Mese (Italia)

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Mese
comune
Mese – Stemma
Mese – Bandiera
Mese – Veduta
Mese – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoPaolo Cipriani (lista civica) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate46°18′N 9°23′E / 46.3°N 9.383333°E46.3; 9.383333 (Mese)
Altitudine274 m s.l.m.
Superficie4,15 km²
Abitanti1 812[1] (31-5-2022)
Densità436,63 ab./km²
Comuni confinantiChiavenna, Gordona, Prata Camportaccio, San Giacomo Filippo
Altre informazioni
Cod. postale23020
Prefisso0343
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014043
Cod. catastaleF153
TargaSO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 459 GG[3]
Nome abitantimesiati
Patronosan Vittore
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mese
Mese
Mese – Mappa
Mese – Mappa
Posizione del comune di Mese nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Mese (Més in dialetto chiavennasco) è un comune italiano di 1 812 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia, situato in Valchiavenna nell'estremità nord-ovest della Lombardia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Stando ad alcuni ritrovamenti archeologici connessi a lavori di ampliamento della centrale idroelettrica effettuati verso il 1954, e di nuovo nel 1973, i primi insediamenti umani sul territorio di Mese risalgono al IV-III secolo a.C. Ma la prima menzione del toponimo Mese è documentata da una pergamena del 1016 relativa alla vendita di un massaricio. Per tutto il Medioevo i prati, i campi e le selve, furono coltivati da massari per conto di proprietari di Chiavenna, della pieve di San Lorenzo o di enti ecclesiastici di Como. Per questo Mese era chiamata anche Ultriro, terra oltre il Liro, rispetto a Chiavenna. La denominazione venne poi dimenticata con una graduale acquisizione di una identità di paese che ebbe come punti di riferimento le due chiese di San Mamete, documentata per la prima vota nel 1108, e di San Vittore, nel 1153.

Nel secolo XVI Mese si distinse dagli altri comuni della Valchiavenna per una consistente diffusione della riforma protestante fra i contadini residenti negli agglomerati verso il Liro. Fra i loro ministri ci tu anche Paganino Gaudenzio (morto a Pisa nel 1649), prima della sua conversione al cattolicesimo, dotto umanista e docente all'Università di Pisa, autore di una cinquantina di opere. Circa dieci famiglie evangeliche risiedettero a Mese anche dopo il Trattato di Milano del 1639 che proibiva in Valchiavenna e Valtellina la professione di ogni culto che non fosse il cattolico.

Mese seguì sempre le sorti politiche del resto della valle e dell'attuale provincia di Sondrio. Dopo la dominazione grigione (1512-1620 e 1639-1797), fece parte della napoleonica Repubblica Cisalpina, poi Repubblica italiana e Regno d'Italia, e quindi, fino al 1859, del Regno Lombardo-Veneto, dal 1861 del Regno d'Italia sabaudo.

Fra il 1887 e il 1932 fu dominante la figura del parroco Don Primo Lucchinetti, animatore culturale, promotore di iniziative a carattere economico (latteria sociale, cooperativa di consumo, società elettrica, innovazioni tecnico-agricole) e, soprattutto, fondatore di opere educative e assistenziali quali asilo infantile, assistenza domiciliare agli ammalati, ricovero di indigenti, ammalati e abbandonati, fondatore della Congregazione delle Pie Figlie della Sacra Famiglia che organizzarono e gestirono asili infantili in tutta la Valchiavenna, in vari comuni della provincia e nel Milanese.

Mese va famosa anche per la sua centrale idroelettrica, inaugurata nel 1927 alla presenza del principe ereditario al trono d'Italia Umberto II di Savoia, che al tempo fu ritenuta la più potente d'Europa.

Da oltre quarant'anni, collegata a Chiavenna con un nuovo ponte sul Liro, ha notevolmente aumentato il proprio patrimonio edilizio, accogliendo molte immigrazioni dai comuni della val San Giacomo e dai paesi limitrofi (soprattutto Menarola e Chiavenna).[4]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 1961.[5]

«D'argento, bordato di azzurro, al gelso al naturale, sradicato ed accollato al fusto di una vite fruttata a sinistra di un grappolo di nero e fogliata a destra da un pampino di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale sindaco del comune è Paolo Cipriani.

Mese è sede dell'istituto Sacra Famiglia fondato dal sacerdote don Primo Lucchinetti e fu residenza della mistica italiana Tomasina Pozzi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Mese, su comune.mese.so.it. URL consultato il 3 aprile 2020.
  5. ^ Decreto di concessione del Presidente della Repubblica del 20 ottobre 1961 (PDF).
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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