Pioraco
Pioraco comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Amministrazione | |
Sindaco | Matteo Cicconi (lista civica) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 43°10′44.17″N 12°59′05.75″E |
Altitudine | 443 m s.l.m. |
Superficie | 19,45 km² |
Abitanti | 990[1] (31-5-2021) |
Densità | 50,9 ab./km² |
Frazioni | Costa, Ormagnano, Paradiso, Seppio |
Comuni confinanti | Camerino, Castelraimondo, Fiuminata, Sefro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62025 |
Prefisso | 0737 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 043039 |
Cod. catastale | G690 |
Targa | MC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 156 GG[3] |
Nome abitanti | piorachesi |
Patrono | san Vittorino |
Giorno festivo | 8 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pioraco nella provincia di Macerata | |
Sito istituzionale | |
Pioraco è un comune italiano di 990 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il paese si trova a valle dell'immissione dell'affluente di destra Scarsito nel fiume Potenza, il quale attraversa quindi l'abitato con una serie di rapide. L'alta valle del fiume si restringe infatti in questo punto, tra i monti Primo (1300 m s.l.m.) e Gemmo (1254 m s.l.m.), mentre il torrente Scarsito passa tra i monti Primo e Gualdo (1065 m s.l.m.).
Entrambe le valli dovevano essere in passato occupate da bacini lacustri, ancora esistenti alla fine del XV secolo e già del tutto scomparsi entro il 1660.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio era frequentato in epoca neolitica e conserva tracce di un santuario dell'età del bronzo sulla cima del Monte Primo (fine dell'XI-prima metà del X secolo a.C., frequentato fino in epoca ellenistica[4].
In età romana era presente un insediamento, citato dall'Itinerarium Antonini come Prolaqueum. Il nome deriva dalla prossimità ad un lago in seguito scomparso.
Si trattava di un insediamento romano della regio VI Umbria, al confine tra i territori dei municipi di Camerinum (Camerino) e di Matilica (Matelica). Era situato in corrispondenza di un doppio attraversamento del fiume Potenza, con i ponti Marnone e "delle cartiere", dove questo formava un'ansa. Il luogo di sosta si trovava, tra Dubois Fiuminata e Septempeda (San Severino Marche), sulla strada romana che si staccava dalla via Flaminia arrivando fino ad Ancona, lungo la riva sinistra del fiume ("via Camellaria", da Nuceria Camellaria, oggi Nocera Umbra, presso cui si distaccava dalla Flaminia, o "via Prolaquense", o "Via Septempedana"). Nel territorio comunale sono stati rinvenuti tratti di carreggiata, in parte tagliati nella roccia e in parte sorretti da strutture di contenimento in opera quadrata.
Nell'area cittadina sono state rinvenute strutture attribuite a edifici pubblici e di culto e ad impianti termali, la cui prima fase risale all'epoca augustea. Un acquedotto portava in città le acque del torrente Scarsito e ne regolarizzava l'assetto idrico. Nella località di Malpasso sorgeva una villa che conserva pavimentazioni a mosaico.
Negli Acta Sanctorum Severini et Victorini del VII secolo si ricorda che san Vittorino avrebbe fatto penitenza nei boschi presso Prolacen.
Il castello, la cui esistenza è citata in documenti del XIII secolo, divenne residenza dei Da Varano duchi di Camerino. Già dal 1364 vi è citata la presenza di attività per la fabbricazione della carta, favorita dall'abbondanza d'acqua e tuttora attiva. I Da Varano possedevano nel luogo una "cinciara", dove si lavoravano gli stracci utilizzati come materia prima. Locali e attrezzature erano affittati agli abitanti del paese, i quali ricevevano inoltre dai duchi, che se ne erano riservati il monopolio, gli stracci da lavorare.
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma venne adottato nel 1870: un gambero di fiume campeggia in uno scudo rosso sormontato da un'aquila incoronata e contornato da armi e insegne romani. Al di sotto due cartigli recano scritte in latino: "Prolaqueo Statio Militaris Romana" e "Solertiae Signum".
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Francesco, edificata nel 1327 in stile gotico con abside a pianta poligonale, presenta un interno rimaneggiato in epoca barocca. Ospita un dipinto con l'Annunciazione attribuito al pittore Arcangelo di Cola e una Via Crucis opera di Francesco Mancini (1679-1758). Accanto alla chiesa è anche il chiostro affrescato dell'annesso ex convento.
- Oratorio del Santissimo Crocifisso, in stile gotico-lombardo, ospita ancora un Crocifisso attribuito a Girolamo di Giovanni ed in passato conservava una tavola con la Annunciazione ed il Martirio di San Sebastiano, dipinta nel 1493 - 94 circa da Luca Signorelli oggi nel Museo Diocesano Giacomo Boccanera di Camerino. La tavola, sormontata da un frontone triangolare con il Padre Eterno benedicente tra Angeli, si presenta nella sua cornice originale aperta al centro in una nicchia centinata che ospitava un'immagine miracolosa dipinta da Arcangelo di Cola.[5]
- Chiesa della Madonna della Grotta, piccolo edificio del XVIII secolo costruito in una rientranza della parete rocciosa utilizzata come romitaggio. Conserva una statua lignea quattrocentesca di Madonna con Bambino.
- Nella frazione di Seppio, la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Lacrime, ospita un dipinto di Madonna in trono con Bambino, opera del 1466 di Giovanni Boccati. Nella stessa frazione si trova anche la chiesa rurale di Fonte Venere.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Pieve di San Vittorino, la cui esistenza è attestata dal 1119, costruita sopra i resti di un tempio romano, di cui riutilizza materiali di spoglio. Custodisce affreschi e un fonte battesimale del 1646.
- Ponte Marmone, ponte romano
- Passerella o ponte del Bacio
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]Il municipio ospita tre strutture museali:
- Museo della carta e della filigrana
- Museo dei fossili
- Museo dei funghi
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Festa del Patrono San Vittorino (8 giugno)
- Rassegna "Musicarte" (giugno)
- Mercatini Antiquariato (Ultimo lunedì di luglio e tutti i lunedì di agosto)
- Rassegna di teatro dialettale (25/26/30 dicembre)
- Festa dei cartai (14 settembre)
- Seppio Rock Festival (agosto)
Economia
[modifica | modifica wikitesto]La tradizionale produzione della carta è tuttora presente, non più basata su piccole imprese a conduzione familiare, ma in forma industriale. Lo stabilimento delle cartiere "Fedrigoni", appartiene al gruppo delle Cartiere Fedrigoni Group.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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22 maggio 1985 | 29 maggio 1990 | Amos Mascambruni | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
30 maggio 1990 | 23 aprile 1995 | Giovanni Miliani | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Giovanni Miliani | Centro-sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Giovanni Miliani | Centro-sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Giovanni Battista Torresi | Lista civica | Sindaco | [7] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Giovanni Battista Torresi | Lista civica | Sindaco | [7] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Luisella Tamagnini | Pioraco nel cuore | Sindaco | [7] |
27 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Matteo Cicconi | Lista civica | Sindaco | [7] |
9 giugno 2024 | in carica | Matteo Cicconi | Prolaqueum | Sindaco | [7] |
Il comune appartiene alla Comunità montana Alte Valli del Potenza e Esino.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio locale, la Mancini Ruggero Pioraco, gioca in Prima Categoria, e i colori sociali sono il giallo e il rosso. Nella stagione 2013/2014 si aggiudica il titolo di campione, ottenendo la promozione in Seconda Categoria; l'anno seguente, a seguito della vittoria in finale playoff, la squadra, dopo oltre 30 anni, ottiene la promozione in Prima Categoria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Scheda sull'area archeologica di Monte Primo Archiviato il 24 giugno 2007 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche.
- ^ Alessandro Delpriori, Barbara Mastrocola, Luca Signorelli, Annunciazione e Martirio di San Sebastiano, in Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento, a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pagg. 78 - 79.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Giuliodori, Per l'urbanistica di Prolaqueum (regio VI): contributo preliminare, in A. Calbi, W. Monacchi, G. Renzi (a cura di), Monumenti e culture nell'Appennino in età romana, atti del convegno (Sestino, 12 novembre 1989), Erma di Bretschneider, Roma 1993, pp. 65–82: eadem, "Prolaqueum (Pioraco), in G. M. Fabrini, G. Paci, R. Perna (a cura di), Beni archeologici della provincia di Macerata, Ascoli Piceno 2004, pp. 103–105.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pioraco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.pioraco.mc.it.
- Piòraco, su sapere.it, De Agostini.
- A. Capponi, Pioraco, il paese della carta, Mierna editore, 1991, su pioraco.turismo.sinp.net. URL consultato il 22 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).