Canis latrans: differenze tra le versioni

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Il coyote si nutre d'una grande varietà di frutti, inclusi le more, i mirtilli, le pesche, le pere, le mele, i cactus, i kaki, e gli arachidi. Le verdure consumate includono le angurie, i meloni e le carote. Durante l'inverno e la primavera iniziale, il coyote consuma grandi quantità di erba, incluso il grano immaturo. Prodotti vegetali mangiati saltuariamente includono la torta di cotone, purè di soya, gli escrementi di animali domestici, e raccolti coltivati come il mais, il sorgo, e i fagioli.<ref name="gier1974"/>
Il coyote si nutre d'una grande varietà di frutti, inclusi le more, i mirtilli, le pesche, le pere, le mele, i cactus, i kaki, e gli arachidi. Le verdure consumate includono le angurie, i meloni e le carote. Durante l'inverno e la primavera iniziale, il coyote consuma grandi quantità di erba, incluso il grano immaturo. Prodotti vegetali mangiati saltuariamente includono la torta di cotone, purè di soya, gli escrementi di animali domestici, e raccolti coltivati come il mais, il sorgo, e i fagioli.<ref name="gier1974"/>

===Nemici e concorrenti===
[[File:Feeling Unwelcome.jpg|thumb|Una coppia di coyoti nell'atto di molestare un giovane [[Puma concolor|puma]].]]
Nelle zone dove gli areali dei coyoti e i [[Canis lupus|lupi grigi]] s'intrecciano, è stato ipotizzato che la concorrenza e la predazione diretta da parte degli ultimi limita le popolazioni di coyoti. L'espansione dell'areale del coyote cominciò infatti durante il tardo dicianovesimo secolo in seguito allo sterminio dei lupi, mentre i coyoti si estinsero da Isle Royale dopo che i lupi la colonizzarono negli anni quaranta dell'ultimo secolo. Uno studio condotto nel Parco Nazionale di Yellowstone, dove ambe specie sono presenti, concluse che la popolazione di coyoti nel Lamar River Valley subisse un declino di 39% in seguito alla rintroduzione di lupi negli anni novanta, mentre le popolazioni nelle zone abitate dai lupi del Parco Nazionale di Grand Teton sono al 33% più bassi che nelle zone dove sono assenti.<ref name="berger2007">{{cite journal|author1=Berger, K. M.|author2= Gese, E. M. |year=2007|url=http://naldc.nal.usda.gov/download/6237/PDF |title=Does interference competition with wolves limit the distribution and abundance of coyotes?|journal=Journal of Animal Ecology|volume= 76|issue= 6 |pages=1075–1085|pmid=17922704|doi= 10.1111/j.1365-2656.2007.01287.x }}</ref> I lupi sono stati osservati a non tollerare i coyoti nella loro vicinanza, ma talvolta i coyoti inseguono i lupi per approffitare delle carcasse lasciate da essi.<ref name="young93">Young, S. P.; Jackson, H. H. T. (1978). The Clever Coyote. University of Nebraska Press. pp. 93-96. ISBN 0-8032-5893-3.</ref>

I coyoti uccidono le [[Vulpes vulpes|volpi rosse]] adulte solo raramente, essendo stati osservare a mangiare e persino vivere insieme a loro, ma uccidono spesso le volpi prese in trappole. I coyoti talvolta uccidono i cuccioli di volpe, ma ciò non è una fonte importante di mortalità.<ref>{{cite journal|author1=Sargeant, Alan B.|author2=Allen, Stephen H. |year=1989|title=Observed interactions between coyotes and red foxes|journal=Journal of Mammalogy|volume= 70|issue=3|pages=631–633|doi=10.2307/1381437|jstor=1381437}}</ref> Nel California meridionale, uccidono spesso le [[Urocyon cinereoargenteus|volpi grige]], che tendono a evitare le zone dove i coyoti vivono.<ref name=fedriani2000>{{Cite journal|author1=Fedriani, J. M.|author2= Fuller, T. K. |author3=Sauvajot, R. M. |author4=York, E. C. |year= 2000|title= Competition and intraguild predation among three sympatric carnivores|journal= Oecologia |volume=125|pages=258–270|url=https://web.archive.org/web/20111006040228/http://www.ebd.csic.es/cani/public_html/Oecologia_00.pdf|doi=10.1007/s004420000448|pmid= 24595837|issue=2}}</ref>

In certe zone, i coyoti sono in concorrenza con i [[Puma concolor|puma]]. Nella Sierra Nevada orientale, i coyoti competono con i puma per i [[Odocoileus hemionus|cervi muli]]. I puma solitamente hanno la meglio contro i coyoti, uccidendoli ogni tanto.<ref name=hornocker2009>Hornocker, M. et al. (2009). ''Cougar: Ecology and Conservation''. University of Chicago Press. p. 170. ISBN 0226353478</ref>

I coyoti raramente si scontrono con le [[Lynx rufus|linci rosse]], benché queste ultime tendono a diminuire di numero in zone abitate da coyoti.<ref>{{Cite journal|doi=10.1139/z89-170|author=Litvaitis, J. A., and D. J. Harrison|year=1989|title= Bobcat-coyote niche relationships during a period of coyote population increase|journal= Canadian Journal of Zoology |volume=67|pages=1180–1188|issue=5}}</ref> Vari studi dimostrano che i coyoti tendono a sopprimere le popolazioni di lince rossa, dominandoli durante gli scontri.<ref name=bunnell2006>{{Cite journal|title=Potential Impacts of Coyotes and Snowmobiles on Lynx Conservation in the Intermountain West|journal=Wildlife Society Bulletin|doi=10.2193/0091-7648(2006)34[828:PIOCAS]2.0.CO;2|jstor=3784713|year=2006|volume=34|last1=Bunnell|first1=Kevin D.|last2=Flinders|first2=Jerran T.|last3=Wolfe|first3=Michael L.|issue=3|pages=828–838}}</ref> Molti ricercatori<ref>Anderson, E. M. (1986). ''Bobcat behavioral ecology in relation to resource use in southeastern Colorado''. Dissertation, Colorado State University, Fort Collins, USA.</ref><ref>Jackson, D. H. (1986). ''Ecology of bobcats in east-central Colorado''. Dissertation, Colorado State University, Fort Collins, USA.</ref><ref>Toweill, D. E. (1986). ''Resource partitioning by bobcats and coyotes in a coniferous forest''. Thesis, Oregon State University, Corvallis, USA</ref><ref name=gipson2002/><ref>{{Cite journal|jstor=3830671|author=Knick, S. T. |year=1990|title= Ecology of bobcats relative to exploitation and a prey decline in southeastern Idaho|journal= Wildlife Monographs|volume=108|pages=1–42|issue=108}}</ref> hanno registrato molteplici occasioni in cui i coyoti hanno ucciso le linci rosse, mentre casi dove la lince ha la meglio sono rari.<ref name="bunnell2006" /> I coyoti attaccano le linci usando lo stesso metodo di caccia che usano contro prede di taglia media, ma nella maggior parte dei casi, la lince era un esemplare giovane o femmina.<ref name=gipson2002>{{Cite journal|author1=Gipson, P. S.|author2= Kamler, J. F|jstor=3672519|title=Bobcat Killed by a Coyote|journal=The Southwestern Naturalist|volume=47|issue=3|year=2002|pages=511–513|doi=10.2307/3672519}}</ref> Il biologo Stanley Young scrisse che in tutta la sua carriera di trappolaggio, non fu mai in grado di salvare una lince rossa catturata dai coyote, e descrisse due occasioni dove i coyoti costringevano le linci rosse a rifugiarsi negli alberi.<ref name="young93"/> I coyoti hanno anche ucciso le [[Lynx canadensis|linci canadesi]],<ref name=ripple2011>{{Cite journal | doi = 10.1002/wsb.59 |url=http://www.cof.orst.edu/leopold/papers/Ripple_etal_Lynx2011.pdf| title = Can restoring wolves aid in lynx recovery?| journal = Wildlife Society Bulletin| volume = 35| issue = 4| pages = 514| year = 2011| last1 = Ripple | first1 = W. J. | last2 = Wirsing | first2 = A. J. | last3 = Beschta | first3 = R. L. | last4 = Buskirk | first4 = S. W. }}</ref><ref>{{cite journal|author=O’Donoghue, M.|author2=Hofer, E. J. |author3=Doyle, F. I. |year=1995|title= Predator versus predator|journal= Natural History |volume=104|pages=6–9}}</ref><ref>Rockwood, Larry L. (2015) [https://books.google.com/books?id=xHFuCAAAQBAJ&pg=PA273 ''Introduction to Population Ecology'']. Chichester (United Kingdom): John Wiley and Sons. p. 273. ISBN 111894755X.</ref> e sono in concorrenza con loro per le [[Lepus americanus|lepri scarpe da neve]].<ref name=ripple2011/> Infatti, in certe zone, incluso l'Alberta centrale, le linci sono più abbondanti dove i coyoti sono rari, così indicando che la presenza di coyoti influenza il numero di linci più che l'abbondanza di lepri.<ref>Bushkirk, SW.; Ruggiero, LF.; and Krebs, CJ. (2000) [http://www.fs.fed.us/rm/pubs/rmrs_gtr030/rmrs_gtr030_083_100.pdf Ch. 4 "Habitat Fragmentation and Interspecific Competition: Implications for Lynx Conservation"], pp. 91–92 in L. F. Ruggiero, K. B. Aubry, S. W. Buskirk, G. M. Koehler, C. J. Krebs, K. S. McKelvey and J. R. Squires (eds.) ''Ecology and conservation of lynx in the United States]]. University Press of Colorado, Denver.</ref>


==Interazioni con l'uomo==
==Interazioni con l'uomo==

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Coyote

Canis latrans
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Laurasiatheria
(clade) Ferae
Ordine Carnivora
Famiglia Canidae
Genere Canis
Specie C. latrans
Nomenclatura binomiale
Canis latrans
Say, 1823
Areale

Il coyote (Canis latrans Say, 1823) è un canide indigeno del Nord America. In confronto al lupo grigio, il coyote è un animale più piccolo e filogeneticamente più basale,[2] paragonabile allo sciacallo dorato dell'Eurasia, benché sia più grande e carnivoro.[3] Viene classificato dalla IUCN tra le specie a rischio minimo, dato che ha un vastissimo areale che include Messico e l'America Centrale. È molto adattabile, e il suo areale si è incrementato grazie alle modificazioni ambientali umane.[1] Questo incremento è ancora in corso, ed è probabile che colonizzerà il Sud America, come dimostrato dalla sua presenza oltre il Canale di Panama nel 2013.[4] Sin dal 2005, la MSW[5] riconosce 19 sottospecie.

Gli antenati del coyote si diversificarono da quelli del lupo grigio 1-2 milioni di anni fa,[6] mentre la specie odierna ebbe origine nel Nord America durante il Pleistocene medio.[2] La sua organizzazione sociale è molto flessibile, vivendo sia in famiglie nucleari che in branchi di individui non-imparentati. Ha una dieta variata che consiste principalmente di animali come gli ungulati, i lagomorfi, roditori, uccelli, rettili, anfibi, pesci e gli invertebrati, benché talvolta si nutre di frutti e vegetali.[7] Il coyote è un animale molto vocale, il cui suono più iconico è un lungo ululato emesso da individui solitari.[8] Oltre gli umani, i pumas[9] e i lupi grigi[10] sono le sue uniche vere minacce. In ogni caso, i coyote hanno talvolta incrociato con l'ultima specie, producendo ibridi nominati coywolves".

Il coyote è un personaggio frequente nel folklore e la mitologia dei Nativi americani, normalmente raffigutato come un ingannatore che talvolta assume la forma umana. Come nel caso di altri personaggi ingannatori, il coyote viene raffigurato come un eroe picaresco che si ribella contro le convenzioni sociali attraverso gli stratagemmi e l'umorismo.[11] L'animale era particolarmente rispettato nella cosmologia mesoamericana come simbolo della potenza militare,[12] con certi scolastici rintracciando l'origine del dio azteco Quetzalcoatl a una divinità pre-azteca modellata sul coyote.[13] Dopo la colonizzazione europea delle Americhe, fu demonizzato nella cultura angloamericana come una creatura codarda e inaffidabile. Al contrario del lupo grigio, che ha subito un miglioramento radicale della sua immagine pubblica, atteggiamenti culturali verso il coyote rimangono negative.[14][15]

Descrizione

Coyote (sinistra) e lupo (destra).

I maschi di norma pesano 8-20 chili, mentre le femmine pesano 7-18 chili, benché la taglia tende a variare geograficamente. Le sottospecie settentrionali, che solitamente pesano 18 chili, tendono a essere più grandi di quelli del Messico, che pesano 11.5 chili. I maschi adulti misurano 1-1.35 metri di lunghezza, con una coda di 40 cm, mentre le femmine tendono a essere più corte in lunghezza e altezza alla spalla.[16] Il coyote più grande segnalato fu un maschio abbattuto presso Afton (Wyoming) nel 1937, misurando 1.6 metri dal naso alla coda e pesante 33.9 chili.[17] La superfice superiore della base della coda è fornita da ghiandole odorifere di color bluastro scuro.[18]

Il colore e la consistenza del pelo varia geograficamente.[16] Il colore predominante è grigio chiaro o fulvo, inframezzato sulla schiena con bianco e nero. I coyoti abitanti delle elevazioni alte tendono avere più sfumature nere e grige dei loro cugini nei deserti, che sono più fulvi o grigi biancastri.[19] Il suo pelo consiste in sottopelo corto e soffice, e lunghi peli di guardia ispidi.[20] L'albinismo è raro nel coyote; tra il marzo 22 del 1938 e giugno 30 1945, furono rinvenuti solo due esemplari albini su 750.000 coyoti abbattuti da cacciatori federali e cooperativi.[19]

Il coyote è tipicamente più piccolo del lupo grigio, con orecchie più lunghe, un neurocranio più grande,[16] e una corporatura e un muso più snello. Il coyote inoltre tiene la coda giù mentre cammina o corre, invece che orizzontale come fa il lupo.[21] Le impronte del coyote sono più lunghe e meno rotonde di quelle del cane.[22] Il colore del pelo tende a variare individualmente di meno di quello del lupo.[19]

Etimologia

La descrizione scritta più antica della specie provviene dal libro Plantas y Animales de la Nueva España (1651) di Francisco Hernández, che lo descrisse come una "volpe spagnola" o "sciacallo". Il primo uso della parola "coyote" (la cui radice è l'azteco coyotl, cioè "cane latratore") viene da Historia de México (1780) di Francisco Javier Clavijero.[23] Il suo primo uso in lingua inglese fu in Six months' residence and travels in Mexico (1824) di William Bullock, dove fu trascritto come cayjotte e cocyotie. La forma definitiva "coyote" fu standardizzata durante gli anni 1880.[24][25]

Storia

All'epoca della colonizzazione europea delle Americhe, i coyoti erano limitati alle pianure aperte e le regioni aridi della parte occidentale del continente.[26] È spesso difficile distinguere i coyoti dai lupi nei resoconti post-Colombiani. Un resoconto risalente al 1750 di Kaskaskia, Illinois, scritto da un prete locale, descrisse come i "lupi" incontrati fossero più piccoli e meno aggressivi di quelli europei. Un altro resoconto dei primi anni 1800 della Contea di Edwards descrisse gli ululati di lupi durante la notte, ma è più probabile che fossero coyoti.[27] La specie fu incontrata numerose volte durante la spedizione di Lewis e Clark (1804-1806), benché fosse già ben conosciuto da commercianti pressi il fiume Missouri. Scrivendo il 5 maggio, 1805 nel Montana nordorientale, Lewis descrisse il coyote nei seguenti termini:[24]

Pittogramma tolteca d'un coyote.

I piccoli lupi, o cani scavatori delle praterie, sono quasi invariabilmente abitanti delle pianure aperte; girano di solito in bande di dieci, dodici o di più, e costruiscono le loro tane presso qualche valle o una zona molto frequentata da selvaggina; essendo ingradi di abbattere un cervo o una capra da soli, sono raramente incontrati da soli, ma cacciando in branchi; spesso osservano e attaccano le loro prede presso le loro tane; allevano i loro cuccioli in queste tane, dove fuggono se inseguiti; talvolta abbaiono se una persona si avvicina, le loro note essendo uguali a quelle d'un piccolo cane. Sono intermedi in taglia fra la volpe e il cane, e sono molto attivi e snelli in forma; le orecchie sono larghe e erette, la testa è lunga e appuntita come quella della volpe; la coda è lunga; . . . anche i capelli e i peli ricordano quelli della volpe, ma sono più ispide e inferiori. Sono d'un colore rossiccio-bruno pallido. Gli occhi, piccoli e penetranti, sono d'un colore verde marino scuro. I loro artigli sono piuttosto più lunghi di quelli del lupo comune o quello degli stati atlantici, nessuno di essi presenti in questa regione...

Il coyote fu descritto scientificamente per la prima volta da Thomas Say nel 1819 a Council Bluffs durante la spedizione di Stephen Harriman Long.[28][29]

Tassonomia e evoluzione

Scheletro montato di coyote del Pleistocene (C. l. orcutti).

Il coyote rapresenta una forma di Canis più primitiva del lupo grigio, come dimostrato dalla sua taglia inferiore e il suo cranio e mandibole più snelle, che mancano la forza necessaria per immobilizzare le prede grandi favorite dai lupi. Ciò viene ulteriormente corroborato dalla cresta sagittale, che è meno sporgente di quello del lupo, così indicando un morso meno possente. Il coyote non è un carnivoro specializzato come il lupo, come dimostrato dalle superfici più grandi dei molari, riflettendo la dipendenza relativa della specie ai vegetali. In tal senso, più del lupo, il coyote assomiglia i progenitori primitivi del genere Canis.[2] La filogenesi moderna posiziona il coyote tra il lupo grigio e lo sciacallo dorato:[30]


Sciacallo striato

Sciacallo della gualdrappa

Sciacallo dorato

Cane

Lupo grigio

Coyote[30]

Lupo etiope

Cuon

Licaone

L'evoluzione del coyote è notevolmente ben documentato, e può essere rintracciato in una linea dritta fino a Eucyon davisi.[31] È probabile che il coyote ebbe origine d'una popolazione Blancana di C. lepophagus; benché fossero simili al coyote odierno, i C. lepophagus avevano gli arti più corti, così indicando che fossero meno adatti alla corsa. I coyoti anatomicamente moderni ebbero origine durante il Pleistocene medio, dimostrando una variazione geografica superiore d'oggi.[2] In confronto ai loro cugini moderni, i coyoti del Pleistocene (C. l. orcutt) erano più grandi e robusti, probabilmente come adattamento contro prede e concorrenti grossi.[32] I coyoti del Pleistocene erano anche carnivori più specializzati dei loro discendenti, siccome i loro denti erano più adatti a tagliare carne che macinare i vegetali.[33] La loro diminuzione di grandezza accadde entro 1.000 anni delle estinzioni del Quaternario, quando le loro prede grandi si estinsero.[32] I coyote grandi furono inoltre incapaci di riempire la nicchia ecologica della caccia grossa dopo l'estinzione di C. dirus, siccome fu rapidamente monopolizzata dai lupi grigi, che probabilmente cacciavano i coyoti grandi, così facendo modo che la selezione naturale favorisse la forma gracile moderna.[33]

Sottospecie

Distribuzione delle sottospecie (del 1978)

Dal 2005,[5] la MSW riconosce 19 sottospecie. La variazione geografica del coyote non è grande, ma tutto sommato, le sottospecie orientali (thamnos e frustor) sono animali grossi e scuri, con un graduale schiarimento in colore e una diminuzione in taglia verso l'occidente e il nord (texensis, latrans, lestes e incolatus), un intensificamento nelle sfumature ocre verso la costa pacifica (ochropus, umpquensis), un ulterioe diminuzione in taglia negli stati uniti sudoccidentali (microdon, mearnsi) e colori scuri rossicci e musi corti nelle popolazioni messicani e dell'America Centrale.[34]

Comportamento

Comportamenti sociali e riproduttivi

Cuccioli.
Un branco di coyote.

Come il suo cugino, lo sciacallo dorato, il coyote è un animale gregario, ma non così dipendente ai conspecifici come il lupo grigio. È probabile che questo sia dovuto al fatto che il coyote non è un cacciatore specializzato di prede grosse come lo è il lupo.[44] L'unità sociale d'un branco di coyote è una famiglia nucleare centrata attorno una femmina riproduttiva. Talvolta però, coyoti non-imparentati possono unirsi al gruppo per compania o per assistere nell'abbattere prede troppo grandi per attaccare da soli. Tali branchi "non-imparentati" sono solo temporanei, e possono consistere di esemplari celibi, o adolescenti. Le famiglie sono formate nel mezzo d'inverno, quando le femmine entrano in calore.[7] La formazione delle coppie accade 2-3 mesi prima dell'accoppiamento.[45] Le femmine in calore attraggono i maschi attraverso il marcamento territoriale e l'ululare ripetutamente.[46] Una femmina in calore può attrarre fino a sette machi, che talvolta la seguono per un intero mese. Benché ci possono essere lotte fra i maschi, una volta che uno viene scelto dalla femmina, i maschi rifiutati non intervengono, e vanno altrove per cercare altre femmine in calore.[7] Al contrario del lupo, che pratica accoppiamenti sia monogami che bigami,[47] il coyote è esclusivamente monogamo.[48] Le femmine che non riescono ad accoppiarsi tendono ad assistere le loro sorelle o madri nell'allevare le loro cucciolate fino a che non rientrano in calore. Una volta che una coppia viene formata, stabiliscono un teritorio e scavano una tana, ma talvolta riusano le vecchie tane di tassi, marmotte o mofette. Durante la gravidanza, il maschio spesso caccia da solo e riporta il cibo alla femmina. La femmina riempie la tana con fieno o pelo strappato dalla sua pancia.[7] La gravidanza dura 63 giorni, con una cucciolata media di sei piccoli, benché il numero dipende da fattori come il numero di coyoti in una zona e l'abbondanza di cibo.[46]

I cuccioli sono nati in tane, alberi cavi, o sotto le rupi, e pesano 200-250 grammi. Nei loro primi 10 giorni di vita, sono totalmente dipendenti al latte materno. Gli incisivi crescono dopo circa 12 giorni, i canini dopo 16, e i secondi premolari dopo 21. Aprono gli occhi aprono dopo 10 giorni, a tal punto i cuccioli diventano sempre più attivi, camminando dopo 20 giorni e correndo all'età di sei settimane. I genitori cominciano a rigurgitare cibo solido per i cuccioli dopo 12-15 giorni. All'età di 4-6 settimane, quando i denti di latte sono completamente cresciuti, i cuccioli vengono dati cibi come topi, conigli o pezzi di carcasse d'ungulato, con un graduale decremento nel consumare latte dopo due mesi.[7] Al contrario dei cuccioli di lupo, i cuccioli di coyote cominciano a lottare seriamente fra di loro prima di giocare. All'età di tre settimane, i cuccioli si mordono senza inibizione, al contrario dei lupi. All'età di 4-5 settimane, i cuccioli hanno stabilito le loro gerarchie, quindi cominciano a giocare pacificamente invece di lottare.[49] Il maschio svolge un ruolo attivo nel nutrire, lavare e proteggere i cuccioli, ma li abbandonerà se la femmina muore prima che i cuccioli siano completamente svezzati. La tana viene lasciate nel periodo giugno-luglio, e i cuccioli accompagnano i genitori durante le pattuglie territoriali e le caccie. I cuccioli tendono a lasciare i genitori in agosto, ma possono anche rimanere più a lungo. I cuccioli ottengono dimensioni adulte dopo otto mesi, e il peso adulto un mese dopo.[7]

Comportamenti territoriali

I territori tendono a variare in areale dai 0.38 ai 62 chilometri quadrati, con il numero d'individui dipendendo all'abbondanza di cibo, rifugi sufficienti, e la concorrenza con altri predatori. Al di fuori della stagione di gravidanza, il coyote tende a non difendere il suo territorio,[7] ed è molto meno aggressivo verso gli intrusi del lupo, limitandosi a inseguirli o morderli, ma raramente ucciderli.[50] I conflitti però possono aumentare durante i periodi di carestia.[7]

Come il lupo, il coyote utilizza una tana (normalmente le tane abbandonate di altri animali) durante la gravidanza e la cura dei cuccioli, ma può anche partorire sotto i cespugli in zone aperte. Le tane di coyote si possono trovare nei canyon, le golene, i coulee, le costiere, le scogliere, o su terra piatta. Cere tane sono state scoperte sotto case abbandonate, granai, tubature, i binari, tronchi cavi, gli arbusti, e i cardi. La tana viene continuamente pulita dalla femmina prima del parto. Se la tana viene disturbata o infestata di pulci, i cuccioli vengono trasportati a un'altra tana. Una tana può avere varie entrate e passaggi che ramificano dalla sala centrale.[51] Una sola tana può essere usata ripetutamente per anni.[46]

Comportamenti alimentari e venatoriali

Quando caccia prede grosse, il coyote spesso lavora in coppia o in un piccolo gruppo.[16] Il successo nell'abbattere gli ungulati grossi dipende da fattori come la profondità della neve. Gli esemplari più giovani tendono a non partecipare in tali imprese, lasciando il lavoro ai genitori.[46] Al contrario del lupo, che tende ad attaccare le prede grosse alle spalle, il coyote assale la preda di fronte, lacerandola la testa e la gola. Come gli altri canidi, il coyote nasconde il cibo che non riesce a mangiare immediatamente.[52] Le prede piccole come i topi sono catturate con un balzo, mentre le marmotte vengono inseguite. Benché i coyoti possono vivere in grandi gruppi, le prede piccole sono solitamente catturate individualmente.[46] I coyoti sono stati osservati a uccidere i porcospini in coppia, usando le loro zampe per girarli a pancia in su, per poi lacerargli la pancia. Solo i coyoti più vecchi e esperti riescono a farlo, con molti tentativi da parte di esemplari giovani e inesperti risultando in ferite dovute agli aculei del porcospino.[53] Il coyote talvolta orina sul suo cibo, probabilmente per affermare che sia suo.[54]

I coyoti talvolta formano relazioni mutualistiche con i tassi americani, assistendosi a vicenda nel scavare per prede roditori. Le relazioni fra le due specie possono persino apparire amicevoli, siccome certi coyoti sono stati osservati ad appoggiare le loro teste sui tassi o leccandogli le facce senza protesta. Questa associazione fra i due fu noto dalle civiltà pre-Colombiane, come dimostrato da un vaso messicano risalente a 1250-1300 d.c. mostrante entrambi animali insieme.[55]

Ecologia

Habitat

Prima dello sterminio dei lupi e i puma, il coyote viveva soprattutto nelle praterie abitate dai bisonti, le antilocapre, i wapiti e altri cervi, essendo particolarmente abbondante delle zone erbose abitate dai cani della prateria, benché si trovasse anche nelle zone semi-aride abitate da lepri o in deserti abitati da cactus, ratti saltatori e serpenti a sonagli. Quando non era in concorrenza con il lupo, il coyote viveva dal Deserto di Sonora alle regioni alpine di montagne adacienti e le zone montagnose di Alberta. Con lo sterminio del lupo, l'areale del coyote si espanse fino a contenere le zone tropicali di Guatemala e il pendio settentrionale di Alaska.[7]

Dieta

Coyote nutrendosi di carcassa di wapiti.

Il coyote è altamente versatile nella sua alimentazione, ma è soprattutto un carnivoro, con 90% del suo cibo di origine animale. Prede favorite dal coyote includo bisonti, cervi, pecore, conigli, roditori, uccelli, anfibi (tranne i rospi), lucertole, serpenti, pesci, crostacei, e gli insetti. È probabile che i coyoti dimostano un livello di schizzinosità verso il cibo, siccome gli animali come i toporagni, le talpe e i ratti bruni non appaiono nella loro dieta in proporzione alla loro disponibilità.[7] Prede più insolite includono i Martes pennanti,[56] i cuccioli di orsi neri,[57] le foche della sella,[58] e i crotali. I coyoti uccidono i crotali provocandoli a estendere la testa per mordere, per poi afferrarli.[59] Nella Valle della Morte, i coyoti consumano grandi quantità di sfingidi, bruchi e scarafaggi durante la primavera.[60][61] Benché preferiscono carne fresca, i coyoti si nutrono di carogne se l'opportunità si presenta. Si stima che, escludendo gli insetti, la frutta e l'erba, un coyote richiede 600 grammi di cibo al giorno, oppure 250 chili all'anno.[7] I coyoti non disdegnano di cannibalizzare le carcasse di altri coyoti; infatti, il grasso di coyote fu usato con successo come esca dai cacciatori di coyote.[18] La sua alimentazione invernale consiste principalmente di carcasse di ungulati, con poca materia vegetale. Le prede roditori aumentano in importanza durante la primavera, l'estate e l'autunno.[16]

Il coyote si nutre d'una grande varietà di frutti, inclusi le more, i mirtilli, le pesche, le pere, le mele, i cactus, i kaki, e gli arachidi. Le verdure consumate includono le angurie, i meloni e le carote. Durante l'inverno e la primavera iniziale, il coyote consuma grandi quantità di erba, incluso il grano immaturo. Prodotti vegetali mangiati saltuariamente includono la torta di cotone, purè di soya, gli escrementi di animali domestici, e raccolti coltivati come il mais, il sorgo, e i fagioli.[7]

Nemici e concorrenti

Una coppia di coyoti nell'atto di molestare un giovane puma.

Nelle zone dove gli areali dei coyoti e i lupi grigi s'intrecciano, è stato ipotizzato che la concorrenza e la predazione diretta da parte degli ultimi limita le popolazioni di coyoti. L'espansione dell'areale del coyote cominciò infatti durante il tardo dicianovesimo secolo in seguito allo sterminio dei lupi, mentre i coyoti si estinsero da Isle Royale dopo che i lupi la colonizzarono negli anni quaranta dell'ultimo secolo. Uno studio condotto nel Parco Nazionale di Yellowstone, dove ambe specie sono presenti, concluse che la popolazione di coyoti nel Lamar River Valley subisse un declino di 39% in seguito alla rintroduzione di lupi negli anni novanta, mentre le popolazioni nelle zone abitate dai lupi del Parco Nazionale di Grand Teton sono al 33% più bassi che nelle zone dove sono assenti.[10] I lupi sono stati osservati a non tollerare i coyoti nella loro vicinanza, ma talvolta i coyoti inseguono i lupi per approffitare delle carcasse lasciate da essi.[55]

I coyoti uccidono le volpi rosse adulte solo raramente, essendo stati osservare a mangiare e persino vivere insieme a loro, ma uccidono spesso le volpi prese in trappole. I coyoti talvolta uccidono i cuccioli di volpe, ma ciò non è una fonte importante di mortalità.[62] Nel California meridionale, uccidono spesso le volpi grige, che tendono a evitare le zone dove i coyoti vivono.[63]

In certe zone, i coyoti sono in concorrenza con i puma. Nella Sierra Nevada orientale, i coyoti competono con i puma per i cervi muli. I puma solitamente hanno la meglio contro i coyoti, uccidendoli ogni tanto.[9]

I coyoti raramente si scontrono con le linci rosse, benché queste ultime tendono a diminuire di numero in zone abitate da coyoti.[64] Vari studi dimostrano che i coyoti tendono a sopprimere le popolazioni di lince rossa, dominandoli durante gli scontri.[65] Molti ricercatori[66][67][68][69][70] hanno registrato molteplici occasioni in cui i coyoti hanno ucciso le linci rosse, mentre casi dove la lince ha la meglio sono rari.[65] I coyoti attaccano le linci usando lo stesso metodo di caccia che usano contro prede di taglia media, ma nella maggior parte dei casi, la lince era un esemplare giovane o femmina.[69] Il biologo Stanley Young scrisse che in tutta la sua carriera di trappolaggio, non fu mai in grado di salvare una lince rossa catturata dai coyote, e descrisse due occasioni dove i coyoti costringevano le linci rosse a rifugiarsi negli alberi.[55] I coyoti hanno anche ucciso le linci canadesi,[71][72][73] e sono in concorrenza con loro per le lepri scarpe da neve.[71] Infatti, in certe zone, incluso l'Alberta centrale, le linci sono più abbondanti dove i coyoti sono rari, così indicando che la presenza di coyoti influenza il numero di linci più che l'abbondanza di lepri.[74]

Interazioni con l'uomo

Rapporti con l'uomo

Pur essendo fortemente cacciato, il coyote è una delle poche specie animali di dimensioni grandi che ha ampliato la sua gamma da quando l'invasione umana è cominciata. Originariamente diffusi soprattutto nella parte occidentale del Nord America, si sono adattati rapidamente ai cambiamenti dovuti alla presenza umana e, sin dagli inizi del XIX secolo, si sono diffusi praticamente ovunque. Gli avvistamenti infatti avvengono in gran parte del territorio degli U.S.A e del Canada. I coyote abitano con soluzione di continuità la costa occidentale del Nord America dagli Stati Uniti all'Alaska. Hanno colonizzato gran parte delle aree del Nord America precedentemente occupate dai lupi, e sono spesso osservati, rovistare nei cassonetti nelle periferie di città (ad esempio Los Angeles).

I coyote sono difficili da addomesticare, tranne quando sono allevati sin dalla più giovane età, e anche in questi casi, gran parte del loro temperamento selvaggio rimane e si manifesta una volta raggiunta la pubertà. I coyote storicamente non sono mai stati addomesticati ad eccezione dei cani Hare di alcune popolazioni di nativi, che, secondo i più recenti studi, sembrano essere il frutto di coyote addomesticati e in parte incrociati col cane per renderli più docili. Sono utilizzati nel nord del Canada per la caccia. Il naturalista John Richardson, che ha studiato la razza nel 1820, prima che il patrimonio genetico fosse diluito da incroci con altre razze tra cui il cane principalmente, non fu in grado di rilevare alcuna differenza decisiva tra la razza addomesticata e il coyote, supponendo che la prima specie fosse una versione addomesticata della seconda.

Attacchi all'uomo

Attacchi del coyote sugli esseri umani sono rari e ancor più raramente causano lesioni gravi, a causa delle dimensioni abbastanza ridotte del coyote. Tuttavia essi sono sempre più frequenti, soprattutto in California. Tra il 1976 e il 2006, almeno 160 attacchi sono avvenuti negli Stati Uniti d'America, soprattutto nella contea di Los Angeles. I dati, provenienti principalmente dall'USDA Wildlife Services e dal California Department of Fish and Game, indicano 41 gli attacchi verificatisi nel periodo 1988-1997 e 48 tra 1998 e 2003. Risulta evidente quindi come essi siano più che raddoppiati dal 1988 al 2003 considerando i due periodi. La maggior parte di questi incidenti si è verificato nel sud della California vicino al confine tra l'estremità della periferia cittadina e il territorio circostante.

In assenza di cibo nel loro territorio per la crescita della loro popolazione, i coyote stanno perdendo la loro paura per gli esseri umani, urbanizzandosi. Questo fenomeno è ulteriormente peggiorato da persone che intenzionalmente o involontariamente danno loro da mangiare. In tali situazioni, qualche coyote ha cominciato a comportarsi in maniera aggressiva verso gli stessi, inseguendo corridori e ciclisti, affrontando le persone a spasso coi cani, e avvicinandosi ai bambini piccoli, specie nei parchi pubblici. I Coyote hanno cominciato a prendere di mira i bambini piccoli, in gran parte sotto i 10 anni, anche se occasionalmente anche alcuni adulti sono stati morsi.

Anche se i media generalmente identificano gli animali degli attacchi come semplici "coyote", la ricerca genetica identifica in coywolves, incroci di coyote (Canis latrans) e lupo (Canis lupus), quindi coyote solo per metà, quelli coinvolti in attacchi nel nord-est dell'America del Nord. Tra le zone colpite dagli attacchi abbiamo: Pennsylvania, New York, New England e Canada orientale.

Comunque, si registrano molto frequentemente casi in cui un coyote riesce a prevalere su un branco di cani da pastore formato da un minimo di 5 esemplari. Recenti studi, infatti, danno per scontato che un coyote possa predare un branco di cani da pastore in meno di 2 minuti.

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