voleva che i robot avessero fattezze antropomorfe e scelse quindi un design geometrico (un quadrilatero). Il regista disse: «Si tratta di una filosofia di design molto complicata. È basato sulla matematica. Ci sono quattro blocchi principali combinabili in tre modi diversi. Quindi ci sono tre combinazioni. Ma poi si suddividono a loro volta in altre tre. E tutti i pezzi possono essere suddivisi ancora e così via, tutto in proporzione». L'attore Bill Irwin diede la voce e manovrò i robot sul set, ma in seguito venne doppiato (da Josh Stewart) e la sua immagine cancellata digitalmente in modo da non apparire sullo schermo.

Accuratezza scientifica

Kip Thorne, fisico teorico che è stato consulente scientifico e produttore esecutivo del film.

Circa i concetti di wormhole e buchi neri, Kip Thorne affermò che ha "lavorato sulle equazioni che permetterebbero il tracciamento dei raggi di luce mentre viaggiano attraverso un wormhole o intorno a un buco nero—quindi quello che si vede è basato sulle equazioni della relatività generale di Einstein."[20] All'inizio del processo, Thorne stabilì due linee guida: "Per prima cosa, che niente violasse le leggi fisiche stabilite. Seconda, che tutte le stravaganti speculazioni ... nascessero dalla scienza e non dalla fervida immaginazione di uno sceneggiatore." Nolan accettò questi termini a patto che non entrassero in conflitto con la realizzazione del film. Ad un certo punto, Thorne trascorse due settimane per persuadere Nolan di cestinare l'idea di un personaggio che viaggia più veloce della luce.[21] Secondo Thorne, l'elemento che ha il maggior livello di libertà artistica sono le nuvole di ghiaccio in uno dei pianeti visitati, perché sono strutture che supererebbero la forza che il ghiaccio potrebbe sostenere.[22]

L'astrobiologo David Grinspoon criticò la situazione catastrofica della "piaga" rappresentata nelle prime scene, evidenziando che anche una piaga "affamata" avrebbe impiegato milioni di anni per ridurre il contenuto di ossigeno nell'atmosfera. Notò inoltre che la gravità avrebbe portato giù le nuvole di ghiaccio.[23] Neil deGrasse Tyson, un astrofisico, analizzò la scienza del finale del film, concludendo che è teoricamente possibile interagire con il passato, e che "non sappiamo davvero cosa c'è dentro un buco nero, così va bene andare fino in fondo con questa idea."[24] Il fisico teorico Michio Kaku elogiò il film per la sua accuratezza scientifica e disse che Interstellar "potrebbe impostare lo standard per i prossimi fim di fantascienza." Similmente, Timothy Reyes, un ex ingegnere del software della NASA, disse che la "descrizione di Thorne e di Nolan dei buchi neri e dei wormhole e l'uso della gravità è eccellente."[25]

Wormhole e buchi neri

Per creare un wormhole e un buco nero supermassiccio rotante (che possiede un'ergosfera, a differenza di un buco nero non rotante), Thorne collaborò con Franklin e un team di 30 persone di Double Negative, fornendo pagine di equazioni teoriche agli ingegneri, che quindi scrissero dei nuovi software di rendering CGI basati su queste equazioni per creare simulazioni accurate della lente gravitazionale causata da questi fenomeni. Alcuni frame da soli hanno necessitao di 100 ore di rendering, e 800 terabyte di dati.[26] Gli effetti visivi risultanti hanno dato a Thorne nuove intuizioni sulla lente gravitazionale e sui dischi di accrescimento circondanti i buchi neri, che portarono alla pubblicazione di tre articoli scientifici.[27]

Inizialmente Christopher Nolan era preoccupato dal fatto che una raffigurazione scientificamente accurata di un buco potesse risultare non comprensibile al grande pubblico, e chiese al team degli effetti visivi di alterare il suo aspetto in maniera non realistica: nel film la rappresentazione visiva non tiene conto dell'effetto Doppler che, quando aggiunto risultava in un buco nero illuminato in maniera asimettrica in blu e in nero. Nolan credette che il pubblico non ne avrebbe compreso il motivo, quindi fu omesso nel prodotto finito.[28] Nolan ritenne che l'effetto completato fosse comprensibile, a patto che siano state mantenute le inquadrature.[29]

Secondo Space.com, la raffigurazione dell'aspetto del wormhole è considerata scientificamente corretta. Più che un buco bidimensionale nello spazio, è stato mostrato come una sfera, con una vista distorta sulla galassia dall'altro lato.[30] Thorne definì il disco di accrescimento del buco nero "anemico e a basse temperature—circa quella della superficie del Sole," permettendo così l'emissione di luce visibile, ma non abbastanza raggi X e gamma da minacciare i vicini pianeti e astronauti.[31] Futura-Sciences elogiò la corretta rappresentazione del processo Penrose.[32]

Colonna sonora

Per la colonna sonora del film è stato chiamato il compositore Hans Zimmer, che ha già curato le colonne sonore della trilogia di Batman e del film Inception dello stesso Nolan[33]. A partire dal 18 novembre 2014 è stato distribuito Interstellar: Original Motion Picture Soundtrack, contenente le tracce del film.[34]

Distribuzione

Il primo teaser trailer viene diffuso nei cinema statunitensi a partire dal 13 dicembre 2013 davanti alle copie de Lo Hobbit - La desolazione di Smaug,[35] e viene pubblicato online il giorno seguente, 14 dicembre, sul canale YouTube ufficiale del film,[36] seguito dal teaser trailer italiano.[37] Il primo full trailer viene diffuso il 16 maggio 2014 da Warner Bros. sia in lingua originale che in italiano.[38]

L'anteprima mondiale avviene al TCL Chinese Theatre, a Los Angeles, il 26 ottobre 2014, dove partecipano al red carpet il regista Christopher Nolan e gli attori Matthew McConaughey, Jessica Chastain, Anne Hathaway e Timothée Chalamet.[39]

La pellicola è uscita nelle sale cinematografiche statunitensi il 5 novembre 2014,[40] e in quelle italiane il 6 novembre.

Accoglienza

Incassi

Il film ha incassato 675.120.017 dollari in tutto il mondo, dei quali 188.020.017 negli Stati Uniti.[41]

Critica

Molto atteso e anticipato online da opinioni e giudizi già da prima della sua uscita, Interstellar ha parzialmente diviso la critica, che comunque in alcuni casi l'ha paragonato a film come 2001: Odissea nello spazio, esaltandone la natura stupefacente e l'audacia. Dal sito Rotten Tomatoes ha una percentuale di gradimento del 71%, mentre Metacritic ha dato al film un punteggio di 74/100 basandosi su quarantasei recensioni.

Casi mediatici

Il 27 dicembre 2015 il sito Variety riporta la classifica dei film più piratati dell'anno, nella quale domina Interstellar, uscito nella parte finale dell'anno precedente, con 46.762.310 download illegali nel mondo[42].

Riconoscimenti

Note

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  30. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Wall-Nov2014
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