Grosotto

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Grosotto
comune
Grosotto – Stemma
Grosotto – Bandiera
Grosotto – Veduta
Grosotto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoGiuseppe Saligari (lista civica) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate46°17′N 10°16′E / 46.283333°N 10.266667°E46.283333; 10.266667 (Grosotto)
Altitudine610 m s.l.m.
Superficie53,12 km²
Abitanti1 616[2] (31-5-2022)
Densità30,42 ab./km²
FrazioniCà Modest, Piazza, Prada, Roncale, San Martino, San Sebastiano (contrade caratteristiche secondo lo Statuto comunale);[1] Alpe Piana, Dovére, frazioni in alpeggio.
Comuni confinantiBrusio (CH-GR), Grosio, Mazzo di Valtellina, Monno (BS), Poschiavo (CH-GR), Vervio
Altre informazioni
Cod. postale23034
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014034
Cod. catastaleE201
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 054 GG[4]
Nome abitantigrosottini
Patronosant'Eusebio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Grosotto
Grosotto
Grosotto – Mappa
Grosotto – Mappa
Posizione del comune di Grosotto nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Grosotto (Grosùt in dialetto valtellinese[5], Grosót in dialetto locale) è un comune italiano di 1 616 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia, situato a 600 m di altitudine sul livello del mare, poco oltre Tirano in direzione di Bormio.

Piccolo paese tranquillo, risulta essere alle porte della Val Grosina nella quale è possibile effettuare numerose escursioni e passeggiate nei vari alpeggi.

Sentieri più impegnativi portano al Dos Cornin (2775 m). Cima più alta del comune è Cima Sasumer in val Piana (2840 m). A Grosotto numerose sono le attività, sportive e non, promosse dalla Pro loco, che vengono svolte sia in estate che in inverno.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Dell'antico borgo medievale restano poche testimonianze; fu, infatti, più volte saccheggiato e dato alle fiamme.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • La cappella di San Rocco e l'oratorio del SS. Crocefisso.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Sul territorio comunale sono presenti numerose strutture di difesa, realizzate come seconda linea difensiva durante il primo conflitto mondiale. Di particolare interesse sono la postazione difensiva collocata in loc. Castelin e la cannoniera in loc. Pugien. La prima vanta una postazione antiaerea in cemento armato ed una grotta munita di una postazione per cannone; la seconda vanta una postazione multipla per cannoni di cui rimangono i cerchi in roccia all'interno dei quali erano posizionati i cannoni oltre ad altre due postazioni antiaeree ben conservate.

Medievali sono invece le architetture presenti nel parco delle Incisioni rupestri di Grosio e Grosotto, dove si trovano i resti del Castello di S. Faustino di Grosotto (comprensivi del campanile dei Santi Faustino e Giovita) e del Castello Nuovo di Grosio.[13]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Tra le architetture civili spiccano Palazzo Omodei, la casa del capitano Giacomo Robustelli e casa Stoppani[14], davanti alla quale si trova un'antica fontana-lavatoio, detta dei quattro cannoni[15], risalente al 1695[7][15]. Di interesse sono anche le seguenti costruzioni.

  • Il torchio vinario: in via Patrioti, visitabile su prenotazione presso gli Uffici Comunali è conservato un torchio vinario a leva del '700, attivo da quell'epoca fino alla metà degli anni '70.
  • Il mulino Osmetti: in via Molini 47, opera il Mulino Osmetti, l'unico rimasto di una decina di opifici che fino al 1950 erano funzionanti nella zona. Dal 1868 le tre macine in granito continuano a trasformare in farina i vari tipi di grano.
  • La Casa parrocchiale, di fronte alla quale trova posto un'antica gogna.[7]

Aree archeologiche e naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Grosotto - Statuto.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 319, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Parrocchia di Grosotto, su parrocchiagrosotto.it. URL consultato il 29 novembre 2021.
  7. ^ a b c d Comune di Grosotto, su comune.grosotto.so.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  8. ^ Moneghin, Home - SantuarioGrosotto.it | 2021, su santuariogrosotto.it. URL consultato il 29 novembre 2021.
  9. ^ Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Edizioni Ares, 2020, p.98 (formato Kindle).
  10. ^ Grosotto – Beata Vergine delle Grazie – Santuari Diocesani, su santuari.diocesidicomo.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  11. ^ Santuario della Madonna delle Grazie, Via Patrioti - Grosotto (SO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  12. ^ Valtellina- www.valtellina.it, Cultura - Itinerari religiosi e chiese - Santuario di Grosotto, su Valtellina. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  13. ^ Contino, Castelli di Grosio e Grosotto.
  14. ^ Casa Stoppani, Via Patrioti, 51,53(P) - Grosotto (SO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  15. ^ a b GROSOTTO INFO E FOTO, su grosotto.com. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  16. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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