Ford Cortina Lotus

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Ford Cortina Lotus
Descrizione generale
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Ford
Tipo principaleCoupé
Altre versioniBerlina a 4 porte
Produzionedal 1963 al 1970
Sostituita daFord Sierra RS Cosworth
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4267 mm
Larghezza1600 mm
Altezza1372 mm
Passo2489 mm
Altro
StileRoy Brown Jr.
Altre erediFord Escort RS1600
Lotus Carlton
Stessa famigliaFord Cortina
Auto similiAlfa Romeo Giulia TI Super
Renault 8 Gordini
Alfa Romeo Giulia GTA
BMW 2002 TI
Notedimensioni riferite alla MkI

La Ford Cortina Lotus,[1] chiamata comunemente Lotus Cortina[2] e ufficialmente Ford Cortina developed by Lotus,[3] è una berlina sportiva ad alte prestazioni prodotta nel Regno Unito dal 1963 al 1970 dalla filiale britannica[4] della casa automobilistica statunitense Ford in collaborazione con la Lotus.[5]

La versione originale, basata sulla Ford Cortina Mark 1, venne inizialmente chiamata "Consul Cortina developed by Lotus" con la dicitura "Consul" che in seguito venne eliminato dal nome. La Mark 2 era basata sulla Ford Cortina Mark II e fu commercializzata da Ford come "Cortina Lotus". La Lotus diede al modello la designazione Tipo 28.

Sono state prodotti rispettivamente 3306 unità della Mark I e 4093 della Mark II.

Contesto e origini[modifica | modifica wikitesto]

Motore Cortina Lotus Mk I

La storia della Cortina Lotus inizia nel 1961. Colin Chapman desiderava costruire in proprio i motori per la Lotus. L'occasione per Chapman è arrivata quando ha incaricato Harry Mundy di progettare una versione a doppio albero a camme del motore Ford Kent sulla base della versione datata 1962 del motore 116E da 1498 cm³. Keith Duckworth della Cosworth ha svolto un ruolo importante nella messa a punto del motore. Il primo utilizzo del motore fu nel 1962 al Nürburgring su una Lotus 23 guidata da Jim Clark. Non appena il motore è stato montato sulle vetture di produzione come la Lotus Elan, è stato sostituito con un'unità di cilindrata maggiore con alesaggio di 82,55 mm per un totale di 1557 cm³.

Mk I (1963-1967)[modifica | modifica wikitesto]

Durante lo sviluppo del motore, Walter Hayes della Ford ha chiesto a Chapman di produrre 1000 berline Ford con tale motore per l'omologazione nel Gruppo 2. Ford ha fornito le scocche della Cortina a 2 porte e si è occupata di tutta la commercializzazione e vendita delle vetture, mentre Lotus ha effettuato tutte le modifiche meccaniche ed estetiche. Le principali modifiche hanno comportato l'installazione del motore 1557 cm³ da 105 CV, insieme allo stesso cambio a rapporti accorciati dell'Elan. La sospensione posteriore è stata modificata e sono stati utilizzati pannelli in lega leggera per porte, cofano e bagagliaio. Tutte le auto erano dipinte di bianco con una striscia verde, sebbene la Ford ne abbia costruite alcune per le corse in rosso.

Le modifiche interne sono state limitate a una console centrale riprogettata per ospitare la nuova leva del cambio, diversi sedili e il cruscotto dotato di contagiri, tachimetro, pressione dell'olio, temperatura dell'acqua e indicatori di livello del carburante. È stato montato un nuovo volante.

I cambiamenti alle sospensione sono stati piuttosto importanti, con ruote maggiorate da 5,5J x 13. La parte posteriore era dotata di molle elicoidali con ammortizzatori verticali che sostituivano le balestre e due bracci longitudinali con una staffa ad A che si collegava all'alloggiamento del differenziale e alle staffe vicino ai perni dell'asse posteriore. Per reggere questo tipo di assetto molto sportivo, sono stati irrigidi e montati dei rinforzi dietro i sedili posteriori, dal passaruota posteriore fino al bagagliaio. La ruota di scorta era imbullonata sul lato sinistro del pavimento del bagagliaio. Anche la batteria è stata spostata nel bagagliaio, dietro il passaruota destro. Entrambi questi cambiamenti hanno apportato dei miglioramenti alla distribuzione complessiva dei pesi.

Cortina Lotus post 1964 con una diversa griglia

Inizialmente i motori furono costruiti dalla JA Prestwich Industries a Tottenham e poi dalla Villiers Engineering a Wolverhampton. Nel 1966 la Lotus si trasferì a Hethel a Norwich dove aveva le proprie strutture per la costruzione dei motori. Il resto del cambio era identico a quello della Lotus Elan. Ciò ha portato alcuni problemi perché sebbene i rapporti del cambio ravvicinati fossero perfetti per la pista, non lo erano nel traffico cittadino. I rapporti sono stati successivamente modificati. Sulla vettura nel corso della sua carriera sono stati apportati quattro aggiornamenti, per risolvere alcuni problemi della vettura. Il primo cambiamento è stato l'albero di trasmissione e la scatola della trasmissione e dal 1964 sono stati utilizzati pannelli in acciaio al posto di quelli in lega leggera.

Il secondo cambiamento avvenne alla fine del 1964, quando l'intera gamma Cortina subì un restyling che includeva una nuova griglia anteriore con prese d'aria più grandi. Il terzo e più importante cambiamento avvenne a metà del 1965, quando la sospensione posteriore della Lotus fu cambiata con quella a balestre della Cortina GT. L'ultimo aggiornamento arrivò nel 1965 quando i tamburi posteriori furono sostituiti e sono stati utilizzati nuovi rapporti del cambio.

In seguito venivan prodotta anche con guida a sinistra; la produzione terminò verso la fine del 1966.

Mk II (1967-1970)[modifica | modifica wikitesto]

Cortina Lotus MkII del 1968

La Mk2 doveva essere molto più facile da costruire rispetto alla Mk1 in modo che potesse essere realizzata insieme alla Mk2 GT, solo con un motore e sospensioni diverse. La Mk2 ha debuttato per la prima volta nel 1967. Le uniche modifiche estetiche apportate rispetto alla versione normale erano una griglia anteriore nera, cerchi in acciaio da 5,5 J x 13 e stemmi Lotus al posteriori. A differenza della Mk1, la Mk2 è stata realizzata con la guida a sinistra dall'inizio della produzione. La Mk2 aveva un motore migliorato e più potente da 109 CV. I rapporti del cambio sono rimasti quelli della Cortina 2000E ma utilizzava il cambio della Mk2 GT. La Mk2 era più larga della Mk1 e con gli pneumatici radiali erano di serie. Il serbatoio del carburante era più grande. La ruota di scorta era montata in posizione classica nel vano ruota sotto il bagaglio, ma la batteria rimaneva nel bagagliaio per migliorare la distribuzione del peso.

Retro Cortina Mk 2 del 1967

L'unica differenza rispetto al vano motore della MkI era il filtro dell'aria montato sulla parte superiore del motore. L'interno era quasi identico a quello di una Mk2 GT. La Mk2 ha ricevuto alcuni aggiornamenti durante la sa carriera. Solo pochi mesi dopo l'inizio della produzione, il badge Lotus sul pannello posteriore è stato sostituito da un nuovo badge con dicitura TWIN CAM, posto sotto la scritta Cortina sul cofano del bagagliaio. Nonostante le modifiche al badge, Ford ha continuato a commercializzare il modello come "Cortina Lotus". All'interno c'era un nuovi cruscotto e console centrale. Alla fine del 1968 insieme con l'intera gamma Mk2, anche la Cotina Lotus ricevette alcune modifiche estetiche. L'auto rimase in produzione fino al 1970.

La Cortina Lotus è stata commercializzata in Europa come Cortina Twin Cam nel 1969/70.

Versioni da competizione[modifica | modifica wikitesto]

Lotus Cortina
Cortina Cotina del 1966 in versione rally
Descrizione generale
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti  Ford
Produzione 1963-1969
Sostituita da Ford Escort TwinCam/Ford Escort RS1600
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio monoscocca in acciaio
Motore Lotus Twin Cam 1,6 litri
Risultati sportivi
Piloti Jim Clark, Jim Bullough
Palmares
Campionati costruttori 2
Lotus Cortina del 1963 in versione turismo/pista

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Campionati
Eventi

Rally[modifica | modifica wikitesto]

Campionati
Eventi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Autocar: A Journal Published in the Interests of the Mechanically Propelled Road Carriage, Iliffe, sons & Sturmey Limited, 1969-03. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  2. ^ Lotus Cortina, la berlina superleggera che faceva la voce grossa in pista e sullo sterrato, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  3. ^ EPOCA: Ford Cortina Lotus, da "Nonna Papera" a ... piccola belva!, su www.automobilismo.it. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Hearst Magazines, Popular Mechanics, Hearst Magazines, 1966-11. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  5. ^ Ford Cortina Lotus Mk1, speciale da corsa, su Auto.it. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  6. ^ Automobilismo, su www.automobilismo.it. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  7. ^ (EN) G. N. Georgano, The Encyclopedia of Motor Sport, Viking Press, 1971, ISBN 978-0-670-29405-3. URL consultato il 3 febbraio 2024.

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