Bojko Borisov: differenze tra le versioni
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Versione delle 20:26, 29 giu 2018
Bojko Borisov Бойко Борисов | |
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Primo ministro della Bulgaria | |
In carica | |
Inizio mandato | 4 maggio 2017 |
Presidente | Rumen Radev |
Predecessore | Ognjan Gerdžikov (ad interim) |
Durata mandato | 7 novembre 2014 – 27 gennaio 2017 |
Presidente | Rosen Plevneliev Rumen Radev |
Predecessore | Georgi Bliznaški (ad interim) |
Successore | Ognjan Gerdžikov (ad interim) |
Durata mandato | 27 luglio 2009 – 13 marzo 2013 |
Presidente | Georgi Părvanov |
Predecessore | Sergej Stanišev |
Successore | Marin Rajkov (ad interim) |
Presidente del Consiglio dell'Unione europea | |
In carica | |
Inizio mandato | 1º gennaio 2018 |
Predecessore | Jüri Ratas |
Dati generali | |
Partito politico | Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria |
Professione | pompiere |
Firma |
Bojko Metodiev Borisov (in bulgaro Бойко Методиев Борисов?; Bankja, 13 giugno 1959) è un politico bulgaro, leader del partito Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria (GERB). È Primo ministro della Bulgaria dal maggio 2017. In precedenza aveva già ricoperto questo ruolo per due mandati, dal luglio 2009 al marzo 2013 e dal novembre 2014 al gennaio 2017. È anche stato sindaco di Sofia dal 2005 al 2009.
Biografia
Borisov è nato nel 1959 a Bankja (allora un villaggio, oggi una cittadina, parte della zona metropolitana di Sofia), figlio dell'ufficiale del ministero degli interni Metodi Borisov e della maestra di scuola elementare Veneta Borisova. Il nonno di Borisov fu ucciso nelle esecuzioni durante il colpo di Stato del 1944, e la sua fine influì negativamente sugli studi e sulla carriera di Borisov nel periodo del socialismo (prima del 1989)[1].
Tra il 1982 ed il 1990 Borisov assunse diverse posizioni all'interno del ministero degli interni, tra cui pompiere e in seguito professore all'accademia di polizia di Sofia[1]. Come membro dell'Ufficio di sicurezza nazionale Borisov prese parte alla protezione dei raccolti e dei fienili durante la campagna di cambiamento del nome rivolta ai cittadini di etnia turca negli anni '80[2].
Nel 1990 Borisov lasciò il ministero e nel 1991 fondò una compagnia privata di security, la Ipon-1, in realtà dedita al riciclaggio del denaro sporco. Servì da guardia del corpo per persone come Todor Živkov e Simeon Sakskoburggotski. Borisov si è impegnato attivamente nel karate dal 1980, servendo come allenatore nel team nazionale bulgaro e come arbitro nei tornei internazionali.
Tra il 2001 ed il 2005 Borisov è stato segretario capo del ministero degli interni bulgaro con il grado di generale[3][4][5][6][7][8]. Alle elezioni parlamentari del 2005 si candidò come membro del parlamento nel Movimento Nazionale Simeone II e fu eletto in due regioni, ma decise di mantenere il suo lavoro di segretario capo al ministero.
Sindaco di Sofia
In seguito nel 2005 Borisov si dimise dall'incarico ministeriale per partecipare alle elezioni per il posto di sindaco di Sofia, che vinse. Nel 2006 Borisov fondò un nuovo partito politico, Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria (Граждани за Европейското Развитие на България, Graždani za Evropejskoto Razvitie na Bălgarija, il cui acronimo, GERB, significa anche "stemma" in bulgaro). Il GERB vinse le prime elezioni del parlamento europeo della Bulgaria il 20 maggio 2007, nonostante la scarsa affluenza (28.6%),[9], cosa che spinse Borisov a rendere pubblico il suo desiderio per delle elezioni anticipate. Borisov non è il leader ufficiale del GERB, ma viene considerato un "leader informale",[10] mentre quello ufficiale è Tsvetan Tsvetanov, che prestò servizio sotto Borisov al ministero degli interni ed in seguito come vicesindaco di Sofia, ma alla fine coinvolto nello scandalo delle intercettazioni e indagato dalla giustizia.
Primo ministro della Bulgaria
Il GERB, il partito di Borisov, vinse le elezioni parlamentari del 5 luglio 2009, raccogliendo il 39.71% del voto popolare e 116 dei 240 seggi in parlamento.[11][12] Borisov annunciò che sarebbe stato il candidato del partito come 50º primo ministro della Bulgaria in quello che si aspettava essere un governo di centro-destra dominato dal GERB.[13][14] A seguito di alcune contestazioni, il 20 febbraio 2013 Borisov ha annunciato in parlamento le proprie dimissioni, a seguito di moti di piazza e del suicidio di varie persone che si sono date fuoco per protesta.
Nonostante questo, il suo partito ha vinto le ultime elezioni del 5 ottobre 2014 e Borisov di nuovo si è preso l'incarico di provare a formare una coalizione di governo.[15][16]
Il 7 novembre 2014 il parlamento approva il nuovo governo di minoranza formato da Gerb-Blocco Riformista-Abv.
Onorificenze
Note
- ^ a b (BG) Бойко Борисов, Darik News, 27 ottobre 2007. URL consultato il 7 luglio 2009.
- ^ Boiko Borissov: A general history, Sofia Echo, 10 luglio 2009. URL consultato il 10 luglio 2009.
- ^ Редакционни | Обясненията за показните убийства | Пасове между съотборници - Dnevnik.bg
- ^ България | Акциите на МВР - приказка без край - Dnevnik.bg
- ^ Общини | Джеф Стайн не приема поканата на Бойко Борисов - Dnevnik.bg
- ^ Общини | Бойко Борисов забравил спомените си за "Топлофикация" | Спорът му с Овчаров и Петков се ожесточи - Dnevnik.bg
- ^ Интервю | Бойко Борисов: Като искате от мен отговорност, дайте ми права | Кандидат за нов кметски мандат в София - Dnevnik.bg
- ^ Акцент | Много координатори - хилаво почистване - Dnevnik.bg
- ^ ЦИКЕП :: Избирателна активност Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ Учредяване на партия ГЕРБ - БНТ Archiviato il 13 luglio 2009 in Internet Archive.
- ^ (BG) Резултати за страната при обработени 100.00% протоколи на СИК в РИК, su rezultati.cik2009.bg, ЦИК, 7 luglio 2009. URL consultato il 7 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2009).
- ^ Bulgaria opposition wins election, BBC, 6 luglio 2009. URL consultato il 7 luglio 2009.
- ^ (BG) Борисов ще е премиер, остана без часовник заради бас, Dnes.bg, 5 luglio 2009. URL consultato il 7 luglio 2009.
- ^ (BG) Борисов обеща бърз кабинет и съкращения на висши чиновници, Дневник, 6 luglio 2009. URL consultato il 7 luglio 2009.
- ^ ASCA.it: Bulgaria: caro bollette elettriche, si dimette premier Boyko Borisov[collegamento interrotto]
- ^ New York Times: Bulgarian Prime Minister Submits Resignation
- ^ Dal sito web del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Bojko Borisov
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bojko Borisov
Collegamenti esterni
- CityMayors profile, su citymayors.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141195355 · ISNI (EN) 0000 0000 9574 5478 · LCCN (EN) no2010065750 · GND (DE) 1018614869 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2010065750 |
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