Vittorio Caprioli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vittorio Caprioli nel film La governante (1974)

Vittorio Caprioli (Napoli, 15 agosto 1921Napoli, 2 ottobre 1989) è stato un attore, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diplomatosi all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, esordì nel 1942 nella compagnia Carli-Racca, approdando nel 1948 al Piccolo di Milano, dove sotto la direzione di Strehler prese parte a La tempesta di Shakespeare. Dal 1945 cominciò la sua collaborazione con la Rai, spesso insieme a Luciano Salce, realizzando programmi di rivista e varietà. All'inizio del 1950, viene scritturato accanto a Alberto Bonucci e Gianni Cajafa per l'opera teatrale musicale di Carosello napoletano, diretto da Ettore Giannini: tre anni dopo sarà portata anche sul grande schermo.

Luciano Salce e Vittorio Caprioli negli studi Rai durante le prove de Il vostro principe azzurro (1956)

Interprete duttile e versatile, nel 1950 fondò, con Alberto Bonucci e Franca Valeri (che fu anche sua moglie dal 1960 al 1974, anno in cui divorziarono) il Teatro dei Gobbi, che proponeva un tipo di spettacolo sottilmente satirico, fatto di gag sornione e di battute mordaci, totalmente privo di testi scritti, protagonista anche alla radio di trasmissioni come Lo Schiaccianoci (1952), Le donne di James Thurber (1953, a cura di La Capria, realizzazione di Giagni) e Courteline all'italiana (1954, regia di Mondolfo). Con la Valeri e Salce nel 1955 scrisse e interpretò La zuccheriera, trasmissione realizzata sia in edizione italiana sia francese per il Premio Italia.

Passò poi al cinema come attore caratterista e anche come regista (Leoni al sole, 1961; Parigi o cara, 1962; Splendori e miserie di Madame Royale, 1970), lasciandosi tentare occasionalmente dalla televisione, in cui cominciò la carriera nel 1959 con la partecipazione al varietà Le divine e l'interpretazione de Il borghese e il gentiluomo, ma non riuscì mai ad amare veramente il piccolo schermo ("Soffro più che altro per l'assenza del pubblico, che considero parte integrante e insostituibile dello spettacolo cui partecipo"). Negli anni sessanta recitò in Idillio villereccio, per la regia di Falqui, e nel 1972 si lasciò tentare da un varietà televisivo, da lui scritto e interpretato, Una serata con Vittorio Caprioli.

Continuò comunque a frequentare i microfoni radiofonici, soprattutto per trasmissioni di prosa come La bugiarda di Fabbri (1975, regia di Camilleri) e I parenti terribili di Cocteau (1986, regia di Sandro Rossi), ma interpretando anche Le interviste impossibili (Ippocrate di Carpi e Plinio il Vecchio di Malerba, entrambe del 1975) e presentando alcune rubriche, tra cui L'intercettatore (1980). Sempre nel 1980 scrisse e mise in scena Io e la televisione, un lavoro che aveva come argomento proprio la TV come inadeguata risposta al "bisogno di comunicare di chi è solo e disperato", mentre nel 1987 ancora sul piccolo schermo fu protagonista e regista della commedia di Honoré de Balzac Mercadet il faccendiere. Sempre nel 1987 Caprioli interpreta Don Vincenzo nel film Capriccio di Tinto Brass. Negli ultimi anni tornò alla prosa interpretando, fra gli altri, Don Marzio nella Bottega del caffè di Goldoni, I ragazzi irresistibili di Neil Simon in coppia con Mario Carotenuto e il Capocomico nei Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello.

Durante le prove dell'allestimento di Napoli milionaria!, chiamato a essere il primo interprete dopo la morte di Eduardo De Filippo, morì improvvisamente all'età di 68 anni, in una camera di un hotel sul lungomare di Napoli, sua città natale, stroncato da un attacco cardiaco.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Fu sposato dal 1960 al 1974 con la collega Franca Valeri[1] dalla quale divorziò.

Sposò in seguito la psicologa Virginia Antonioli, che gli diede un figlio, Carlo Caprioli, anch'egli attore.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Caprioli ne Il generale Della Rovere (1959)

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Regista e sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Programmi radiofonici Eiar[modifica | modifica wikitesto]

  • Un cappello di paglia di Firenze, commedia musicale di E. Labiche, regia di Nino Meloni, trasmessa il 24 aprile 1943

Programmi radiofonici Rai[modifica | modifica wikitesto]

  • Diario di una ragazza delusa, piccola rivista di Luciano Salce e Vittorio Caprioli, regia Franco Rossi, trasmessa il 27 novembre 1945.
  • Chi li ha visti?, con Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Luciano Salce (Secondo Programma Rai,1954)
  • Courteline all'italiana, con Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Alberto Bonucci (Secondo Programma Rai, lunedì 11 gennaio e lunedì 1º Marzo 1954)
  • Le donne di James Thurger, a cura di Raffaele La Capria, regia di Gian Domenico Giagni, (trasmessa il 27 gennaio 1954, il 6 maggio 1954 e il 10 agosto 1956)
  • La zuccheriera, con Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Luciano Salce (trasmessa sul Secondo Programma Rai lunedì 31 ottobre 1955)
  • Piramo e Tisbe (Atti unici di Henry James), con Franca Valeri e Vittorio Caprioli (Terzo Programma Rai, 14 agosto 1957)
  • Sulle spiagge della luna di Luciano Salce, trasmessa il sabato nel 1957.
  • Il fiore all'occhiello, con Franca Valeri, Vittorio Caprioli, regìa di Riccardo Mantoni (Secondo Programma Rai, trasmessa di venerdì sera nel 1958)
  • Cabaret Parigino 1960, con - tra gli altri - Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Alberto Bonucci, regìa di Luciano Mondolfo (2° Programma Rai, 1960)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

In televisione Vittorio Caprioli partecipò ad alcuni episodi della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello: nel 1962 pubblicizzò con Mimmo Craig l'olio Sasso; nel 1965 diresse gli sketch che pubblicizzavano l'olio Topazio della Chiari & Forti; nel 1974 partecipò a una serie di sketch per i cioccolatini Perugina e negli anni 1965 e 1967 partecipò come attore agli sketch che pubblicizzavano le macchine fotocopiatrici della Rank Xerox. Nel 1982 interpreta il personaggio di Sbirro, l'ambiguo ristoratore protagonista dell'episodio 3x5 della serie Il fascino dell'insolito dal titolo "La specialità della casa", tratto dall'omonimo racconto di Stanley Ellin.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Adnkronos, Franca Valeri, due grandi amori e una figlia adottiva, su Adnkronos, 12 dicembre 2020. URL consultato il 7 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gli attori, Gremese editore, Roma 2002
  • Virginia Caprioli, Vittorio ed io, Marsilio Editori, Venezia, 1997
  • Fabio Francione, Lorenzo Pellizzari, Vittorio Caprioli, regista, Falsopiano, 2003

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69190791 · ISNI (EN0000 0001 1884 4656 · SBN RAVV092898 · LCCN (ENn92055210 · GND (DE120133709 · BNE (ESXX1244245 (data) · BNF (FRcb14653460g (data) · J9U (ENHE987007329587505171 · WorldCat Identities (ENviaf-69190791