Family Feud (Jay-Z)

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Family Feud
singolo discografico
Screenshot tratto dal visualizer del brano
ArtistaJay-Z
FeaturingBeyoncé
Pubblicazione26 gennaio 2018
Durata4:11
Album di provenienza4:44
GenereHip hop
EtichettaRoc Nation
ProduttoreNo I.D.
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[1]
(vendite: 500 000+)
Jay-Z - cronologia
Singolo precedente
Bam
(2017)
Singolo successivo
(2018)
Beyoncé - cronologia
Singolo precedente
(2017)
Singolo successivo
(2018)

Family Feud è un singolo del rapper statunitense Jay-Z, pubblicato il 26 gennaio 2018 come terzo estratto dal tredicesimo album in studio 4:44.

Il brano vede la partecipazione vocale della moglie e cantante statunitense Beyoncé.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Scritto dallo stesso rapper con Beyoncé, Twinkie Clark e No I.D., quest'ultimo anche produttore del brano, vede un'interpolazione con il brano Ha Ya delle Clark Sisters.[2][3] Il brano tratta differenti tematiche, tra cui una critica da parte di Jay-Z ai dissing verificatisi tra i rapper della vecchia e della nuova scuola negli Stati Uniti, oltre che riferimenti alla citazione fatta dalla moglie nel brano Sorry contenuto nell'album Lemonade, di un presunto tradimento del rapper con una donna che viene indicata come «Becky».[4][5]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale, pubblicato il 29 dicembre 2017, è stato diretto da Ava DuVernay.[6][7] Il video è ambientato nell'anno 2444, quando una lotta per la sovranità sfocia in un omicidio. Successivamente, il video si sposta indietro nel tempo attraverso diverse epoche. La storia dell'ascesa al potere di una famiglia nel video si rivela essere iniziata nel 2050 con una convenzione costituzionale delle Madri Fondatrici guidata dal personaggio impersonato dalla figlia del rapper, Blue Ivy Carter. Il video torna indietro al 2018 in una chiesa, dove inizia la canzone. Nell'anno in corso, la giovane Blue Ivy guarda i suoi genitori Jay-Z e Beyoncé esibirsi nei pulpiti della chiesa.[8][9][10]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2017) Posizione
massima
Stati Uniti[11] 51

Date di pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Paese Data Formato Nota
Mondo 26 gennaio 2018 Download digitale, streaming
Regno Unito 29 gennaio 2018 Contemporary hit radio [12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jay-Z - Family Feud – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 10 marzo 2024.
  2. ^ (EN) Elias Leight, Mosi Reeves e Al Shipley, Jay-Z's '4:44': A Track-by-Track Guide, su Rolling Stone, 30 giugno 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  3. ^ (EN) Trevor Smith, Family Feud, su HotNewHipHop, 1º luglio 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  4. ^ (EN) Amanda Wicks, Listen to JAY-Z and Beyoncé’s New Song “Family Feud”, su Pitchfork, 30 giugno 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  5. ^ (EN) Kyle Neubeck, Young Thug Thanks Jay Z for "Family Feud" Lyric Celebrating Individuality, su Complex, 1º luglio 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  6. ^ (EN) Daniel Kreps, Watch Jay-Z Confess Sins to Beyonce in 'Family Feud' Video, su Rolling Stone, 29 dicembre 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  7. ^ (EN) Colin Stutz, JAY-Z Shares Futuristic Star-Studded, Ava DuVernay-Directed ‘Family Feud’ Video, su Billboard, 29 dicembre 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  8. ^ (EN) Aric Jenkins, Jay-Z Confesses to Beyoncé in Star-Studded 'Family Feud' Video, su Time, 27 dicembre 2017. URL consultato il 10 marzo 2024.
  9. ^ (EN) Elahe Izadi, Analysis | Breaking down Jay-Z's 'Family Feud,' the star-studded music video featuring Beyoncé, su The Washington Post, 1º gennaio 2018. URL consultato il 10 marzo 2024.
  10. ^ (EN) Adrienne Gibbs, Jay-Z Makes America Great In Hotly Discussed, Star-Studded 'Family Feud' Video, su Forbes, 30 dicembre 2018. URL consultato il 10 marzo 2024.
  11. ^ (EN) Jay-Z – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 2 marzo 2024. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  12. ^ BBC - Radio 1 - Playlist, su BBC Radio 1, 29 gennaio 2017. URL consultato il 30 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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