Forcola

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Forcola
comune
Forcola – Stemma
Forcola – Veduta
Forcola – Veduta
Forcola, frazione di Sirta, con la chiesa di San Giuseppe e la sua caratteristica cupola, visto dalla parete della Caurga sopra il paese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoTiziano Bertolini (lista civica) dal 7-6-2009
Territorio
Coordinate46°09′N 9°40′E / 46.15°N 9.666667°E46.15; 9.666667 (Forcola)
Altitudine285 m s.l.m.
Superficie15,9 km²
Abitanti765[1] (31-5-2022)
Densità48,11 ab./km²
FrazioniAlfaedo, Bacino Adda, Ca', Piani, Piani Selvetta, Selvetta, San Gregorio, Sirta, Somvalle, Sostila
Comuni confinantiArdenno, Buglio in Monte, Colorina, Fusine, Talamona, Tartano
Altre informazioni
Cod. postale23010
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014029
Cod. catastaleD694
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 067 GG[3]
Nome abitantiforcolesi
Patronosan Giuseppe
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Forcola
Forcola
Forcola – Mappa
Forcola – Mappa
Posizione del comune di Forcola nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Forcola (Fùrcula in dialetto valtellinese) è un comune italiano sparso di 765 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia, ad ovest del capoluogo. I principali nuclei abitati che lo compongono sono Sirta, dove è posta la sede comunale, e Selvetta.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Forcola si estende alle porte della media valtellina, sulle orobie tra la Val Tartano e la Val Madre. I principali abitati sorgono presso il fiume Adda e sono facilmente raggiungibili dalla strada statale, mentre i nuclei minori sono dispersi sulla montagna. Questi nuclei sono collegati al fondovalle tramite sentieri e mulattiere.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prime testimonianze di abitazioni a media quota nell'area di Forcola si hanno in un documento del 1323. I primi centri abitati a fondovalle risalgono però soltanto alla metà del XIX secolo, quando gli Austriaci attuarono un'opera di bonifica dei territori adiacenti al fiume Adda. Nel 2017 il bosco sovrastante la frazione di Sirta viene devastato da un potente incendio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 marzo 1995.

«Troncato semipartito: nel primo d'azzurro, alla mitra vescovile d'oro, caricata di una crocetta di rosso, con le infule rivolte verso l'alto, attraversante il pastorale d'oro, posto in banda, con il manico ricurvo posto nell'angolo destro del capo; nel secondo di rosso, alla mucca d'argento, pezzata di nero, ferma sulla pianura di verde; nel terzo, d'oro, al castagno di verde, fruttato di sei d'oro, fustato al naturale, nodrito nella pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Forcola, Statuto comunale, Art. 2 Sede, stemma e gonfalone.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Boscacci, Franco Gianasso, Massimo Mandelli, Guida Turistica della Provincia di Sondrio, Sondrio, Banca Popolare di Sondrio, 2000.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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