Nibbiola

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Nibbiola
comune
Nibbiola – Stemma
Nibbiola – Bandiera
Nibbiola – Veduta
Nibbiola – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoGiuseppe Rubini (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°22′N 8°40′E / 45.366667°N 8.666667°E45.366667; 8.666667 (Nibbiola)
Altitudine133 m s.l.m.
Superficie11,34 km²
Abitanti823[2] (31-12-2021)
Densità72,57 ab./km²
Comuni confinantiGarbagna Novarese, Granozzo con Monticello, Novara, Terdobbiate, Vespolate
Altre informazioni
Cod. postale28070
Prefisso0321
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003104
Cod. catastaleF886
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 430 GG[4]
Nome abitantinibbiolesi (popolare: saca nebia[1])
Patronosanta Caterina
Giorno festivo25 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nibbiola
Nibbiola
Nibbiola – Mappa
Nibbiola – Mappa
Posizione di Nibbiola nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale

Nibbiola ([nib-biò-la]; Nibiola in piemontese, Nibiòla in lombardo) è un comune italiano di 823 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Nibbiola si trova a circa 10 km a sud di Novara, il territorio non è del tutto pianeggiante ma caratterizzato da piccoli rilievi collinari; il nucleo del paese sorge infatti sul Terrazzo Novara-Vespolate, di origine fluvio-glaciale, sopraelevato di una decina di metri rispetto al territorio circostante. Nel territorio del comune scorrono il torrente Ri, il torrente Sparso, il torrente Neralo ed il torrente Arbogna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è citato per la prima volta in una carta dell'archivio del Duomo di Novara del marzo 902[5]. I resti archeologici, con il ritrovamento di anfore, di monete e di coppe e balsamari in vetro nella tenuta di Montarsello, indicano la presenza in epoca romana di una piccola necropoli.

Nome locale[modifica | modifica wikitesto]

In lombardo occidentale, che è il dialetto parlato nel Comune come in quasi tutta la provincia di Novara, è Nibiola (ni'bjɔla). La versione in grafia piemontese, con cui è noto nel resto del Piemonte, è sempre Nibiola, ma pronunciato ni'bjʊla.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Nibbiola sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 febbraio 1950.[6]

Stemma

«Di azzurro, al castello di rosso, merlato alla guelfa, aperto e finestrato di nero, sopracaricato da un leone al naturale, coronato d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[7]»

Gonfalone

«Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: "Comune di Nibbiola". Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome.[7]»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Castello[modifica | modifica wikitesto]

Il castello XXI secolo

Il Castello venne fatto erigere nel 1198 dagli allora consoli del comune, i Graciano di San Vittore. Passò quindi a diverse famiglie di Novara e di Milano (gli Sforza, i della Porta, i Tornielli e gli Ala Ponzone). Nel XV secolo le fortificazioni furono adeguate ai tempi.

Costruito in mattoni a vista, presenta sul lato di accesso due torri angolari e una torre centrale a difesa dell'ingresso, con ponte levatoio tuttora funzionante, per oltrepassare il fossato che un tempo circondava l'intera struttura e di cui oggi si leggono solo le tracce alla base della facciata.

All'interno gli ambienti si articolano intorno ad un cortile porticato, realizzato nella sua forma attuale nel XVIII secolo,.

Dal cortile si accede al "Giardinone", realizzato quando il complesso aveva funzioni residenziali e non più difensive. Il giardino è interamente circondato da un grande muraglione ed era collegato tramite un viale al laghetto dove si trovava un casotto di caccia col bordello e le gondole.

Una delle caratteristiche di questo castello è che conserva ancora uno dei pochi ponti levatoi funzionanti.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • La chiesa di San Vittore fu la prima chiesa parrocchiale del paese. La costruzione risaliva all'anno 1000, ma venne demolita agli inizi del XIX secolo con l'ottocentesca motivazione di far posto alla viabilità moderna. Agli inizi del XX secolo venne costruito un oratorio in ricordo dell'antica chiesa.
  • La chiesa di Santa Maria venne edificata nel XVI secolo, più grande e anch'essa fuori dal paese, con annesso il cimitero, per rimpiazzare nell'uso la vecchia parrocchiale.
  • La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto venne edificata nel XVII secolo, nella piazza del paese, davanti al Castello. Sostituì un'antica cappelletta dedicata alla medesima santa. Rappresenta la chiesa più grande, lo stile è barocco, la navata è unica e su di essa si innestano le sei cappelle laterali, tre per lato.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

I pendii collinari nei dintorni dell'abitato, negli due secoli sono stati ampiamente terrazzati, sostituendo del tutto le tradizionali colture, come la vite, con quella del riso.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 luglio 1985 24 maggio 1990 Ermete Orlandi - Sindaco [9]
24 maggio 1990 24 aprile 1995 Ermete Orlandi - Sindaco [9]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppe Rubini Partito Popolare Italiano Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Rubini lista civica Sindaco [9]
28 giugno 2004 8 giugno 2009 Vincenzo Rocchetti lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 19 ottobre 2010 Giuseppe Rubini lista civica Sindaco [9]
9 novembre 2010 27 maggio 2011 Marco Baldino Comm. straordinario [9]
16 maggio 2011 in carica Giuseppe Rubini lista civica: noi con voi Sindaco [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Silvano Crepaldi, Lessico dell'immaginario Novarese, in Geografia dell'immaginario, Cologno Monzese, Lampi di stampa, 2011, p. 221, ISBN 978-88-488-1303-7. URL consultato il 10 luglio 2022. Ospitato su Google Libri.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il documento cita un "filius quondam Gumperti de Nibiola, ossia il "figlio del fu Gumperto di Nibbiola")
  6. ^ Nibbiola, decreto 1950-02-02 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  7. ^ a b Comune di Nibbiola, Statuto (PDF), Art. 6, Stemma – Gonfalone – Fascia tricolore Distintivo del sindaco.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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