Utente:Pas99/Sfratti

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Gli sfratti in Italia fanno riferimento ai provvedimenti di sfratto emessi, alle richieste di esecuzione di sfratti ed agli sfratti abitativi eseguiti in Italia.

Le cifre degli sfratti[modifica | modifica wikitesto]

Le cifre degli sfratti in Italia sono raccolti dall'Ufficio Centrale Statistica del Ministero dell'Interno. A partire dal 2004 il Ministero dell'Interno pubblica annualmente il report Andamento delle procedure di rilascio ad uso abitativo, nel quale vengono riportate le cifre degli sfratti su tutto il territorio nazionale.[1]

Provvedimenti di sfratti emessi Richieste di esecuzione Sfratti eseguiti
Anni Necessità locatore Finita locazione Morosità / Altra causa Totale Variazione % rispetto anno precedente Totale Variazione % rispetto anno precedente Totale Variazione % rispetto anno precedente
1983 20.442 100.891 17.895 139.228 - 47.572 - 17.664 -
1984 10.191 116.818 18.779 145.788 4,71 50.569 6,30 19.048 7,84
1985 4.933 55.874 21.078 81.885 -43,83 53.635 6,06 17.967 -5,68
1986 3.620 72.379 23.776 99.775 21,85 111.913 108,66 26.297 46,36
1987 1.736 95.167 23.539 120.442 20,71 70.256 -37,22 16.821 -36,03
1988 975 62.104 21.758 84.837 -29,56 49.099 -30,11 13.697 -18,57
1989 676 48.261 20.098 69.035 -18,63 73.300 49,29 13.820 0,90
1990 614 59.462 21.609 81.685 18,32 98.811 34,80 16.537 19,66
1991 679 66.327 23.684 90.690 11,02 98.957 0,15 16.574 0,22
1992 581 53.849 23.912 78.342 -13,62 109.426 10,58 17.788 7,32
1993 462 42.639 26.299 69.400 -11,41 129.169 18,04 19.598 10,18
1994 770 39.856 27.099 67.725 -2,41 118.529 -8,24 18.647 -4,85
1995 693 33.901 23.379 57.973 -14,40 117.614 -0,77 17.367 -6,86
1996 984 35.376 28.279 64.639 11,50 127.237 8,18 17.790 2,44
1997 729 23.175 26.322 50.226 -22,30 122.286 -3,89 17.161 -3,54
1998 1.029 18.321 25.569 44.919 -10,57 126.011 3,05 19.821 15,50
1999 511 14.230 24.203 38.944 -13,30 96.219 -23,64 17.869 -9,85
2000 665 13.329 25.412 39.406 1,19 103.072 7,12 21.614 20,96
2001 808 12.755 26.937 40.500 2,78 98.068 -4,85 20.608 -4,65
2002 647 12.329 27.154 40.130 -0,91 91.574 -6,62 20.389 -1,06
2003 551 10.809 27.183 38.543 -3,95 81.404 -11,11 21.714 6,50
2004 742 12.873 32.578 46.193 17,59 78.099 -6,75 25.267 9,86
2005 852 11.195 33.768 45.815 -0,82 106.335 36,15 25.671 1,60
2006 669 10.548 34.309 45.526 -0,63 100.821 5,19 22.278 -13,22
2007 674 9.236 33.959 43.869 -3,64 109.446 8,55 22.468 0,85
2008 539 10.549 41.203 52.291 19,20 139.193 27,18 25.108 11,75
2009 700 9.208 51.576 61.484 17,58 116.573 -16,25 27.584 9,86
2010 900 8.495 56.269 65.664 6,80 111.260 -4,56 29.889 8,36
2011 832 7.471 55.543 63.846 -2,77 123.914 11,37 28.641 -4,18
2012 1.174 6.640 62.501 70.315 10,13 126.852 2,37 29.154 1,79
2013 2.654 5.437 65.521 73.612 4,69 131.017 3,28 31.806 9,10
2014 3.433 4.843 69.250 77.526 5,32 150.353 14,76 36.340 14,26
2015 3.255 4.406 57.015 64.676 -16,58 153.569 2,14 32.546 -10,44

I dati del 2015[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 il numero di sfratti emessi in tutta Italia ammonta a 64.676, di cui 3.255 sono per necessità del locatore, 4.406 sono per finita locazione e 57.015 sono per morosità o altra causa. In media sul territorio nazionale una famiglia su 399 ha affrontato uno sfratto.[2]

Secondo lo stesso Ministero dell'Interno che ha fornito i dati statistici degli sfratti, i dati elaborati nel 2015 sono da considerare parziali, perchè i dati di diverse città italiane sono incompleti.[3]

Le regioni con il rapporto peggiore di quello nazionale sono la Liguria, il Lazio e la Toscana.[2] Tra le province dei grandi comuni, Barletta-Andria-Trani, Savona, Pescara e Prato hanno il più alto tasso di sfratti per famiglia.[2]

Regione Rapporto
Liguria 1 famiglia su 261
Lazio 1 famiglia su 301
Toscana 1 famiglia su 306
Emilia Romagna 1 famiglia su 324
Abruzzo 1 famiglia su 346
Lombardia 1 famiglia su 358
Puglia 1 famiglia su 368
Campania 1 famiglia su 376
Marche 1 famiglia su 401
Valle d'Aosta 1 famiglia su 402
Umbria 1 famiglia su 408
Piemonte 1 famiglia su 483
Veneto 1 famiglia su 507
Friuli Venezia Giulia 1 famiglia su 578
Calabria 1 famiglia su 592
Sicilia 1 famiglia su 686
Molise 1 famiglia su 904
Trentino Alto Adige 1 famiglia su 966
Sardegna 1 famiglia su 1.236
Basilicata 1 famiglia su 3.056
Province dei grandi comuni Rapporto
Barletta-Andria-Trani 1 famiglia su 148
Savona 1 famiglia su 152
Pescara 1 famiglia su 167
Prato 1 famiglia su 190
Modena 1 famiglia su 216
Rimini 1 famiglia su 219
Novara 1 famiglia su 222
Pavia 1 famiglia su 232
Cosenza 1 famiglia su 235
Livorno 1 famiglia su 243
Taranto 1 famiglia su 248
Imperia 1 famiglia su 266
Pistoia 1 famiglia su 268
Roma 1 famiglia su 272
Avellino 1 famiglia su 278
Brescia 1 famiglia su 278

L'intervento del Governo[modifica | modifica wikitesto]

Decreto Lupi (2014)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 il Governo italiano ha approvato il decreto legge 28 marzo 2014 n.47, chiamato anche Decreto Lupi, contenente misure urgenti per l'emergenza abitativa. Nel decreto legge vengono previsti diversi interventi per gli sfratti, tra cui l'introduzione di nuove procedure di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e l'aumento degli incentivi sul fondo contro la morosità incolpevole e sul fondo affitto. All'art.5, inoltre, il Decreto dispone:

«chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi»

Da più parti sono stati sollevati dubbi di costituzionalità di quanto disposto dall'art.5, con riferimento all'esclusione dei nuclei familiari occupanti senza titolo di poter usufruire del diritto di residenza e quindi all'accesso ai servizi pubblici fondamentali. Tra questi l'iscrizione alle scuole pubbliche dell'obbligo e non, l'accesso al Servizio sanitario nazionale, la partecipazione a bandi pubblici e l'accesso a diverse forme di welfare.

Dopo la sua approvazione, in Parlamento sono stati presentate due proposte di legge per la modifica e l'abolizione dell'articolo 5. La proposta di modifica è stata portata avanti dal dirigente del Partito Democratico Matteo Orfini perchè, a suo avviso, lede i diritti costituzionali delle persone che subiscono l'emergenza abitativa.[4][5] La proposta di abrograzione dell'articolo è stata portata avanti dai deputati di Sinistra Ecologia Libertà con la proposta di legge denominata Abrogazione del comma 1 dell'articolo 5 del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, in materia di occupazione abusiva di immobili.[6]

Decreto Milleproroghe del 2013[modifica | modifica wikitesto]

Nel Decreto Milleproroghe approvato nel 2013 viene stabilito il rinvio al 30 giugno 2014 degli sfratti abitativi per finita locazione. I soggetti sociali coinvolti in questo rinvio ammontano a poco più di un migliaio[7].

Decreto Milleproroghe del 2012[modifica | modifica wikitesto]

Nel Decreto Milleproroghe approvato nel 2012 è stato stabilito il rinvio dello sfratto abitatativo per circa 1.300 nuclei familiari[7].

Osservatori della condizione abitativa[modifica | modifica wikitesto]

Con l'articolo 59 del Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 è stato istituito l'Osservatorio nazionale della condizione abitativa, che è stato successivamente costituito con l'articolo 12 della Legge 9 dicembre 1998, n. 431 presso il Ministero dei lavori pubblici. L'Osservatorio nazionale ha il compito di effettuare la raccolta dei dati ed il monitoraggio permanente della situazione abitativa, collegandosi direttamente con gli Osservatori regionali della condizione abitativa istituiti dalle regioni con propri provvedimenti.

L'intervento delle istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Edilizia residenziale pubblica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Edilizia residenziale pubblica.

L'edilizia residenziale pubblica è l'insieme di operazioni edilizie mosse dalla pubblica amministrazione e da diversi enti nazionali e locali, per offrire immobili abitativi in proprietà, in locazione o in superficie ai nuclei familiari disagiati. Tali operazioni edilizie sono anche conosciute come edilizia popolare e gli alloggi realtivi sono anche detti case popolari. Su scala locale, La pianificazione dell'edilizia popolare pubblica viene pubblicata nel Piano regolatore generale comunale o nel Piano regolatore generale intercomunale, attraverso i piani attuativi per l'edilizia economica popolare (P.E.E.P.).

Osservatori locali[modifica | modifica wikitesto]

Diversi enti locali, tra cui Comuni e Province, hanno costituito degli osservatori per monitorare la condizione abitativa sul loro territorio. Tali osservatori sono spesso denominati Osservatorio Casa, Osservatorio Sfratti, Osservatorio del sistema abitativo.

Alloggi temporanei per sfratto[modifica | modifica wikitesto]

Le amministrazioni comunali e provinciali generalmente mettono a disposizione degli alloggi temporanei per i nuclei familiari che hanno subito uno sfratto. L'assegnazione degli alloggi viene pianificata dall'amministrazione tramite la pubblicazione di bandi pubblici, spesso anche consultabili su Internet.

L'impatto sociale[modifica | modifica wikitesto]

L'impatto sociale dovuto alle esecuzioni di sfratti, chiamato anche emergenza sfratti o emergenza abitativa, è un tema che è stato ricorrentemente denunciato da sindacati e movimenti sociali. Inoltre, sia la stampa nazionale che locale, ha pubblicato costantemente notizie di sfratti e delle reazioni sociali che hanno generato, tra cui picchetti anti-sfratto, occupazioni di stabili sfitti, e manifestazioni di piazza.

I sindacati[modifica | modifica wikitesto]

La CGIL, insieme al Sindacato unitario inquilini e assegnatari (SUNIA), ha denunciato l'impatto sociale dovuto a questa emergenza, sia su scala nazionale[8] che su scala locale, tra cui in Puglia[9], Milano[10], Parma[11], Piacenza[12], Sicilia[13], Modena[14], Valle d'Aosta[15], Padova[16] e La Spezia[17]. Allo stesso modo, la CISL ed il Sindacato Inquilini Casa e Territorio (Sicet) hanno denunciato l'impatto sociale dell'emergenza abitativa in Lombardia[18], Brescia[19], Puglia[20], Marche[21], Bergamo[22], Veneto[23], Bari[24], Modena[25] e Caserta[26].

Il CUB insieme all'Unione inquilini ...

L'USB e l'Associazioni Inquilini e Abitanti (ASIA) ...

Le manifestazioni dell'ottobre 2013[modifica | modifica wikitesto]

La manifestazione del 19 ottobre 2013 a Roma coinvolse più di 70.000 persone ed ha ricevuto un'attenzione particolare dai principali Mass Media italiani. [27] [28] [29] [30] [31] [32] [33] [34] [35] Durante la manifestazione si registrarono scontri tra le forze dell'ordine ed i manifestanti sotto il Ministero dell'economia e delle finanze ed in altri punti del percorso. La manifestazione terminò a Porta Pia, dove i manifestanti si accamparono nella richiesta di essere ricevuti dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi. Durante l'incontro la delegazione dei manifestanti ha avanzato la richiesta del dirottamento dei finanziamenti destinati alla TAV ed alle grandi opere, verso le politiche sociali volte a intervenire nell'ermegenza abitativa.

Durante la Conferenza Stato Regioni Unificata del 31 ottobre 2013 tenutasi a Roma, nella quale si discussero le Problematiche ed interventi nel campo delle politiche abitative[36], i movimenti sociali per il diritto alla casa organizzarono un'altra manifestazione. Durante la giornata i manifestanti provarono ad eludere il blocco delle forze dell'ordine per arrivare a Montecitorio, dove era in atto la Conferenza. Nelle vicinanze di Montecitorio si sono registrati gravi scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine.[37][38][39][40][41][42]

Nei mesi precedenti e succesivi alle manifestazioni, i movimenti sociali hanno organizzato delle giornate di protesta, in particolare a Roma, nelle quali centinaia di nuclei familiari in emergenza abitativa hanno occupato degli stabili sfitti o invenduti. Tali giornate sono state riportare dalla stampa con il nome di Tsunami Tour.[43][44]

Sgomberi delle occupazioni a scopo abitativo[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni episodi di resistenza agli sgomberi forzati delle occupazioni a scopo abitatito, hanno avuto un'attenzione mediatica di rilevanza nazionale.

Nel novembre 2014 iniziò l'attuazione del programma di sgomberi previsti nella città di Milano, che prevedeva un intervento giornaliero di almeno quattro sgomberi.[45] Durante l'attuazione degli sgomberi sono stati registrati decine di atti di resistenza da parte degli occupanti degli alloggi.[46][47][48][49]

Il 20 ottobre 2015 è iniziato lo sgombero dell'ex sede della Telecom a Bologna, con l'intervento di circa 200 uomini delle forze dell'ordine. La palazzina era stata occupata il 4 dicembre 2014 da circa 280 persone e lo sgomebro ha avuto un'attenzione mediatica di carattere nazionale per via degli scontri e della resistenza registrata degli abitanti durante la giornata.[50][51][52][53][54]

Suicidi[modifica | modifica wikitesto]

La stampa ha riportato in più occasioni notizie di suicidi relazionati con le esecuzioni di sfratti in Puglia[55], Caserta[56], Prato[57], Aosta[58], Liguria[59][60][61][62][63], Bologna[64][65][66][67], Taranto[68], Padova[69][70], Ragusa[71], Torino[72] e Milano[73][74]. Nonostante i diversi casi riportati dalla stampa, non esiste nessuna statistica ufficiale sul rapporto dei suicidi e gli sfratti abitativi richiesti o eseguiti in Italia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://ucs.interno.gov.it/ucs/contenuti/173373.htm
  2. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore rapporto2015
  3. ^

    «N.B. - Per l'anno 2015 non sono pervenuti i dati relativi alle province di Vicenza per il periodo settembre-dicembre, Caserta per i mesi di novembre e dicembre e Ragusa per il mese di dicembre. Sono incompleti i dati per le province di Milano, Varese, Venezia, Verona, Bologna, Reggio Emilia, Roma, Viterbo, Napoli, Bari, Potenza, Catania, Palermo e Ragusa.»

  4. ^

    «Sta generando gravi conseguenze di carattere sociale, come l’impossibilità di usufruire del diritto alla salute e allo studio, oltre che del rilascio di permessi di soggiorno e documenti di identità, tutti legati alla residenza – sostiene Orfini – Questa disposizione non è sostenibile, poiché produce effetti lesivi di diritti costituzionali, come la tutela della salute e l’accesso all’istruzione, coinvolgendo in questi effetti, peraltro, la vita e la serenità di bambini ai quali viene di fatto assegnata una colpa per essere nati e per vivere in una casa occupata.»

  5. ^

    «Intanto il presidente del Pd Matteo Orfini ha presentato un emendamento alla Legge di Stabilità per modificare la legge Lupi che «negando residenza e allacciamento ai pubblici servizi a chi occupa abusivamente un immobile, genera delle gravi conseguenze di carattere sociale, come l'impossibilità di usufruire del diritto alla salute e allo studio, oltre che del rilascio di permessi di soggiorno e documenti di identità, tutti legati alla residenza».»

  6. ^ Abrogazione del comma 1 dell'articolo 5 del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, in materia di occupazione abusiva di immobili
  7. ^ a b http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-28/stop-sfratti-ma-solo-un-migliaio-famiglie-154045.shtml?uuid=ABiK8Xm
  8. ^ http://www.cgil.it/casa-cgil-sunia-aumenta-emergenza-abitativa-urgenti-interventi-strutturali-pluri-livello/
  9. ^ http://cgilpuglia.it/news/dettaglio.php?id=1497
  10. ^ http://www.cgil.milano.it/SPI/wp-content/uploads/2014/09/emergenza-sfratti.pdf
  11. ^ http://www.cgilparma.it/CGILPR_Portal/CGILPR_doc/pubblico/mediacenter/rassegna/articoli/385060483_sunia.pdf
  12. ^ http://www.cgilpiacenza.it/contrattazione-territoriale/sunia-emergenza-sfratti-piacenza-2012-33-cento-dai-comuni-misure-insufficienti.jspurl?id_prodotto=742477&IdC=503&IdS=306&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0
  13. ^ http://www.cgilsicilia.it/2014/08/emergenza-sfratti-sunia-sicilia-ora-che-ce-il-decreto-attuativo-sul-fondo-morosita-incolpevole-regione-si-attivi-per-definire-percorso/
  14. ^ http://www.cgilmodena.it/emergenza-sfratti-anche-a-modena.html
  15. ^ http://cgil.vda.it/news/spi-cgil-il-governo-proroghi-il-blocco-sfratti-o-migliaia-di-anziani-finiranno-in-strada-378.html
  16. ^ http://www.cgilpadova.it/notizie-cgil/401-boom-di-sfratti-nel-padovano.html
  17. ^ http://www.caafcgillaspezia.it/articolo_bis.php?recno=1250
  18. ^ http://www.cisl.it/dal-territorio/46-lombardia-sfratti-sindacato-inquilini-su-gestione-emergenza-abitativa-famiglie-senza-tutela.html
  19. ^ http://www.cislbrescia.it/2016/05/30/calano-gli-sfratti-ma-la-crisi-abitativa-non-accenna-a-diminuire/
  20. ^ http://www.cisl.it/dal-territorio/2595-puglia-sfratti-emergenza-abitativa-incalzante-nella-regione-quasi-10-mila-famiglie-a-rischio.html
  21. ^ http://cislmarche.it/2011/06/24/emergenza-sfratti-nelle-marche/
  22. ^ http://www.cisl-bergamo.it/sistema-servizi/sicet-sindacato-inquilini-casa-e-territorio/comunicati-5/item/2120-un-incontro-per-combattere-la-emergenza-sfratti
  23. ^ http://www.cislveneto.it/Rassegna-stampa-Veneto/Emergenza-sfratti-e-bollette-non-pagate.-Andolfato-Sicet-Cisl-Due-famiglie-di-anziani-su-10-non-saldano-il-riscaldamento-e-rischiano-di-finire-in-mezzo-alla-strada
  24. ^ http://www.cislpugliabasilicata.it/1784-Esplosiva-l%E2%80%99emergenza-sfratti-a-Bari:-sindacati-inquilini,-subito-un-incontro-con-il-Comune
  25. ^ http://cislmodena.it/index.php/12-comunicati-stampa/42995-emergenza-sfratti-sindacati-inquilini-dal-prefetto-per-chiedere-misure-straordinarie
  26. ^ http://www.cislcaserta.it/CislCaserta/Homeblog/ResultBlog/Casa-Furlan--in-Italia-c%E2%80%99e-una-grave-emergenza-abitativa-377
  27. ^ Manifestazione Roma: cronaca ora per ora. Bombe carta contro i ministeri
  28. ^ http://www.lastampa.it/2013/10/19/italia/cronache/roma-blindata-per-il-corteo-la-manifestazione-in-diretta-3TixLl8FOf6TV9Bt78RwkK/pagina.html
  29. ^ http://www.unita.it/italia/manifestazione-antagonisti-roma-diretta-19-ottobre-black-bloc-scontri-foto-video-streaming-live-1.528175
  30. ^ Dieci giorni di cortei che potrebbero sconvolgere Roma. Allarme infiltrati
  31. ^ Scontri e cariche a Roma per l’assedio ai ministeri
  32. ^ Corteo, scontri a Roma: assedio ai ministeri. Bombe carta contro i blindati
  33. ^ Roma, corteo degli antagonisti: 15 fermati
  34. ^ Assalto al ministero dell’Economia, lanciate bombe carta e bottiglie anche contro la polizia
  35. ^ Corteo a Roma, incidenti e disordini
  36. ^ http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_041913_Verbale%2031%20ottobre%202013%20%20CU.pdf
  37. ^ [http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/31/news/casa_nuovo_assedio_degli_antagonisti_centro_blindato_per_la_conferenza_con_lupi-69912939/ Casa, nuovo 'assedio' degli antagonisti: scontri in centro a Roma e blindato assaltato]
  38. ^ http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/31/corteo-roma-scontri-a-montecitorio-uova-e-fumogeni-contro-forze-dellordine/762405/
  39. ^ http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-31/corteo-centro-roma-frutta-e-oggetti-contro-forze-ordine-130540.shtml?uuid=AB87Jaa
  40. ^ http://www.panorama.it/foto/foto-piu-belle/corteo-casa-scontri-roma-foto-giorno-31-10-13/
  41. ^ http://archivio.internazionale.it/news/casa/2013/10/31/scontri-tra-polizia-e-manifestanti-al-corteo-di-roma
  42. ^ http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-dbb4667d-1f63-4133-a19d-3fe686f73d44.html
  43. ^ http://ilmanifesto.info/lo-tsunami-tour-nella-capitale-degli-sfratti-e-della-poverta/
  44. ^ http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/04/06/news/lo_tsunami_tour_dei_movimenti_occupati_tredici_edifici-56063714/
  45. ^ http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_novembre_08/piano-salva-aler-pronta-lista-nera-casi-piu-urgenti-e3c6b80c-6720-11e4-afa4-2e9916723e38.shtml
  46. ^ http://www.huffingtonpost.it/2014/11/17/milano-sgomberi_n_6170974.html
  47. ^ http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/25/case-popolari-milano-scontri-per-sgombero-alloggio-aler/1232357/
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Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]