La Vuelta a España 2012, sessantasettesima edizione della corsa e valida come ventiduesima prova dell'UCI World Tour 2012, si è svolto in ventuno tappe dal 18 agosto al 9 settembre 2012, per un percorso di 3 281,6 km e che ha visto la vittoria di Alberto Contador in forza al Team Saxo Bank-Tinkoff Bank.
La prima tappa, una cronometro a squadre, della Vuelta di Spagna vede il successo della Movistar Team di capitan Valverde. Il leader della generale e prima maglia rossa è Jonathan Castroviejo. [1]
Arrivano le prime asperità alla Vuelta e subito grande battaglia tra i big. I quattro probabili vincitori della corsa - Contador, Valverde, Rodriguez e Froome - restano da soli al comando a meno di dieci chilometri da Éibar. L'arrivo in volata premia Valverde che regola lo spint, diventando anche leader della generale. [3]
La quarta tappa è appannaggio di Simon Clarke che vince sul compagno di fuga Tony Martin. Joaquim Rodríguez diventa invece il nuovo leader della classifica generale. L'australiano conquista anche la maglia a pois blu. Il catalano ha scavalcato Valverde, che è rimasto coinvolto in una caduta a una quarantina di km dal traguardo. [4]
La sesta tappa prevede l'arrivo in salita a Jaca: è Rodriguez a vincere. Il catalano stacca gli altri quattro protagonisti nel finale. A pagar il maggior dazio è Contador che perde quasi venti secondi. L'abbuono rafforza ulteriormente il vantaggio di Purito in classifica generale. [6][collegamento interrotto]
Tappa avvincente con arrivo a Collada de la Gallina. I soliti quattro protagonisti si danno battaglia nell'ennesimo arrivo in salita della Vuelta. È Contador che scatta, a meno di un chilometro dall'arrivo, lasciando sul posto gli altri tre. Il ritorno alla vittoria, dopo la squalifica, sembra cosa fatta per il corridore madrileno ma, proprio a pochi metri dalla conclusione, Rodriguez e Valverde lo superano. Sarà Valverde a vincere con Purito secondo. Froome paga 15". In classifica generale Rodriguez aumenta così il vantaggio sullo stesso Froome ed anche, grazie all'abbuono, su Contador. [8]
Nella nona tappa con arrivo a Barcellona ritrova il successo Philippe Gilbert. Le emozioni non mancano neanche in questa frazione. È infatti Rodriguez, assieme al belga, a fare la differenza sullo strappo conclusivo. Al terzo posto giunge Paolo Tiralongo. In generale Purito allunga ancora in classifica. Froome è ad oltre cinquanta secondi mentre Contador paga già un minuto. [9]
Dopo il primo giorno di riposo, alla decima tappa della Vuelta, c'è ancora spazio per le ruote veloci. L'arrivo allo sprint a Sanxenxo premia, ancora una volta, John Degenkolb. Il tedesco cala il poker. Bennati chiude al terzo posto. In classifica generale tutto resta invariato con Joaquim Rodríguez padrone della Vuelta. [10]
Nell'undicesima tappa alla Vuelta è in programma l'unica cronometro individuale della corsa: favoriti d'obbligo Froome e Contador. Invece la cronometro va a Fredrik Kessiakoff. Il portacolori dell'Astana Pro Team si impone per la prima volta in un grande giro. Contador, solo secondo, non riesce a strappare la maglia rossa a Rodriguez che si difende sorprendentemente. [11]
La dodicesima tappa prevede l'arrivo in salita a Mirador de Ezaro. Joaquim Rodríguez concede il bis, vincendo la frazione per distacco. Contador chiude al secondo posto e deve rimandare, ancora, l'appuntamento con la vittoria. Purito consolida così il primato strenuamente difeso, il giorno precedente, nella prova contro il tempo. [12]
La tredecisma tappa vede protagonista una fuga da lontano. Stephen Cummings si impone per distacco sul traguardo di Ferrol. Il britannico beffa i compagni di fuga anticipando la volata. In classifica generale Joaquim Rodríguez resta in rosso. [13]
La quattordicesima tappa vede il tris di Rodriguez. Purito si dimostra sempre più leader incontrastato di questa edizione della Vuelta. È ancora Contador ad attaccare ripetutamente, anche se senza mai riuscire ad andarsene. Ai meno due chilometri dall'arrivo, però, sembra esserci la svolta. Il madrileno si toglie di ruota i tre rivali grazie ad un'accelerazione decisa. La maglia rossa non ci sta e con uno scatto all'ultimo chilometro va a riprendere Contador, ormai in debito di forze, e lo batte allo sprint. Rodriguez è sempre più leader. Per Contador, che perde tappa e secondi in classifica, è l'ennesima beffa in pochi giorni. Froome, pur mantenendo il terzo posto in classifica, paga un pesante dazio. [14]Archiviato il 2 settembre 2012 in Internet Archive.
Il "tappone" con arrivo, in salita, a Lagos de Covadonga sorride stavolta ai fuggitivi. È infatti Antonio Piedra, uno degli uomini in fuga, ad imporsi sul prestigioso traguardo. Per quanto concerne la lotta per la maglia roja è il solito Contador a tentare ripetuti attacchi. Il madrileno, però, non riesce mai a togliersi di ruota né Rodriguez e neppure Valverde che, approfittando della crisi di Froome, sale sul podio virtuale. Rodriguez, quindi, che si è difeso con gran autorevolezza, resta leader della generale. [15]
La sedicesima frazione, terza ed ultima del terribile trittico, con arrivo sull'insidioso Cuitunigru, sorride per ai colori italiani. Grazie a una fuga da lontano a trionfare è Dario Cataldo che batte il compagno di avventura Thomas De Gendt. Solita bagarre per la leadership, con Contador sempre più agguerrito. Nonostante i ripetuti attacchi, però, Rodriguez resiste; anzi il catalano stacca il madrileno, nel finale, andandosi a prendere l'abbuono ed aumentando il vantaggio in classifica. Crollo definitivo di Froome, che ora dovrà difendere il quarto posto, mentre Valverde cede solo pochi secondi ai due big. [16]
Dopo l'ultimo giorno di riposo ecco l'arrivo di Fuente Dé: salita quasi collinare, non molto impegnativa. In teoria, con alle spalle i tre tapponi precedenti, la frazione pareva essere adatta a fughe da lontano. Invece arriva la svolta. Contador attacca sorprendentemente, ad oltre 50 km dall'arrivo, in un terreno a lui poco congeniale. Grazie al supporto dei compagni di squadra riesce, ben presto, ad allungare sul gruppo di Rodriguez poco sostenuto dalla sua Katusha. Il catalano, nella salita finale, viene staccato pure da Valverde che, per poco, non riesce a rinvenire sullo stesso Contador. Il madrileno ritrova così la vittoria, la prima dopo la squalifica, e conquista la maglia rossa. Purito viene scalzato anche, ad opera proprio di Valverde, dalla seconda piazza.
Dopo la miriade di montagne la diciottesima tappa, con arrivo a Valladolid, sembra essere un'occasione per i velocisti. Il gruppo riesce a neutralizzare la fuga di giornata e così si arriva allo sprint. È Bennati a trovare il successo beffando, al fotofinish, Ben Swift. Per l'aretino arriva la cinquantesima vittoria in carriera, la sesta alla Vuelta e la prima di un travagliato 2012. In generale nessuna novità con Contador in maglia roja. [17]
La diciannovesima tappa con arrivo a La Lastrilla è l'ultima prima della terribile Bola del Mundo che, probabilmente, deciderà la Vuelta. Il muro finale premia Gilbert che ha la meglio su Valverde. Per il belga arriva la seconda vittoria in questa edizione della corsa a tappe iberica. Rodriguez è solo quarto battuto anche dal compagno di squadra Daniel Moreno. In classifica generale Contador cede qualche secondo, con Valverde che si porta a 1'35" e Purito a 2'21". [18]
Alla ventesima frazione si arriva sulla temuta Bola del Mundo, la salita più impegnativa della Vuelta. Per Rodriguez e Valverde è l'ultima occasione per insidiare la maglia rossa Contador. La tappa vede l'acuto del russo Denis Men'šov che batte il compagno di fuga, Richie Porte. Nella lotta per la Vuelta è Rodriguez ad attaccare e distanziare Contador. Il madrileno, raggiunto anche da Valverde, perde terreno ma non crolla. Contador ipoteca così la sua seconda Vuelta, Purito non riesce neppure a riprendersi la seconda posizione. [19]