Beclometasone: differenze tra le versioni

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== Farmacodinamica ==
== Farmacodinamica ==
Beclometasone dipropionato è un corticosteroide di sintesi, caratterizzato da una scarsa attività mineralcorticoide, ma dotato di potente attività antiinfiammatoria. La molecola, una volta oltrepassata la membrana cellulare, si lega a specifici recettori nel citoplasma. Il complesso recettore-farmaco muove verso il [[Nucleo cellulare|nucleo]] ove stimola la trascrizione di RNA ed aumenta la sintesi di specifiche proteine. L’inalazione della molecola comporta una riduzione degli [[eosinofili]] e dei [[linfociti]], venendo così a deprimere le reazioni ritardate agli [[allergeni]]. Beclometasone agisce anche sulla sintesi delle [[immunoglobuline]] di tipo IgE (coinvolte nelle reazioni di ipersensibilità), determinandone una ridotta produzione. Inibisce inoltre il metabolismo dell’acido arachidonico, con conseguente riduzione di prostaglandine, prostacicline e leucotrieni, noti mediatori dell’infiammazione.<ref name="pmid6381025">{{Cita pubblicazione | cognome = Brogden | nome = RN. | coautori = RC. Heel; TM. Speight; GS. Avery | titolo = Beclomethasone dipropionate. A reappraisal of its pharmacodynamic properties and therapeutic efficacy after a decade of use in asthma and rhinitis. | rivista = Drugs | volume = 28 | numero = 2 | pagine = 99-126 | mese = Ago | anno = 1984 | id = PMID 6381025 }}</ref>
Beclometasone dipropionato è un corticosteroide di sintesi, caratterizzato da una scarsa attività mineralcorticoide, ma dotato di potente attività antiinfiammatoria. La molecola, una volta oltrepassata la membrana cellulare, si lega a specifici recettori nel citoplasma. Il complesso recettore-farmaco muove verso il [[Nucleo cellulare|nucleo]] ove stimola la trascrizione di RNA ed aumenta la sintesi di specifiche proteine. L’inalazione della molecola comporta una riduzione degli [[eosinofili]] e dei [[linfociti]], venendo così a deprimere le reazioni ritardate agli [[allergeni]]. Beclometasone agisce anche sulla sintesi delle [[immunoglobuline]] di tipo IgE (coinvolte nelle reazioni di ipersensibilità), determinandone una ridotta produzione. Inibisce inoltre il metabolismo dell’acido arachidonico, con conseguente riduzione di prostaglandine, prostacicline e leucotrieni, noti mediatori dell’infiammazione.<ref name="pmid6381025">{{Cita pubblicazione | cognome = Brogden | nome = RN. | coautori = RC. Heel; TM. Speight; GS. Avery | titolo = Beclomethasone dipropionate. A reappraisal of its pharmacodynamic properties and therapeutic efficacy after a decade of use in asthma and rhinitis. | rivista = Drugs | volume = 28 | numero = 2 | pagine = 99-126 | mese = Ago | anno = 1984 | pmid = 6381025 }}</ref>


== Farmacocinetica ==
== Farmacocinetica ==
A seguito di inalazione di una dose solo una minima percentuale (20-25% circa) viene assorbita, mentre circa il 51–60% di una dose viene a depositarsi nel tratto respiratorio.<ref name="pmid11379808">{{Cita pubblicazione | cognome = Fireman | nome = P. | coautori = BM. Prenner; W. Vincken; M. Demedts; SJ. Mol; RM. Cohen | titolo = Long-term safety and efficacy of a chlorofluorocarbon-free beclomethasone dipropionate extrafine aerosol. | rivista = Ann Allergy Asthma Immunol | volume = 86 | numero = 5 | pagine = 557-65 | mese = Mag | anno = 2001 | doi = 10.1016/S1081-1206(10)62905-5 | id = PMID 11379808 }}</ref> Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto dopo circa 30 minuti - 1 ora dall'inalazione.
A seguito di inalazione di una dose solo una minima percentuale (20-25% circa) viene assorbita, mentre circa il 51–60% di una dose viene a depositarsi nel tratto respiratorio.<ref name="pmid11379808">{{Cita pubblicazione | cognome = Fireman | nome = P. | coautori = BM. Prenner; W. Vincken; M. Demedts; SJ. Mol; RM. Cohen | titolo = Long-term safety and efficacy of a chlorofluorocarbon-free beclomethasone dipropionate extrafine aerosol. | rivista = Ann Allergy Asthma Immunol | volume = 86 | numero = 5 | pagine = 557-65 | mese = Mag | anno = 2001 | doi = 10.1016/S1081-1206(10)62905-5 | pmid = 11379808 }}</ref> Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto dopo circa 30 minuti - 1 ora dall'inalazione.
Il miglioramento della sintomatologia si registra nell'arco di 24 ore. Per raggiungere il massimo del beneficio è necessario un periodo di trattamento variabile da 1 a 4 settimane. Nell'organismo beclometasone è metabolizzato per via [[fegato|epatica]] tramite l'isoenzima [[CYP3A4]]. Il farmaco ed i suoi metaboliti sono eliminati principalmente con le [[feci]] ed in misura minore con le [[urine]] (meno del 10% della dose). Il legame con le proteine plasmatiche è pari all' 87% circa.
Il miglioramento della sintomatologia si registra nell'arco di 24 ore. Per raggiungere il massimo del beneficio è necessario un periodo di trattamento variabile da 1 a 4 settimane. Nell'organismo beclometasone è metabolizzato per via [[fegato|epatica]] tramite l'isoenzima [[CYP3A4]]. Il farmaco ed i suoi metaboliti sono eliminati principalmente con le [[feci]] ed in misura minore con le [[urine]] (meno del 10% della dose). Il legame con le proteine plasmatiche è pari all' 87% circa.
L'[[Emivita (farmacologia)|emivita]] della molecola è pari a 2,8 ore.
L'[[Emivita (farmacologia)|emivita]] della molecola è pari a 2,8 ore.


== Usi clinici ==
== Usi clinici ==
Beclometasone viene utilizzato per la profilassi dell'[[asma bronchiale]], sia negli adulti che nei bambini,<ref name="pmid12475833">{{Cita pubblicazione | cognome = Nayak | nome = A. | coautori = R. Lanier; S. Weinstein; P. Stampone; M. Welch | titolo = Efficacy and safety of beclomethasone dipropionate extrafine aerosol in childhood asthma: a 12-week, randomized, double-blind, placebo-controlled study. | rivista = Chest | volume = 122 | numero = 6 | pagine = 1956-65 | mese = Dic | anno = 2002 | id = PMID 12475833 }}</ref> della [[rinite]] allergica e vasomotoria, del raffreddore da fieno e della sinusite. Trova impiego anche in altre condizioni di broncostenosi e perciò nella stessa [[broncopneumopatia cronica ostruttiva]].<ref name="pmid3465581">{{Cita pubblicazione | cognome = Robertson | nome = AS. | coautori = RI. Gove; GA. Wieland; PS. Burge | titolo = A double-blind comparison of oral prednisolone 40 mg/day with inhaled beclomethasone dipropionate 1500 ug/day in patients with adult onset chronic obstructive airways disease. | rivista = Eur J Respir Dis Suppl | volume = 146 | pagine = 565-9 | anno = 1986 | id = PMID 3465581 }}</ref><ref name="pmid3985039">{{Cita pubblicazione | cognome = Shim | nome = CS. | coautori = MH. Williams | titolo = Aerosol beclomethasone in patients with steroid-responsive chronic obstructive pulmonary disease. | rivista = Am J Med | volume = 78 | numero = 4 | pagine = 655-8 | mese=aprile| anno = 1985 | id = PMID 3985039 }}</ref>
Beclometasone viene utilizzato per la profilassi dell'[[asma bronchiale]], sia negli adulti che nei bambini,<ref name="pmid12475833">{{Cita pubblicazione | cognome = Nayak | nome = A. | coautori = R. Lanier; S. Weinstein; P. Stampone; M. Welch | titolo = Efficacy and safety of beclomethasone dipropionate extrafine aerosol in childhood asthma: a 12-week, randomized, double-blind, placebo-controlled study. | rivista = Chest | volume = 122 | numero = 6 | pagine = 1956-65 | mese = Dic | anno = 2002 | pmid = 12475833 }}</ref> della [[rinite]] allergica e vasomotoria, del raffreddore da fieno e della sinusite. Trova impiego anche in altre condizioni di broncostenosi e perciò nella stessa [[broncopneumopatia cronica ostruttiva]].<ref name="pmid3465581">{{Cita pubblicazione | cognome = Robertson | nome = AS. | coautori = RI. Gove; GA. Wieland; PS. Burge | titolo = A double-blind comparison of oral prednisolone 40 mg/day with inhaled beclomethasone dipropionate 1500 ug/day in patients with adult onset chronic obstructive airways disease. | rivista = Eur J Respir Dis Suppl | volume = 146 | pagine = 565-9 | anno = 1986 | pmid = 3465581 }}</ref><ref name="pmid3985039">{{Cita pubblicazione | cognome = Shim | nome = CS. | coautori = MH. Williams | titolo = Aerosol beclomethasone in patients with steroid-responsive chronic obstructive pulmonary disease. | rivista = Am J Med | volume = 78 | numero = 4 | pagine = 655-8 | mese=aprile| anno = 1985 | pmid = 3985039 }}</ref>
Impieghi off-label lo vedono utilizzato nel trattamento della stomatite aftosa e di alcune malattie della pelle come l'[[eczema]], non rispondenti a steroidi meno potenti. È stato anche impiegato nella cura della [[psoriasi]].
Impieghi off-label lo vedono utilizzato nel trattamento della stomatite aftosa e di alcune malattie della pelle come l'[[eczema]], non rispondenti a steroidi meno potenti. È stato anche impiegato nella cura della [[psoriasi]].
In letteratura medica è segnalato il suo impiego per il trattamento della [[malattia di Crohn]], della [[rettocolite ulcerosa]] e delle [[Proctosigmoidite|proctosigmoiditi]], in fase di attività da lieve a moderata.<ref name="pmid10549210">{{Cita pubblicazione | cognome = Arcidiacono | nome = R. | coautori = G. Zanasi; Z. Pirone; M. Borzio; F. Borzio; G. Milano; L. Cestari; P. Ravelli; C. Terraroli; R. de Franchis; M. Vecchi | titolo = [The topical therapy of ulcerative colitis. A multicenter study with beclomethasone dipropionate foam]. | rivista = Minerva Chir | volume = 54 | numero = 9 | pagine = 635-44 | mese = Set | anno = 1999 | id = PMID 10549210 }}</ref><ref name="pmid16498317">{{Cita pubblicazione | cognome = Borzio | nome = M. | coautori = F. Borzio; G. Milano; M. Biraghi; L. Cestari; P. Ravelli; R. de Franchis; M. Vecchi; G. Minoli; A. Prada; M. Curzio | titolo = [Topical beclomethasone dipropionate (BDP) in intestinal inflammatory diseases: the results of a multicentre trial]. | rivista = Minerva Gastroenterol Dietol | volume = 45 | numero = 1 | pagine = 59-73 | mese=marzo| anno = 1999 | id = PMID 16498317 }}</ref><ref name="pmid22432845">{{Cita pubblicazione | cognome = Fascì Spurio | nome = F. | coautori = A. Aratari; G. Margagnoni; MT. Doddato; F. Chiesara; C. Papi | titolo = Oral beclomethasone dipropionate: a critical review of its use in the management of ulcerative colitis and Crohn's disease. | rivista = Curr Clin Pharmacol | volume = 7 | numero = 2 | pagine = 131-6 | mese = Mag | anno = 2012 | id = PMID 22432845 }}</ref>
In letteratura medica è segnalato il suo impiego per il trattamento della [[malattia di Crohn]], della [[rettocolite ulcerosa]] e delle [[Proctosigmoidite|proctosigmoiditi]], in fase di attività da lieve a moderata.<ref name="pmid10549210">{{Cita pubblicazione | cognome = Arcidiacono | nome = R. | coautori = G. Zanasi; Z. Pirone; M. Borzio; F. Borzio; G. Milano; L. Cestari; P. Ravelli; C. Terraroli; R. de Franchis; M. Vecchi | titolo = [The topical therapy of ulcerative colitis. A multicenter study with beclomethasone dipropionate foam]. | rivista = Minerva Chir | volume = 54 | numero = 9 | pagine = 635-44 | mese = Set | anno = 1999 | pmid = 10549210 }}</ref><ref name="pmid16498317">{{Cita pubblicazione | cognome = Borzio | nome = M. | coautori = F. Borzio; G. Milano; M. Biraghi; L. Cestari; P. Ravelli; R. de Franchis; M. Vecchi; G. Minoli; A. Prada; M. Curzio | titolo = [Topical beclomethasone dipropionate (BDP) in intestinal inflammatory diseases: the results of a multicentre trial]. | rivista = Minerva Gastroenterol Dietol | volume = 45 | numero = 1 | pagine = 59-73 | mese=marzo| anno = 1999 | pmid = 16498317 }}</ref><ref name="pmid22432845">{{Cita pubblicazione | cognome = Fascì Spurio | nome = F. | coautori = A. Aratari; G. Margagnoni; MT. Doddato; F. Chiesara; C. Papi | titolo = Oral beclomethasone dipropionate: a critical review of its use in the management of ulcerative colitis and Crohn's disease. | rivista = Curr Clin Pharmacol | volume = 7 | numero = 2 | pagine = 131-6 | mese = Mag | anno = 2012 | pmid = 22432845 }}</ref>


== Effetti collaterali ed indesiderati ==
== Effetti collaterali ed indesiderati ==
La somministrazione della molecola per aerosol può comportare la comparsa di [[candidosi]] del [[cavo orale]] o della [[faringe]] in circa il 5-14% dei pazienti. Questo effetto avverso sembra  essere in relazione con la dose assunta. Il disturbo può essere minimizzato risciacquando regolarmente la bocca dopo ogni singola inalazione per eliminare la quantità di farmaco che si deposita in sede, inoltre risponde generalmente bene ad una adeguata terapia antimicotica topica. Raramente è necessario procedere all'interruzione del trattamento. Sono stati segnalati rari casi di [[candidosi esofagea]].<br />
La somministrazione della molecola per aerosol può comportare la comparsa di [[candidosi]] del [[cavo orale]] o della [[faringe]] in circa il 5-14% dei pazienti. Questo effetto avverso sembra  essere in relazione con la dose assunta. Il disturbo può essere minimizzato risciacquando regolarmente la bocca dopo ogni singola inalazione per eliminare la quantità di farmaco che si deposita in sede, inoltre risponde generalmente bene ad una adeguata terapia antimicotica topica. Raramente è necessario procedere all'interruzione del trattamento. Sono stati segnalati rari casi di [[candidosi esofagea]].<br />
L'assunzione del farmaco può comportare [[raucedine]]. Se la raucedine non si associa al mughetto orale è possibile che sia dovuta ad anomalie delle corde vocali dovute allo steroide. In alcuni casi la disfonia e le anomalie delle corde vocali persistono per mesi dopo l'interruzione del farmaco.<br />
L'assunzione del farmaco può comportare [[raucedine]]. Se la raucedine non si associa al mughetto orale è possibile che sia dovuta ad anomalie delle corde vocali dovute allo steroide. In alcuni casi la disfonia e le anomalie delle corde vocali persistono per mesi dopo l'interruzione del farmaco.<br />
Alcuni soggetti possono accusare [[tosse]] e [[dispnea]]. Questi pazienti in genere beneficiano di un pretrattamento con un beta-agonista per via inalatoria prima della somministrazione di beclometasone.<ref name="pmid3802930">{{Cita pubblicazione | cognome = Shim | nome = C. | coautori = MH. Williams | titolo = Cough and wheezing from beclomethasone aerosol. | rivista = Chest | volume = 91 | numero = 2 | pagine = 207-9 | mese=febbraio| anno = 1987 | id = PMID 3802930 }}</ref><ref name="pmid3565967">{{Cita pubblicazione | cognome = Shim | nome = CS. | coautori = MH. Williams | titolo = Cough and wheezing from beclomethasone dipropionate aerosol are absent after triamcinolone acetonide. | rivista = Ann Intern Med | volume = 106 | numero = 5 | pagine = 700-3 | mese = Mag | anno = 1987 | id = PMID 3565967 }}</ref>
Alcuni soggetti possono accusare [[tosse]] e [[dispnea]]. Questi pazienti in genere beneficiano di un pretrattamento con un beta-agonista per via inalatoria prima della somministrazione di beclometasone.<ref name="pmid3802930">{{Cita pubblicazione | cognome = Shim | nome = C. | coautori = MH. Williams | titolo = Cough and wheezing from beclomethasone aerosol. | rivista = Chest | volume = 91 | numero = 2 | pagine = 207-9 | mese=febbraio| anno = 1987 | pmid = 3802930 }}</ref><ref name="pmid3565967">{{Cita pubblicazione | cognome = Shim | nome = CS. | coautori = MH. Williams | titolo = Cough and wheezing from beclomethasone dipropionate aerosol are absent after triamcinolone acetonide. | rivista = Ann Intern Med | volume = 106 | numero = 5 | pagine = 700-3 | mese = Mag | anno = 1987 | pmid = 3565967 }}</ref>


Altri disturbi psichiatrici quali [[cefalea]], [[ansia]], eccitazione, [[aggressività]], [[agitazione psicomotoria]], [[insonnia]] ed altri disturbi del sonno, [[Depressione (malattia)|depressione]], si riscontrano con minore frequenza. In alcuni casi è stata segnalata l'insorgenza di variazioni dell’umore, sintomi di [[psicosi]] e mania.<ref name="pmid2620226">{{Cita pubblicazione | cognome = Phelan | nome = MC. | titolo = Beclomethasone mania. | rivista = Br J Psychiatry | volume = 155 | pagine = 871-2 | mese = Dic | anno = 1989 | id = PMID 2620226 }}</ref><ref name="pmid2750983">{{Cita pubblicazione | cognome = Goldstein | nome = ET. | coautori = SH. Preskorn | titolo = Mania triggered by a steroid nasal spray in a patient with stable bipolar disorder. | rivista = Am J Psychiatry | volume = 146 | numero = 8 | pagine = 1076-7 | mese = Ago | anno = 1989 | id = PMID 2750983 }}</ref><ref name="pmid8241607">{{Cita pubblicazione | cognome = Ganzini | nome = L. | coautori = SB. Millar; JR. Walsh | titolo = Drug-induced mania in the elderly. | rivista = Drugs Aging | volume = 3 | numero = 5 | pagine = 428-35 | mese = Set-Ott | anno = 1993 | id = PMID 8241607 }}</ref> Per questo motivo è opportuno evitare di somministrare il farmaco nei pazienti con preesistente instabilità emotiva, [[disturbi di personalità]] e tendenze psicotiche.
Altri disturbi psichiatrici quali [[cefalea]], [[ansia]], eccitazione, [[aggressività]], [[agitazione psicomotoria]], [[insonnia]] ed altri disturbi del sonno, [[Depressione (malattia)|depressione]], si riscontrano con minore frequenza. In alcuni casi è stata segnalata l'insorgenza di variazioni dell’umore, sintomi di [[psicosi]] e mania.<ref name="pmid2620226">{{Cita pubblicazione | cognome = Phelan | nome = MC. | titolo = Beclomethasone mania. | rivista = Br J Psychiatry | volume = 155 | pagine = 871-2 | mese = Dic | anno = 1989 | pmid = 2620226 }}</ref><ref name="pmid2750983">{{Cita pubblicazione | cognome = Goldstein | nome = ET. | coautori = SH. Preskorn | titolo = Mania triggered by a steroid nasal spray in a patient with stable bipolar disorder. | rivista = Am J Psychiatry | volume = 146 | numero = 8 | pagine = 1076-7 | mese = Ago | anno = 1989 | pmid = 2750983 }}</ref><ref name="pmid8241607">{{Cita pubblicazione | cognome = Ganzini | nome = L. | coautori = SB. Millar; JR. Walsh | titolo = Drug-induced mania in the elderly. | rivista = Drugs Aging | volume = 3 | numero = 5 | pagine = 428-35 | mese = Set-Ott | anno = 1993 | pmid = 8241607 }}</ref> Per questo motivo è opportuno evitare di somministrare il farmaco nei pazienti con preesistente instabilità emotiva, [[disturbi di personalità]] e tendenze psicotiche.
In particolare nei soggetti anziani si è evidenziato il rischio di insorgenza di [[porpora]] dopo uso di beclometasone, e tale evento incrementa all'aumentare dell’età del paziente, della dose e della durata del trattamento.<ref name="pmid2372620">{{Cita pubblicazione | cognome = Capewell | nome = S. | coautori = S. Reynolds; D. Shuttleworth; C. Edwards; AY. Finlay | titolo = Purpura and dermal thinning associated with high dose inhaled corticosteroids. | rivista = BMJ | volume = 300 | numero = 6739 | pagine = 1548-51 | mese = Giu | anno = 1990 | id = PMID 2372620 }}</ref><ref name="pmid9833526">{{Cita pubblicazione | cognome = Mase | nome = K. | titolo = [Corticosteroid purpura]. | rivista = Ryoikibetsu Shokogun Shirizu | numero = 21 Pt 2 | pagine = 403-4 | anno = 1998 | id = PMID 9833526 }}</ref><ref name="pmid2496872">{{Cita pubblicazione | cognome = Maxwell | nome = DL. |coautori= J. Webb | titolo = Adverse effects of inhaled corticosteroids. | rivista = BMJ | volume = 298 | numero = 6676 | pagine = 827-8 | mese=marzo| anno = 1989 | id = PMID 2496872 }}</ref>
In particolare nei soggetti anziani si è evidenziato il rischio di insorgenza di [[porpora]] dopo uso di beclometasone, e tale evento incrementa all'aumentare dell’età del paziente, della dose e della durata del trattamento.<ref name="pmid2372620">{{Cita pubblicazione | cognome = Capewell | nome = S. | coautori = S. Reynolds; D. Shuttleworth; C. Edwards; AY. Finlay | titolo = Purpura and dermal thinning associated with high dose inhaled corticosteroids. | rivista = BMJ | volume = 300 | numero = 6739 | pagine = 1548-51 | mese = Giu | anno = 1990 | pmid = 2372620 }}</ref><ref name="pmid9833526">{{Cita pubblicazione | cognome = Mase | nome = K. | titolo = [Corticosteroid purpura]. | rivista = Ryoikibetsu Shokogun Shirizu | numero = 21 Pt 2 | pagine = 403-4 | anno = 1998 | pmid = 9833526 }}</ref><ref name="pmid2496872">{{Cita pubblicazione | cognome = Maxwell | nome = DL. |coautori= J. Webb | titolo = Adverse effects of inhaled corticosteroids. | rivista = BMJ | volume = 298 | numero = 6676 | pagine = 827-8 | mese=marzo| anno = 1989 | pmid = 2496872 }}</ref>


Raramente il trattamento con beclometasone può comportare la soppressione dell'asse [[ipotalamo]]-[[ipofisi]]-[[surrene]],in particolare nella popolazione pediatrica.<ref name="pmid2871242">{{Cita pubblicazione | cognome = Law | nome = CM. | coautori = JL. Marchant; JW. Honour; MA. Preece; JO. Warner | titolo = Nocturnal adrenal suppression in asthmatic children taking inhaled beclomethasone dipropionate. | rivista = Lancet | volume = 1 | numero = 8487 | pagine = 942-4 | mese=aprile| anno = 1986 | id = PMID 2871242 }}</ref><ref name="pmid2422315">{{Cita pubblicazione | cognome = Sorkin | nome = S. | coautori = D. Warren | titolo = Probable adrenal suppression from intranasal beclomethasone. | rivista = J Fam Pract | volume = 22 | numero = 5 | pagine = 449-50 | mese = Mag | anno = 1986 | id = PMID 2422315 }}</ref><ref name="pmid2872406">{{Cita pubblicazione | cognome = Brown | nome = HM. | titolo = Nocturnal adrenal suppression in children inhaling beclomethasone dipropionate. | rivista = Lancet | volume = 1 | numero = 8492 | pagine = 1269 | mese = Mag | anno = 1986 | id = PMID 2872406 }}</ref><ref name="pmid2884442">{{Cita pubblicazione | cognome = Law | nome = CM. | coautori = MA. Preece; JO. Warner | titolo = Nocturnal adrenal suppression in children inhaling beclomethasone dipropionate. | rivista = Lancet | volume = 1 | numero = 8545 | pagine = 1321 | mese = Giu | anno = 1987 | id = PMID 2884442 }}</ref>
Raramente il trattamento con beclometasone può comportare la soppressione dell'asse [[ipotalamo]]-[[ipofisi]]-[[surrene]],in particolare nella popolazione pediatrica.<ref name="pmid2871242">{{Cita pubblicazione | cognome = Law | nome = CM. | coautori = JL. Marchant; JW. Honour; MA. Preece; JO. Warner | titolo = Nocturnal adrenal suppression in asthmatic children taking inhaled beclomethasone dipropionate. | rivista = Lancet | volume = 1 | numero = 8487 | pagine = 942-4 | mese=aprile| anno = 1986 | pmid = 2871242 }}</ref><ref name="pmid2422315">{{Cita pubblicazione | cognome = Sorkin | nome = S. | coautori = D. Warren | titolo = Probable adrenal suppression from intranasal beclomethasone. | rivista = J Fam Pract | volume = 22 | numero = 5 | pagine = 449-50 | mese = Mag | anno = 1986 | pmid = 2422315 }}</ref><ref name="pmid2872406">{{Cita pubblicazione | cognome = Brown | nome = HM. | titolo = Nocturnal adrenal suppression in children inhaling beclomethasone dipropionate. | rivista = Lancet | volume = 1 | numero = 8492 | pagine = 1269 | mese = Mag | anno = 1986 | pmid = 2872406 }}</ref><ref name="pmid2884442">{{Cita pubblicazione | cognome = Law | nome = CM. | coautori = MA. Preece; JO. Warner | titolo = Nocturnal adrenal suppression in children inhaling beclomethasone dipropionate. | rivista = Lancet | volume = 1 | numero = 8545 | pagine = 1321 | mese = Giu | anno = 1987 | pmid = 2884442 }}</ref>
Il rischio di soppressione surrenale è inferiore a quello associato con l'uso di altri corticosteroidi sistemici e decisamente raro con dosi giornaliere di 2 mg o inferiori. L'uso di un distanziatore di grande volume sembra possa comportare una minimizzazione del rischio di soppressione surrenale quando la molecola viene inalata. In ogni caso durante il trattamento può essere opportuno valutare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisario, ad esempio tramite l'esecuzione del test del [[cortisolo]] urinario libero e del test della stimolazione con [[ACTH]]. Il rischio di soppressione surrenalica è maggiore in caso di terapie a dosaggio elevato e/o prolungate nel tempo.<ref name="pmid6697473">{{Cita pubblicazione | cognome = Francis | nome = RS. | titolo = Adrenocortical function during high-dose beclomethasone aerosol therapy. | rivista = Clin Allergy | volume = 14 | numero = 1 | pagine = 49-53 | mese=gennaio| anno = 1984 | id = PMID 6697473 }}</ref>
Il rischio di soppressione surrenale è inferiore a quello associato con l'uso di altri corticosteroidi sistemici e decisamente raro con dosi giornaliere di 2 mg o inferiori. L'uso di un distanziatore di grande volume sembra possa comportare una minimizzazione del rischio di soppressione surrenale quando la molecola viene inalata. In ogni caso durante il trattamento può essere opportuno valutare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisario, ad esempio tramite l'esecuzione del test del [[cortisolo]] urinario libero e del test della stimolazione con [[ACTH]]. Il rischio di soppressione surrenalica è maggiore in caso di terapie a dosaggio elevato e/o prolungate nel tempo.<ref name="pmid6697473">{{Cita pubblicazione | cognome = Francis | nome = RS. | titolo = Adrenocortical function during high-dose beclomethasone aerosol therapy. | rivista = Clin Allergy | volume = 14 | numero = 1 | pagine = 49-53 | mese=gennaio| anno = 1984 | pmid = 6697473 }}</ref>


La somministrazione di corticosteroidi,anche per via inalatoria, può influenzare la crescita lineare (in altezza) nel bambino. È noto che la somministrazione di corticosteroidi per via sistemica può provocare una riduzione definitiva della statura, con un rischio più importante nel caso di trattamenti a dosaggio elevato e per tempi prolungati.<ref name="pmid16509916">{{Cita pubblicazione | cognome = Shenoy | nome = SD. | coautori = SD. Shenoy; PG. Swift; D. Cody | titolo = Growth impairment and adrenal suppression on low-dose inhaled beclomethasone. | rivista = J Paediatr Child Health | volume = 42 | numero = 3 | pagine = 143-4 | mese=marzo| anno = 2006 | doi = 10.1111/j.1440-1754.2006.00814.x | id = PMID 16509916 }}</ref>
La somministrazione di corticosteroidi,anche per via inalatoria, può influenzare la crescita lineare (in altezza) nel bambino. È noto che la somministrazione di corticosteroidi per via sistemica può provocare una riduzione definitiva della statura, con un rischio più importante nel caso di trattamenti a dosaggio elevato e per tempi prolungati.<ref name="pmid16509916">{{Cita pubblicazione | cognome = Shenoy | nome = SD. | coautori = SD. Shenoy; PG. Swift; D. Cody | titolo = Growth impairment and adrenal suppression on low-dose inhaled beclomethasone. | rivista = J Paediatr Child Health | volume = 42 | numero = 3 | pagine = 143-4 | mese=marzo| anno = 2006 | doi = 10.1111/j.1440-1754.2006.00814.x | pmid = 16509916 }}</ref>
La somministrazione di corticosteroidi per via inalatoria, in particolare di beclometasone dipropionato, comporta una ritardo nella crescita in altezza del bambino che per altro non sembra pregiudicare il raggiungimento della statura finale anche con terapie a dosaggio elevato o durate superiori ai 3 anni.<ref name="pmid8006318">{{Cita pubblicazione | cognome = Allen | nome = DB. | coautori = M. Mullen; B. Mullen | titolo = A meta-analysis of the effect of oral and inhaled corticosteroids on growth. | rivista = J Allergy Clin Immunol | volume = 93 | numero = 6 | pagine = 967-76 | mese = Giu | anno = 1994 | id = PMID 8006318 }}</ref><ref name="pmid11964744">{{Cita pubblicazione | cognome = Skoner | nome = D. | titolo = Update of growth effects of inhaled and intranasal corticosteroids. | rivista = Curr Opin Allergy Clin Immunol | volume = 2 | numero = 1 | pagine = 7-10 | mese=febbraio| anno = 2002 | id = PMID 11964744 }}</ref>
La somministrazione di corticosteroidi per via inalatoria, in particolare di beclometasone dipropionato, comporta una ritardo nella crescita in altezza del bambino che per altro non sembra pregiudicare il raggiungimento della statura finale anche con terapie a dosaggio elevato o durate superiori ai 3 anni.<ref name="pmid8006318">{{Cita pubblicazione | cognome = Allen | nome = DB. | coautori = M. Mullen; B. Mullen | titolo = A meta-analysis of the effect of oral and inhaled corticosteroids on growth. | rivista = J Allergy Clin Immunol | volume = 93 | numero = 6 | pagine = 967-76 | mese = Giu | anno = 1994 | pmid = 8006318 }}</ref><ref name="pmid11964744">{{Cita pubblicazione | cognome = Skoner | nome = D. | titolo = Update of growth effects of inhaled and intranasal corticosteroids. | rivista = Curr Opin Allergy Clin Immunol | volume = 2 | numero = 1 | pagine = 7-10 | mese=febbraio| anno = 2002 | pmid = 11964744 }}</ref>


I corticosteroidi, incluso il beclometasone dipropionato, possono mascherare i segni di infezioni che possono insorgere durante il trattamento. Ciò è dovuto all'attività immunosoppressiva propria di queste molecole.
I corticosteroidi, incluso il beclometasone dipropionato, possono mascherare i segni di infezioni che possono insorgere durante il trattamento. Ciò è dovuto all'attività immunosoppressiva propria di queste molecole.
Le infezioni che sembra possano svilupparsi con maggiore frequenza sono soprattutto le [[micosi|infezioni funginee]] (ad esempio da [[candida]]) e di tipo virale. Fra queste ultime le più comuni sono quelle sostenute da [[Herpes simplex]] o [[Herpes Zoster|zoster]] (virus della [[varicella]]). Gli steroidi sono anche sospettati di poter causare una riattivazione di una pregressa [[Tubercolosi|infezione tubercolare]].<ref name="pmid8453357">{{Cita pubblicazione | cognome = Dey | nome = AB. | titolo = Corticosteroid inhalers and pulmonary tuberculosis. | rivista = Natl Med J India | volume = 6 | numero = 1 | pagine = 23-4 | mese = Gen-Feb | anno = 1993 | id = PMID 8453357 }}</ref>
Le infezioni che sembra possano svilupparsi con maggiore frequenza sono soprattutto le [[micosi|infezioni funginee]] (ad esempio da [[candida]]) e di tipo virale. Fra queste ultime le più comuni sono quelle sostenute da [[Herpes simplex]] o [[Herpes Zoster|zoster]] (virus della [[varicella]]). Gli steroidi sono anche sospettati di poter causare una riattivazione di una pregressa [[Tubercolosi|infezione tubercolare]].<ref name="pmid8453357">{{Cita pubblicazione | cognome = Dey | nome = AB. | titolo = Corticosteroid inhalers and pulmonary tuberculosis. | rivista = Natl Med J India | volume = 6 | numero = 1 | pagine = 23-4 | mese = Gen-Feb | anno = 1993 | pmid = 8453357 }}</ref>
Allo stato non è disponibile alcuna prova conclusiva che sostenga l'evidenza di un aumento di tubercolosi o infezioni virali in soggetti trattati con beclometasone per via inalatoria. Si segnala che uno studio indiano su 548 pazienti asmatici trattati con beclometasone, ha dimostrato lo sviluppo di tubercolosi in otto soggetti. Due di questi che hanno accettato di riprendere l'uso dello steroide hanno sperimentato una riattivazione della tubercolosi entro 2 settimane dalla ripresa del trattamento.<ref name="pmid1443454">{{Cita pubblicazione | cognome = Shaikh | nome = WA. | titolo = Pulmonary tuberculosis in patients treated with inhaled beclomethasone. | rivista = Allergy | volume = 47 | numero = 4 Pt 1 | pagine = 327-30 | mese = Ago | anno = 1992 | id = PMID 1443454 }}</ref><br />
Allo stato non è disponibile alcuna prova conclusiva che sostenga l'evidenza di un aumento di tubercolosi o infezioni virali in soggetti trattati con beclometasone per via inalatoria. Si segnala che uno studio indiano su 548 pazienti asmatici trattati con beclometasone, ha dimostrato lo sviluppo di tubercolosi in otto soggetti. Due di questi che hanno accettato di riprendere l'uso dello steroide hanno sperimentato una riattivazione della tubercolosi entro 2 settimane dalla ripresa del trattamento.<ref name="pmid1443454">{{Cita pubblicazione | cognome = Shaikh | nome = WA. | titolo = Pulmonary tuberculosis in patients treated with inhaled beclomethasone. | rivista = Allergy | volume = 47 | numero = 4 Pt 1 | pagine = 327-30 | mese = Ago | anno = 1992 | pmid = 1443454 }}</ref><br />
La somministrazione di beclometasone per via nasale o inalatoria può comportare la comparsa di [[retinopatia sierosa centrale|corioretinopatia sierosa centrale]].<ref name="pmid9331207">{{Cita pubblicazione | cognome = Haimovici | nome = R. | coautori = ES. Gragoudas; JS. Duker; RN. Sjaarda; D. Eliott | titolo = Central serous chorioretinopathy associated with inhaled or intranasal corticosteroids. | rivista = Ophthalmology | volume = 104 | numero = 10 | pagine = 1653-60 | mese = Ott | anno = 1997 | id = PMID 9331207 }}</ref> Inoltre, in caso di infezioni oculari virali o fungine, si associata ad un aumentato rischio di perforazione della [[cornea]].
La somministrazione di beclometasone per via nasale o inalatoria può comportare la comparsa di [[retinopatia sierosa centrale|corioretinopatia sierosa centrale]].<ref name="pmid9331207">{{Cita pubblicazione | cognome = Haimovici | nome = R. | coautori = ES. Gragoudas; JS. Duker; RN. Sjaarda; D. Eliott | titolo = Central serous chorioretinopathy associated with inhaled or intranasal corticosteroids. | rivista = Ophthalmology | volume = 104 | numero = 10 | pagine = 1653-60 | mese = Ott | anno = 1997 | pmid = 9331207 }}</ref> Inoltre, in caso di infezioni oculari virali o fungine, si associata ad un aumentato rischio di perforazione della [[cornea]].


La somministrazione di corticosteroidi, soprattutto se a dosaggi elevati e/o per terapie prolungate è stata associata a riduzione di massa ossea con aumentato rischio di fratture. Gli effetti sul metabolismo osseo dipendono dal tipo di corticosteroide somministrato. In letteratura esistono lavori discordanti che tendono ad escludere effetti negativi sulla densità minerale ossea,<ref name="pmid18422164">{{Cita pubblicazione | cognome = Luo | nome = H. | coautori = Q. Tan; G. Zhang; S. Liu; N. Yan; H. Jiang; P. Zeng; J. Liang; P. Wang | titolo = [Effects of long term use of beclomethasone dipropionate nasal spray on bone density with perennial allergic rhinitis]. | rivista = Lin Chung Er Bi Yan Hou Tou Jing Wai Ke Za Zhi | volume = 22 | numero = 2 | pagine = 52-4 | mese=gennaio| anno = 2008 | id = PMID 18422164 }}</ref><ref name="pmid21557179">{{Cita pubblicazione | cognome = Ben Hamida | nome = KS. | coautori = N. Fajraoui Krichene; K. Ben Ghars Amara; R. Haouachi; H. Sahli; S. Sellami; MR. Charfi; B. Zouari | titolo = [Effect of inhaled corticosteroids on bone mineral density in asthmatic adults: a 20 cases study]. | rivista = Tunis Med | volume = 89 | numero = 5 | pagine = 434-9 | mese = Mag | anno = 2011 | id = PMID 21557179 }}</ref> mentre altri suggeriscono che l'effetto sull'osso degli steroidi per via inalatoria non sia piccolo, specialmente nei soggetti che assumono dosaggi moderati od elevati per lunghi periodi di tempo.<ref name="pmid15702810">{{Cita pubblicazione | cognome = Mortimer | nome = KJ. | coautori = TW. Harrison; AE. Tattersfield | titolo = Effects of inhaled corticosteroids on bone. | rivista = Ann Allergy Asthma Immunol | volume = 94 | numero = 1 | pagine = 15-21; quiz 22-3, 79 | mese=gennaio| anno = 2005 | doi = 10.1016/S1081-1206(10)61280-X | id = PMID 15702810 }}</ref><ref name="pmid17548937">{{Cita pubblicazione | cognome = Ieda | nome = Y. | coautori = Y. Nagasaka | titolo = [Secondary osteoporosis: Inhaled corticosteroids induced osteoporosis in respiratory diseases]. | rivista = Clin Calcium | volume = 17 | numero = 6 | pagine = 955-62 | mese = Giu | anno = 2007 | doi = CliCa0706955962 | id = PMID 17548937 }}</ref><ref name="pmid17079845">{{Cita pubblicazione | cognome = Muraki | nome = S. | coautori = N. Yoshimura | titolo = [Steroids as a risk factor for osteoporotic fracture]. | rivista = Clin Calcium | volume = 16 | numero = 11 | pagine = 1797-1803 | mese=novembre| anno = 2006 | doi = CliCa061117971803 | id = PMID 17079845 }}</ref><ref name="pmid17079855">{{Cita pubblicazione | cognome = Wada | nome = S. | coautori = S. Kamiya; T. Fukawa | titolo = [Management of osteoporosis in patients with inhaled glucocorticoids]. | rivista = Clin Calcium | volume = 16 | numero = 11 | pagine = 1871-77 | mese=novembre| anno = 2006 | doi = CliCa061118711877 | id = PMID 17079855 }}</ref> In caso di [[osteoporosi]] da glucocorticoidi, i farmaci di prima linea sono rappresentati dai [[bifosfonati]], mentre la somministrazione di [[vitamina D3]] e di [[vitamina K|vitamina K2]] rappresenta un intervento terapeutico di seconda linea.<ref name="pmid15750687">{{Cita pubblicazione | cognome = Nawata | nome = H. | coautori = S. Soen; R. Takayanagi; I. Tanaka; K. Takaoka; M. Fukunaga; T. Matsumoto; Y. Suzuki; H. Tanaka; S. Fujiwara; T. Miki | titolo = Guidelines on the management and treatment of glucocorticoid-induced osteoporosis of the Japanese Society for Bone and Mineral Research (2004). | rivista = J Bone Miner Metab | volume = 23 | numero = 2 | pagine = 105-9 | anno = 2005 | doi = 10.1007/s00774-004-0596-x | id = PMID 15750687 }}</ref>
La somministrazione di corticosteroidi, soprattutto se a dosaggi elevati e/o per terapie prolungate è stata associata a riduzione di massa ossea con aumentato rischio di fratture. Gli effetti sul metabolismo osseo dipendono dal tipo di corticosteroide somministrato. In letteratura esistono lavori discordanti che tendono ad escludere effetti negativi sulla densità minerale ossea,<ref name="pmid18422164">{{Cita pubblicazione | cognome = Luo | nome = H. | coautori = Q. Tan; G. Zhang; S. Liu; N. Yan; H. Jiang; P. Zeng; J. Liang; P. Wang | titolo = [Effects of long term use of beclomethasone dipropionate nasal spray on bone density with perennial allergic rhinitis]. | rivista = Lin Chung Er Bi Yan Hou Tou Jing Wai Ke Za Zhi | volume = 22 | numero = 2 | pagine = 52-4 | mese=gennaio| anno = 2008 | pmid = 18422164 }}</ref><ref name="pmid21557179">{{Cita pubblicazione | cognome = Ben Hamida | nome = KS. | coautori = N. Fajraoui Krichene; K. Ben Ghars Amara; R. Haouachi; H. Sahli; S. Sellami; MR. Charfi; B. Zouari | titolo = [Effect of inhaled corticosteroids on bone mineral density in asthmatic adults: a 20 cases study]. | rivista = Tunis Med | volume = 89 | numero = 5 | pagine = 434-9 | mese = Mag | anno = 2011 | pmid = 21557179 }}</ref> mentre altri suggeriscono che l'effetto sull'osso degli steroidi per via inalatoria non sia piccolo, specialmente nei soggetti che assumono dosaggi moderati od elevati per lunghi periodi di tempo.<ref name="pmid15702810">{{Cita pubblicazione | cognome = Mortimer | nome = KJ. | coautori = TW. Harrison; AE. Tattersfield | titolo = Effects of inhaled corticosteroids on bone. | rivista = Ann Allergy Asthma Immunol | volume = 94 | numero = 1 | pagine = 15-21; quiz 22-3, 79 | mese=gennaio| anno = 2005 | doi = 10.1016/S1081-1206(10)61280-X | pmid = 15702810 }}</ref><ref name="pmid17548937">{{Cita pubblicazione | cognome = Ieda | nome = Y. | coautori = Y. Nagasaka | titolo = [Secondary osteoporosis: Inhaled corticosteroids induced osteoporosis in respiratory diseases]. | rivista = Clin Calcium | volume = 17 | numero = 6 | pagine = 955-62 | mese = Giu | anno = 2007 | doi = CliCa0706955962 | pmid = 17548937 }}</ref><ref name="pmid17079845">{{Cita pubblicazione | cognome = Muraki | nome = S. | coautori = N. Yoshimura | titolo = [Steroids as a risk factor for osteoporotic fracture]. | rivista = Clin Calcium | volume = 16 | numero = 11 | pagine = 1797-1803 | mese=novembre| anno = 2006 | doi = CliCa061117971803 | pmid = 17079845 }}</ref><ref name="pmid17079855">{{Cita pubblicazione | cognome = Wada | nome = S. | coautori = S. Kamiya; T. Fukawa | titolo = [Management of osteoporosis in patients with inhaled glucocorticoids]. | rivista = Clin Calcium | volume = 16 | numero = 11 | pagine = 1871-77 | mese=novembre| anno = 2006 | doi = CliCa061118711877 | pmid = 17079855 }}</ref> In caso di [[osteoporosi]] da glucocorticoidi, i farmaci di prima linea sono rappresentati dai [[bifosfonati]], mentre la somministrazione di [[vitamina D3]] e di [[vitamina K|vitamina K2]] rappresenta un intervento terapeutico di seconda linea.<ref name="pmid15750687">{{Cita pubblicazione | cognome = Nawata | nome = H. | coautori = S. Soen; R. Takayanagi; I. Tanaka; K. Takaoka; M. Fukunaga; T. Matsumoto; Y. Suzuki; H. Tanaka; S. Fujiwara; T. Miki | titolo = Guidelines on the management and treatment of glucocorticoid-induced osteoporosis of the Japanese Society for Bone and Mineral Research (2004). | rivista = J Bone Miner Metab | volume = 23 | numero = 2 | pagine = 105-9 | anno = 2005 | doi = 10.1007/s00774-004-0596-x | pmid = 15750687 }}</ref>


L'inalazione di beclometasone dipropionato teoricamente può provocare il [[Diabete mellito|diabete]] od un suo peggioramento per i suoi effetti iperglicemizzanti. Questo rischio di nuova insorgenza di diabete e di progressione di un disturbo preesistente appare piuttosto modesto, eventualmente associato solo a dosaggi di cortisonico estremamente elevati.<ref name="pmid20870201">{{Cita pubblicazione | cognome = Suissa | nome = S. | coautori = A. Kezouh; P. Ernst | titolo = Inhaled corticosteroids and the risks of diabetes onset and progression. | rivista = Am J Med | volume = 123 | numero = 11 | pagine = 1001-6 | mese=novembre| anno = 2010 | doi = 10.1016/j.amjmed.2010.06.019 | id = PMID 20870201 }}</ref><ref name="pmid22112998">{{Cita pubblicazione | cognome = Ernst | nome = P. | coautori = S. Suissa | titolo = Systemic effects of inhaled corticosteroids. | rivista = Curr Opin Pulm Med | volume = 18 | numero = 1 | pagine = 85-9 | mese=gennaio| anno = 2012 | doi = 10.1097/MCP.0b013e32834dc51a | id = PMID 22112998 }}</ref><ref name="pmid19375557">{{Cita pubblicazione | cognome = Slatore | nome = CG. | coautori = CL. Bryson; DH. Au | titolo = The association of inhaled corticosteroid use with serum glucose concentration in a large cohort. | rivista = Am J Med | volume = 122 | numero = 5 | pagine = 472-8 | mese = Mag | anno = 2009 | doi = 10.1016/j.amjmed.2008.09.048 | id = PMID 19375557 }}</ref>
L'inalazione di beclometasone dipropionato teoricamente può provocare il [[Diabete mellito|diabete]] od un suo peggioramento per i suoi effetti iperglicemizzanti. Questo rischio di nuova insorgenza di diabete e di progressione di un disturbo preesistente appare piuttosto modesto, eventualmente associato solo a dosaggi di cortisonico estremamente elevati.<ref name="pmid20870201">{{Cita pubblicazione | cognome = Suissa | nome = S. | coautori = A. Kezouh; P. Ernst | titolo = Inhaled corticosteroids and the risks of diabetes onset and progression. | rivista = Am J Med | volume = 123 | numero = 11 | pagine = 1001-6 | mese=novembre| anno = 2010 | doi = 10.1016/j.amjmed.2010.06.019 | pmid = 20870201 }}</ref><ref name="pmid22112998">{{Cita pubblicazione | cognome = Ernst | nome = P. | coautori = S. Suissa | titolo = Systemic effects of inhaled corticosteroids. | rivista = Curr Opin Pulm Med | volume = 18 | numero = 1 | pagine = 85-9 | mese=gennaio| anno = 2012 | doi = 10.1097/MCP.0b013e32834dc51a | pmid = 22112998 }}</ref><ref name="pmid19375557">{{Cita pubblicazione | cognome = Slatore | nome = CG. | coautori = CL. Bryson; DH. Au | titolo = The association of inhaled corticosteroid use with serum glucose concentration in a large cohort. | rivista = Am J Med | volume = 122 | numero = 5 | pagine = 472-8 | mese = Mag | anno = 2009 | doi = 10.1016/j.amjmed.2008.09.048 | pmid = 19375557 }}</ref>
Molti lavori scientifici tendono invece ad escludere una simile evenienza.<ref name="pmid22902134">{{Cita pubblicazione | cognome = O'Byrne | nome = PM. | coautori = S. Rennard; H. Gerstein; F. Radner; S. Peterson; B. Lindberg; LG. Carlsson; DD. Sin | titolo = Risk of new onset diabetes mellitus in patients with asthma or COPD taking inhaled corticosteroids. | rivista = Respir Med | volume = 106 | numero = 11 | pagine = 1487-93 | mese=novembre| anno = 2012 | doi = 10.1016/j.rmed.2012.07.011 | id = PMID 22902134 }}</ref><ref name="pmid12100226">{{Cita pubblicazione | cognome = Dendukuri | nome = N. | coautori = L. Blais; J. LeLorier | titolo = Inhaled corticosteroids and the risk of diabetes among the elderly. | rivista = Br J Clin Pharmacol | volume = 54 | numero = 1 | pagine = 59-64 | mese = Lug | anno = 2002 | id = PMID 12100226 }}</ref>
Molti lavori scientifici tendono invece ad escludere una simile evenienza.<ref name="pmid22902134">{{Cita pubblicazione | cognome = O'Byrne | nome = PM. | coautori = S. Rennard; H. Gerstein; F. Radner; S. Peterson; B. Lindberg; LG. Carlsson; DD. Sin | titolo = Risk of new onset diabetes mellitus in patients with asthma or COPD taking inhaled corticosteroids. | rivista = Respir Med | volume = 106 | numero = 11 | pagine = 1487-93 | mese=novembre| anno = 2012 | doi = 10.1016/j.rmed.2012.07.011 | pmid = 22902134 }}</ref><ref name="pmid12100226">{{Cita pubblicazione | cognome = Dendukuri | nome = N. | coautori = L. Blais; J. LeLorier | titolo = Inhaled corticosteroids and the risk of diabetes among the elderly. | rivista = Br J Clin Pharmacol | volume = 54 | numero = 1 | pagine = 59-64 | mese = Lug | anno = 2002 | pmid = 12100226 }}</ref>
In ogni caso nei soggetti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, si rende opportuno monitorare la [[glicemia]], in particolare all’inizio ed alla sospensione della terapia con beclometasone.<ref name="pmid19251584">{{Cita pubblicazione | cognome = Faul | nome = JL. | coautori = SR. Wilson; JW. Chu; J. Canfield; WG. Kuschner | titolo = The effect of an inhaled corticosteroid on glucose control in type 2 diabetes. | rivista = Clin Med Res | volume = 7 | numero = 1-2 | pagine = 14-20 | mese = Giu | anno = 2009 | doi = 10.3121/cmr.2009.824 | id = PMID 19251584 }}</ref>
In ogni caso nei soggetti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, si rende opportuno monitorare la [[glicemia]], in particolare all’inizio ed alla sospensione della terapia con beclometasone.<ref name="pmid19251584">{{Cita pubblicazione | cognome = Faul | nome = JL. | coautori = SR. Wilson; JW. Chu; J. Canfield; WG. Kuschner | titolo = The effect of an inhaled corticosteroid on glucose control in type 2 diabetes. | rivista = Clin Med Res | volume = 7 | numero = 1-2 | pagine = 14-20 | mese = Giu | anno = 2009 | doi = 10.3121/cmr.2009.824 | pmid = 19251584 }}</ref>
Gli stessi [[Beta 2 agonisti selettivi|β2 agonisti selettivi]], spesso associati alla terapia corticosteroidea nel trattamento dell’[[asma bronchiale]] (ad esempio beclometasone più salbutamolo o formoterolo), hanno un effetto iperglicemizzante in quanto stimolano la sintesi di [[glucosio]] nel [[fegato]] ([[gluconeogenesi]] epatica) e la conversione del [[glicogeno]] in glucosio ([[glicogenolisi]] epatica).
Gli stessi [[Beta 2 agonisti selettivi|β2 agonisti selettivi]], spesso associati alla terapia corticosteroidea nel trattamento dell’[[asma bronchiale]] (ad esempio beclometasone più salbutamolo o formoterolo), hanno un effetto iperglicemizzante in quanto stimolano la sintesi di [[glucosio]] nel [[fegato]] ([[gluconeogenesi]] epatica) e la conversione del [[glicogeno]] in glucosio ([[glicogenolisi]] epatica).


Alcuni studi sembrano indicare una associazione tra l'uso prolungato di corticosteroidi per via inalatoria ed il riscontro di una [[pressione intraoculare]] elevata in soggetti con una storia familiare positiva per [[glaucoma]].<ref name="pmid8232507">{{Cita pubblicazione | cognome = Dreyer | nome = EB. | titolo = Inhaled steroid use and glaucoma. | rivista = N Engl J Med | volume = 329 | numero = 24 | pagine = 1822 | mese=dicembre| anno = 1993 | doi = 10.1056/NEJM199312093292421 | id = PMID 8232507 }}</ref><ref name="pmid9307092">{{Cita pubblicazione | cognome = Friday | nome = GA. | titolo = Inhaled and nasal glucocorticoids and the risks of ocular hypertension or open-angle glaucoma. | rivista = Clin Pediatr (Phila) | volume = 36 | numero = 9 | pagine = 551 | mese = Set | anno = 1997 | id = PMID 9307092 }}</ref><ref name="pmid9200624">{{Cita pubblicazione | cognome = Macris | nome = N. | titolo = Glucocorticoid use and risks of ocular hypertension and glaucoma. | rivista = JAMA | volume = 277 | numero = 24 | pagine = 1929; author reply 1930 | mese = Giu | anno = 1997 | id = PMID 9200624 }}</ref><ref name="pmid9042844">{{Cita pubblicazione | cognome = Garbe | nome = E. | coautori = J. LeLorier; JF. Boivin; S. Suissa | titolo = Inhaled and nasal glucocorticoids and the risks of ocular hypertension or open-angle glaucoma. | rivista = JAMA | volume = 277 | numero = 9 | pagine = 722-7 | mese=marzo| anno = 1997 | id = PMID 9042844 }}</ref><ref name="pmid10599661">{{Cita pubblicazione | cognome = Mitchell | nome = P. | coautori = RG. Cumming; DA. Mackey | titolo = Inhaled corticosteroids, family history, and risk of glaucoma. | rivista = Ophthalmology | volume = 106 | numero = 12 | pagine = 2301-6 | mese = Dic | anno = 1999 | doi = 10.1016/S0161-6420(99)90530-4 | id = PMID 10599661 }}</ref>
Alcuni studi sembrano indicare una associazione tra l'uso prolungato di corticosteroidi per via inalatoria ed il riscontro di una [[pressione intraoculare]] elevata in soggetti con una storia familiare positiva per [[glaucoma]].<ref name="pmid8232507">{{Cita pubblicazione | cognome = Dreyer | nome = EB. | titolo = Inhaled steroid use and glaucoma. | rivista = N Engl J Med | volume = 329 | numero = 24 | pagine = 1822 | mese=dicembre| anno = 1993 | doi = 10.1056/NEJM199312093292421 | pmid = 8232507 }}</ref><ref name="pmid9307092">{{Cita pubblicazione | cognome = Friday | nome = GA. | titolo = Inhaled and nasal glucocorticoids and the risks of ocular hypertension or open-angle glaucoma. | rivista = Clin Pediatr (Phila) | volume = 36 | numero = 9 | pagine = 551 | mese = Set | anno = 1997 | pmid = 9307092 }}</ref><ref name="pmid9200624">{{Cita pubblicazione | cognome = Macris | nome = N. | titolo = Glucocorticoid use and risks of ocular hypertension and glaucoma. | rivista = JAMA | volume = 277 | numero = 24 | pagine = 1929; author reply 1930 | mese = Giu | anno = 1997 | pmid = 9200624 }}</ref><ref name="pmid9042844">{{Cita pubblicazione | cognome = Garbe | nome = E. | coautori = J. LeLorier; JF. Boivin; S. Suissa | titolo = Inhaled and nasal glucocorticoids and the risks of ocular hypertension or open-angle glaucoma. | rivista = JAMA | volume = 277 | numero = 9 | pagine = 722-7 | mese=marzo| anno = 1997 | pmid = 9042844 }}</ref><ref name="pmid10599661">{{Cita pubblicazione | cognome = Mitchell | nome = P. | coautori = RG. Cumming; DA. Mackey | titolo = Inhaled corticosteroids, family history, and risk of glaucoma. | rivista = Ophthalmology | volume = 106 | numero = 12 | pagine = 2301-6 | mese = Dic | anno = 1999 | doi = 10.1016/S0161-6420(99)90530-4 | pmid = 10599661 }}</ref>


Come avviene per altre sostanze medicamentose somministrate per via inalatoria, può manifestarsi [[broncospasmo paradosso]], con aumento del respiro affannoso a distanza di pochi minuti dall'inalazione del farmaco. Nell'eventualità che si presenti questo effetto, è necessario interrompere immediatamente la terapia ed assumere un broncodilatatore a rapida insorgenza d'azione.<ref name="pmid8766194">{{Cita pubblicazione | cognome = Facchini | nome = G. | coautori = L. Antonicelli; B. Cinti; F. Bonifazi; V. Massei | titolo = Paradoxical bronchospasm and cutaneous rash after metered-dose inhaled bronchodilators. | rivista = Monaldi Arch Chest Dis | volume = 51 | numero = 3 | pagine = 201-3 | mese = Giu | anno = 1996 | id = PMID 8766194 }}</ref><ref name="pmid10894101">{{Cita pubblicazione | cognome = Ruffin | nome = RE. | coautori = DA. Campbell; MM. Chia | titolo = Post-inhalation bronchoconstriction by beclomethasone dipropionate: a comparison of two different CFC propellant formulations in asthmatics. | rivista = Respirology | volume = 5 | numero = 2 | pagine = 125-31 | mese = Giu | anno = 2000 | id = PMID 10894101 }}</ref>
Come avviene per altre sostanze medicamentose somministrate per via inalatoria, può manifestarsi [[broncospasmo paradosso]], con aumento del respiro affannoso a distanza di pochi minuti dall'inalazione del farmaco. Nell'eventualità che si presenti questo effetto, è necessario interrompere immediatamente la terapia ed assumere un broncodilatatore a rapida insorgenza d'azione.<ref name="pmid8766194">{{Cita pubblicazione | cognome = Facchini | nome = G. | coautori = L. Antonicelli; B. Cinti; F. Bonifazi; V. Massei | titolo = Paradoxical bronchospasm and cutaneous rash after metered-dose inhaled bronchodilators. | rivista = Monaldi Arch Chest Dis | volume = 51 | numero = 3 | pagine = 201-3 | mese = Giu | anno = 1996 | pmid = 8766194 }}</ref><ref name="pmid10894101">{{Cita pubblicazione | cognome = Ruffin | nome = RE. | coautori = DA. Campbell; MM. Chia | titolo = Post-inhalation bronchoconstriction by beclomethasone dipropionate: a comparison of two different CFC propellant formulations in asthmatics. | rivista = Respirology | volume = 5 | numero = 2 | pagine = 125-31 | mese = Giu | anno = 2000 | pmid = 10894101 }}</ref>


== Controindicazioni ==
== Controindicazioni ==
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* [[Barbiturici]] ([[fenobarbital]], [[secobarbital]], [[primidone]] ed altri):la co-somministrazione comporta una diminuzione di efficacia dello steroide per un aumento del suo catabolismo.
* [[Barbiturici]] ([[fenobarbital]], [[secobarbital]], [[primidone]] ed altri):la co-somministrazione comporta una diminuzione di efficacia dello steroide per un aumento del suo catabolismo.
* [[Neostigmina]], [[piridostigmina]]: in soggetti affetti da miastenia grave ed in trattamento steroideo l'assunzione di queste molecole può determinare grave debolezza muscolare.
* [[Neostigmina]], [[piridostigmina]]: in soggetti affetti da miastenia grave ed in trattamento steroideo l'assunzione di queste molecole può determinare grave debolezza muscolare.
* [[Farmaci antiinfiammatori non steroidei]] (FANS) e [[salicilati]]: la terapia di associazione aumenta il rischio di sanguinamenti a livello gastrointestinale,<ref name="PMID17926524">{{Cita pubblicazione | cognome = Kusunoki | nome = M. | coautorI = K. Miyake; C. Sakamoto | titolo = [Risk factors and comorbidities for NSAID associated ulcer]. | rivista = Nihon Rinsho | volume = 65 | numero = 10 | pagine = 1781-7 | mese = OTt | anno = 2007 | id = PMID 17926524 }}</ref> e determina una riduzione delle concentrazioni ematiche di [[acido acetilsalicilico]] e derivati.
* [[Farmaci antiinfiammatori non steroidei]] (FANS) e [[salicilati]]: la terapia di associazione aumenta il rischio di sanguinamenti a livello gastrointestinale,<ref name="PMID17926524">{{Cita pubblicazione | cognome = Kusunoki | nome = M. | coautorI = K. Miyake; C. Sakamoto | titolo = [Risk factors and comorbidities for NSAID associated ulcer]. | rivista = Nihon Rinsho | volume = 65 | numero = 10 | pagine = 1781-7 | mese = OTt | anno = 2007 | pmid = 17926524 }}</ref> e determina una riduzione delle concentrazioni ematiche di [[acido acetilsalicilico]] e derivati.
* Terapia anticoagulante ([[warfarin]], [[acenocumarolo]]): i soggetti che ricevono terapia anticoagulante possono richiedere una modifica della dose di [[anticoagulante]] sia all’inizio che alla sospensione del trattamento con corticosteroidi. Le interazioni con warfarin possono determinare sia diminuzione che innalzamento dei valori di PT/INR, mentre acenocumarolo viene generalmente potenziato nel suo effetto anticoagulante. Per questo motivo in caso di impiego in combinazione con questi farmaci, devono essere eseguiti con maggiore frequenza i test di coagulazione.
* Terapia anticoagulante ([[warfarin]], [[acenocumarolo]]): i soggetti che ricevono terapia anticoagulante possono richiedere una modifica della dose di [[anticoagulante]] sia all’inizio che alla sospensione del trattamento con corticosteroidi. Le interazioni con warfarin possono determinare sia diminuzione che innalzamento dei valori di PT/INR, mentre acenocumarolo viene generalmente potenziato nel suo effetto anticoagulante. Per questo motivo in caso di impiego in combinazione con questi farmaci, devono essere eseguiti con maggiore frequenza i test di coagulazione.
* Vaccini vivi: è opportuno non somministrare beclometasone dipropionato a soggetti sottoposti a vaccinazione con vaccini vivi per il rischio di una insufficiente risposta anticorpale. Inoltre è possibile che la molecola comporti una aumentata replicazione di alcuni organismi contenuti nei vaccini vivi attenuati.
* Vaccini vivi: è opportuno non somministrare beclometasone dipropionato a soggetti sottoposti a vaccinazione con vaccini vivi per il rischio di una insufficiente risposta anticorpale. Inoltre è possibile che la molecola comporti una aumentata replicazione di alcuni organismi contenuti nei vaccini vivi attenuati.
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== Gravidanza e allattamento ==
== Gravidanza e allattamento ==
Beclometasone dipropionato non deve essere somministrato nel primo trimestre di gravidanza.
Beclometasone dipropionato non deve essere somministrato nel primo trimestre di gravidanza.
Nei successivi trimestri può essere somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. In vivo lo steroide è stato associato a [[tossicità embriofetale]] e a [[teratogenicità]]. La [[Food and Drug Administration]] (FDA) ha inserito il beclometasone dipropionato in classe C per l’uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci privi di studi controllati sulle donne ma i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro), oppure i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull'uomo né sull'animale.<ref>{{Cita web | autore= Onyeka Otugo |coautori= Olabode Ogundare, Christopher Vaughan, Emmanuel Fadiran, Leyla Sahin | titolo = Consistency of Pregnancy Labeling Across Different Therapeutic Classes | url = http://www.fda.gov/downloads/ScienceResearch/SpecialTopics/WomensHealthResearch/UCM308982.pdf | editore= Food and Drug Administration - Office of Women’s Health | data= 1979 | accesso = 27 giugno 2013 }}</ref><ref name="pmid8852521">{{Cita pubblicazione | cognome = Sannerstedt | nome = R. | coautori = P. Lundborg; BR. Danielsson; I. Kihlström; G. Alván; B. Prame; E. Ridley | titolo = Drugs during pregnancy: an issue of risk classification and information to prescribers. | rivista = Drug Saf | volume = 14 | numero = 2 | pagine = 69-77 | mese=febbraio| anno = 1996 | id = PMID 8852521 }}</ref>
Nei successivi trimestri può essere somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. In vivo lo steroide è stato associato a [[tossicità embriofetale]] e a [[teratogenicità]]. La [[Food and Drug Administration]] (FDA) ha inserito il beclometasone dipropionato in classe C per l’uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci privi di studi controllati sulle donne ma i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro), oppure i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull'uomo né sull'animale.<ref>{{Cita web | autore= Onyeka Otugo |coautori= Olabode Ogundare, Christopher Vaughan, Emmanuel Fadiran, Leyla Sahin | titolo = Consistency of Pregnancy Labeling Across Different Therapeutic Classes | url = http://www.fda.gov/downloads/ScienceResearch/SpecialTopics/WomensHealthResearch/UCM308982.pdf | editore= Food and Drug Administration - Office of Women’s Health | data= 1979 | accesso = 27 giugno 2013 }}</ref><ref name="pmid8852521">{{Cita pubblicazione | cognome = Sannerstedt | nome = R. | coautori = P. Lundborg; BR. Danielsson; I. Kihlström; G. Alván; B. Prame; E. Ridley | titolo = Drugs during pregnancy: an issue of risk classification and information to prescribers. | rivista = Drug Saf | volume = 14 | numero = 2 | pagine = 69-77 | mese=febbraio| anno = 1996 | pmid = 8852521 }}</ref>


È possibile che beclometasone dipropionato sia escreto nel latte materno, similmente a quanto osservato per altre molecole corticosteroidi. È quindi necessario che il medico valuti con attenzione il rapporto rischio/beneficio prima di far assumere il composto ad una donna che allatta al seno.
È possibile che beclometasone dipropionato sia escreto nel latte materno, similmente a quanto osservato per altre molecole corticosteroidi. È quindi necessario che il medico valuti con attenzione il rapporto rischio/beneficio prima di far assumere il composto ad una donna che allatta al seno.

Versione delle 07:24, 24 mar 2014

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Beclometasone
Nome IUPAC
(8S,9R,10S,11S,13S,14S,16S,17R)-9-cloro-11-idrossi-10,13,16-trimetil-3-osso-17-[2-(propionilossi)acetil]-6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17-dodecaidro-3H-ciclopenta[a]fenantren-17-ile propionato
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC28H37Cl1O7
Massa molecolare (u)521.042 g/mol
Numero CAS5534-09-8
Numero EINECS226-886-0
Codice ATCA07EA07
PubChem21700
DrugBankDBAPRD00564
SMILES
CCC(=O)OCC(=O)C1(C(CC2C1(CC(C3(C2CCC4=CC(=O)C=CC43C)Cl)O)C)C)OC(=O)CC
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticacorticosteroidi, antiinfiammatori
Modalità di
somministrazione
nasale, topica, orale
Dati farmacocinetici
Emivita2,8 ore
Escrezionerettale
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P--- [1]

Beclometasone è una molecola steroide, un derivato dal cortisone, appartenente alla classe dei glucocorticoidi. In clinica viene spesso utilizzato come profarmaco, beclometadone dipropionato. Si preferisce l'esterificazione con l’acido propionico in quanto la molecola vede un incremento della propria lipofilia, che ne facilita l’assorbimento da parte della mucosa nasale e, in generale, delle membrane fosfolipidiche. La molecola esterificata viene successivamente biotrasformata nell'organismo nella sua forma attiva, appunto il beclometasone. Trova impiego nella profilassi e nel trattamento dell'asma bronchiale, delle riniti allergiche e della rettocolite e proctosigmoidite ulcerosa. In Italia è venduto dalla società Chiesi Farmaceutici con il nome commerciale di Clenil nella forma farmacologica di flaconcini monodose contenti una sospensione da nebulizzare. Viene inoltre commercializzato sempre dalla Chiesi Farmaceutici con il nome di Clipper nella forma di compresse gastroresistenti da 5 mg a rilascio modificato e di sospensione rettale con cannula.

Chimica

Si presenta come una polvere bianca inodore, poco solubile in acqua ma facilmente solubile in etanolo e acetone.

Farmacodinamica

Beclometasone dipropionato è un corticosteroide di sintesi, caratterizzato da una scarsa attività mineralcorticoide, ma dotato di potente attività antiinfiammatoria. La molecola, una volta oltrepassata la membrana cellulare, si lega a specifici recettori nel citoplasma. Il complesso recettore-farmaco muove verso il nucleo ove stimola la trascrizione di RNA ed aumenta la sintesi di specifiche proteine. L’inalazione della molecola comporta una riduzione degli eosinofili e dei linfociti, venendo così a deprimere le reazioni ritardate agli allergeni. Beclometasone agisce anche sulla sintesi delle immunoglobuline di tipo IgE (coinvolte nelle reazioni di ipersensibilità), determinandone una ridotta produzione. Inibisce inoltre il metabolismo dell’acido arachidonico, con conseguente riduzione di prostaglandine, prostacicline e leucotrieni, noti mediatori dell’infiammazione.[2]

Farmacocinetica

A seguito di inalazione di una dose solo una minima percentuale (20-25% circa) viene assorbita, mentre circa il 51–60% di una dose viene a depositarsi nel tratto respiratorio.[3] Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto dopo circa 30 minuti - 1 ora dall'inalazione. Il miglioramento della sintomatologia si registra nell'arco di 24 ore. Per raggiungere il massimo del beneficio è necessario un periodo di trattamento variabile da 1 a 4 settimane. Nell'organismo beclometasone è metabolizzato per via epatica tramite l'isoenzima CYP3A4. Il farmaco ed i suoi metaboliti sono eliminati principalmente con le feci ed in misura minore con le urine (meno del 10% della dose). Il legame con le proteine plasmatiche è pari all' 87% circa. L'emivita della molecola è pari a 2,8 ore.

Usi clinici

Beclometasone viene utilizzato per la profilassi dell'asma bronchiale, sia negli adulti che nei bambini,[4] della rinite allergica e vasomotoria, del raffreddore da fieno e della sinusite. Trova impiego anche in altre condizioni di broncostenosi e perciò nella stessa broncopneumopatia cronica ostruttiva.[5][6] Impieghi off-label lo vedono utilizzato nel trattamento della stomatite aftosa e di alcune malattie della pelle come l'eczema, non rispondenti a steroidi meno potenti. È stato anche impiegato nella cura della psoriasi. In letteratura medica è segnalato il suo impiego per il trattamento della malattia di Crohn, della rettocolite ulcerosa e delle proctosigmoiditi, in fase di attività da lieve a moderata.[7][8][9]

Effetti collaterali ed indesiderati

La somministrazione della molecola per aerosol può comportare la comparsa di candidosi del cavo orale o della faringe in circa il 5-14% dei pazienti. Questo effetto avverso sembra  essere in relazione con la dose assunta. Il disturbo può essere minimizzato risciacquando regolarmente la bocca dopo ogni singola inalazione per eliminare la quantità di farmaco che si deposita in sede, inoltre risponde generalmente bene ad una adeguata terapia antimicotica topica. Raramente è necessario procedere all'interruzione del trattamento. Sono stati segnalati rari casi di candidosi esofagea.
L'assunzione del farmaco può comportare raucedine. Se la raucedine non si associa al mughetto orale è possibile che sia dovuta ad anomalie delle corde vocali dovute allo steroide. In alcuni casi la disfonia e le anomalie delle corde vocali persistono per mesi dopo l'interruzione del farmaco.
Alcuni soggetti possono accusare tosse e dispnea. Questi pazienti in genere beneficiano di un pretrattamento con un beta-agonista per via inalatoria prima della somministrazione di beclometasone.[10][11]

Altri disturbi psichiatrici quali cefalea, ansia, eccitazione, aggressività, agitazione psicomotoria, insonnia ed altri disturbi del sonno, depressione, si riscontrano con minore frequenza. In alcuni casi è stata segnalata l'insorgenza di variazioni dell’umore, sintomi di psicosi e mania.[12][13][14] Per questo motivo è opportuno evitare di somministrare il farmaco nei pazienti con preesistente instabilità emotiva, disturbi di personalità e tendenze psicotiche.

In particolare nei soggetti anziani si è evidenziato il rischio di insorgenza di porpora dopo uso di beclometasone, e tale evento incrementa all'aumentare dell’età del paziente, della dose e della durata del trattamento.[15][16][17]

Raramente il trattamento con beclometasone può comportare la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene,in particolare nella popolazione pediatrica.[18][19][20][21] Il rischio di soppressione surrenale è inferiore a quello associato con l'uso di altri corticosteroidi sistemici e decisamente raro con dosi giornaliere di 2 mg o inferiori. L'uso di un distanziatore di grande volume sembra possa comportare una minimizzazione del rischio di soppressione surrenale quando la molecola viene inalata. In ogni caso durante il trattamento può essere opportuno valutare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisario, ad esempio tramite l'esecuzione del test del cortisolo urinario libero e del test della stimolazione con ACTH. Il rischio di soppressione surrenalica è maggiore in caso di terapie a dosaggio elevato e/o prolungate nel tempo.[22]

La somministrazione di corticosteroidi,anche per via inalatoria, può influenzare la crescita lineare (in altezza) nel bambino. È noto che la somministrazione di corticosteroidi per via sistemica può provocare una riduzione definitiva della statura, con un rischio più importante nel caso di trattamenti a dosaggio elevato e per tempi prolungati.[23] La somministrazione di corticosteroidi per via inalatoria, in particolare di beclometasone dipropionato, comporta una ritardo nella crescita in altezza del bambino che per altro non sembra pregiudicare il raggiungimento della statura finale anche con terapie a dosaggio elevato o durate superiori ai 3 anni.[24][25]

I corticosteroidi, incluso il beclometasone dipropionato, possono mascherare i segni di infezioni che possono insorgere durante il trattamento. Ciò è dovuto all'attività immunosoppressiva propria di queste molecole. Le infezioni che sembra possano svilupparsi con maggiore frequenza sono soprattutto le infezioni funginee (ad esempio da candida) e di tipo virale. Fra queste ultime le più comuni sono quelle sostenute da Herpes simplex o zoster (virus della varicella). Gli steroidi sono anche sospettati di poter causare una riattivazione di una pregressa infezione tubercolare.[26] Allo stato non è disponibile alcuna prova conclusiva che sostenga l'evidenza di un aumento di tubercolosi o infezioni virali in soggetti trattati con beclometasone per via inalatoria. Si segnala che uno studio indiano su 548 pazienti asmatici trattati con beclometasone, ha dimostrato lo sviluppo di tubercolosi in otto soggetti. Due di questi che hanno accettato di riprendere l'uso dello steroide hanno sperimentato una riattivazione della tubercolosi entro 2 settimane dalla ripresa del trattamento.[27]
La somministrazione di beclometasone per via nasale o inalatoria può comportare la comparsa di corioretinopatia sierosa centrale.[28] Inoltre, in caso di infezioni oculari virali o fungine, si associata ad un aumentato rischio di perforazione della cornea.

La somministrazione di corticosteroidi, soprattutto se a dosaggi elevati e/o per terapie prolungate è stata associata a riduzione di massa ossea con aumentato rischio di fratture. Gli effetti sul metabolismo osseo dipendono dal tipo di corticosteroide somministrato. In letteratura esistono lavori discordanti che tendono ad escludere effetti negativi sulla densità minerale ossea,[29][30] mentre altri suggeriscono che l'effetto sull'osso degli steroidi per via inalatoria non sia piccolo, specialmente nei soggetti che assumono dosaggi moderati od elevati per lunghi periodi di tempo.[31][32][33][34] In caso di osteoporosi da glucocorticoidi, i farmaci di prima linea sono rappresentati dai bifosfonati, mentre la somministrazione di vitamina D3 e di vitamina K2 rappresenta un intervento terapeutico di seconda linea.[35]

L'inalazione di beclometasone dipropionato teoricamente può provocare il diabete od un suo peggioramento per i suoi effetti iperglicemizzanti. Questo rischio di nuova insorgenza di diabete e di progressione di un disturbo preesistente appare piuttosto modesto, eventualmente associato solo a dosaggi di cortisonico estremamente elevati.[36][37][38] Molti lavori scientifici tendono invece ad escludere una simile evenienza.[39][40] In ogni caso nei soggetti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, si rende opportuno monitorare la glicemia, in particolare all’inizio ed alla sospensione della terapia con beclometasone.[41] Gli stessi β2 agonisti selettivi, spesso associati alla terapia corticosteroidea nel trattamento dell’asma bronchiale (ad esempio beclometasone più salbutamolo o formoterolo), hanno un effetto iperglicemizzante in quanto stimolano la sintesi di glucosio nel fegato (gluconeogenesi epatica) e la conversione del glicogeno in glucosio (glicogenolisi epatica).

Alcuni studi sembrano indicare una associazione tra l'uso prolungato di corticosteroidi per via inalatoria ed il riscontro di una pressione intraoculare elevata in soggetti con una storia familiare positiva per glaucoma.[42][43][44][45][46]

Come avviene per altre sostanze medicamentose somministrate per via inalatoria, può manifestarsi broncospasmo paradosso, con aumento del respiro affannoso a distanza di pochi minuti dall'inalazione del farmaco. Nell'eventualità che si presenti questo effetto, è necessario interrompere immediatamente la terapia ed assumere un broncodilatatore a rapida insorgenza d'azione.[47][48]

Controindicazioni

Beclometasone è controindicato nei soggetti con ipersensibilità  nota al principio attivo, oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione farmaceutica. Il farmaco è inoltre controindicato nei soggetti affetti da infezioni virali o tubercolare quiescenti o attive e nelle donne gravide ed in quelle che allattano al seno.

Dosi terapeutiche

Per inalazione

  • Adulti: 200 µg, 2 volte al giorno. In alternativa si utilizzano 100 µg 3-4 volte al giorno.
  • Bambini: 50-100 µg 2 volte al giorno

Interazioni

  • Farmaci β2 agonisti (salbutamolo, bitolterolo, procaterolo ed altri) : come è noto i farmaci β2 agonisti possono provocare ipokaliemia pertanto l’associazione con beclometasone dipropionato deve essere somministrata con cautela nei soggetti a rischio di sviluppare ipokaliemia o nei pazienti con ipokaliemia non trattata. Basse concentrazioni plasmatiche di potassio sono favorite anche dall'ipossia), dalla somministrazione di diuretici o di derivati xantinici (ad esempio teofillina) oltre che da derivati steroidei.
  • Fenitoina: la co-somministrazione può aumentare il metabolismo dello steroide.
  • Carbamazepina: la co-somministrazione può determinare una diminuzione dei livelli plasmatici dello steroide.
  • Rifampicina: la contemporanea assunzione con questo potente induttore di alcuni enzimi del citocromo P-450 può rendere necessario un aggiustamento del dosaggio dello steroide.
  • Amfotericina B: la somministrazione con beclometasone può comportare l'insorgenza di ipokaliemia.
  • Barbiturici (fenobarbital, secobarbital, primidone ed altri):la co-somministrazione comporta una diminuzione di efficacia dello steroide per un aumento del suo catabolismo.
  • Neostigmina, piridostigmina: in soggetti affetti da miastenia grave ed in trattamento steroideo l'assunzione di queste molecole può determinare grave debolezza muscolare.
  • Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e salicilati: la terapia di associazione aumenta il rischio di sanguinamenti a livello gastrointestinale,[49] e determina una riduzione delle concentrazioni ematiche di acido acetilsalicilico e derivati.
  • Terapia anticoagulante (warfarin, acenocumarolo): i soggetti che ricevono terapia anticoagulante possono richiedere una modifica della dose di anticoagulante sia all’inizio che alla sospensione del trattamento con corticosteroidi. Le interazioni con warfarin possono determinare sia diminuzione che innalzamento dei valori di PT/INR, mentre acenocumarolo viene generalmente potenziato nel suo effetto anticoagulante. Per questo motivo in caso di impiego in combinazione con questi farmaci, devono essere eseguiti con maggiore frequenza i test di coagulazione.
  • Vaccini vivi: è opportuno non somministrare beclometasone dipropionato a soggetti sottoposti a vaccinazione con vaccini vivi per il rischio di una insufficiente risposta anticorpale. Inoltre è possibile che la molecola comporti una aumentata replicazione di alcuni organismi contenuti nei vaccini vivi attenuati.

Gravidanza e allattamento

Beclometasone dipropionato non deve essere somministrato nel primo trimestre di gravidanza. Nei successivi trimestri può essere somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. In vivo lo steroide è stato associato a tossicità embriofetale e a teratogenicità. La Food and Drug Administration (FDA) ha inserito il beclometasone dipropionato in classe C per l’uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci privi di studi controllati sulle donne ma i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro), oppure i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull'uomo né sull'animale.[50][51]

È possibile che beclometasone dipropionato sia escreto nel latte materno, similmente a quanto osservato per altre molecole corticosteroidi. È quindi necessario che il medico valuti con attenzione il rapporto rischio/beneficio prima di far assumere il composto ad una donna che allatta al seno.

Avvertenze

Asma bronchiale: nei pazienti in trattamento con beclometasone dipropionato da solo o in associazione, la scomparsa dei sintomi dell’asma bronchiale non deve indurre a sospendere la terapia. Valutare l’eventualità di una riduzione della dose di corticosteroide oppure del passaggio da una terapia di associazione ad una terapia con solo corticosteroide. I corticosteroidi per inalazione rappresentano i farmaci di scelta nel trattamento dell’asma bronchiale [52].

Attacco acuto d’asma bronchiale: il beclometasone dipropionato non deve essere utilizzato in caso di attacco acuto asmatico. In caso di crisi asmatica i farmaci di scelta sono rappresentati dai beta2-agonisti a breve durata d’azione [52].

Passaggio dalla terapia corticosteroidea orale a inalatoria: se il beclometasone dipropionato viene somministrato a pazienti asmatici in sostituzione di corticosteroidi per via orale, la sospensione del trattamento orale può essere effettuata dopo 10-14 giorni. La dose orale del farmaco corticosteroideo deve essere ridotta gradualmente durante le due settimane di terapia combinata (orale e inalatoria). Monitorare la funzionalità surrenalica del paziente per individuare un’eventuale insufficienza surrenalica [52].

Rinite: nei pazienti con rinite che presentano intensa secrezione nasale di muco ed edema della mucosa nasale, la quantità di beclometasone dipropionato in grado di raggiungere il sito d’azione potrebbe risultare insufficiente. In queste condizioni potrebbe essere utile associare per i primi 2-3 giorni di terapia con beclometasone un vasocostrittore nasale [52].

Trattamento topico: l’uso prolungato di farmaci per uso topico può provocare sensibilizzazione del paziente [52].

Sospensione del trattamento: sospendere il trattamento con il beclometasone in modo graduale in quanto la brusca sospensione del farmaco può provocare insufficienza surrenalica acuta e sintomi di astinenza. I sintomi di astinenza, che si possono manifestare anche in pazienti che non presentino insufficienza surrenalica, comprendono: febbre, malessere, mialgie, artralgie [52].

Insufficienza surrenalica: sintomi di insufficienza surrenalica aspecifici includono anoressia, nausea, vomito, dolore addominale, stanchezza, riduzione del peso. Nei pazienti in terapia corticosteroidea inalatoria, l’insufficienza surrenalica si manifesta con ipoglicemia, riduzione dello stato di coscienza, convulsioni [52].

Insufficienza surrenalica neonatale: sintomi di insufficienza surrenalica possono comparire anche in bambini nati da madri in terapia con corticosteroidi (anche inalatori) durante la gravidanza [52].

Insufficienza cardiaca congestizia e ipertensione: poiché i corticosteroidi possono indurre edema e aumento ponderale, la loro somministrazione in caso di insufficienza cardiaca congestizia e ipertensione richiede cautela [52].

Stress fisico, intervento chirurgico, trauma, infezioni: in queste condizioni si potrebbe verificare un aumento della domanda endogena di ormoni glucocorticoidi, a cui l’organismo potrebbe non riuscire a rispondere per la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenalico dovuta alla terapia corticosteroide in atto, con conseguente insufficienza surrenalica acuta. Inoltre, poiché il recupero della funzionalità surrenalica avviene lentamente, uno stato di insufficienza surrenalica si potrebbe verificare anche in un periodo immediatamente successivo alla terapia corticosteroidea. In condizioni di stress, trauma, intervento chirurgico, infezioni potrebbe quindi rendersi necessario ricorrere ad una dose aggiuntiva di corticosteroidi per via sistemica [52].

Ipotiroidismo, cirrosi epatica: la somministrazione di beclometasone dipropionato in pazienti con ipertiroidismo o con cirrosi richiede cautela perché si potrebbe verificare un aumento della risposta al farmaco conseguente ad una ridotta metabolizzazione del corticosteroide [52].

[53].

Epilessia, ulcera peptica: la somministrazione di beclometasone dipropionato può indurre un peggioramento di queste malattie. La somministrazione del corticosteroide richiede cautela [52].

Coronaropatie, ipertiroidismo, ipertensione arteriosa, glaucoma, feocromocitoma, ipertrofia prostatica: l’associazione beclometasone più salbutamolo (beta2-agonista a breve durata d’azione) deve essere somministrata solo in caso di necessità. I pazienti che presentano grave patologia cardiaca (cardiopatia ischemica, aritmia, insufficienza cardiaca) potrebbero manifestare tachicardia dopo somministrazione di salbutamolo con un peggioramento della patologia cardiaca sottostante. Il salbutamolo è stato associato, inoltre, in rari casi, a ischemia miocardica (segnalazione post-marketing). La comparsa di sintomi quali dolore al torace, dolore di tipo anginoso, affaticamento del cuore devono essere prontamente segnalati [54].

Doping: la somministrazione non terapeutica di beclometasone per via enterica (orale, rettale) o parenterale (intramuscolare, endovenosa) durante le gare sportive costituisce doping e può determinare positività ai test antidoping. L’uso di beclometasone per via inalatoria richiede una dichiarazione specifica da parte dell’atleta, mentre la somministrazione per via cutanea o nasale non è proibita e non richiede nessuna dichiarazione d’uso [55].

Note

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