Provincia di Modena
Provincia di Modena provincia | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Amministrazione | |
Capoluogo | Modena |
Presidente | Emilio Sabattini dal 07-06-09 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°38′41″N 10°55′32″E |
Superficie | 2 688,65 km² |
Abitanti | 706 509 (31-03-2012 (fonte ISTAT)) |
Densità | 262,77 ab./km² |
Comuni | 47 comuni |
Province confinanti | Reggio Emilia, Lucca, Ferrara, Mantova, Bologna, Pistoia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 41121-41126 Modena
41010-41059 Provincia |
Prefisso | 059, 0535, 0536 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-MO |
Codice ISTAT | 036 |
Targa | MO |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
La provincia di Modena (pruvèinza ed Mòdna in dialetto modenese) è una provincia italiana della regione Emilia-Romagna, la seconda per numero di abitanti.
Confina a nord con la Lombardia (provincia di Mantova), a est con la provincia di Ferrara e la provincia di Bologna, a sud con la Toscana (provincia di Lucca e provincia di Pistoia), a ovest con la provincia di Reggio Emilia.
La provincia di Modena risulta destinata all'unificazione con la provincia di Reggio nell'Emilia; la decisione è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 31 ottobre 2012 nell'ambito del riordino degli enti locali e dell'istituzione delle Città metropolitane[1][2].
Orografia
Come altre province emiliane la provincia di Modena è abbastanza nettamente divisa in
- una zona pianeggiante (la bassa): va approssimativamente dalla parte a Nord della Via Emilia fino al confine con la Lombardia (territorio di Mirandola e Finale Emilia)
- una zona pedemontana e collinare: territorio che va da Vignola-Maranello-Sassuolo alla Via Emilia a Nord
- una zona di montagna, il Frignano: da Serramazzoni fino al crinale dell'appennino tosco-emiliano, che comprende la cima più alta dell'Appennino Settentrionale, il Monte Cimone (2165 m s.l.m.); la parte più alta di questo territorio è il Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese.
Idrografia
I fiumi più importanti della provincia sono la Secchia e il Panaro, due affluenti di destra del Po; da menzionare anche un affluente del Panaro, lo Scoltenna che dà nome ad un'ampia vallata ove si affacciano quasi tutte le località notevoli dell'Appennino e dominata dall'imponente presenza del Monte Cimone. Modena si è sempre fatta un vanto di essere l'unica città ad avere due fiumi vicini; nel centro città, la grande fontana di piazza Garibaldi (Fontana del Graziosi) è detta anche Fontana dei due fiumi, ha infatti due sbocchi in cui si dice scorra acqua dei rispettivi bacini fluviali.
Economia
La provincia di Modena è economicamente una delle maggiori realtà europee. Infatti, qui hanno sede importanti industrie alimentari (tra cui Grandi Salumifici Italiani, Cremonini e Fini, centri di produzione del Parmigiano Reggiano e della lavorazione del maiale a cui Castelnuovo Rangone, il cuore di questo settore, ha dedicato addirittura un monumento), metalmeccaniche (Modena può essere considerata la capitale mondiale dell'automobilismo sportivo con le sedi della Ferrari a Maranello, della Maserati in città, De Tomaso in periferia e Pagani a San Cesario), delle ceramiche (la zona di Sassuolo, nel modenese, e di Scandiano, nel reggiano, è nota come distretto della ceramica), tessili (Carpi) e biomedicale (Mirandola).
Storia
Il passato della provincia è costituito dal ducato di Modena e Reggio (una realtà che precede di parecchio l'unità d'Italia) e alla cui voce si rimanda per la storia dettagliata dal XIII secolo al Regno d'Italia; basti qui ricordare che la casata nobiliare che ha segnato la storia del territorio è quella degli Estensi e che le province di Ferrara e di Lucca (la Garfagnana) sono state per molti anni consorti del Ducato Estense. A Modena uno degli edifici più notevoli è per l'appunto il Palazzo Ducale i cui giardini sono oggi in parte pubblici e in parte Orto Botanico; a Pavullo è pure presente un Palazzo Ducale di minori dimensioni che era la residenza estiva del Duca. Per il passato più remoto si ricorda l'enorme produzione culturale ed economica determinata dalla presenza dell'abbazia di Nonantola, uno dei luoghi cardine del Monachesimo in Italia (VIII secolo). Andando ancora più indietro in epoca pre-romana si ricordano i Galli Boi e i Liguri Friniati come le prime popolazioni storiche del territorio. Durante la seconda guerra mondiale in provincia di Modena il campo di Fossoli fu tristemente noto per essere stato un campo di smistamento di deportati per ragioni politiche o razziali. Il campo fu poi utilizzato da don Zeno Saltini per le sue iniziative a favore degli orfani e dei diseredati da cui nacque l'esperienza di Nomadelfia[3]
Nel maggio e giugno 2012 la provincia di Modena è stata soggetta a una serie di violente scosse di terremoto con epicentri nella zona della bassa modenese, che hanno causato alcune vittime e grossi danni al patrimonio storico, agricolo ed industriale.
Trasporti
La Provincia ha una rete di trasporto pubblico su gomma esercitata dalla SETA, ed una linea ferroviaria tra la Stazione di Modena piazza Dante (stazione centrale) e Sassuolo, dal 2 gennaio 2008 gestita da Ferrovie Emilia Romagna.
Di grande utilità è anche la ferrovia Verona-Mantova-Modena, che collega la città con Carpi, e la Milano-Bologna, che la unisce a Castelfranco e Rubiera. L'intensità media è di 20 corse al giorno. La provincia è attraversata anche dalla linea Bologna–Verona, che passa per Mirandola, San Felice sul Panaro e Camposanto, nonché dalla linea Bologna - Vignola, con le stazioni in territorio modenese di Vignola, Savignano sul Panaro e Mulino.
In passato la Provincia di Modena era il gestore di un fitto sistema di trasporti su rotaia che la collegavano vari centri della provincia, con tre linee ferroviarie e due tranvie a vapore. Altre due linee ferroviarie vennero progettate ma mai realizzate completamente.
Gastronomia
La provincia è al centro di una fortunatissima porzione della Pianura padana in cui si estendono le aree di produzione tipica del formaggio Parmigiano-Reggiano e del prosciutto di Parma. Queste due glorie della gastronomia nazionale illustrano alla perfezione i caratteri della cucina modenese, basata sul formaggio e soprattutto sul maiale, l'animale d'allevamento più diffuso nella zona. Oltre al prosciutto (da segnalare la presenza anche di quello tipico di Modena, che è più sapido del parmense), tanti sono gli insaccati di suino che meritano di essere assaggiati: citiamo i salami, la mortadella e i ciccioli. Un piatto tipico delle feste invernali è lo zampone, ottenuto con carne macinata di maiale insaccata nella cotica della zampa anteriore. Ma dal maiale si ottiene anche lo strutto indispensabile per il tipico gnocco fritto: una focaccia quadrata che si accompagna molto bene ai salumi. Originaria dell'Appennino è invece la crescentina, detta anche tigella, cotta sulla pietra nella caratteristica forma rotonda. Anche in questo caso formaggio e salumi sono l'ideale complemento. Tipico delle zone montane in particolare di Guiglia, Zocca, Marano sul Panaro, Serramazzoni è anche il borlengo sottilissima sfoglia ottenuta cuocendo in apposite piastre "rola" un impasto di uovo latte acqua e sale, condito, una volta cotto, con la "cunza" ovvero lardo macinato, aglio e rosmarino.
Ma la provincia di Modena è giustamente famosa per altri due prodotti tipici della tradizione: l'aceto balsamico e il vino lambrusco. Il primo si ottiene con l'uva bianca della zona collinare intorno a Spilamberto, e una sapiente lavorazione che prevede una complicata serie di passaggi tra botti di legni diversi (comunemente cinque). Di aceto balsamico esistono due tipi denominati il primo "Aceto balsamico tradizionale di Modena" il più costoso invecchiato anche più di venticinque anni prodotto con i metodi tradizionali e "Aceto balsamico di Modena" prodotto industrialmente e meno costoso. Quanto al lambrusco, è forse il più celebre dei vini rossi frizzanti. Gli intenditori sanno distinguere al primo sorso le differenti varietà: il Lambrusco di Sorbara (prodotto nella pianura) ha un aroma più delicato e un profumo di violetta; il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro (prodotto sulla collina) ha una gradazione più alta e una caratteristica schiuma rossa. Si tratta in entrambi i casi di un vivace vino da pasto che va bevuto rapidamente, prima che svapori: non è un vino d'annata, anzi, esso dà il meglio di sé a un anno dall'imbottigliamento, mentre il novello è un vino ideale per i brindisi e i festeggiamenti. Si dice che il lambrusco "soffra" particolarmente i trasporti: perciò esso dovrebbe essere gustato appieno soltanto nel territorio modenese. Il che non gli ha impedito di essere commercializzato con successo un po' in tutto il mondo (anche se questa grande diffusione ha significato forse un abbassamento della qualità).
Tra i liquori il più tipico è certo il nocino, un infuso in alcool dei malli verdi delle noci, che si raccomanda per il sapore intenso e le proprietà digestive; tra i dolci va ricordato il bensone, una sorta di pane dolce, cotto al forno e decorato con grani di zucchero: si mangia tagliato a fette e intinto nel vino.
Sempre in provincia di Modena vengono prodotte le famose ciliegie di Vignola, rinomate per l'ottima qualità.
Amministrazione
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| 1999
| data-sort-value="Pattuzzi" | Graziano Pattuzzi
| Presidente |
|-
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| 2004
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| Presidente |
|-
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| 2009
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| Presidente |
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Comuni
Appartengono alla provincia di Modena i seguenti 47 comuni:
- Bastiglia
- Bomporto
- Campogalliano
- Camposanto
- Carpi
- Castelfranco Emilia
- Castelnuovo Rangone
- Castelvetro di Modena
- Cavezzo
- Concordia sulla Secchia
- Fanano
- Finale Emilia
- Fiorano Modenese
- Fiumalbo
- Formigine
- Frassinoro
- Guiglia
- Lama Mocogno
- Maranello
- Marano sul Panaro
- Medolla
- Mirandola
- Modena
- Montecreto
- Montefiorino
- Montese
- Nonantola
- Novi di Modena
- Palagano
- Pavullo nel Frignano
- Pievepelago
- Polinago
- Prignano sulla Secchia
- Ravarino
- Riolunato
- San Cesario sul Panaro
- San Felice sul Panaro
- San Possidonio
- San Prospero
- Sassuolo
- Savignano sul Panaro
- Serramazzoni
- Sestola
- Soliera
- Spilamberto
- Vignola
- Zocca
Comuni più popolosi
Di seguito è riportata la lista dei comuni della provincia di Modena con più di 15.000 abitanti (dati: Istat 30/04/2012):
Posizione | Stemma | Città | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
---|---|---|---|---|
1 | File:Modena-Stemma it.png | Modena | 186.285 | 182 |
2 | File:Carpi-Stemma.png | Carpi | 70.102 | 131 |
3 | File:Sassuolo-Stemma.png | Sassuolo | 41.326 | 39 |
4 | File:Formigine-Stemma.png | Formigine | 34.227 | 47 |
5 | File:Castelfranco Emilia-Stemma.png | Castelfranco Emilia | 32.324 | 102 |
6 | Vignola | 25.115 | 22 | |
7 | File:Mirandola-Stemma.png | Mirandola | 24.756 | 137 |
8 | File:Pavullo nel Frignano-Stemma.png | Pavullo nel Frignano | 17.414 | 144 |
9 | File:Fiorano Modenese-Stemma.png | Fiorano Modenese | 17.076 | 26 |
10 | File:Maranello-Stemma.png | Maranello | 17.105 | 33 |
11 | File:Finale Emilia-Stemma.png | Finale Emilia | 16.034 | 104 |
12 | File:Nonantola-Stemma.png | Nonantola | 15.697 | 55 |
13 | File:Soliera-Stemma.png | Soliera | 15.334 | 50 |
Comuni ad estremità geografiche
Stemma | Città | Coordinata Geografica | Estremità Geografica |
---|---|---|---|
File:Concordia sulla Secchia-Stemma.png | Concordia sulla Secchia | 44°55′00″N 10°59′00″E | Nord |
Fiumalbo | 44°10′48.72″N 10°38′53.52″E | Sud | |
File:Finale Emilia-Stemma.png | Finale Emilia | 44°50′34″N 11°22′07″E | Est |
Frassinoro | 44°13′34″N 10°28′13″E | Ovest |
Unioni di comuni
Le sei unioni di comuni sono:
- Unione Comuni dell'Area Nord, composta dai comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla (Sede amministrativa dell'unione), Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero;
- Unione Terre d'Argine, composta dai comuni di Campogalliano, Carpi (Sede amministrativa dell'unione), Novi di Modena e Soliera;
- Unione Comuni del Sorbara, composta dai comuni di Bastiglia, Bomporto (Sede amministrativa dell'unione), Ravarino e Nonantola.
- Unione di Comuni Montani Valli Dolo, Dragone e Secchia (Ex Comunità Montana Modena Ovest), che comprende i comuni di Frassinoro, Montefiorino (sede amministrativa), Palagano e Prignano sulla Secchia.
- Unione Terre di Castelli, composta dai comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola (sede amministrativa) e Zocca.
- Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, composta dai comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Prignano sulla Secchia e Sassuolo che ne è sede amministrativa.
Comunità montane
- Comunità Montana del Frignano, che comprende i comuni di Fiumalbo, Fanano, Lama Mocogno, Montecreto, Montese, Pavullo nel Frignano (sede amministrativa), Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni e Sestola;
Comunità montane soppresse
- Comunità Montana Modena Est, che comprendeva i comuni di Guiglia, Marano sul Panaro, Montese e Zocca;
Bibliografia
- Saltini Antonio, Salomoni M. Teresa, Rossi Cescati Stefano, Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare, Edagricole, Bologna 2003, ISBN 88-506-4958-4
- Antonio Saltini, Dove l'uomo separò la terra dalle acque, Storia delle bonifiche in Emilia-Romagna, Diabasis Reggio Emilia 2005 ISBN 88-8103-433-6
Note
Voci correlate
- Armoriale dei comuni della provincia di Modena
- Ducato di Modena e Reggio
- Arcidiocesi di Modena-Nonantola
- Ferrovie modenesi
- Tranvie modenesi
- Dipartimento del Panaro
- Emilia Romagna Teatro
Altri progetti
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