Casalotti

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Z. XLVIII Casalotti
Villa Romana a Casalotti
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma XIII e Municipio Roma XIV
Data istituzione13 settembre 1961
Codice448
Superficie44,38 km²
Abitanti39 060 ab.
Densità880,1 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Coordinate: 41°54′56.95″N 12°22′07.07″E / 41.915819°N 12.368631°E41.915819; 12.368631

Casalotti è la quarantottesima zona di Roma nell'Agro romano, indicata con Z. XLVIII.

Il toponimo indica anche una frazione di Roma Capitale (zona "O" 12).[1]

La zona prende il nome dalla via principale, via di Casalotti, nome dovuto probabilmente ai numerosi casali che erano presenti nel territorio, oppure, secondo il dizionario toponomastico romano, al nome di una osteria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova nell'area nord-ovest di Roma, a ridosso ed esternamente al Grande Raccordo Anulare, sul lato nord di via Aurelia.

Circondato da colline verdeggianti, il centro della frazione di Casalotti (piazza Ormea e chiesa di S. Rita da Cascia) è situato a un'altitudine di circa 110 m s.l.m.[2]

La zona confina:

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima della zona risulta sensibilmente più rigido di quello della città di Roma, sia per l'altitudine maggiore a cui è posta, sia per la dispersione della cosiddetta "isola di calore" che interessa le zone centrali della città a causa delle distese di verde che lo circondano. Le temperature minime sono mediamente di 2 gradi più basse (talvolta anche minori), mentre le massime sono circa le stesse, tranne che in estate; nei mesi estivi infatti le temperature difficilmente superano i 35°C grazie all'effetto della brezza di mare, più marcato che nel resto della città. Anche le rare precipitazioni nevose sono sensibilmente più marcate.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona ad ovest del Vaticano è stata per molti secoli un'area prettamente rurale, sin dai tempi dell'Impero romano. A supporto della tesi vi sono ritrovamenti archeologici di una necropoli lungo la via di Boccea ed altre presenze nelle aree circostanti.[8]

L'assenza di opere monumentali come in altre zone del suburbio dell'Urbe (ad esempio la via Appia) ha fatto sì che la zona fosse poco interessata dalle ricerche archeologiche e le notizie raccolte sono principalmente relative al percorso della via Cornelia, un'antica strada consolare oggi scomparsa ma che doveva seguire a grandi linee l'attuale percorso della via di Boccea.[9] Lungo questo percorso era segnalato al IX miglio il Santuario di Santa Rufina e Seconda e la chiesa eretta sul luogo del martirio dei santi Mario, Marta, Audifax e Abacuc. Questi sono stati per molti secoli gli unici riferimenti presenti nelle carte geografiche relative alla zona.[8]

Alla carenza documentaria sopperiscono in parte i rinvenimenti occasionali avvenuti per lo sviluppo edilizio della zona nel XX secolo. Gli studiosi ipotizzano il sorgere tra il VI e il III secolo a.C., di piccole fattorie e villaggi, riorganizzati già in epoca tardo-repubblicana e che si conservano anche nel periodo imperiale, con una produzione agricola destinata principalmente al mercato dell'Urbe. Questa fase sembra proseguire gradualmente fino al V secolo d.C., dopodiché si evidenziano accorpamenti di fondi e abbandono di interi abitati.[8]

Negli anni 30 del XX secolo venne rinvenuto sulla via di Casalotti un mosaico a soggetto marino raffigurante dei Tritoni e delle Nereidi facente parte di un ambiente termale, un deposito di dolia e delle strutture murarie, una necropoli e una cisterna che facevano pensare ad un abitato stabile. Il sito attuale, frutto di successivi scavi archeologici, presenta una villa romana abitata in varie epoche, con una prima fase di epoca repubblicana su cui si appoggiò l'attuale villa dell'età imperiale.[10]

Tutta la zona fu abbandonata a seguito della fine dell'Impero Romano e per molti secoli ha fatto parte del vasto Agro Romano, con coltivazioni sparse e costruzioni rurali. Nuove rilevanze archeologiche sono venute alla luce a partire dal 1994, quando vennero eseguiti degli scavi preventivi in vista dell'edificazione di un nuovo complesso residenziale. Sono state rinvenute cisterne, delle strutture abitate e delle sepolture che testimoniano ulteriormente la presenza stanziale nei primi secoli dopo Cristo.

Nel maggio del 1944, il piccolo abitato di Casalotti venne distrutto dai bombardamenti alleati insieme alla vicina Grottarossa, durante l'avanzata degli stessi Alleati per cacciare i contingenti tedeschi ivi dislocati.[11]

Il vero e proprio sviluppo edilizio risale agli anni sessanta e settanta del XX secolo, quando numerose imprese edili private iniziarono a costruire la parte più antica, ovvero la piazza Ormea e tutta l'area vicino alla via di Boccea. Tuttora la zona è ancora in fase di espansione, soprattutto verso Selva Candida e verso Casal Selce. Con gli anni duemila nella zona, che per decenni ha sofferto grossi problemi di traffico, sono stati eseguiti interventi che hanno riqualificato l'area e parzialmente decongestionato il flusso veicolare. Proprio in seguito all'avvio di questi lavori sono stati rinvenuti dei tratti di strada romana, che gli studiosi identificano con l'antica Via Cornelia, ed una necropoli etrusca.[12]

Casalotti ha costituito per molti anni il "buen retiro" di costruttori e commercianti e resta senza dubbio fra le periferie più ricche di Roma, anche se ha subito negli ultimi anni un processo di trasformazione dal punto di vista urbanistico e sociale: negli ultimi anni è aumentato il numero di giovani. Pur essendo una zona molto periferica della città, i residenti hanno mediamente condizioni economiche decisamente maggiori rispetto al resto di Roma, come denotano anche i numerosi negozi presenti nell'area.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Progetto dell'architetto Ugo Luccichenti.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Rita da Cascia
Chiesa di Santa Gemma Galgani

Tutte le chiese cattoliche di Casalotti fanno parte della diocesi suburbicaria di Porto Santa Rufina.

Progetto di Giuseppe Viventi, sculture interne di Virginio Bracci.
Progettati nel periodo 1970-71 dagli architetti Julio Lafuente e Gaetano Rebecchini.
Progetto dell'architetto Lucio Passarelli. Sede della parrocchia della Natività di Maria Santissima.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Villa con parte residenziale, terma e parte produttiva. È stata rinvenuta casualmente nel 1930 durante dei lavori agricoli. I successivi scavi della Sovrintendenza hanno messo in luce un deposito di recipienti di terracotta (dolium) e un ambiente termale. Gli scavi sono stati ripresi poi nel periodo 1983-85 e nel 2000. La villa risulta utilizzata fino al IV secolo.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Fontana delle Carrozze
  • Fontana delle Carrozze, in via di Boccea, località "La zoppa".

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Casalotti si estendono le zone urbanistiche 18E Casalotti di Boccea, 18F Boccea e 19G Castelluccia e le aree urbane di Selva Candida e Selva Nera (PdZ B16).

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Del territorio di Casalotti fanno parte le frazioni di Pantan Monastero e Monte dell'Ara-Valle Santa.

Odonimia[modifica | modifica wikitesto]

Le strade di Casalotti sono, per la maggior parte, dedicate ai comuni piemontesi.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Società sportive[modifica | modifica wikitesto]

Atletica leggera[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1993 è attiva in zona Casalotti la società Podistica Casalotti la quale, ogni anno, nella prima domenica di giugno, in collaborazione con il Comitato di Quartiere, organizza la Maratonina del Ferro di Cavallo, corsa podistica amatoriale di circa 12 chilometri.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La società sportiva più importante in ambito calcistico è l'A.S.D. Casalotti (nata nel 2005 e promossa in Promozione Laziale per la stagione 2008/09) che, dopo il fallimento della A.S. Casalotti (arrivata fino in C2), è la sua diretta continuatrice ed anche la squadra più rappresentativa di Casalotti.

Nel 2010, per volontà di alcuni ragazzi della borgata, nasce l'A.S.D. Atletico Casalotti, con la funzione di riunire ragazzi della zona e ritornare a giocare a calcio divertendosi. Milita nel girone D della seconda categoria laziale.

Nella Parrocchia Ss. Rufina e Seconda (Chiesa di Santa Gemma), ha sede l'A.S.D Santa Gemma.

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

  • Uisp XVIII Roma che, nel campionato 2019-2020, milita nel campionato maschile di Serie C Silver.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piano particolareggiato di Zona "O" n. 12 - "Casalotti - Mazzalupo", su Roma Urbanistica.
  2. ^ Casalotti | Roma che non ti aspetti, su iltaoaroma.altervista.org. URL consultato l'8 giugno 2018.
  3. ^ Separata dal fiume Arrone, nel tratto dal ponte di via di Boccea al ponte su via Procoietto, quindi da questa fino al ponte sul rio Galeria.
  4. ^ Separata dal Grande Raccordo Anulare, dall'altezza di via Cogliate fino all'altezza di via di Casal del Marmo.
  5. ^ Separato dal Grande Raccordo Anulare, dal ponte su via di Casal del Marmo al ponte su via di Boccea.
  6. ^ Separato dal Grande Raccordo Anulare, dal ponte su via di Boccea fino al ponte su via Aurelia.
  7. ^ Separata da via Aurelia, nel tratto dal GRA fino all'incrocio con via di Casal Selce, quindi da questa fino all'incrocio con via di Boccea e da questa fino al ponte sul fiume Arrone.
  8. ^ a b c Maria Luisa Marchi e Fiorenzo Catalli, Suburbio di Roma: una residenza produttiva lungo la via Cornelia, Edipuglia srl, 2008, ISBN 978-88-7228-494-0. URL consultato il 4 novembre 2020.
  9. ^ primavalleinrete, L’antichissima Via Cornelia, su Primavalle in Rete, 24 gennaio 2021. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  10. ^ AbcVox, RomaCapitale- Municipio XIII-La villa romana di Casalotti, su ABC Vox, 4 giugno 2017. URL consultato il 4 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2020).
  11. ^ Roma Maggio 1944, su storiaxxisecolo.it. URL consultato il 4 novembre 2020.
  12. ^ VIA BOCCEA: Aggiornamenti dal cantiere [collegamento interrotto], su Il Pungolo, 21 ottobre 2014. URL consultato il 7 novembre 2020.
  13. ^ Marina De Franceschini, cap. 47. Villa di via dei Casalotti, pp. 133-135.
  14. ^ Istituto Comprensivo "Via Ormea", su icviaormea.edu.it. URL consultato il 31 maggio 2020.
  15. ^ Istituto Comprensivo "Via Boccea 590", su icviaboccea590.edu.it. URL consultato il 31 maggio 2020.
  16. ^ Il campionato regionale sul sito della FIP

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN 978-88-8265-311-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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