Israeli Public Broadcasting Corporation

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Israeli Public Broadcasting Corporation
תאגיד השידור הישראלי
هيئة البث الإسرائيلي
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StatoBandiera d'Israele Israele
Forma societariaazienda pubblica
Fondazione15 maggio 2017 a Gerusalemme
Fondata daEldad Koblentz
Sede principaleGerusalemme, Israele
Settoremedia
Prodottiradio, televisione
Sito webSito ufficiale

Israeli Public Broadcasting Corporation (ebraico: |תַּאֲגִיד הַשִׁיְדּוּר הַיִשְׂרָאֵלִי, trasl.: Taʾăḡid HaŠidûr HaYiśrāʾēli; arabo: |هَيْئَة اَلْبَثّ اَلْإِسْرَائِيلي, trasl.: Hayʾat al-Baṯṯ al-Isrāʾīlī), nota anche con l'acronimo IPBC, è l'ente radiotelevisivo pubblico di Israele. IPBC usa anche il brand generico Kan (in ebraico) (ebraico:|כאן, trad: "Qui") e Makan (in arabo) (arabo:|مكان, trad.: "Un luogo"). Trasmette dalla capitale Gerusalemme in ebraico e in arabo.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Verso la chiusura di IBA[modifica | modifica wikitesto]

Israel Broadcasting Authority (IBA), l'ente che dal 1948 aveva fornito il servizio radiofonico e televisivo pubblico in Israele, era andato deteriorandosi nel tempo e necessitava delle riforme. A questo scopo a luglio 2013 il Ministro delle Comunicazioni Gilad Erdan assunse una società di consulenza esterna per valutare il futuro di IBA. In vista di quella data, fu istituita la Commissione di ricerca Landes, guidata dal giudice Ezra Kama, precedentemente vicepresidente del tribunale del distretto di Gerusalemme; i responsi furono resi pubblici all'inizio di marzo 2014. Secondo queste pubbliche la cause del declino di IBA erano individuabili in numerosi fattori, tra i quali il grosso numero di dipendenti, gli alti costi degli stipendi, i rigidi contratti di lavoro e le inadeguate leggi in materia di emittenza. Gli autori di questi rapporti suggerirono, quindi, dei cambiamenti strutturali sia dell'azienda che in materia di legge per poter risolvere questo problema.

Legislazione[modifica | modifica wikitesto]

Per formulare la legislazione necessaria sull'emittenza pubblica la Knesset creò una commissione guidata da Karine Elharrar. La commissione iniziò ad operare l'11 giugno 2014 e conducendo rapidamente numerosi incontri in modo da permettere il completamento del processo legislativo entro la fine della seduta della Knesset a luglio. Il 9 luglio fu stesa una legge e passata alla Knesset per una seconda e una terza lettura. La "Public Broadcasting Law", che ordinava la chiusura di IBA e la fondazione di IPBC, passò il 29 luglio 2014.

La sezione 7 della legge descrive l'attività dell'azienda: «...(A) Israeli Public Broadcasting Corporation (IPBC) trasmetterà e fornirà vari tipi di programmi video, audio e scritti, in TV, alla radio e su internet; (B) i programmi forniti da IPBC dovranno essere indipendenti e diretti a tutti i cittadini e ai residenti dello Stato di Israele, dovranno riflettere e documentare lo Stato di Israele come Stato ebraico e democratico, i valori e l'eredità di Israele e dare una giusta, equa e bilanciata espressione alle diversità dei punti di vista e delle opinioni prevalenti nel pubblico israeliano; (C) IPBC dovrà fornire informazione e programmi riguardanti le questioni di tutti i giorni (giorno per giorno) in modo professionale, equo, responsabile, indipendente, critico, imparziale e affidabile, con trasparenza e con l'esercizio del giudizio giornalistico e la fedeltà alla verità e all'obbligo di informare il pubblico; (D) IPBC fornirà programmi di vario tipo per bambini e giovani e promuoverà la creazione di programmi didattici per bambini e giovani; (E) IPBC dovrà fornire programmi rivolti alle diversità delle popolazioni nella società israeliana, comprese trasmissioni in ebraico, in arabo alla popolazione araba in Israele e trasmissioni in altre lingue prevalenti nella società israeliana... Nell'adempiere ai suoi scopi IPBC farà in modo di: accrescere l'istruzione e la conoscenza; promuovere la cultura, il lavoro di qualità originale israeliano e la musica israeliana; promuovere l'innovazione nei campi della radiotelevisione (produzione, distribuzione e trasmissione)...»

In base a questa nuova legge, il 1° aprile 2015 sarebbe stato abolito il canone televisivo e sarebbe stato fondato un nuovo ente radiotelevisivo per sostituire IBA. Un quarto dei dipendenti di IBA sarebbe stato trasferito al nuovo organismo.[2][3]

Assunzioni e nomine[modifica | modifica wikitesto]

Modern white-and-glass building
Il principale edificio dell'azienda a Gerusalemme a giugno 2023.

A settembre 2014 IPBC divenne operativa.

Subito dopo la fondazione, l'azienda non aveva canali radio o televisivi perché IBA era ancora in attività. La fruizione dei suoi programmi in generale, e dei notiziari in particolare, avveniva quindi solo attraverso le piattaforme digitali VOD e internet, e i cellulari (a metà 2016 internet era il principale canale di distribuzione di IPBC).

Eldad Koblenz fu nominato Direttore generale provvisorio a marzo 2015, con un incarico di un periodo massimo di 2 anni dall'inizio delle trasmissioni, in concomitanza con la nomina dell'Amministratore delegato.

Il Direttore generale provvisorio creò le infrastrutture necessarie per le attività dell'azienda prima che le trasmissioni fossero cominciate ufficialmente via etere e via satellite.

Budget[modifica | modifica wikitesto]

Il budget per la costruzione dell'azienda era di 350 milioni di shekel (98,1 milioni di dollari USA): 120 milioni di shekel (33,6 milioni di dollari) per l'attrezzatura professionale, 28 milioni di shekel (7,8 milioni di dollari) per la manodopera, 14 milioni di shekel (3,9 milioni di dollari) per le operazioni, 128 milioni di shekel (35,8 milioni di dollari) per l'immobile e 60 milioni di dollari per l'acquisto di programmi.

Il 13 e il 16 aprile 2016 il Ministro delle Comunicazioni e il Primo Ministro Benjamin Netanyahu approvarono le nomine dei membri del Consiglio dei direttori guidato da Gil Omer, su raccomandazione della Commissione di ricerca.

Il 7 giugno 2016 fu nominato Direttore della testata giornalistica Shlomi Abraham Globrazon. Entro novembre 2016 l'azienda aveva assunto circa 600 dipendenti, soprattutto manager e personale addetto agli aspetti finanziari e tecnologici. Il capitale stanziato per la forza lavoro permise, infine, l'assunzione di un totale di 912 dipendenti.

Ritardi[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio delle trasmissioni fu rinviato più volte a causa di alcune obiezioni del Primo Ministro Benjamin Netanyahu riguardo alla struttura dell'azienda e alla testata giornalistica, che condussero a una controversia legale tra la Corte Suprema e il Governo israeliano.[4]

A luglio 2016 Netanyahu, il Ministro delle Comunicazioni e il Presidente dell'organizzazione sindacale Histadrut Avi Nissenkorn convennero di posticipare lo scioglimento di IBA a inizio 2018. A dicembre 2016, in un ulteriore accordo tra Netanyahu e il Ministro delle Finanze Moshe Kahlon, fu trovata l'intesa di fissare la data del lancio al 30 aprile 2017, a meno che la nuova azienda IPBC non annunciasse di essere già pronta a trasmettere il 1° gennaio 2017.

A marzo 2017 Netanyahu stava lavorando per la chiusura di IBA ma di nuovo veniva a trovarsi in conflitto con il fronte dell'opposizione, guidato da Kahlon: i due leader raggiunsero un compromesso posticipando la data al 15 maggio e stabilendo che la testata giornalistica avrebbe operato come azienda separata dal resto di IPBC. L'11 maggio la Knesset approvò la separazione della testata giornalistica, ma il 14 maggio la Corte Suprema di Giustizia emanò un'ingiunzione temporanea, che sospese la procedura di separazione.

Il 15 maggio 2017 IBA cessò le proprie trasmissioni e al suo posto incominciò a trasmettere IPBC.[5]

Status di IPBC nell'Unione europea di radiodiffusione (UER)[modifica | modifica wikitesto]

L'Eurovision Song Contest 2017 fu programmato quando il lancio di IPBC era programmato per il 30 aprile 2017, per cui fu inizialmente inserito nel palinsesto di Kan 11 di IPBC. A metà aprile, però, la data di lancio fu posticipata al 15 maggio e, di conseguenza, la competizione canora andò in onda ancora sulla vecchia IBA (fu anche l'ultima sua ultima produzione e trasmissione televisiva).

La domanda di adesione di IPBC all'Unione europea di radiodiffusione (UER), sostituendo IBA come ente radiotelevisivo pubblico di Israele, fu presentata agli organi governativi dell'UER e, in attesa di approvazione, all'Assemblea Generale dell'UER.[6]

Il 6 luglio 2017 fu reso noto che era stato firmato un accordo tra l'UER e IPBC che autorizzava l'azienda a partecipare agli eventi dell'UER come l'Eurovision Song Contest pur essendo ancora senza una piena adesione.[7]

L'Eurovision Song Contest 2018 fu vinto da Israele, che perciò ottenne il diritto di ospitare l'edizione del 2019 a Tel Aviv.[8] L'UER, nel frattempo, avvertì che il piano momentaneamente sospeso di rendere la testata giornalistica di IPBC un ente separato dal resto dell'azienda, lasciando a IPBC solo la responsabilità dell'intrattenimento, sarebbe stato in conflitto con il regolamento dell'UER, che richiede alle aziende che ne fanno parte di occuparsi sia dell'informazione che dello svago.[9][10]

Il 18 giugno 2018, quando la Corte Suprema di Giustizia di Israele emanò la sua decisione in merito alla testata giornalistica, Netanyahu dichiarò che il Governo israeliano si sarebbe attenuto alle regole dell'UER per garantire l'ospitalità dello Eurovision Song Contest.[11]

Il 7 dicembre 2018 l'Assemblea Generale dell'UER votò unanimemente l'approvazione della richiesta di adesione di IPBC, rendendo l'azienda membro effettivo.[12][13]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Consiglio d'amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Consiglio d'amministrazione è composto da 12 membri dell'azienda. È suo compito determinare le politiche aziendali, comprese quelle delle trasmissioni nel loro complesso, approvare i palinsesti e i bilanci, nominare il Direttore generale, e supervisionare la gestione e la messa in atto delle politiche. Il Consiglio è anche responsabile dell'approvazione della struttura organizzativa dell'azienda, delle politiche d'impiego, dei registri del personale, della discussione e dell'approvazione del bilancio e del piano di lavoro annuale dell'Amministratore delegato.[14]

La nomina dei membri del Consiglio è una responsabilità del Ministro delle Comunicazioni. Benché i membri del Consiglio abbiano un mandato di quattro anni, il Ministro delle Comunicazioni può autorizzare i membri, su raccomandazione della Commissione di ricerca, a coprire questa carica per un mandato aggiuntivo. Il Consiglio deve essere composto anche da un minimo di 6 donne e 1 arabo (rientrano tra le popolazioni considerate arabe i drusi e i circassi).[14]

Amministratore delegato[modifica | modifica wikitesto]

L'Amministratore delegato è nominato dal Consiglio dei direttori per un mandato di quattro anni, che può essere esteso di un altro mandato. I suoi compiti includono la gestione ordinaria, la funzione di caporedattore delle trasmissioni nel palinsesto, la presentazione di proposte di bilancio e di piani di lavoro annuali, la rappresentazione dell'azienda, la firma di documenti e transazioni, e l'assunzione dei dipendenti.[14]

Testata giornalistica[modifica | modifica wikitesto]

La testata giornalistica di IPBC, Kan News, fornisce contenuti alle stazioni radio, televisive e digitali dell'azienda, e compare anche sul sito web dell'azienda e sulla sua pagina Facebook. È la più grande testata giornalistica israeliana dopo HaHadashot 12 e Channel 13 News.[14]

Divisione digitale[modifica | modifica wikitesto]

La divisione digitale è composta da due sezioni: una si occupa della creazione dei programmi e del loro adattamento ai social network, e una si occupa della costruzione e della gestione delle piattaforme digitali.

I servizi forniti dalla Divisione digitale comprendono: il sito web di IPBC, che contiene articoli sui programmi, video, stazioni web radio e informazioni amministrative; l'app Android per smartphone, che offre anch'essa le web radio 24/7; i podcast; i videogiochi; i contenuti sui social network.[15]

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 15 maggio 2017 IPBC trasmette due canali televisivi sul digitale terrestre DVB-T2, su satellite, via cavo sulla piattaforma HOT, via satellite sulla piattaforma YES, su piattaforme pay TV più piccole come Cellcom TV e Partner TV, e in streaming in diretta gratuitamente 24/7 su Internet. Nel 2018 KAN introdusse le trasmissioni in standard 4K su Channel 511, usato all'inizio solamente per le trasmissioni della campionato mondiale di calcio.

Nome Sede Тipo Lancio Lingua
Kan 11 (canale principale) Gerusalemme principalmente notiziari, attualità e cultura 1968 ebraico, arabo
Makan 33 Gerusalemme cultura ebraico, arabo
Channel 33 Gerusalemme canale in arabo, trasmette notiziari e cultura arabo
Kan Educational Gerusalemme programmi per giovani ebraico, arabo

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Kan gestisce otto stazioni radiofoniche, trasferite da IBA. La programmazione in streaming e on demand è disponibile attraverso il sito web di Kan. Alcuni programmi hanno dei podcast. Kan gestisce anche una rete podcast chiamata "Kan Hesketim" (Kan Podcast), precedentemente chiamato "Kan Od" (Kan Più).

Nome Sede Тipo Lancio Lingua
Kan Tarbut (ebraico: כאן תרבות) (Kan Culture), precedentemente Reshet Aleph Gerusalemme conversazione e cultura 1948 ebraico, arabo
Kan Bet (ebraico: כאן ב) (Kan Network B) Gerusalemme Informazione, attualità e sport, notiziari orari in ebraico ebraico
Kan Gimel (ebraico: כאן גימל) Gerusalemme musica israeliana, notiziari in ebraico quasi ogni ora ebraico, arabo
Makan (stazione radio) (ebraico: רדיו מכאן, tras.:Makan, precedentemente Reshet Dalet) Gerusalemme arabo arabo
VoisFarsi (ebraico: VoisFarsi, precedentemente Reshet Hei e Kan Farsi) Gerusalemme musica persiana e programmi d'informazione in lingua farsi on demand persiano
Kan REKA Gerusalemme canale per immigrati recenti russo, altre lingue straniere
Kan 88 (ebraico: כאן 88) Gerusalemme Jazz, blues, musica elettronica e bollettini sul traffico ebraico, arabo
Kan Kol Ha-Musica (ebraico: כאן קול המוזיקה (La voce della musica)) Gerusalemme Musica classica e fiction radiofonica, notiziari orari in ebraico ebraico
Kan Moreshet (ebraico: כאן מורשת (Eredità)) Gerusalemme Religione sulla rete Kan Tarbut ebraico, arabo

Web radio[modifica | modifica wikitesto]

IPBC offre sette stazioni web radio dedicate a generi musicali specifici:

Nome Sede Тipo Lancio Lingua
Kan Nostalgia Gerusalemme musica israeliana del passato 2018 ebraico
Kan Yam Tichon ("Kan Mar Mediterraneo") Gerusalemme musica israeliana mediorientale 2018 ebraico
Kan Si Haregesh ("Kan Picco d'Emozione") Gerusalemme musica sentimentale 2018 ebraico, arabo
Kan Ktzat Acheret ("Kan Qualcosa di Diverso") Gerusalemme musica alternativa 2018 ebraico, arabo
Kan 80's-90's Gerusalemme musica anni ottanta e novanta 2018 ebraico, arabo
Kan Lahitim ("Kan Hit") Gerusalemme grandi successi di musica pop 2018 ebraico, arabo
Kan Klasi ("Kan Classica") Gerusalemme musica classica 2018 ebraico, arabo
Kan Tel Aviv 2019 Gerusalemme musica dallo Eurovision Song Contest. Fu chiusa dopo la finale del 2019 2019 ebraico, arabo

Ricezione[modifica | modifica wikitesto]

Digitale terrestre[modifica | modifica wikitesto]

La radio di IPBC trasmette in AM e in FM; la televisione usa lo standard DVB-T HD.

Satellite[16][modifica | modifica wikitesto]

Satellite Amos 7 Amos 3
Posizione orbitale 3.9° W 4.0° W
Canali Kan 11,
Frequenza 10972 V 11103 V 10806 V
SR 30000 27500
FEC 2/3 3/4 5/6
Modulazione 8PSK

Streaming[modifica | modifica wikitesto]

IPBC in streaming in ebraico; IPBC in streaming in arabo

Loghi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]