4 (Beyoncé)

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4
album in studio
ArtistaBeyoncé
Pubblicazione28 giugno 2011
Durata46:33
Dischi1
Tracce12
GenereContemporary R&B[1]
EtichettaParkwood Entertainment, Columbia
ProduttoreAntonio Dixon, Babyface, Brent Kutzle, Beyoncé, Caleb, Jeff Bhasker, Julian Napolitano, Jens Bergmark, Kuk Harrell, Kanye West, Kaskade, Luke Steele, Ryan Tedder, Shea Taylor, The-Dream, Christopher Stewart
Registrazione2009-2011, Roc the Mic Studios e KMA Studios New York (New York)
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Germania Germania[3]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dell'Italia Italia[4]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[5]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Russia Russia[6]
(vendite: 5 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (2)[7]
(vendite: 140 000+)
Bandiera del Brasile Brasile (3)[8]
(vendite: 120 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[9]
(vendite: 160 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[10]
(vendite: 20 000+)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda[11]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[12]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (3)[13]
(vendite: 900 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (4)[14]
(vendite: 4 000 000+)
Bandiera della Svezia Svezia (2)[15]
(vendite: 60 000+)
Beyoncé - cronologia
Album successivo
(2013)
Logo
Logo del disco 4
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Singoli
  1. Run the World (Girls)
    Pubblicato: 21 aprile 2011
  2. 1+1
    Pubblicato: 25 maggio 2011
  3. Best Thing I Never Had
    Pubblicato: 1º giugno 2011
  4. Party
    Pubblicato: 30 agosto 2011
  5. Love on Top
    Pubblicato: 12 settembre 2011
  6. Countdown
    Pubblicato: 4 ottobre 2011
  7. I Care
    Pubblicato: 23 marzo 2012
  8. End of Time
    Pubblicato: 22 aprile 2012

4 è il quarto album in studio della cantante statunitense Beyoncé, pubblicato il 28 giugno 2011 dalla Parkwood Entertainment e Columbia Records.[16]

Primo progetto discografico pubblicato attraverso la casa di produzione Parkwood Entertainment di Beyonce,[17] 4 ha ottenuto il sostegno della critica,[18] venendo considerato tra i migliori album pop e contemporary R&B degli anni 2010.[19][20][21][22] Commercialmente l'album è stato il quarto esordio consecutivo della cantante alla prima posizione della Billboard 200 statunitense, ottenendo la medesima posizione anche nella Official Albums Chart britannica, vendendo complessivamente oltre 5 milioni di copie al 2016.[23][24]

L'album presenta il brano Love on Top, riconosciuto con il Grammy Award alla miglior interpretazione R&B, oltre ai singoli Run the World (Girls), 1+1, Countdown e End of Time, ed è stato candidato alle principali premi internazionali, tra cui Soul Train Music Award, NAACP Image Award e American Music Award, vincendo un Billboard Music Awards.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Durante la primavera del 2009, Beyoncé cominciò a lavorare al suo nuovo album, affermando che stava scrivendo e producendo materiale, dopo l'uscita di I Am... Sasha Fierce nel 2008.[25] Nel 2010 Beyoncé fonda la Parkwood Entertainment e firma un contratto manageriale con la Live Nation Entertainment del marito Jay-Z,[26] separandosi sotto il profilo lavorativo dalla Music World Entertainment del padre Mathew Knowles.[27][28] La cantante ha parlato della scelta imprenditoriale:[29]

(EN)

«It’s not that anything bad happened between us. My family has my support always, and they support me, but when you’ve been working with the same people for 15 years, it’s natural to eventually have your own ideas. I believe that parents prepare their kids for the moment that they’re on their own: at this point, I’m taking everything my dad and my mother have taught me, and I’m able to do things my way. We were at a point where we’d learned so much from each other, and now it’s exciting for me to do this on my own and hire my own team. I’ve started managing myself.»

(IT)

«Non è successo nulla di male tra noi. La mia famiglia mi appoggia sempre e mi sostiene, ma quando lavori con le stesse persone per 15 anni, è naturale che alla fine tu abbia le tue idee. Credo che i genitori preparino i figli per il momento in cui si troveranno da soli: a questo punto, prendo tutto ciò che mio padre e mia madre mi hanno insegnato e sono in grado di fare le cose a modo mio. Eravamo a un punto in cui avevamo imparato molto l'uno dall'altro, e ora è emozionante per me fare tutto da sola e assumere il mio team. Ho iniziato a gestire me stessa.»

A gennaio 2011 il produttore S1 ha confermato via Twitter che aveva contribuito all'album.[30] Sean Garrett dichiarò di aver lavorato assieme a Beyoncé per il suo nuovo album[31] e lo stesso fecero Switch e Derek Miller di Sleigh Bells,[32] Christopher "Tricky" Stewart, The-Dream,[33] Bangladesh,[34] Darkchild,[35] Frank Ocean,[36] Kanye West,[37] Q-Tip e Alja Jackson.[38]

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo tre mesi di pausa dall'I Am... Tour, nel marzo 2010 Beyoncé ha iniziato a registrare presso i Roc the Mic Studios di suo marito Jay-Z a New York.[39] Sei settimane dopo, nel maggio 2010, la cantante ha chiesto a DJ Swivel di lavorare al progetto, che riguardo al suo rapporto di lavoro con Beyoncé, ha raccontato:[40]

«Aveva un milione di idee e voleva sperimentare. [...] Abbiamo registrato più di 70 canzoni, che vanno dalle ballate a cose strane ed eteree, alla musica afrobeat influenzata da Fela, all'R&B degli anni '90. Il disco è molto eclettico, ma sempre molto Beyoncé. La sua voce fa combaciare tutto, ma musicalmente è un album molto vario, che assume davvero le qualità della musica che stava ascoltando e di tutte le influenze che aveva in quel periodo. Quindi, per quanto riguarda la sintonia con lei, il mio compito era quello di eseguire le sue idee al meglio delle mie possibilità, e credo che ci siamo riusciti. [...] Beyoncé ha davvero co-prodotto da sola l'intero album. [...] È stato un progetto molto aperto, in cui abbiamo lavorato su qualsiasi cosa lei avesse voglia di registrare in quel momento. Si basava su come si sentiva, sul suo stato d'animo e anche sull'ascolto dei demo che gli autori ci fornivano. [...] Sa cosa vuole, come vuole che suoni, e non finiamo un disco finché non suona una campanella nella sua testa e lei dice: "È perfetto". È davvero la persona che lavora più duramente nella musica. Ricordo che una volta abbiamo lavorato 36 ore di fila e lei ha cantato sei canzoni complete. Di solito, se vado con un artista e riusciamo a fare solo una canzone, va bene. Lei ha fatto sei canzoni in un giorno.»

L'artista, grazie al produttore, ha lavorato con nuove strumentazioni come fiati, batteria, chitarre e percussioni, ispirandosi soprattutto alle registrazioni di Fela Kuti.[41] Il progetto è stato registrato in dieci studi differenti, tra cui Jungle City Studios, KMA Studios, Germano Studios a New York e i Real World Studios nel Regno Unito.[40] 4 è stato missato principalmente ai MixStar Studios in Virginia e masterizzato allo Sterling Sound di New York. Il mastering è stato ritardato di una settimana a seguito dell'imprevista registrazione di I Was Here, poiché Diane Warren aveva fatto ascoltare la canzone a Jay-Z durante una conversazione telefonica, inducendolo a mettere in contatto la Warren e Beyoncé.[42] Nel maggio 2011, Beyoncé ha presentato settantadue canzoni in vista della pubblicazione dell'album.[43]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è composto da dodici tracce nella versione standard, scritte e composte da Beyoncé assieme a differenti autori e produttori, tra cui DJ Swivel, Sean Garrett, Kanye West, Q-Tip, The-Dream, Diane Warren, Frank Ocean, Ester Dean e Adidja Palmer.[44] L'album è costituito prevalentemente di brani contemporary R&B, pop ed elettropop,[45] ispirati ad artisti quali Stevie Wonder, Michael Jackson, Lauryn Hill, Adele oltre a suoni contemporary R&B/soul anni novanta e all'afrobeat, segnando un distacco dal precedente progetto I Am... Sasha Fierce.[41][46][47] Beyoncé ha raccontato il significato dell'album e il processo creativo in un'intervista a Billboard dopo il conseguimento del Billboard Millennium Award:[29]

(EN)

«We all have special numbers in our lives, and 4 is that for me. It’s the day I was born. My mother’s birthday, and a lot of my friends’ birthdays, are on the fourth; April 4 is my wedding date. [...] I recorded more than 60 songs: everything I ever wanted to try, I just did it. [...] I also gave myself more freedom to really belt out some songs, and bring soul singing back: I used a lot of the brassiness and grittiness in my voice that people hear in my live performances, but not necessarily on my records. [...] Having time to grow as a human being was really inspiring, and gave me a lot to pull from. I’m excited about growing: I can just have fun, and the artistic freedom to do whatever I want. At this point, I really know who I am, and don’t feel like I have to put myself in a box. I’m not afraid of taking risks: no one can define me.»

(IT)

«Tutti noi abbiamo dei numeri speciali nella nostra vita, e il 4 è questo per me. È il giorno in cui sono nata. Il 4 aprile è il compleanno di mia madre e di molti miei amici; il 4 aprile è il giorno del mio matrimonio. [...] Ho registrato più di 60 canzoni: tutto quello che volevo provare, l'ho fatto. [...] Mi sono anche concessa una maggiore libertà di intonare alcune canzoni e di riportare in auge il canto soul: Ho usato molti degli ottoni e della grinta della mia voce che la gente sente nelle mie esibizioni dal vivo, ma non necessariamente nei miei dischi. [...] Avere il tempo di crescere come essere umano è stato davvero stimolante e mi ha dato molto da cui attingere. Sono entusiasta di crescere: Posso divertirmi e avere la libertà artistica di fare quello che voglio. A questo punto, so davvero chi sono e non sento di dovermi mettere in una scatola. Non ho paura di rischiare: nessuno può definirmi.»

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Beyoncé nel corso del The Mrs. Carter Show World Tour nel 2013

Il 19 maggio 2011 sul sito ufficiale di Beyoncé fu resa nota la copertina ufficiale che mostra Beyoncé coperta solo da una pelliccia nera, con lo sfondo color verde acqua, le scritte "Beyoncé" in alto ed il numero 4, in caratteri arabi, in basso a destra.[48] Il 25 dello stesso mese Beyoncé rese noti i titoli delle 12 tracce dell'album, tramite la sua pagina ufficiale di Facebook, svelandone uno ogni ora.[49] L'edizione deluxe, uscita in contemporanea con l'edizione standard, contiene tre inediti (Lay Up Under Me, Schoolin' Life e Dance for You), tre remix di Run the World (Girls) ed una versione speciale del video di quest'ultimo.[50]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato anticipato dal singolo Run the World (Girls), pubblicato il 21 aprile 2011[51] e dalla ballata Best Thing I Never Had, disponibile dal 1º giugno.[52] Il 28 maggio è stato pubblicato il singolo promozionale 1+1, di cui è stato girato anche un video musicale (con regista proprio Beyoncé).[53] Il 4 ottobre 2011 è stato pubblicato il terzo singolo estratto Countdown,[54] con relativo video musicale pubblicato il 6 ottobre;[55] a questo singolo è stato affiancato il quarto, Party, inviato alle radio statunitensi il 30 agosto 2011.[56]

Beyoncé: Year of 4[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 giugno 2011 il canale statunitense MTV ha trasmesso lo speciale televisivo Beyoncé: Year of 4, documentario in cui la cantante racconta il processo di realizzazione dell'intero progetto discografico, dalla fondazione della Parkwood Entertainment, alla produzione e scrittura del brani, sino alle prove delle coreografie a alla registrazione dei video musicali.[57][58] Successivamente alla messa in onda, il documentario è stato pubblicato sul canale YouTube di Beyoncé.[59]

Tour ed eventi dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Beyoncé al GMA Summer Concert Series a New York nel 2011

Dal 14 al 19 agosto 2011 Beyoncé si è esibita in quattro concerti denominati 4 Intimate Nights with Beyoncé, presso il Roseland Ballroom di New York, le cui perfomance sono state pubblicate nell'album video Live at Roseland: Elements of 4 il 21 novembre 2011.[60] Il 26 giugno 2011, Beyoncé si è esibita come artista di chiusura del Festival di Glastonbury nel Regno Unito, divenendo la prima artista donna a calcare il palco dell'evento in più di vent'anni.[61] Il 1º luglio Beyoncé è apparsa al Good Morning America Summer Concert Series al Central Park di New York.[62] Tra il 24 e il 28 maggio 2012 Beyoncé si è esibita nel Revel Presents: Beyoncé Live, tre concerti evento presso il Revel Atlantic City ad Atlanta, Georgia.[63]

Nel 2013 Beyoncé si esibisce al Super Bowl XLVII con la compartecipazione dei membri delle Destiny's Child, Kelly Rowland e Michelle Williams, includendo due brani provenienti da 4, End of Time e Love on Top.[64] Nel 2013 annuncia il The Mrs. Carter Show World Tour, che prevedeva la maggior parte delle canzoni proveniva da 4, con coreografie e arrangiamenti diversi rispetto alle precedenti esibizioni della cantante;[65][66] successivamente nelle date del 2014 vengono mantenuti in scaletta Run the World (Girls), 1+1 e Love on Top, con la sostituzione delle rimanenti con brani presenti nell'album Beyoncé.[67]

Beyoncé si è inoltre esibita nel corso di numerosi programmi televisivi e talk show internazionali, tra cui American Idol,[68] X Factor,[69] e al The Tonight Show.[70] Il 28 agosto 2011 Beyoncé si è esibita con Love on Top agli MTV Video Music Awards 2011 annunciando alla fine della performance di essere incinta della primogenita, Blue Ivy Carter, accarezzandosi il ventre.[71]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[72]
Entertainment Weekly[73]
Pitchfork[74]
Los Angeles Times[75]
Rolling Stone[76]
Slant Magazine[77]
Spin[78]
The Guardian[79]
NME[80]

4 ha ricevuto recensioni positive dalla critica musicale, ottenendo sulla piattaforma Metacritic, che assegna un voto medio ponderato su 100 alle recensioni della critica, un punteggio medio di 73, sulla base di 36 recensioni.

Michael Cragg del The Guardian lo ha descritto come «l'album più completo di Beyoncé» e «la continuazione del personaggio diviso Sasha Fierce» in un progetto «dall'estasiante esplosione» di suoni.[79] Anche Jody Rosen nella sua recensione per Rolling Stone, ha sottolineato che attraverso il progetto Beyoncé rifugge dagli stili di produzione contemporanei per un album più personale e idiosincratico.[76] Pensiero simile è stato espresso da Ryan Dombal, critico di Pitchfork, che lo ha trovato spigliato, retrò e coinvolgente perché mostra «una delle più grandi star del mondo che esplora il suo talento in modi che pochi avrebbero potuto prevedere».[74]

Jon Caramanica del The New York Times lo ha considerato una buona vetrina per la nuova Beyoncé come cantante illuminante, perché canta in modo convincente il tema delle rotture sentimentali e del forte effetto emotivo dell'amore, per creare nuovo amore.[81] Andy Kellman di AllMusic ha applaudito la qualità del canto di Beyoncé e la scrittura delle canzoni compensano l'arrangiamento eterogeneo dei bran.[72] Anche Eric Henderson di Slant Magazine ritiene che 4 abbia successo dal punto di vista della sperimentazione vocale della cantante.[77]

In una recensione meno entusiasta, Adam Markovitz di Entertainment Weekly ha affermato che la prima metà di 4 è inficiata da ballate noiose e che il processo di scrittura in generale non è all'altezza del talento vocale di Beyoncé.[73] Hamish MacBain della rivista NME ha ritenuto che Beyoncé non sia progredita rispetto ai suoi lavori precedenti e alcune parti suonino «poco ispirate».[80] Claire Suddath della rivista Time ha affermato che le canzoni mancano di sostanza nel testo, anche se sono ben eseguite dalla produzione e dalla voce della cantante.[82]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

American Music Award

  • 2011 – Candidatura al miglior album Soul/R&B[83]

Billboard Music Awards

  • 2012 – Miglior album R&B[84]

NAACP Image Award

  • 2012 – Candidatura al miglior album[85]

People's Choice Awards

  • 2012 – Candidatura all'album dell'anno[86]

Soul Train Music Award

  • 2011 – Candidatura all'album dell'anno[87]

Virgin Media Music Awards

  • 2012 – Candidatura all'album dell'anno[88]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. 1+1 – 4:33 (Terius Nash, Tricky Stewart, Beyoncé Knowles)
  2. I Care – 3:59 (Jeff Bhasker, Chad Hugo, Beyoncé Knowles)
  3. I Miss You – 2:59 (Frank Ocean, Shea Taylor, Beyoncé Knowles)
  4. Best Thing I Never Had – 4:13 (Kenny Edmonds, Antonio Dixon, Beyoncé Knowles, Patrick Smith, Shea Taylor, Larry Griffin, Jr., Caleb McCampbell)
  5. Party (feat. André 3000) – 4:05 (Kanye West, Jeff Bhasker, Beyoncé Knowles, André 3000, Dexter Mills, Douglas Davis, Ricky Walters)
  6. Rather Die Young – 3:42 (Jeff Bhasker, Luke Steele, Beyoncé Knowles)
  7. Start Over – 3:19 (Shea Taylor, Beyoncé Knowles, Ester Dean)
  8. Love on Top – 4:27 (Beyoncé Knowles, Terius Nash, Shea Taylor)
  9. Countdown – 3:32 (Terius Nash, Shea Taylor, Beyoncé Knowles, Ester Dean, Cainon Lamb, Julie Frost, Michael Bivins, Nathan Morris, Wanya Morris)
  10. End of Time – 3:43 (Beyoncé Knowles, Terius Nash, Shea Taylor, David Taylor)
  11. I Was Here – 3:59 (Diane Warren)
  12. Run the World (Girls) – 3:56 (Terius Nash, Beyoncé Knowles, Wesley Pentz, David Taylor, Adidja Palmer, Nick van de Wall)
Tracce bonus nell'edizione giapponese
  1. Dreaming – 4:39 (Kenny Edmonds, Antonio Dixon, Beyoncé Knowles, Patrick Smith)
Tracce bonus nell'edizione deluxe
  1. Lay Up Under Me – 4:13 (Beyoncé Knowles, Sean Garrett, Mikkel Eriksen, Tor Erik Hermansen, Shea Taylor)
  2. Schoolin' Life – 4:53 (Beyoncé Knowles, Terius Nash, Shea Taylor, Carlos McKinney)
  3. Dance for You – 6:17 (Beyoncé Knowles, Terius Nash, Tricky Stewart)
  4. Run the World (Girls) (Kaskade Club Remix) – 5:02 (Terius Nash, Beyoncé Knowles, Wesley Pentz, David Taylor, Adidja Palmer, Nick van de Wall)
  5. Run the World (Girls) (Red Top Club Remix) – 6:02 (Terius Nash, Beyoncé Knowles, Wesley Pentz, David Taylor, Adidja Palmer, Nick van de Wall)
  6. Run the World (Girls) (Jochen Simms Club Remix) – 6:19 (Terius Nash, Beyoncé Knowles, Wesley Pentz, David Taylor, Adidja Palmer, Nick van de Wall)

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

4 è entrato alla prima posizione della classifica statunitense vendendo 310 000 copie nella sua prima settimana,[89] mentre in Canada si è fermato al terzo posto con 8 700 copie vendute, dietro a 21 di Adele e When the Sun Goes Down di Selena Gomez & the Scene.[90] Nella seconda settimana, negli Stati Uniti, 4 ha mantenuto la prima posizione con altre 115 000 copie vendute (il 63% in meno della settimana precedente).[91] Nella terza settimana, è sceso alla quinta posizione con un calo di vendite del 37% (72 000 copie).[92] Nella quarta settimana, è salito alla numero 4 vendendo altre 53 000 copie (il 26% in meno rispetto alla settimana precedente).[93] È salito poi alla settima con altre 27 000 copie (il 27% in meno)[94] ed è sceso alla nona con 25 000 (meno 6%).[95] Scende ancora di tre posizioni alla dodicesima con 21 000 copie (meno 21%).[96] Grazie alla performance di Love on Top ai VMA, l'album salta alla settima posizione vendendo altre 39 000 copie (più 87%). Love on Top ha debuttato alla decima posizione della Digital Songs statunitense vendendo 113 000 copie.[97]

Nel Regno Unito, l'album ha debuttato alla vetta della classifica vendendo 89 000 copie[98] ed ha mantenuto tale posizione per una seconda settimana con altre 45 000 copie vendute.[99]

In Francia, 4 ha debuttato alla seconda posizione,[100] diventando il primo album della cantante a raggiungere la top 10 e vendendo 12.393 copie.[100] Ha resistito tra i primi dieci album più venduti ancora una settimana, al 7º posto con una vendita pari a 6.180 copie[101] per poi scendere in 17ª posizione.[102]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2011) Posizione
Australia[114] 26
Belgio (Fiandre)[115] 61
Belgio (Vallonia)[116] 81
Danimarca[117] 93
Giappone[118] 100
Italia[119] 99
Paesi Bassi[120] 29
Regno Unito[121] 18
Stati Uniti[122] 21
Svizzera[123] 57
Classifica (2012) Posizione
Stati Uniti[124] 91

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rocky Schweitzer, Album Review: Beyoncé – 4, su Beats Per Minute, 29 giugno 2011. URL consultato il 6 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
  2. ^ (FR) Les Certifications, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 4 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2016).
  3. ^ (DE) Beyoncé – 4 – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 9 dicembre 2022.
  4. ^ 4 (certificazione), su FIMI. URL consultato il 29 marzo 2017.
  5. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 21 October 2013, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 22 novembre 2021.
  6. ^ (RU) РОССИЙСКАЯ ИНДУСТРИЯ ЗВУКОЗАПИСИ - Год 2011 (PDF), su Lenta.ru. URL consultato il 15 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  7. ^ (EN) ARIA Accreditations - 2021 (PDF), su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 4 ottobre 2022.
  8. ^ (PT) Beyonce – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  9. ^ (EN) Beyonce – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 10 agosto 2022.
  10. ^ (DA) 4, su IFPI Danmark. URL consultato l'8 aprile 2019.
  11. ^ (EN) Awards, su The Irish Charts. URL consultato il 29 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2014).
  12. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 3 settembre 2017.
  13. ^ (EN) 4, su British Phonographic Industry. URL consultato il 1° dicembre 2023.
  14. ^ (EN) Beyonce - 4 – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 9 agosto 2022.
  15. ^ (SV) Beyonce – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  16. ^ (EN) Erika Ramirez, Beyonce's '4': Track-by-Track Review, su Billboard, 28 giugno 2011. URL consultato il 19 ottobre 2019.
  17. ^ (EN) What Is Beyoncé's Definitive Album?, su The New York Times, 25 luglio 2022. URL consultato il 9 novembre 2022.
  18. ^ (EN) Lindsay Powers, Beyonce's 4 Album: What Critics Say, su The Hollywood Reporter, 28 giugno 2011. URL consultato il 10 novembre 2022.
  19. ^ (EN) The 200 Best Albums of the 2010s, su Pitchfork, 8 ottobre 2019. URL consultato il 9 novembre 2022.
  20. ^ (EN) The 30 Best Pop Albums Of The 2010s, Ranked, su UPROXX, 10 ottobre 2019. URL consultato il 9 novembre 2022.
  21. ^ (EN) Sydney Urbanek, Beyoncé's 4 at 10: the album that set the stage for her cultural domination, su The Guardian, 23 giugno 2021. URL consultato il 9 novembre 2022.
  22. ^ (EN) Women Who Rock: The 50 Greatest Albums of All Time: Beyonce, '4', su Rolling Stone, 25 giugno 2012. URL consultato il 10 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2012).
  23. ^ (EN) Billi Nilles, Why Beyoncé's 4 Deserved Better, su E!, 5 luglio 2020. URL consultato il 10 novembre 2022.
  24. ^ (EN) Louis Jones, According to Nielsen SoundScan, A Breakdown of Beyonce's US & Worldwide Album Sales, su HuffPost, 13 novembre 2016. URL consultato il 10 novembre 2022.
  25. ^ Beyoncé uccide il suo alter ego Sasha Fierce, su mtv.com.
  26. ^ (EN) Andy Gensler, Beyonce on Self-Management, Following Madonna’s Footsteps, Developing Other Artists, su Billboard, 22 dicembre 2013. URL consultato il 9 novembre 2022.
  27. ^ (EN) Lauren Crawford, Mathew Knowles Talks Destiny's Child Secrets, Upcoming Musical & More, su iHeartRadio, 10 gennaio 2020. URL consultato il 9 novembre 2022.
  28. ^ (EN) Beyonce Fired Dad Amid Accusations of Theft, Legal Documents Show: Report, su Billboard, 12 luglio 2011. URL consultato il 9 novembre 2022.
  29. ^ a b (EN) Beyonce Q&A: The Billboard Music Awards Millennium Artist Discusses Her Career And New Album, su Billboard, 11 maggio 2011. URL consultato il 9 novembre 2022.
  30. ^ Symbolic One collabererà al nuovo album di Beyoncé, su mtv.tv.
  31. ^ Sean Garrett collabererà al nuovo album di Beyoncè, su billboard.com (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2011).
  32. ^ Switch e Derek Miller collaboreranno al nuovo album di Beyoncé, su billboard.com (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2011).
  33. ^ The-Dream collabererà al nuovo album di Beyoncé, su mtv.com.
  34. ^ Bangladesh collabererà al nuovo album di Beyoncé, su billboard.com. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
  35. ^ Rodney Jerkins collabererà al nuovo album di Beyoncé, su undercover.fm. URL consultato il 24 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2011).
  36. ^ Frank Ocean collabererà al nuovo album di Beyoncé, su rap-up.com.
  37. ^ Kanye West collabererà al nuovo album di Beyoncé, su digitalspy.co.uk.
  38. ^ Q-Tip e Alja Jackson collaboreranno al nuovo album di Beyoncé, su rttnews.com.
  39. ^ (EN) Michael Cragg, How 4 Was Beyoncé’s Low-Key Revinvention, su The Fader, 28 giugno 2016. URL consultato il 9 novembre 2022.
  40. ^ a b (EN) David Weiss, Engineer Profile: DJ Swivel on the Making of Beyoncé's "4", su djswivel.com, 26 giugno 2011. URL consultato il 9 novembre 2022.
  41. ^ a b (EN) Dan Martin, Beyoncé unveils new album title: 4, su The Guardian, 12 maggio 2011. URL consultato il 9 novembre 2022.
  42. ^ Kara Warner, Songwriting Legend And Double Grammy Nominee Diane Warren Dishes On Bieber, Cher and Beyonce, su MTV News, 5 ottobre 2012. URL consultato il 9 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).
  43. ^ (EN) Tom Goodwyn, Beyonce has 72 tracks in contention for new album '4' - audio, su NME, 14 maggio 2011. URL consultato il 9 novembre 2022.
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