Charles Michel: differenze tra le versioni
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Charles Michel | |
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Charles Michel nel 2018 | |
Primo ministro del Belgio | |
In carica | |
Inizio mandato | 11 ottobre 2014 |
Monarca | Filippo |
Vice capo del governo | Kris Peeters Jan Jambon Alexander De Croo Didier Reynders |
Predecessore | Elio Di Rupo |
Leader del Movimento Riformatore | |
Durata mandato | 14 febbraio 2011 – 10 ottobre 2014 |
Predecessore | Didier Reynders |
Successore | Olivier Chastel |
Ministro della cooperazione allo sviluppo | |
Durata mandato | 21 dicembre 2007 – 14 febbraio 2011 |
Capo del governo | Guy Verhofstadt Yves Leterme Herman Van Rompuy Yves Leterme |
Predecessore | Armand De Decker |
Successore | Olivier Chastel |
Membro della Camera dei rappresentanti del Belgio | |
In carica | |
Inizio mandato | 1º luglio 1999 |
Legislatura | 50°, 51°, 52°, 53°, 54° |
Circoscrizione | 50ª legislatura Nivelles 51ª, 52ª, 53ª, 54ª legislatura Brabante Vallone |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento Riformatore |
Università | Université Libre de Bruxelles Università di Amsterdam |
Professione | Avvocato |
Charles Yves Jean Ghislaine Michel (Namur, 21 dicembre 1975) è un politico belga, primo ministro del Belgio dall'11 ottobre 2014, divenendo il primo ministro di lingua francese a succedere a un altro primo ministro di lingua francese (Elio Di Rupo) in quasi 50 anni, quando a Pierre Harmel successe Paul Vanden Boeynants. È stato inoltre presidente del Movimento Riformatore dal 14 febbraio 2011 al 10 ottobre 2014.
Biografia
Contesto famigliare
La famiglia Michel proviene da Hoegaarden (Fiandre).[1] Figlio di Martine e Louis Michel, ex presidente del Movimento Riformatore (proprio come il figlio), commissario europeo, membro del Parlamento europeo e ministro di Stato.
Formazione
Ha studiato giurisprudenza all'Université Libre de Bruxelles e all'Università di Amsterdam.
Carriera politica
Michel è stato eletto alla Camera federale dei rappresentanti nel 1999, in rappresentanza del Brabante Vallone, una roccaforte del Movimento Riformatore Liberale.
Nel 2000 diventa ministro degli affari interni nel governo vallone. A 25 anni diventa il più giovane ministro della storia del Belgio.[2]
A livello locale è stato eletto consigliere comunale a Wavre nel 2000. Nel 2006 è diventato sindaco della città.
Nel dicembre 2007 Michel è diventato ministro belga per la cooperazione allo sviluppo nel governo di Verhofstadt III e successivamente nei governi di Leterme I, Van Rompuy I e Leterme II.[3]
Nel 2009 si è dichiarato scioccato dalle dichiarazioni di Papa Benedetto XVI che affermavano che i preservativi promuovevano l'AIDS, definendo le dichiarazioni "stupefacenti, scandalose e persino irresponsabili".[4]
Dopo l'abbandono della leadership di Didier Reynders, suo rivale da tempo nel partito, il 14 febbraio 2011 è stato eletto presidente del Movimento Riformatore.
Nelle trattative per la formazione del nuovo governo federale belga a seguito delle elezioni del 2014, il 25 giugno viene nominato dal re come informateur. A seguito di un accordo di principio tra il suo partito e i partiti fiamminghi N-VA, CD&V e OpenVLD, il 22 luglio seguente è nominato formateur, insieme al fiammingo Kris Peeters (CD&V).
Primo ministro del Belgio
Dopo le elezioni parlamentari nel 2014 e l'impossibilità di Bart De Wever e del suo partito l'Alleanza Neo-Fiamminga da sola di formare un nuovo governo e dopo lunghi negoziati tra i partiti, il 7 ottobre è stato raggiunto l'accordo di coalizione che ha indicato Charles Michel come candidato primo ministro. L'11 ottobre successivo è stato così nominato primo ministro del Belgio da Re Filippo e ha giurato con il suo governo.
Michel è il primo ministro di lingua francese a succedere a un altro primo ministro di lingua francese (Elio Di Rupo) in quasi 50 anni, quando a Pierre Harmel successe Paul Vanden Boeynants.
Il 7 novembre si è svolta una protesta pacifica alla presenza di circa 100 mila persone nel centro di Bruxelles, inclusi metallurgisti e caricatori portuali, diventando quindi una delle più grandi in Belgio dopo la Seconda guerra mondiale. I manifestanti si sono opposti al regime di austerità e alle intenzioni del governo di innalzare l'età pensionabile, congelare i salari, ridurre i finanziamenti per le istituzioni pubbliche, i programmi sanitari e la sicurezza sociale, ma presto si sono trasformati in una protesta e in scontri con la polizia e in disordini. I manifestanti hanno dato fuoco a diverse macchine, hanno rovesciato le auto, lanciato pietre e razzi alla polizia, e 14 persone sono rimaste ferite. "Abbasso l'austerità" il 22 dicembre, durante un incontro di Charles Michel agli imprenditori nella città di Namur, quattro donne vestite con magliette nere e facce parzialmente coperte gli hanno gettato addosso il piatto nazionale - patatine fritte con maionese. Nonostante questo, Michel ha preso l'incidente con un sorriso, ha cambiato camicia e cravatta e ha continuato il suo discorso. Allo stesso tempo, Michel e la sua famiglia per alcuni giorni ricevettero lettere anonime con proiettili e minacce di morte e, di conseguenza, furono presi provvedimenti intensi per proteggere il primo ministro e i suoi aiutanti.
Dall'11 al 14 giugno 2015, Charles Michel ha preso parte ai lavori della conferenza Bilderberg, tenutasi a Telfs, in Austria.[5] Secondo il direttore del servizio del Primo ministro per le relazioni pubbliche Frederic Coderler, "per noi questo invito riflette l'interesse, tenendo conto dell'elenco dei partecipanti, molti investitori stranieri in Belgio".[6]
Il 18 giugno, rispondendo alle domande del deputato del partito Alleanza-Neo Fiamminga Pierre de Rover, in una riunione della Camera dei rappresentanti, Michel, a nome del governo belga, ha affermato che gli eventi del 1915 dovrebbero essere considerati come genocidio "commesso contro gli armeni".[7][8][9] In precedenza, il 21 maggio in un'intervista con la RTBF Michel ha riconosciuto il genocidio armeno.[10] Successivamente, de Robert, che aveva precedentemente redatto una risoluzione in occasione dell'anniversario del genocidio, ha osservato che nella persona di Michel ha ricevuto un grande sostegno per la sua iniziativa,[11] e il capo del Centro Democratico Umanista, Benoit Lutgen, ha dichiarato che "questo riconoscimento del governo del Belgio è un passo che dovrebbe portare al fatto che l'intero Belgio riconosca inequivocabilmente questo genocidio".[12]
Vita privata
Ha due figli (nati nel 2003 e nel 2016) da relazioni diverse. Era la prima volta che un primo ministro belga diventava padre durante il suo ufficio.[13]
Onorificenze
Onorificenze belghe
Note
- ^ (FR) Charles Michel, ce "Flamand de Hoegaarden", in 7s7, 9 ottobre 2014. URL consultato il 6 agosto 2017.
- ^ (FR) Charles Michel officiellement candidat à la présidence du MR, Le Vif, 13 dicembre 2010.
- ^ (nl fr) 20 March 2008 – Royal Orders. Government – Dismissals – Appointments (PDF), su ejustice.just.fgov.be, The Belgian official journal, 21 marzo 2008, 3–4. URL consultato il 30 marzo 2008. Lingua sconosciuta: nl fr (aiuto)
- ^ (FR) Les déclarations du pape sur le préservatif sous le feu du parlement, su 7sur7.be, 25 marzo 2009.
- ^ (EN) Participants. Bilderberg Meeting 2015, su bilderbergmeetings.org, Birderberg Group. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (FR) Bilderberg 2015: "Replacer la Belgique sur la carte des investisseurs", su rtbf.be, RTBF, 9 giugno 2015. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (FR) Le Premier ministre Charles Michel reconnait le génocide arménien, au nom du gouvernement belge, su rtbf.be, RTBF. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (FR) Charles Michel reconnaît le génocide arménien à la Chambre, su lesoir.be, Le Soir, 18 giugno 2015. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (NL) Premier Michel erkent de Armeense genocide namens de Belgische regering, su n-va.be, Alleanza Neo-Fiamminga, 18 giugno 2015. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (FR) Les "oublis" de Charles Michel dans "L'Interview", su rtbf.be, RTBF, 23 maggio 2015. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (NL) Regering erkent Armeense genocide, su n-va.be, Nieuw-Vlaamse Alliantie, 18 giugno 2015. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (FR) Reconnaissance du génocide arménien, su lecdh.be, Centre démocrate humaniste, 18 giugno 2015. URL consultato il 19 giugno 2015.
- ^ (NL) deredactie.be - Premier Charles Michel is vader geworden
- ^ (FR) arrêtés royaux du 21 mai 2014
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Charles Michel
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles Michel
Collegamenti esterni
- (FR) Sito ufficiale, su charlesmichel.be.
- (FR) Scheda di Charles Michel nel Dictionnaire des Wallons , su connaitrelawallonie.wallonie.be.
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